Lato A e lato B della copertina.
Dati
- Titolo = Aloha
- Pubblicazione = Settembre 1984.
- Data matrici = 30 settembre 1984.
- Versione = Vinile 33 giri.
- Editore e codice = CGD 20437.
- Matrice lato A = 2C 20437-1L.
- Matrice lato B = 2C 20437-2L.
- Tipo audio = Stereo.
- Produzione, realizzazione e arrangiamenti = Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia, Red Canzian.
- Collaborazione musicale = Gianfranco Monaldi.
- Tecnico assistente di studio = Steve Tose, Osiride Gozzi.
- Registrazioni e mix effettuati presso gli Studi "Lahaina Sound & Video" di Lahaina - Maui - Hawaii.
- Transfer & Half-Speed eseguito a Roma da Piero Mannucci.
- Modellino = Sglu.
- Foto di copertina = Boari - Donaggio.
- Foto interna = Guido Harari.
- Art director = Luciano Tallarini.
- Ed. Discorso su licenza della Tamata S.p.A.
Note sull'album
La copertina è stata realizzata da alcuni ragazzi di Udine coordinati da Luciano Tallarini. Foto di Guido Harari.
All'interno della copertina apribile vi è una foto dei Pooh ed una didascalia che spiega il titolo dell'album:
ALOHA è il saluto dalla terra al mare, la chiave delle isole per chi arriva da lontano. Aloha è la parola magica, sopravvissuta ai missionari europei, ai bombardieri giapponesi, ai senatori americani e fabbricanti di souvenir. Ma Aloha è il contrario del dolore e il contrario della solitudine...
L'album "Aloha" è stato registrato sull'isola di Maui,
nell'arcipelago delle Hawaii, presso i Lahaina Studios di George
Benson, attrezzato con un banco Solid State Logic.
"Aloha" è stato pubblicato anche come laser disc e ne è
stato tratto un videoclip.
Note sulla copertina
Riporto quanto mi è stato notificato da Toni Bullo tramite email il 31.06.2011.
La copertina era un modellino/scultura (con luci, per la
versione notturna, funzionanti) ideato e realizzato dallo
studio SGLU di Toni Bullo e Giuseppe Zennaro. Anche se
giovanissimi avevano da un paio di anni già uno studio a
Milano con clienti di un certo rilievo.
Le foto di copertina sono dello studio (non esiste più adesso)
Boari/Donaggio studio di fotografia con sede a Milano. Le foto
interne sono di Guido Harari e il coordinamento del progetto è
stato di Lucino Tallarini.
Formazione
- Dodi Battaglia = voce, chitarre.
- Red Canzian = voce, basso.
- Stefano D'Orazio = voce, batteria, percussioni.
- Roby Facchinetti = voce, tastiere.
Brano incluso nella versione su CD
Ragazzi del mondo
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
Lei corre nella pioggia con i pattini
e va a ballare in vespa la domenica;
lui mangia col giornale e sta cercando casa,
per pensare in pace e farsi la sua spesa
e dipingersi i muri da sé.
Lei forse va in novembre all'università,
lui ha una cinquecento di vent'anni fa,
fanno un mestiere al giorno per pagarsi il mare
e magari un posto dove far l'amore
con dolcezza e con tranquillità.
Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano,
vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica;
si fanno belli si fanno male,
ma poco sole li guarirà.
Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell'oceano,
con gli occhi aperti per proteggersi,
con gli occhi chiusi per riceversi.
Li vedi dirsi in faccia quel che pensano
o innamorati all'ombra di un telefono,
lei con la sua paura d'essere imbrogliata,
lui dall'altra parte con la testa vuota
e la stanza che parla di lei.
Li vedi nella pioggia di periferia
nell'angolo nascosto di una birreria,
stanno attaccando i sogni a un filo di vacanza
falli navigare dentro la speranza
che domani sia sempre di più.
Sono ragazzi del mondo con il cuore negli occhi che scintillano,
vanno a toccare le stelle con qualcuno che poi non li dimentica;
si fanno belli si fanno male
ma poco sole li guarirà.
