Lato A e lato B della copertina.
Dati
- Titolo = Pinocchio
- Pubblicazione = 08 novembre 2002.
- Versione = CD.
- Editore e codice = CGD EAST WEST 5050466000502.
- Tipo audio = Stereo.
- Produzione e realizzazione = Pooh.
- Arrangiamenti e coproduzione = Danilo Ballo
- Registrato nei mesi di Aprile, Maggio e Giugno 2002 all'Apricot Studio di Milano da Renato Cantele e Sabino Cannone.
- Mixato all'Apricot Studio da Renato Cantele.
- Digital editing = Sabino Cannone.
- Assistenza chitarre = Gaetano Simone.
- Additional back vocals = Luca Jurman, Elena Roggero e Cinzia Astolfi.
- Pprogrammazione = Bruno Giordana.
- Mastering = Antonio Baglio, Studio Nautilus.
- Edizioni Discorso.
- Artwork = Flora Sala per Anastasia.
- Elaborazione 3D = Ethos Comunicazione.
- Foto = Renzo Chiesa.
- Coordinamento = Tam Tam Comunication.
- Tour Office = Franco Cusolito per Cose di Musica.
- Ufficio Stampa = Monica Malavasi per Boh! E.M.
- Un grazie particolare a Saverio Marconi per aver "accompagnato per mano" questo nostro progetto fin dalle prime note e a Collodi per aver scritto questa storia senza tempo.
- Assistenza tecnica a: Exhibo per Senneheiser, Laurus Bass, Ufip Earcreated Cymbals, Music Pool per Ludwig, Lucky Music, Casale Bauer per Fender Guitars, Pierpaolo Adda e Roberto Fontanot, Maton Guitars e Daminelli Pianoforti.
- 2002 Tamata SPA - CGD East West.
Formazione
- Dodi Battaglia = voce, chitarre.
- Red Canzian = voce, basso.
- Stefano D'Orazio = voce, batteria, percussioni.
- Roby Facchinetti: voce, tastiere.
- Collaboratori
Strings = Luca Campioni (Violino), Marco Campioni (Violino), Daniele Pagella (Viola), Daniele Bogni (Violoncello), arrangiati e diretti da Danilo Ballo.
Nel brano "Figli" orchestra diretta e arrangiata da Giovanni Maria Lori.
"Era da tanto tempo che volevamo scrivere un Musical, talmente tanto tempo che all'origine quel genere di voglie si chiamava Opere Rock. La storia che volevamo mettere in musical era quella di Pinocchio, ma non riusciva mai a scattare quell'indispensabile molla che fa di un'idea un progetto.
È stato Saverio Marconi, con il suo carisma ed il suo entusiasmo a farci imbarcare in questa che sembrava una "missione impossibile" e che invece ad oggi, dopo più di due anni di lavoro, è diventata una cosa vera.
In tutto questo tempo il nostro burattino è stato rigirato in tutti i modi, abbiamo cercato un nuovo linguaggio per raccontarlo, abbiamo aggiunto e tolto momenti e personaggi, abbiamo cambiato cento volte musiche e parole, abbiamo scavato tra le pieghe del testo originale e abbiamo recuperato emozioni e comicità.
Nel nostro Pinocchio c'è incoscienza, spavalderia, insicurezza e fragilità come in ogni figlio.
Geppetto è un padre involontario con tutte le preoccupazioni, le apprensioni e gli sbagli che da sempre accompagnano ogni genitore.
Gatto & Volpe sono i perfetti imbonitori che potrebbero trovare spazio in qualsiasi televisione.
Il Paese dei Balocchi è l'angolo di mondo che ci piace pensare raggiungibile anche se sappiamo pieno di pericoli.
Turchina è il piccolo miracolo che può combiarci la vita così, all'improvviso, quando meno te l'aspetti come, tutti gli altri personaggi, sono la rappresentazione, tra dubbi e certezze, dei frenetici e a volte esilaranti protagonisti del nostro tempo.
Se Pinocchio, come lo scrisse Collodi, ha rappresentato una sorta di parabola sui valori della vita, la nostra favola vuole essere una finestra aperta sul quotidiano adolescenziale che da sempre, generazione dopo generazione, si ripete identico nei sentimenti e negli itinerari, ma si rinnova di continuo con modi, tempi e motivazioni diverse. Ed è nel sentirsi amato ed amando a sua volta, che il nostro Pinocchio, alla fine riuscirà a realizzarsi."
