Pooh - Tropico del Nord

Tropico del Nord
Lato B

Lato A e lato B della copertina.

Dati

  • Titolo = Tropico del Nord
  • Pubblicazione = Settembre 1983.
  • Data matrici = 30 giugno 1983.
  • Versione = Vinile 33 giri.
  • Editore e codice = CGD 20373.
  • Matrice lato A= 2C 20373-1L.
  • Matrice lato B = 2C 20373-2L.
  • Tipo audio = Stereo.
  • Produzione, realizzazione e arrangiamenti = Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian.
  • Collaborazione musicale = Gianfranco Monaldi.
  • Ingegnere del suono = Maurizio Biancani.
  • Assistenti di studio = Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
  • Registrato negli Air Studios Montserrat Caraibi - West Indians. Si trattava degli Air Lyndhurts, gli studi di registrazione fondati da George Martin nel 1969 e costruiti nella seconda metà degli anni '70.
  • Il banco mixer utilizzato era un Neve/Focusrite analogico.
  • Mix effettuato da Maurizio Biancani negli studi Fonoprint di Bologna.
  • Transfer effettuato ad Half-Speed agli Idea Studios Milano da Marco Inzadi.
  • Venne impiegato il CMI (Computer Musical Instrument) o Fairlight, il primo campionatore/sintetizzatore in grado di immagazzinare ed elaborare i suoni grazie ad una interfaccia computerizzata.
  • La versione su CD di questo album fu la prima ad essere pubblicata in Italia da un gruppo nostrano.
  • La foto della copertina dell'album venne scattata da Luciano Tallarini ad Assago, appoggiato alla sua VW Golf 1^ serie GTI: quella che si vede è la vetrata del palazzo A dove si sta specchiando, al tramonto, il palazzo Q del complesso Milanofiori.
  • Fotografie = Roberto Tomasin.
  • Grafica = Alessandro Gerini.
  • Art director = Luciano Tallarini.

Note sull'album

I Pooh furono i precursori nell'utilizzo del CD come supporto per i loro album: Tropico del Nord fu infatti il primo disco reperibile anche in tale formato e rispetto al vinile conteneva in aggiunta la canzone Colazione a New York. Tale iniziativa non venne accolta favorevolmente dai fan, in quanto il lettore CD non era ancora popolare come prezzo ed il CD stesso costava circa tre volte un vinile (ne furono vendute circa 500 copie). Per essere accessibile a tutti, fu necessario attendere l'inserimento del brano nella raccolta di artisti vari Canzoni per l'estate, nel 1984.
In questo album trova il suo primo impiego da parte di Facchinetti (che aveva appositamente frequentato un corso in Germania) il Fairlight CMI, il quale permette di registrare suoni naturali per poi campionarli nella tastiera.

Formazione

  • Dodi Battaglia = voce, chitarre.
  • Red Canzian = voce, basso.
  • Stefano D'Orazio = voce, batteria, percussioni.
  • Roby Facchinetti: voce, pianoforte, tastiere.

Brano incluso nella versione su CD

Cara sconosciuta

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti

Mangia distratta più in fretta che può,
la camicetta è da stringere un po'.
Questa gravissima pioggia perché?
Dio fa che smetta o il concerto non c'è.
Pensa a un amore partito a metà
che fa il soldato in un'altra città
e si commuove ascoltando un long playing
c'è una canzone che parla di lei.
Lei con in mano un sorriso,
la penna e uno sguardo indifeso,
all'uscita di dietro del sogno,
nella notte affollata di giugno.
Cara sconosciuta sgualcita e innamorata
mentre le luci si spengono.
Lei nella luna stasera,
lei che domani lavora,
lei che sei tante e nessuna
mentre stanno smontando la scena.
Cara sconosciuta con un bacio sulle dita
e gli occhi curiosi che brillano.
Carica di musica tu fai fotografie.
Pensi ad altre lettere ad altre poesie.
Stringi il tuo diario a colori
un po' più prezioso di ieri.
Poi nella fila dei fari
chiedi un passaggio e scompari.
Auguri.
Batte i tamburi l'estate
nelle città abbandonate,
nuove canzoni alla radio,
facce di sole allo stadio.
Cara sconosciuta, più bella e colorata
peccato che il viaggio continua.
Mettono la musica negli autotreni e via,
vengono degli uomini che fanno pulizia
di mezzi biglietti e bicchieri
di un tuo mezzo dolore di ieri
che dalle guance è caduto giù
e questa canzone nuovissima
l'hai scritta tu.
Punta la sveglia si spoglia e sta lì,
chissà se è sciocco sognare così:
son cose che non succedono mai,
ma quel sorriso era solo per lei.