Sono ragazzi del mondo come onde veloci dell 'oceano
falli ballare sulle nuvole
falli sognare falli correre.
Note sulla canzone
La mia donna
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian
La mia donna è l'amica che non stanca,
la mia banca, il mio avvocato,
la mia stella
della sera;
non è un gioco vivere con me,
mi conosce come le sue mani,
è innamorata ma sa sempre quel che fa.
La mia donna è un discorso complicato,
una canzone che mi toglie tutto il fiato,
mi assomiglia,
è una foglia al vento come me,
sempre appesa al filo di un pallone
fa il nido se è ferita mi sveglio se n'è andata.
Donne immaginate e vere
clandestine dentro al nostro confine
che affondano radici tenere
con il vestito di una notte sola;
donne d'amore donne d'avventura
che ti asciugano la pioggia negli occhi,
quando sei lontano dal tuo cuore
e sei cattivo e non sai più capire
perché stai male con te.
La mia donna è una palma spettinata,
sa suonare e cucinare e per giocare
l'ho tradita,
lei mi ha detto potrei farlo anch'io,
stacci attento perché poi fa male
e gli occhi parlano chiaro
di più delle parole.
Donne in tasca e nei pensieri
che ci stancano e ci fanno parlare
due minuti di un amore insegnano
più di una vita a correre e cadere;
cambiare albergo non ti serve a niente,
le città, le stanze son tutte uguali,
quando schiacci i tasti dei ricordi,
quando hai capito tutto troppo tardi
e non puoi fare di più.
La mia donna è nel suo tempo migliore
proprio adesso che non è più la mia donna
ci parliamo,
mi capisce senza nostalgia,
solo i tempi erano sbagliati
potessi riprovare, potessimo rifare...
Note sulla canzone
Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio
/ marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.
La canzone è apparsa in seguito su:
- 1984 – La mia donna / Shadows dancing (di Betty) (singolo per i jukebox, CGD / Rockland YD 683)
Io vicino io lontano
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Dodi Battaglia
- Voce: Dodi Battaglia
Tu mi guardi e sciogli il ghiaccio nel
bicchiere,
coi capelli mossi dal ventilatore,
ci son barche qua e là buttate al vento,
le nuvole al vulcano, io vicino, io lontano
che ne sai tu di me, che nei sai.
Tu m'hai chiesto
con i piedi dentro al mare
se l'Italia è a nord o a sud dell'equatore,
hai la stoffa trasparente sopra il cuore
e sai quattro parole: come stai, ciao amore,
che ne sai tu di me, che nei sai.
Che ne sai della campagna con la brina,
della nebbia in autostrada la mattina,
del giorno di Natale con la neve sugli ombrelli
tu che vivi sui coralli ai piedi dell'arcobaleno,
senza vetri alle finestre,
io vicino, io lontano,
sono qui perché ci sono, come un'ape sull'atlante
non far piani su di me.
Tu sei nata con il sole nei capelli,
con le palme e i pesci blu nei francobolli,
il tuo nome sembra un gioco di parole,
"sto zitto" in italiano,
io vicino, io lontano,
che ne so io di te, che ne so.
Delle tavole sull'onda a scivolare,
delle favole di un vecchio baleniere,
su questo meridiano, a due giorni d'aeroplano dai miei fatti
personali,
io vicino, io lontano sulla rotta controvento,
come un gatto nel tramonto,
guardo il sole che fa il bagno
e pescando ho preso un sogno sulle labbra della luna,
nella corsa di un delfino, in un taxi che va piano
non c'è scritto dove andiamo
ma ricordati di me.
Note sulla canzone
Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, ni mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Io_vicino_,_io_lontano
Selvaggio
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
In un parcheggio di periferia
figli di fabbrica e soldi contati
di pane nel latte e di vetri spaccati
hanno in mezzo un giornale e si parla di te.
Dentro le vene di questa città
ogni respiro è una porta che sbatte
un posto di blocco una moto di notte
un calcio al silenzio, un amico che va.
Te ne vai cavalcando dall'ultimo bar
con la ruota davanti all'altezza del viso
per i campi di caccia del tuo paradiso
dove i cuori selvaggi han la loro città.