"Tutto ebbe inizio in una foresta nel bel mezzo di un temporale, quando un fulmine, abbattendosi su un vecchio pino, lo fece schiantare a terra. Tra quei rami spezzati ce ne fu uno particolarmente fortunato, ma andiamo con ordine: C'era una volta..."
C'era una volta
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
C'era una volta un albero al vento
di mille anni e più,
ma la tempesta lo prende in testa
e i rami vanno giù.
Notte di piombo, fiamma di lampo,
rotola il tuono e scoppia l'oscurità
ormai.
C'era una volta un pezzo di legno
che più fortuna avrà.
Precipitando chiede alla Luna
aiuto e lo troverà.
Non può scappare, non sa volare,
ma quasi sempre chi sa sognare ce la fa.
Mai,
mai lasciare che il vento ci porti via
nel ciclone del tempo.
C'è sempre un mondo un po' più in là.
Se funzionano i sogni c'è libertà.
Ricomincia la storia: c'era una volta...
C'era una volta un pezzo di legno
che più fortuna avrà.
L'ultima pioggia sgocciola piano
e l'uragano non lascia indietro solo guai.
Mai,
mai lasciare che il vento ci porti via
nel ciclone del tempo.
C'è sempre un mondo un po' più in là.
Se funzionano i sogni c'è libertà
Ricomincia la storia: c'era una volta...
"... e Pinocchio, con le cinque monete d'oro regalategli da Mangiafuoco, lascia pentito il teatro dei burattini e si incammina verso casa, ma non sa che strada facendo incontrerà due tipi davvero poco raccomandabili: il Gatto & la Volpe..."
Gatto & Volpe S.P.A.
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Red Canzian
- Voce: Stefano D'Orazio, Red Canzian
Dicci cosa vuoi, ci penseremo noi
"Gatto & Volpe SPA"
anni d'esperienza, competenza e serietà.
Noi freghiamo tutti, santi e farabutti
senza limiti d'età.
Truffe, furti e scassi, mille e più specialità.
Noi: Rubiamo.
Noi: Imbrogliamo
con destrezza e praticità.
Noi: Sciappiamo.
Raggiriamo.
Se hai soldi da farti fregare rivolgiti a noi.
Ad onor del vero, visto che il denaro
non fa la felicità,
noi vi riduciamo tutti quanti in povertà.
Troppi soldi fanno sempre qualche danno
e si può finire male,
ma noi siamo sempre pronti ad intervenire.
Siamo ladri per mestiere,
ma con classe e fantasia
e talvolta un tocco di poesia.
Non temiamo concorrenza
per la nostra abilità
i più ricercati qui in città.
Siamo due marpioni: Gatto e Volpe spa.
Da quasi un secolo la: Gatto & Volpe spa.
Se facciamo i conti, fare i delinquenti
è uno schifo di mestiere
molto duro, ma qualcuno lo dovrà pur fare.
Niente contributi, niente sindacati
ferie e tutto il resto niente.
La clientela è tanta, ma così irriconoscente.
Noi: Studiamo.
Noi: Inventiamo,
ogni giorno ci vuole un'idea.
Noi: Investiamo.
Sperimentiamo
chiunque qui intorno ha dei soldi è un cliente
per noi.
Tra una vita da pezzenti
e un futuro di tristezza
noi scegliamo sempre la ricchiezza.
Meglio il suono tintinnante
di un diluvio di monete
che il silenzio di due tasche vuote.
Siamo due marpioni: Gatto & Volpe spa.
Da quasi un secolo la: Gatto & Volpe spa.
"... tanto Pinocchio farà ancora una volta di testa sua, ormai c'è cascato, Gatto e Volpe l'hanno convinto a piantare le sue cinque monete d'oro nel Campo dei Miracoli, l'appuntamento è per mezzanotte, da domani, gli hanno detto che sarà ricco e questa sarà la sua notte dei miracoli..."
La mia notte dei miracoli
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian
Questa è la mia notte dei miracoli,
domani tutto il mondo si stupirà di me,
non dovrò accontentare più nessuno
e imparerò la vita a modo mio.
Perché non devo credere ai miracoli,
sto per passare il ponte fra i sogni e la realtà
e di là forse spuntano le ali
a quelli un po' speciali come me.