Note sulla canzone

La canzone è apparsa in seguito su:

  • 1982 – Cara sconosciuta / Tropico del Nord (singolo per i jukebox, CGD YD 661)

Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Cara_sconosciuta

Cosa dici di me

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti

Se mi sveglio e voglio te
dimmi cosa dici di me
che vedo che hai sonno ma
non ti lascio stare.
Quando siamo in compagnia
dimmi cosa dici di me
che bevo per gioco e poi
faccio confusione.
Dimmi la tua prima impressione
di questa intimità, con me come si sta?
Quando non so dove sei
dimmi cosa dici di me
all'amica, al dottore, a lui
al tuo ex amore.
Quella notte sola in hotel
dimmi cosa hai detto di me;
quando ho pianto davanti a te
ti è sembrato strano?
Metti che ci fosse un bambino,
ti piacerebbe se
assomigliasse in qualche cosa a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due intelligenti
sani e un pò violenti,
c'è pigrizia e fantasia;
c'è da darsi in faccia l'amore,
c'è da star soli un pò
poi riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.
Mentre bevi il tuo caffè
dimmi cosa pensi di me,
che m'inciampo per strada e poi
voglio il deltaplano.
Dietro quel sorriso tu
cosa stai per dire di me,
che ho parole e parole ma
resto sempre uguale.
Tutti i giorni è un giorno speciale,
è un compleanno che
ti chiedo di passare insieme a me.
Che non so ballare
né pregare ma per te
mi faccio attraversare,
siamo in due, c'è da viaggiare
c'è da cucinare
c'è da spendere e sognare,
respirare, telefonare
c'è da tornare qui
per riabbracciare te
che sei la pulizia
di questa sorridente vita mia.

Note sulla canzone

La canzone è apparsa in seguito su:

  • 1982 – No regrets (di Amanda Lear) / Cosa dici di me (singolo per i jukebox, CGD / Ascolto YD 669)

Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Cosa_dici_di_me

Lettera da Berlino Est

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Roby Facchinetti, Red Canzian
  • Voce: Roby Facchinetti, Red Canzian

Sabato sera normale a Berlino est
e c'è di bello che è maggio e non piove più
la radio in F.M. della parte di là batte musica O.K.
È più di un po' che non scrivo più lettere
ma va da sé che domani, è domenica
e altre novità qui da noi sono che quel voglio non c'è.
Questo cielo in cielo non l'ho scelto io
e nemmeno questa mia città
e non so se in fondo me la merito
ma di certo non la cambierei.
E se vivo forte fa un rumore il tempo mio
che non sento il tempo dove va
e la voglia mia di mare e vele
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Sabato notte speciale a Berlino est,
se vai di sopra ad un tetto a guardare in là
s'accende una città fatta apposta per noi che restiamo di qua.
Vista da qui sembrerà quasi America
e lancerà verso noi i suoi tentacoli
e forte sentirai respirare le sue cento bocche su e giù.
Ma non fanno giorno mille lucciole
e non sei contento neanche tu
certo basta un muro per dividerci
ma non è cantando che va giù.
E che il giorno pende ogni giorno dal suo cielo,
l'hanno detto troppo tempo fa.
E la voglia di poter gridare
non riesce a farmi male
ma cresce insieme a me.
Quasi domenica ormai a Berlino est
la primavera è arrivata perfino qui
e il sole in casa mia passaporto non ha ed entra ed esce da sé.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia / Blu Notte.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Air Studios, Montserrat - Caraibi.
Mixata: Fonoprint, Bologna.
Nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1983.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Half-Speed presso Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Lettera_da_Berlino_est