Dove a mezzanotte si accende il lunapark
con bande di ragazze e birra a volontà
senza coltello e senza farmacia
nemmeno un grammo di malinconia.
Sotto le torri di periferia
sotto un cappello di nuvole dure
stasera il bigliardo non riesce a girare
chissà se ti batte qualcuno lassù.
Chissà se ti fai riconoscere già
sui nastri diritti di quelle pianure
col pollice destro e la linea del cuore
a stringere in pugno la velocità.
Le monete e le stelle non mancano mai
non si va militari, si balla e si vola
e non perdi ogni giorno un compagno di scuola
che bel posto ragazzo, se è vero che c'è, se è vero che c'è.
Note sulla canzone
Stella del Sud
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti
Stella del sud
come una colomba ferita
sei caduta nella mia vita
lasciandoti proteggere.
Stella del sud
ora che mi brilli vicino
prestami la voglia di andare
e portami con te
c'è ancora un treno
che soffia lontano.
Tu come me
senza un cielo dove pregare
cerchi tra le pieghe del mare
un'onda che ti porti via.
Tu come me
che respiri forte la vita
senti quando l'aria ti dà
sapori di magia
ti prende forte
ti trucca le carte.
È...
Africa questo vento che ci soffia sulle idee
cambia i colori alla città
e disegna la mia musica.
Africa
questa voglia di rubarci un po' d'amore
che ci leggiamo in un sorriso
se ci brilla dentro l'Africa
Africa, Africa.
Stella del sud
c'è la vita che è da vedere
anche senza un posto a sedere
non me la voglio perdere.
Noi come noi
cavalieri a caccia di vento
agganciamo i sogni ad un canto
e li spingiamo via
e piano piano
voliamo lontano.
È...
Africa
il colore delle nostre fantasie
e l'orizzonte è più vicino
che riusciamo quasi a prenderlo.
Africa
questa corsa che non sa stancarci mai
e che ci lascia tutto il fiato
per respirare forte l'Africa.
Africa, Africa.
Stella del sud
c'è la notte che si colora
chiudi gli occhi sulla mia bocca
sentiamo insieme l'Africa.
Note sulla canzone
Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Franco Monaldi.
Produzione: Pooh.
Incisa presso Lahaina Studios, Maui, Hawaii, nei mesi di febbraio / marzo / aprile 1984.
Sound Engineer: M. Biancani.
Ass. Sound Engineer: Steve Tose, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro magnetico 24 piste.
Mixer: Solid State Logic.
Transfer: Half Speed eseguito a Roma, a cura di Piero Mannucci.
Tempi migliori
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
Un caffè per scaldarti il motore
lunedì non è certo il giorno migliore
ma il bambino si sta per svegliare
e lo specchio gentile non è
con chi sta in piedi alle sei
c'è la radio che canta in inglese
come ai tempi che scappavi di casa
disarmata struccata curiosa
sui gradini di un'altra città.
In piazza si batteva il tamburo
e lui sembrava un capo guerriero
e avevi diciott'anni ed un mese
da spendere viaggiando con lui
che aveva un passaporto francese
e si faceva sempre arrestare
un figlio e due valigie improvvise
t'hanno fatto guarire di lui.
Ti assomiglia davvero crescendo
il tuo piccolo campione del mondo
e c'è un uomo gentile, normale
che ti trova bellissima e tu
da un po' ti piaci di più.
E i tempi sono caldi e migliori
puoi prenderti un permesso e sognare
ci pensi mentre fai da mangiare
o in centro sui gradini del tram.
Soldato hai combattuto ed hai pianto
e hai messo molti fiori al balcone
ne avessimo di queste persone
in giro per le nostre città.
Una doccia di sole e un Martini
mezzogiorno d'estate pieno di suoni
hai ancora un gettone e lo spendi
per te stessa per dire di sì.
Note sulla canzone
Come saremo
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
Quando avrò più esperienza e meno memoria
e i giornali di oggi saranno la storia
chissà quali canzoni faranno ballare
quando i nostri bambini faranno l'amore
cosa si comprerà con mille lire?