Tutti sanno tutto più di me,
quante differenti verità
sono solo i guai che si assomigliano.
Questa notte scintillante cambia la vita mia,
stringo in pugno finalmente tutto e di più,
la chiave del tesoro.
È stupido star sempre male per essere normale.
Stanotte no.
Questa è la mia notte dei miracoli,
camminerò sul filo fra stelle tutte mie,
sceglierò quali amici avere intorno,
magari un po' diversi come me.
È un diritto la felicità,
ho un biglietto per la libertà,
se non giochi mai non puoi mai vincere.
Questa notte è perfetta e cambia la vita
mia.
La fortuna non aspetta
quando ti dà appuntamenti al buio.
A volte sono trappole d'amore e fantasia.
Stanotte no...
A volte sono trappole d'amore e fantasia.
Stanotte no!
Questa volta no, stanotte è mia.
"... e lì, seduto davanti al mare, mille pensieri attraversano la mente di Geppetto... Pinocchio dove sarà finito?... I figli corrono sempre troppo, tu stai lì a cercare di capirli e quando credi di averli capiti sono già lontani... come è difficile essere padre... Questi figli..."
Figli
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
Sembra solo ieri quando mi inseguivi
con le tue domande coi tuoi sogni nuovi
come cambiano i figli
Oggi non so mai che fai là fuori
e ci vivo male con i miei pensieri
piano piano te ne vai e non so raggiungerti
Io misuro il mondo con un altro metro
tu vai solo avanti, io rimango indietro
cosa chiedono i figli
la felicità senza fare sforzi
o la libertà di essere diversi
ma qualunque cosa sia ve ne andrete sempre via
So che non è facile imparare a vivere
ma tu non mi lasci mai tempo di conoscerti
E vorrei capire come tu mi vedi
se ti sto fra i piedi o se un pò ti fidi
nel mio calendario sta venendo inverno
tu non hai paura di ogni nuovo giorno
Sono stato figlio anch'io molto tempo fa
forse non ci credi ma me lo ricordo
Io vorrei seguirti lungo il tuo cammino
senza far rumore, senza disturbare
col cappello e il giornale
e se tu domani per un caso strano
fossi spalle al muro non sarei lontano
per salvare quel che è mio so picchiare duro anch'io
So che non è facile imparare a vivere
ma tu non mi lasci mai tempo di conoscerti
E vorrei sedermi a guardare il mare
con i miei pensieri senza batticuore
Se dei miei consigli puoi già fare senza
sono quasi in pace con la mia coscienza
ma comunque sempre un dubbio ci sarà
non fai mai abbastanza per questi figli, i nostri figli.
"... che brutta esperienza, finire impiccato per cinque stupide monete, meno male che la medicina di Turchina è riuscita a salvare il povero Pinocchio che adesso, pieno di buoni propositi, decide di ritornare a casa da Geppetto, ma quante cose deve ancora imparare e come è complicata la vita..."
Vita
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Dodi Battaglia
- Voce: Dodi Battaglia
Vita,
nella vita c'è un destino sempre
e nessuno nasce mai per niente.
Vivere è il mestiere dei perché,
ma è il più bello che c'è.
Vita,
questa vita è un girotondo sempre,
giorno dopo giorno ci sorprende
cambia itinerario ai sogni e noi,
noi cambiamo con lei.
E inseguiamo le stelle senza prenderle mai,
ma fa parte di noi.
La Luna conosce a memoria la vita che va
e riesce a vedere domani che cosa sarà,
per sapere di noi, domandiamolo a lei.
Vita,
questa vita è dura e a volte amara,
chi è diverso spesso fa paura
a chi guarda solo la realtà
e sognare non sa.
Ma chi va con il cuore, può fidarsi di se
e restare com'è.
La Luna dal tetto del mondo per mille stagioni,
ha visto del bene e del male cambiare i confini.
E i nemici di ieri, che diventano eroi.
La Luna conosce a memoria la vita che va
e riesce a vedere domani che cosa sarà,
per sapere di noi, domandiamolo a lei,
domandiamolo a lei.