Grandi speranze

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti

È finita la domenica
e le moto si allontanano
l'Appennino è spettinato
senza più neve fuori.
Sotto un trucco rock romantico
la bambina ha detto il primo addio
e il futuro è dietro i vetri,
sa di cioccolata
e di freddo che va via, va via, via, va via.
Grandi speranze alle fermate al mattino
con le guance arrossate dai sogni di mezz'ora fa,
col foglio rosa in tasca per il destino
che promette dai televisori e dai muri in città.
Grandi speranze di vacanze straniere
per le piccole azzurre ragazze alle casse dei bar
e che qualcuno, mentre sta per pagare,
riconosca la donna che ha sempre sognato di più.
Con le mani in tasca fra gli spiccioli
penso alle mie storie che continuano,
mentre il vento spara in alto i passeri
e speriamo tutti che non piova più.
Sopra certe isole
la speranza ha reti e muscoli;
ti dico a modo mio
che cosa spero io:
che nella mia vita affollatissima
ci sia sempre modo di raggiungerti;
al lavoro, al cinema o tra gli alberi
e comunque in tempo per non perderti.
Grandi speranze sul livello del mare
coi traghetti, le feste di piazza e i sapori del sud
quando le donne vanno a farsi guardare
e si spara nel centro per farsi la fotografia.
Grandi speranze sotto un pezzo di luna
per qualcuno che aspetta qualcuna
per tutti, per me...

Passaporto per le stelle

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti

Era un ragazzo di campagna
venne un agente e disse: è meglio se
vieni via con me.
Dentro la casa del governo
vide in persona il presidente che
volle bere con lui.
Poi venne gente con gli occhiali
e macchine viste mai
eran dottori e generali
qualcuno disse a lui
Dio ti aiuti cowboy.
Era una ragazza di campagna
agli uomini in divisa domandò:
torno a casa o no?
Poi nella luce del tramonto
il vento del deserto la frustò,
il presidente parlò:
per uno sbaglio e un tradimento
siamo alla guerra ormai
due passaporti per le stelle
li ho firmati io.
Dio vi aiuti, addio.
Trattenendo i muscoli la macchina tremò,
poi saltò il coperchio e addosso al cielo si scagliò
un minuto immenso e via
come in una sinfonia.
Sguardi che si toccano e si chiedono chi sei
forse lui parlò per primo o forse prima lei,
mentre il cielo andava via
più veloce del pensiero.
Era un bellissimo universo
presero terra di traverso ma
tutto bene all right.
C'erano rocce e vegetali
i fiumi gli animali e un cielo che
sulla terra non c'è.
C'era respiro ed abbondanza
l'alba del mondo e poi
una fortissima presenza
che li attraversò.
Benvenuti a voi.
Benvenuti sulla spiaggia della nuova età
cuccioli di un mondo che si è cancellato già
non guardate indietro mai,
non dimenticate mai.
Fate nuovi amori fate nuove geografie
senza cattedrali, generali e nostalgie
senza più bandiere mai
e che questo sole sia con voi.

Solo voci

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Coro

Grazie per le mie città
appassionate, esagerate, ma
col nido comodo di casa mia
e gli aeroporti per andare via, se vuoi.
Grazie per la nostra età,
per questi anni di velocità,
per i satelliti e gli amori che
son quelli di un milione d'anni fa e poi...
Grazie per le donne libere
compagne colorate e scomode
e per questa nostra musica
per chi mi lascia respirare e ridere
e piangere e vivere a modo mio.

Note sulla canzone

Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Solo_voci

Mezzanotte per te

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Dodi Battaglia
  • Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti

Mezzanotte per te che lavori al giornale,
un pensiero e un caffè correggendo parole,
mezzanotte per te dieci piani più in alto
della strada di un sabato sera normale.
Le tue figlie a ballare
la tua periferia
le vacanze finite né bene né male.
Mezzanotte per te con la penna sul mondo
e il tuo libro che sta piano piano nascendo,
mezzanotte per te e la tua barca sul lago
e l'autunno che sta piano piano arrivando.
E tuo padre in campagna più robusto di te
che sorride alle donne alla vigna alle stelle.
E sfogliando i pensieri
come fosse il giornale di ieri,
chiudi gli occhi ed è sera
in un'altra città.
Primavera di Praga
le terrazze di musica slava
e la radio gridava
ogni ora di più.
E l'alba sui tram fermati per strada
i carri al confine dell'est
le braccia di lei, il foglio di via
e l'ultimo aereo che va via.
Mezzanotte per te, che volevi capire
che hai disfatto valigie e passato frontiere,
mezzanotte per te e la tua donna segreta
che da quasi due anni ti invade la vita,
la tua dieta, il tuo cuore
la tua democrazia
la tua voglia stanotte di andartene via.
Come ai tempi migliori
fuori dove l'Europa non c'è,
cacciatore di storie e di fotografie.
Come ai tempi dei tempi
a Saigon primavera di lampi,
con i contrabbandieri
e i soldati nei bar.
L'attesa in hotel, le malinconie
i dati e i telefoni chiusi,
poi l'alba in città il foglio di via
e l'ultimo aereo che va via.
Mezzanotte per te, la finestra si chiude
sopra un sogno imprevisto e le solite strade,
mezzanotte per te con l'inchiostro sul dito
che hai fumato un po' troppo e hai bisogno di fiato.

È vero

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti

È vero che le porte del cielo
sono dure da aprire
e i sogni non bastano.
Non è vero che ti devi ammazzare
per comprare la luna
sta benissimo dove sta.
Puoi guardarla dall'autostrada
da una barca o dal letto in casa tua
se l'estate gentile
si porta la pioggia via da qui.
È vero che si vive una volta
che i bambini han ragione
più spesso degli uomini.
Non è vero che i ragazzi son strani
tra nervi e maglioni
c'è moltissima fantasia.
C'è una musica che consola
qualche moto a miscela e qualche dio
la domenica che
sta attento se c'è la polizia.
Forse è vero e forse no
che la vita sfonda e manda via l'amore
ma non è mai vero che
basta separarsi per dimenticarsi se
quando stiamo lontani un giorno
perde subito colpi il mondo mio
torna subito qui
rompiscatole grande amore mio.
È vero che star male fa male
che in Italia c'è il sole
ma le case non bastano.
Non è vero che le donne normali
van tenute per mano
tu mi aiuti fortissimo.
Io ti voglio portare fuori
dove il cielo è abbondante e buono e dio
è un signore gentile
che ha una casa sul mare per noi due.
Forse è vero e forse si
che non fa mai bene stare troppo insieme
ma non è mai vero che
quando non c'è più l'amore c'è la libertà.
È verissimo il tempo spara
ma c'è un tempo che se lo butti via
non lo trovi mai più
non parlare e commuoviti anche tu.

Note sulla canzone

Tropico del Nord

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian, Roby Facchinetti

Vanno via.
Domani vanno via
i cento giorni magici sul tropico del nord.
Vanno via
le piogge all'improvviso
e il sole che ti brucia perfino se non c'è.
Telefoni roventi,
a casa come va
ma domani...
Vanno via
gli amici cioccolato
campioni di biliardo e di tranquillità.
Vanno via
le reti alle finestre
il cane che fa feste, ma non parla l'italiano.
La barca che va piano
le storie di magia
stanno andando via.
Vanno via
i canti della gente
a un Dio che non si sente ma che certamente c'è.
Vanno via
Dorina e le sue mele
piangeva quando le ha detto ricordatevi di me.
La strada contromano
la spiaggia coi falò
da domani...
Vanno via,
ma un po' di azzurro resta
sui vetri dell'airone che ci strappa da quaggiù.
La musica imbrigliata
nel tropico del nord
viene via con noi.

Note sulla canzone

Editore: Suvini Zerboni / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Air Studios, Montserrat - Caraibi.
Mixata: Fonoprint, Bologna.
Nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1983.
Sound Engineer: Maurizio Biancani.
Ass. Sound Engineer: Jeremy Allom, Osiride Gozzi, Steve Culnane.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Half-Speed presso Idea Recording a cura di Marco Inzadi.