Guarirò dal difetto di sognare?
Quando i sei continenti saranno più uguali
quando sui documenti avremo gli occhiali
cosa combineremo noi due da grandi
chissà come saremo fra circa vent'anni.
Chi sarà il presidente americano?
Crederai finalmente che ti amo?
Fra vent'anni chissà se tu sei sempre mia compagna dei pensieri,
se c'è ancora il muro di Berlino, il rock 'n' roll e la Ferrari
e per San Valentino
ci faremo gli auguri
nei giorni futuri, nell'anno duemila
noi come saremo chi lo sa.
Quando al mondo saremo in dieci miliardi
forse molti confini saranno riaperti
e quando avremo le stelle a un tiro di fionda
avrai meno paura dell'acqua profonda
avrai meno paura di ingrassare
resterà nei tuoi occhi quel colore?
Fra vent'anni chissà se sarai sempre mia compagna d'avventura,
se avremo fortuna e intelligenza per viaggiare insieme ancora
con che macchine andremo
fuori il sabato sera
e dopo la pioggia e dietro la luna
di questi vent'anni cosa c'è
e per primavera nell'anno duemila
chissà chi saremo io e te.
Note sulla canzone
Il giorno prima
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian, Stefano D'Orazio
Può accadere senza che la sveglia suoni
a metà di un sogno o a un tiro di pallone
a metà concerto o sull'autostrada
che la mezzaluna ha il sole sulla coda
e i carabinieri fanno benzina
o a metà del salto di una ballerina.
Può accadere appena ti è venuto in mente
che se chiedi scusa non ci perdi niente
mentre le ragazze asciugano i capelli
mentre i giocatori studiano i cavalli
può accadere e tu lo sai.
E se fosse autunno non faremmo in tempo
a mangiare i funghi nati dalla pioggia
a finir gli amori nati sulla spiaggia
e se fosse aprile pensa che peccato
che non è finito ancora il campionato.
E se succedesse mentre tu sei sola
non potrei lasciarti l'ultima parola
e poi e poi può capitare
anche se stasera
c'è un tramonto troppo sano, troppo mio
per aver paura anch'io.
E potrebbe essere anche domattina
coi banditi in banca per una rapina
coi bambini a scuola ad imparare il mondo
ed i pescatori ad imparare il fondo.
Se al di là del cielo
nel momento esatto fossero a guardare
sembrerebbe solo
lo strizzare d'occhi di una stella
fuochi da lontano
poi la notte torna normale
e non se ne parla più.
Oltre il giardino, oltre mare
sarebbe lontana la realtà
come piccole nuvole
come vecchi giocattoli
e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano.
Ma guardati, guardami e dimmi
se dovessimo noi ricominciare
con le pietre e con gli alberi
sopra l'ultima isola
non è meglio pensare
che non può succedere.
Non funziona come in certi films minori
che a salvare il mondo bastano gli amori
può accadere adesso mentre sto cantando
mentre c'è poesia
mentre sto contando
quanti fogli mancano alla vita mia
e si va a ballare
e si va a mangiare o quello che ti pare
ed è tutto a posto
e potrei giurare
che il resto è fantasia.
Ma il bottone selvaggio è di un bel rosso pulito
ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato
con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti
con la giacca severa, con le croci davanti
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.
A curare i difetti delle case e dei cuori
a comprare i biglietti per momenti migliori
a pensare che oggi porta dritto a domani
a camminare sull'acqua per fermargli le mani
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.
Note sulla canzone
Questo brano è ispirato al film "The day after" e la base musicale trae origine da un inedito strumentale eseguito durante il tour "Poohlover".
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Il_giorno_prima
Per ascoltare il brano strumentale: http://youtu.be/HCD-E-9bu2Y
Canzone per Lilli
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti
Lilli è da un pezzo
che si innamora anche se ha sedici anni
non li ha fatti ancora
dice: "io mi conosco"
dice: "sento che cresco e tra un po' sono donna".