"... e proprio tornando a casa, Pinocchio incontra di nuovo Gatto e Volpe che, fingendo stupore e comprensione, lo stanno ad ascoltare mentre racconta della sua terribile avventura della sera prima, del brutto incontro con gli assassini che avevano cercato di derubarlo, di come si era salvato e di come aveva salvato le sue preziose monete tenendole chiuse in bocca. Roba da matti,... non si può stare mai tranquilli..."
Che tempi bui
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Dodi Battaglia
- Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio
Non c'è più rispetto, che brutalità.
Non ci sono più mezze stagioni.
Niente più valori veri, niente più ambizione.
Non c'è più mancanza di religione.
Non c'è più rispetto. Non c'è più una lira.
Manca un senso di moralità.
È mancanza d'ignoranza. S'è perduto il seme.
Resta solo una gran fame...
Che tempi bui, che tempi bui, che mondo di bastardi.
Dai retta a noi, dai retta a noi, diventa ricco e parti.
Qui la vita è troppo tosta, tutti ladri e spie.
Troppa gente poco onesta, meglio andare via.
Non c'è più rispetto, te lo dice un Gatto.
Ai miei tempi tutti a lavorare.
Pochi Grilli per la testa. Poco o niente sesso.
Tutto proprio come adesso...
Che tempi bui, che tempi bui, ma che futuro incerto.
Dai retta a noi, dai retta a noi, diventa ricco e parti.
L'aria qui si è fatta brutta per la gente onesta
anche noi siamo alla frutta, meglio dire basta.
Che tempi bui, che tempi bui, che mondo di bastardi.
Dai retta a noi, dai retta a noi, diventa ricco e parti.
Che tempi bui, che tempi bui, che mondo di bastardi.
Dai retta a noi, dai retta a noi, diventa ricco e parti.
"... ancora una volta ha dato retta a Gatto e Volpe che, ancora una volta, sono riusciti a fregarlo. Pinocchio ha perso tutto è disperato e corre a casa di Turchina, ma ormai è troppo tardi, Turchina non c'è più e non servono le sue lacrime e i suoi pentimenti, nessuno ha più voglia di starlo ad ascoltare anche se adesso sembra veramente sincero..."
Giuro
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
Giuro, non volevo questo, non castigarmi per l'eternità,
chiamo, ma non c'è nessuno, chiunque amo sempre se ne va.
Giuro che se invece è un sogno, quando mi sveglio tutto cambierà,
...da domani in poi.
Son nato in una notte di tempesta,
ma per amore mi riscatterò.
Se sbaglio strada non lo faccio apposta
ridammi luce e mi trasformerò.
Nessuno più per me dovrà soffrire
e nessun miraggio più mi ingannerà.
Dammi un'occasione ancora,
non lasciarmi solo qui,
per favore no!...
Giuro, brucerò il mio cuore, è di legno vero
e ti scalderò.
Giuro, se mi puoi sentire, stavolta giuro ti sorprenderò,
...da domani in poi.
Son nato in una notte di tempesta,
non ho radici e crescere non so.
Mi sento scricchiolare il cielo in testa,
ma alla mia incoscienza mai so dire di no.
La vita è un fiume che cambia sempre strada,
a trovare il mare aiutami se puoi.
Prendi le mie mani e giura,
che non mi lascerai mai più
per favore no!...
Giuro, se mi senti ancora
che promesse al vento più non ne farò.
Giuro, dimmi dove, e io, ci sarò.
"... ma stavolta Pinocchio sembra veramente deciso a non farsi convincere: ha promesso di tornare da Geppetto e soprattutto, di tornare a casa e nonostante l'entusiasmo di Lucignolo e suoi amici, pare proprio che non ci caschi. È inutile insistere, lui non partirà mai per il Paese dei Balocchi!"
Il paese dei balocchi
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Roby Facchinetti
Nel paese dei Balocchi
se ti piace la libertà.
Nel paese dei Balocchi
ogni giorno una novità.
C'è di tutto, proprio tutto e di più.
È la festa più grande che c'è
puoi trovare tutto.
Giorno e notte a cantare e a ballare
non si va mai a letto.
Pizza e coca cola niente da studiare.
C'è una scuola sola e non si sa dov'è.
Non ci sono maestri o bidelli
che ti stanno addosso.
Anche i cani son tutti più belli,
e hanno tutti un osso.
Poi se non hai voglia di lavarti i denti,
qui non c'è nessuno che ti stresserà.
Nel paese dei Balocchi
ogni giorno è una novità.