Per la realizzazione di questo brano Stefano D'Orazio suonò gli steel-drum ed al coro finale parteciparono 30 abitanti dell'isola di Montserrat, tra cui George Morgan, Franklyn Allen, Desmond Riley, Neil Martin, Errol Eid, Milta, Janice, Manelva, Venerine, Charmain, Augustin.
In merito alla strofa "il cane che fa festa, ma non parla l'italiano" troviamo la sua origine nell'articolo "Siamo in esilio ai Caraibi", pubblicato su il 17.06.1983 su "Corrier Boy Music" n°24, pagina 6:

«[...] I primi giorni eravamo un po' "sballati" per via del fuso orario. Poi, abbiamo cercato di insegnare l'italiano... al cane che c'è nello studio. Parla solo inglese! E... ci siamo quasi riusciti!».

La canzone è apparsa in seguito su:

  • 1982 – Cara sconosciuta / Tropico del Nord (singolo per i jukebox, CGD YD 661)

Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Tropico_del_nord

Colazione a New York

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Red Canzian
  • Voce: Red Canzian

Oggi mi festeggio un anno in più
mi organizzo un giorno tutto mio
perfetto.
Qualche lira in tasca io ce l'ho
anche se
non ho fatto l'università
io canto.
Per la strada mi conoscono
fuori dalla mia città
c'è chi si innamora con la mia musica.
Il ragazzo di provincia ormai
parla americano e poi
ho una donna fantastica
e gli anni dell'allegria con me.
E faccio colazione a New York
io che sono nato fuori città
fra tradizioni, gatti e juke-box
fra biciclette fabbriche e sport.
Ho un visto per volare
questa è vita mia
ma lontano in un soffio di vento
la mia gente sta pensando che
questa America è il posto più strano e lontano che c'è.
Oggi mi fa bene un anno in più
chiamo la ragazza col caffè, c'è il sole
siamo di una razza che non sa
quasi mai
rinunciare a un bel sorriso che
ti vuole.
Grattacieli come alberi
statua della libertà
libero come il mio taxi grandissimo.
Il ragazzo di provincia ormai
non si fa più male ma
prendo in mano il telefono
e par lo moltissimo perché:
io faccio colazione a New York
che fa da centro e periferia
da confusione e malinconia
da far l'amore e andarsene via.
Ho un visto per volare
questa è vita mia
e lontano in un soffio di vento
la mia gente chiude gli occhi e poi
c'è la luna a due punte e mi sento importante.

Note sulla canzone

Questo brano non era incluso nella versione su vinile, ma comparve nella prima edizione in compact disc, che fu anche il primo CD pubblicato da un gruppo italiano.
Parte della melodia di questo brano è stata impiegata nella canzone Noi quelli veri.

Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Colazione_a_New_York

Altre edizioni

  • 1983 - Edizione promozionale per il juke-box su vinile 45 giri, CGD YD 661. Lato A "Cara sconosciuta" - Lato B "Tropico del Nord". Busta: Standard forata.
  • 1983 - Edizione promozionale per il juke-box su vinile 45 giri, CGD / Ascolto YD 669. Lato A "No regrets" di Amanda Lear - Lato B "Cosa dici di me". Busta: Standard forata.
  • 1983 - Edizione su musicassetta della CGD, 30 CGD 20373. Etichetta azzurro chiaro e bianca.
  • (Data non disponibile) - Edizione su vinile, CGD, 9031705211. Etichetta arcobaleno.
  • 1983 - Edizione su vinile per la Germania, CGD, 205 722-320.
  • 1983 - Edizione su CD per la Germania, CGD, 9031-70521-2.
  • 1984 - Edizione su CD, CGD, CDS 6007; rispetto al vinile contiene in più il brano "Colazione a New York". Made in Germany.
  • 1989 - Edizione su vinile della Warner Music, 9031-70521-1.
  • 1989 - Edizione su musicassetta, Warner Music, 9031-70521-4.
  • (Data non disponibile) - Edizione su musicassetta, CGD, 9031 70521-4. Etichetta gialla.
  • 1989 - Edizione su CD, Warner Music, 9031-70521-2. Made in Germany.
  • (Data non disponibile) - Edizione su CD, CGD, 9031 70521-2. Made in Italy by Pozzoli.
  • (Data non disponibile) - Edizione su CD per la Francia, CGD, 9031-70521-2 YS.
  • 2005 - Edizione su CD per il Giappone, Warner Strategic Marketing, DIWM-251; Warner Strategic Marketing, WQCP-290; CGD, CDS 6007.
  • 2015 - Edizione su CD, Atlantic, 5054196402457.