Lilli l'ho vista
vivermi attorno l'ho sentita cambiare
giorno per giorno
dice: "non me ne importa"
dice: "la prima volta lo farò solamente con te".
Lilli che voli
con i tuoi pensieri più in fretta dei miei
Lilli che sali
sopra i tuoi sogni più in alto che può
Lilli gli amori non sono facili mai.
Lilli ti invidio
per quel che piangi e per i giorni che ancora
devi incontrare
corri dove ho già corso
corri non mi aspettare scappa via
dalla mia fantasia.
Lilli che spari
la tua incoscienza ad un passo da me
Lilli che vali
tutti gli amori che ho avuto fin qui
Lilli la vita
non è mai come nei film.
Lilli non basta
che mi vuoi bene
c'è una vita da bere
nel tuo bicchiere
storie stagioni amari
gente e amori veri
che vedrai mi dimenticherai.
Note sulla canzone
Questo brano non era incluso nella versione su vinile, ma comparve nella prima edizione in compact disc.
Trae origine da uno strumentale inedito che nel "Club Tour" del 1983 precedeva l'esecuzione di Pierre.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Canzone_per_Lilly
Per ascoltare il brano strumentale: http://youtu.be/inleOH6xNXs
Note sull'album
Versione juke-box
Etichetta: CGD / Rockland YD 683
Formato: Vinile 45 giri, versione promozionale
Pubblicazione: 1984
Tracce: Lato A "La mia donna" - Lato B "Shadows dancing" di Betty
Busta: Standard forata.
Altre edizioni
- 1984 - Versione promozionale per il juke-box su vinile 45 giri, Rockland, YD 683. Lato A "La mia donna", Lato B "Betty" degli Shadows Dancing.
- 1984 - Prima stampa edizione su vinile, CGD, 20437. Sul retro è assente la scritta "Un particolare ringraziamento all'Alitalia".
- (Data non disponibile) - Ristampa su vinile, CGD, 9031705031.
- 1984 - Edizione su musicassetta della CGD, 30 CGD 20437. Etichetta bianca.
- 1984 - Edizione su CD, CGD, CDS 6011. Rispetto al vinile contiene in più il brano "Canzone per Lilli". Made in Italy.
- 1984 - Edizione su CD, CGD, CDS 6011. Rispetto al vinile contiene in più il brano "Canzone per Lilli". Made in West Germany.
- 1984 - Edizione su laserdisc per l'Inghilterra, CGD Videosuono, LV 075004. Tracce: "La mia donna", "Io vicino io lontano", "Stella del Sud", "Come saremo", "Il giorno prima", "Selvaggio", "Ragazzi del mondo".
- 21.12.1984 - Edizione promozionale su vinile per il Giappone, Seven Seas ?K28P 503.
- 21.12.1984 - Edizione su vinile per il Giappone, Seven Seas ?K28P 503.
- 1984 - Edizione su laserdisc per l'Inghilterra, CGD Videosuono LV 075004.
- 1985 - Edizione su vinile per la Yugoslavia, ZKP RTVL - LL1264.
- 1989 - Edizione su vinile, Warner Music, 9031-70503-1.
- 1989 - Edizione su musicassetta, Warner Music, 9031 70503-4. Sul frontespizio sono assenti il logo Pooh e la scritta "Aloha".
- 1989 - Edizione su CD, Warner Music, 9031-70503-2. Made in Germany.
- (Data non disponibile) - Edizione su CD, CGD, 9031 70503-2. Made in Italy by Pozzoli.
- (Data non disponibile) - Edizione su CD, CGD 9031-70503-2 YS. Made in France.
- 2012 - Edizione su CD, collana Legend, Artist First, 8033954531506.
Versioni su musicassetta
Musicassetta
Rassegna stampa
Ottobre 1984 - Tutto Musica & Spettacolo - "Aloha dalle Hawaii un mondo di suoni", di Fabio Santini
12 ottobre 1984 - Il Monello - N°41 - Pag. 8 - "Che bravi attori questi orsacchiotti...", di Massimo Cerri
[...] «Siamo felici e soddisfatti di "Aloha", è un album con l'atmosfera giusta, meglio di "Tropico del Nord". Fra pochi giorni, il 10 ottobre, parte la nostra tournée. Ci vedrete parecchio in televisione». Così dice Roby Facchinetti [...]. Il loro autunno si preannuncia veramente caldo e poi, vicino a Natale, saranno spiti di «Fantastico 5» per tre settimane di fila. Pippo Baudo li attende ansioso e comunque ha già rapito un ottimo brano, del nuovo LP «Ragazzi del mondo» per farne la sigla di «Domenica in».