Da non credere ai tuoi occhi
se ti piace la libertà.
Fai presto, molla tutto e salta su.
C'è tutto, ma proprio tutto e di più.
A chi riesce a mangiar più gelati
danno dieci e lode.
Puoi vedere anche i film più vietati
con le donne nude.
Musica da sballo col volume a palla.
Masticare gomme fino a che ti va.
Nel paese dei Balocchi
se ci arrivi non vai più via.
Muri pieni di scarabocchi
niente storia ne geografia.
Fai presto, molla tutto e salta su.
C'è tutto, ma proprio tutto e di più.
Nel paese dei Balocchi
se ti piace la libertà.
Nel paese dei Balocchi
ogni giorno una novità.
C'è tutto, proprio tutto se ti va.
"... ormai sono sei mesi che vivono nel Paese dei Balocchi, nessuno sa più niente di loro, e anche star sempre lì a giocare non è più così divertente come sembrava all'inizio, ma tutto è così inutile e stupido e Pinocchio non ne può più! È stanco di far niente e sente la nostalgia di casa, di Geppetto, di chi gli vuole bene e vorrebbe poter lasciare tutto e andare via..."
Voglio andare via
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian
Voglio andare via da questa vita vuota,
ho bisogno anch'io di tenerezza.
E un posto caldo con un cuore innamorato davvero,
sentirlo battere vicino a me.
Voglio andare via da questa vita vuota,
ritrovare il filo che ho perduto,
e quella donna che da sempre avrei voluto con me,
chissà perché non gliel'ho detto mai?
Ma perché...
Io cambierò,
ci riuscirò
a ritrovare la strada a riinventarmi la vita, sì
oh sì, sì che si può
cambiare quello che è stato e cancellare il passato.
Lo so, si può
ritornare indietro.
Voglio andare via da questa vita vuota,
prendere per mano i miei domani,
e risvegliarmi in una casa che non sia solo mia,
rincorrere la mia felicità.
Lo farò...
Io cambierò,
ci riuscirò
a dare retta più al cuore, a rispettare l'amore, sì,
oh sì, sì che si può
puntare dritto alle stelle, col passato alle spalle.
Lo so, lo so,
è colpa mia, ma può solo dio, cambiare la mia storia.
Perché, perché,
s'impara a vivere quando la vita va via.
Cercavo la mia libertà
senza mai capire dov'era
e mi buttavo via.
Sì, ci riuscirò
a ritrovare la strada a riinventarmi la vita, sì
oh sì, sì che si può
cambiare quello che è stato e cancellare il passato.
...Sì
io pregherò
che questo nuovo futuro, mi assomigli davvero. Sì,
sì che si può
portare il tempo per mano e trasformare il destino.
Saprò cambiare io,
ritornare indietro.
"... le cose non sono andate come le avevano sognate e adesso sono lì, buttati in una stalla ad aspettare mattina, due ciuchini mezzi azzoppati in attesa di essere buttati in mare. Lucignolo è pentito e sa di aver coinvolto Pinocchio in questa brutta avventura, ma in fondo se hanno sbagliato, hanno sbagliato insieme e quando si è amici veramente, si dividono anche le sfortune e Pinocchio sa che Lucignolo è un vero amico..."
Un vero amico
- Testo: Stefano D'Orazio
- Musica: Dodi Battaglia
- Voce: Dodi Battaglia
Con un amico
non servono regole e neanche bugie,
non c'è bisogno di chiedere scusa
se mai qualche cosa non va,
un vero amico ti resta vicino nel bene e nel male
e non gli serve parlare per dirti che pensa di te.
Se c'è un amico
c'è sempre speranza di un'altra occasione,
un treno perso è soltanto una buona ragione
per prenderne un altro.
Se ti succede che soffri in silenzio ti sta ad ascoltare
e sa restare, aspettando il sereno, a bagnarsi con te.
Le feste passano, gli amici no,
comunque vada, sai che non ti scorderò,
possiamo crederci, amico mio,
proviamo a farcela una volta in più.
Un vero amico
è una vera fortuna se è come sei tu,
che non ti preoccupi mai di sembrarmi diverso
da quello che sei.
Tu m'hai insegnato a sbagliare e sbagliando
ho imparato a campare
desiderando ogni giorno più forte la mia libertà.