 

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Rassegna stampa

17 giugno 1983 - Corrier Boy Music - Numero 24 - Pagina 6 - "Siamo in esilio ai Caraibi"

17.06.1983 - Corrier Boy Music - Numero 24 - Siamo in esilio ai Caraibi    17.06.1983 - Corrier Boy Music - Numero 24 - Siamo in esilio ai Caraibi

Per incidere il loro ultimo album, i Pooh [...] si sono ritirati in splendida solitudine a Montserrat, nei Caraibi, dove rimarranno fino alla fine del disco [...].
Red, diteci qual è la vostra giornata-tipo...
«Alle nove e mezzo andiamo in studio per registrare. È un bellissimo studio, modernissimo, costruito a suo tempo dal produttore dei Beatles».
È vero che a Montserrat vengono ad incidere moltissimi artisti famosi?
«Certo. Il giorno prima del nostro arrivo avevano appena terminato di incidere i Police. Fra pochi giorni arriveranno anche i Duran Duran e anche l'ex Beatle Paul McCartney ogni tanto ci fa qualche capatina di lavoro...».
Ma perché andare tanto lontano per incidere un album?
«[...] le apparecchiature sono sofisticatissime, quindi ottime. Poi... qui ci si può concentrare al massimo perché si sta veramente bene. Accanto allo studio c'è una bellissima piscina fra le palme, con un'incredibile vista sull'Oceano. In pratica si trascorre qui tutta la giornata: [...] si torna solo la sera inoltrata in albergo».
[...] È vero che la Rai verrà a trovarvi?
«Sì, verrà a fine mese per girare un filmato».
È successo qualche episodio particolare [...]?
«[...] I primi giorni eravamo un po' "sballati" per via del fuso orario. Poi, abbiamo cercato di insegnare l'italiano... al cane che c'è nello studio. Parla solo inglese! E... ci siamo quasi riusciti! Qualche sera fa siamo andati nell'unica discoteca dell'isola e praticamente abbiamo fatto il vuoto attorno a noi... Abbiamo cominciato a spruzzarci acqua intingendo le dita nel bicchiere e abbiamo finito per fare il bagno... in discoteca! [...] la cosa più divertente è stata all'arrivo: sono arrivate tutte le valigie tranne quella di Stefano... Ha dovuto fare io bagno con l'unico vestito che gli era rimasto, quello che aveva addosso».r fare un discorso musicale completo [...]».

1983 - Sorrisi e Canzoni TV - Pagina 66 - "Colpo grosso nel mar dei Caraibi", di Fabio Santini

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Dicembre 1983 - Alta Fedeltà - Pagina 156 - "Siamo i primi italiani finiti su Compact-disc", di Annamaria Casavola

Dicembre 1983 - Alta Fedeltà - Pag. 156 - Siamo i primi italiani finiti su Compact-disc, di Annamaria Casavola    Dicembre 1983 - Alta Fedeltà - Pag. 156 - Siamo i primi italiani finiti su Compact-disc, di Annamaria Casavola    Dicembre 1983 - Alta Fedeltà - Pag. 156 - Siamo i primi italiani finiti su Compact-disc, di Annamaria Casavola

Da almeno una decina d'anni sono il complesso italiano più popolare e più «gettonato». E sono anche i quattro «golden-boy» più giramondo della nostra musica leggera. Basti dire che per incidere il loro ultimo Lp, «Tropico del Nord» sono volati sino ai Caraibi, a Montserrat [...]. Ma questo è niente: subito dopo la registrazione del disco sono partiti per una tournée che li ha portati prima in Australia, poi in Canada e infine nuovamente dall'altra parte del globo, in Giappone [...].
[...] «Tropico del Nord», spiega Stefano D'Orazio [...], «è stato un album faticoso. Abbiamo lavorato quattro settimane lontani dal mondo, senza distrazioni, per fare un disco che ha il fascino delle cose conosciute: registrazioni in presa diretta, e una miscela di rock e melodia con i giusti ingredienti, senza troppo miele. La nostra, poi, è stata un'esigenza di fuga dall'Italia: quando incidiamo a casa ogni dieci minuti il telefono ci porta qualche problema... [...]. Gli studi "Air" di Montserrat non sono un posto qualunque. Basti dire che qui prima di noi avevano registrato i "Police" e che Montserrat è una specie di eremo per chi vuole "disintossicarsi" dalla civiltà. È un'isola più selvaggia dell'Elba, tanto per fare un paragone, dai colori più crudi e più violenti, dove in pratica non esiste il turismo [...]».
Un'avventura, quella dei Pooh ai Caraibi, che è stata documentata anche con un lungo filmato e un'esperienza (negli studi di Montserrat hanno trovato il «compressore» - una macchina che serve a comprimere la dinamica del suono - dei Beatles) che rimarrà «storica» nella loro carriera.: «Tropico del Nord» è anche il primo Compact-disc realizzato da un gruppo italiano. Un'ultima curiosità: si dice che la realizzazione di questo album sia venuta a costare qualcosa come duecento milioni [...].