- Una novità: assieme all'album «Aloha» avete prodotto un film di 55 minuti girato alle Hawaii. Cos'è? Una sorta di maxivideo o cos'altro?
- No, il filp è proprio un film, lo ha girato una brava e giovane regista, Ivana Masetti. L'abbiamo realizzato nell'isola Maui dove ci sono gli studi di George Benson e dove abbiamo registrato l'album. C'è un filo conduttore: i Pooh alle prese con la vita in questo posto favoloso dove abbiamo passato due mesi e alle prese, ovviamente, con la produzione di questo LP. È vero, c'è un video per ogni canzone, ma legando insieme i singoli video è nato il film. Ci consideriamo anche dei discreti attori.
- Che cosa significa il titolo, «Aloha»?
- È una parola che significa molte cose, tutto ciò che arriva dal cuore. È qualcosa di più di un semplice saluto; è una manifestazione di affetto, di stima, di interesse verso l'altra persona [...].
Marzo 1985 - Guitar Club - Numero 3 - Pagina 10 - "Dodi Battaglia la chitarra e «più in alto che c'è?» ovvero il suo disco solo", di Andrea Pennesi
[...] I Pooh, per eccellenza il gruppo italiano di «easy
listening», hanno sempre mantenuto una costante limpidezza di
intenti e comportamenti; il che, unitamente ad una continua
ricerca del meglio nel campo del pop melodico, ha valso loro il
costante apprezzamento di più generazioni di fans, mai traditi
da scelte discutibili o manifestazioni di cattivo gusto [...].
Altrettanto difficile può essere stato, per Donato Battaglia,
giovane chitarrista di belle speranze, ritrovarsi
teen-ager/enfant prodige in un gruppo come i Pooh, riuscendo a
crescere umanamente e musicalmente, maturando senza bruciarsi,
con la perenne voglia di imparare senza sedersi sugli allori e
sull'«easy money».
Guitar Club - Quali sono le differenze principali, dal punto di
vista chitarristico, tra Tropico del nord e Aloha?
Dodi Battaglia - Innanzitutto penso che in Tropico del Nord sia
stato privilegiato un chitarrismo più tradizionale, basato su
parti di chitarra precostituite a tavolino, sia a livello si
armonia che di interventi solistici.
In Aloha le parti di chitarra sono state concepite per essere
molto più immediate e penetranti,con una maggiore ricerca anche
sotto il profilo dei suoni.
Dal punto di vista pratico ho cercato di raggiungere una
maggiore epidermicità, eseguendo le parti di chitarra con gli
amplificatori in sala ma stando di fianco al fonico, in regia,
per avere un riscontro live di quello che stavo facendo. In
questo modo, sentendo le tracce attraverso i monitor anziché in
cuffia, sentivo la mia chitarra «sul disco», con la possibilità
di immergermi in una dimensione più reale e di poter calibrare
ogni singola pennata e il respiro generale della parte [...].
Personalmente sono convinto che un risultato significativo di
questo tipo di approccio sia stato ottenuto nell'assolo di «La
mia donna».
G.C. - Che amplificatori haic usato nei due dischi?
D.B. - In Tripico del nord solo Marshall, mentre in Aloha é
stato anche usato un Boogie, seppure sporadicamente.
G.C - E le chitarre?
D.B. - Nel disco precedente le ho usate un po' tutte,
Telecaster, Stratocaster, Les Paul Junior e Charvel. In Aloha ho
usato esclusivamente una Fender Stratocaster replica della
Vintage '57, che trovo eccellente [...].
Questa chitarra monta al ponte un pick up Seymour Duncan tipo
«stack» [...].