Le feste passano, gli amici no,
comunque vada, sai che non ti scorderò
possiamo crederci, amico mio,
proviamo a farcela...
Le feste passano, gli amici no.
E se il destino poi, cambiasse idea
restiamo amici noi, comunque sia.
"... e splassschhhh. Di lui non sanno più che farsene e con una pesante pietra legata al collo Pinocchio viene buttato in mare. Stavolta è davvero la fine... annaspa e si sente trascinare sul fondo, ma all'improvviso mille creature del mare si affollano incuriosite intorno a lui, e decidono di scioglierlo dalla pesante pietra e di coinvolgerlo nella loro danza di festa insegnandogli a galleggiare e sarà proprio galleggiando che riuscirà a..."
Galleggiando
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce: Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti
Galleggiando la vita è piena, no tenémos probléma.
Più leggeri che sulla luna, tutti nudi nel blù.
Galleggiando sotto il mondo, molleggiando e svolazzando
anche quando tocchi il fondo torni sempre su.
Galleggiando y ballando si toccano i cuori.
Sotto il pelo dell'onda non nevica mai.
Rotolando tra i flutti c'è tutto per tutti.
Alla luce dei fatti di più cosa vuoi?
Galleggiando ti lasci andare abboccando all'amore.
A sto mondo son cozze amare se non hai corazon.
Boccheggiando resti secco come un tonno nel caciucco.
Galleggiando vai col mambo e al mondo resterai.
Galleggiando y bailando si toccano i cuori.
Sotto il pelo dell'onda non nevica mai.
E secondo la legge più vecchia del mondo
più profondo del fondo affondare non puoi.
Galleggiando vai col mambo e...
niente può andar male.
Annaspando vai a fondo e...
poi son cozze amare.
Boccheggiando resti secco
come un tonno nel caciucco.
Galleggiando vai col mambo
e al mondo resterai.
Galleggiando y bailando si toccano i cuori.
Sotto il pelo dell'onda non nevica mai.
E secondo la legge più vecchia del mondo
più profondo del fondo affondare non puoi.
Galleggiando vai col mambo e...
niente può andar male.
Annaspando vai a fondo e...
poi son cozze amare.
Galleggiando vai col mambo e...
niente può andar male.
Annaspando vai a fondo e...
poi son cozze amare.
Note sull'album
Cartolina promozionale
Altre edizioni
- 2002 - Edizione su musicassetta, CGD East West, 5050466-0050-4-5.
- 2002 - Edizione su CD, CGD, 5050466-0050-2-1. Made in Germany.
- 2002 - Edizione su CD, Warner, 050466 005021. Made in Germany.
Copertina della musicassetta
Rassegna stampa
04 luglio 2002 - BresciaOggi - Pag.39 - "Con i Pooh sarà un karaoke-show", di Paride Sannelli
[...] «Per noi questo è l'ultimo tour prima di un lungo silenzio [...]. Nel 2003 infatti ce ne rimarremo a casa, visto che riflettori saranno tutti per il nostro musical su Pinocchio. [...] sfrutteremo il tempo per realizzare un grande album. Già il prossimo ottobre pubblicheremo la colonna sonora di "Pinocchio" nella nostra interpretazione mentre a febbraio 2003, in concomitanza con il debutto a teatro, arriverà quella incisa dal cast» [...].
10 luglio 2002 - Il Giorno - Lombardia - "Siamo i Beatles italiani", di Sandro Neri
[...] Nel concerto c'è anche un assaggio di «Pinocchio»: ai Pooh mancava ormai solo il musical...
«In realtà, l'idea di scriverne uno ci era venuta già nel '73, di ritorno da Broadway. Eravamo andati a vedere "Jesus Christ Superstar". "Pinocchio" debutterà il 14 febbraio a Milano; le canzoni usciranno in disco l'8 novembre».
08 agosto 2002 - La Gazzetta del Mezzogiorno - "Ritorno al rock per i Pooh", di Lucio Palazzo
[...] Il nuovo disco dei Pooh?
«Uscirà a novembre: ci saranno 11 brani nuovi presi dal musical Pinocchio che andrà in scena da febbraio del 2003 e arriverà anche a Bari e sarà il nostro disco più rock. Abbiamo scelto 11 brani dei 24 dell'opera: quelli che rendevano meglio senza supporto teatrale» [...].