Marzo 1985 - Guitar Club - Numero 3 - Pagina 10 - "Dodi Battaglia la chitarra e «più in alto che c'è?» ovvero il suo disco solo", di Andrea Pennesi

Marzo 1985 - Guitar Club - Dodi Battaglia la chitarra e «più  in alto che c'è?» ovvero il suo disco solo    Marzo 1985 - Guitar Club - Dodi Battaglia la chitarra e «più  in alto che c'è?» ovvero il suo disco solo    Marzo 1985 - Guitar Club - Dodi Battaglia la chitarra e «più  in alto che c'è?» ovvero il suo disco solo    Marzo 1985 - Guitar Club - Dodi Battaglia la chitarra e «più  in alto che c'è?» ovvero il suo disco solo    Marzo 1985 - Guitar Club - Dodi Battaglia la chitarra e «più  in alto che c'è?» ovvero il suo disco solo

[...] I Pooh, per eccellenza il gruppo italiano di «easy listening», hanno sempre mantenuto una costante limpidezza di intenti e comportamenti; il che, unitamente ad una continua ricerca del meglio nel campo del pop melodico, ha valso loro il costante apprezzamento di più generazioni di fans, mai traditi da scelte discutibili o manifestazioni di cattivo gusto [...].
Altrettanto difficile può essere stato, per Donato Battaglia, giovane chitarrista di belle speranze, ritrovarsi teen-ager/enfant prodige in un gruppo come i Pooh, riuscendo a crescere umanamente e musicalmente, maturando senza bruciarsi, con la perenne voglia di imparare senza sedersi sugli allori e sull'«easy money».
Guitar Club - Quali sono le differenze principali, dal punto di vista chitarristico, tra Tropico del nord e Aloha?
Dodi Battaglia - Innanzitutto penso che in Tropico del Nord sia stato privilegiato un chitarrismo più tradizionale, basato su parti di chitarra precostituite a tavolino, sia a livello si armonia che di interventi solistici.
In Aloha le parti di chitarra sono state concepite per essere molto più immediate e penetranti,con una maggiore ricerca anche sotto il profilo dei suoni.
Dal punto di vista pratico ho cercato di raggiungere una maggiore epidermicità, eseguendo le parti di chitarra con gli amplificatori in sala ma stando di fianco al fonico, in regia, per avere un riscontro live di quello che stavo facendo. In questo modo, sentendo le tracce attraverso i monitor anziché in cuffia, sentivo la mia chitarra «sul disco», con la possibilità di immergermi in una dimensione più reale e di poter calibrare ogni singola pennata e il respiro generale della parte [...].
Personalmente sono convinto che un risultato significativo di questo tipo di approccio sia stato ottenuto nell'assolo di «La mia donna».
G.C. - Che amplificatori haic usato nei due dischi?
D.B. - In Tripico del nord solo Marshall, mentre in Aloha é stato anche usato un Boogie, seppure sporadicamente.
G.C - E le chitarre?
D.B. - Nel disco precedente le ho usate un po' tutte, Telecaster, Stratocaster, Les Paul Junior e Charvel. In Aloha ho usato esclusivamente una Fender Stratocaster replica della Vintage '57, che trovo eccellente [...].
Questa chitarra monta al ponte un pick up Seymour Duncan tipo «stack» [...].