Lato A e lato B della copertina.
Dati
- Titolo = Testimone del Tempo
- Pubblicazione = 16 febbraio 2018
- Versione = CD
- Etichetta = BMG Rights Management.
- ASIN = B079DD5Y87.
- Tipo audio = Stereo
- Edizioni = CD, MP3, doppio vinile di colore rosso.
- Prodotto da Red Canzian.
- Co-produzioni e programmazione = Davide Tagliapietra.
- Arrangiamenti archi, fiati, cori e programmazioni = Will Medini.
- Le chitarre, le batterie, i bassi, il quartetto archi, le
voci, i cori e il sitar sono stati registrati al Q
Recording Studio da Antonio Nappo.
Pianoforti, tastiere, chitarre, fiati e cori, sono stati registrati al Bunker Studio da Will Medini e Davide Tagliapietra.
Il gran piano e le tastiere dei brani "Cantico" e "Tutto si illumina" sono stati registrati al White Studio 2.0 da Simone Bertolotti.
Il brano "Ognuno ha il suo racconto" è stato missato da Pino Pischetola presso il Pinaxa Studio.
"Tutto si illumina", "Presto, tardi, forse, mai", "Quello che sai di me" e "Cosa abbiamo fatto mai" sono stati missati da Antonio Nappo presso il Q recording Studio.
Tutti gli altri brani sono stati missati da Renato Cantele presso il Q Recording Studio.
I brani "Cantico" e "Tutto si illumina" sono stati arrangiati e co-prodotti da Phil Mer. - L'orchestra nel brano "Cantico" è stata arrangiata da
Renato Serio e diretta da Miklos Lukacs.
L'orchestra nel brano "Tutto si illumina" è stata arrangiata e diretta da Fabio Gurian. - Management = Ferdinando Salzano per F&P.
- Coordinamento comunicazione = Veronica Corno.
- Legal advisor = Patrizio Visco.
- Artist assistant = Alex De Benedictis.
- Ufficio stampa = Riccardo Vitanza - Prole & Dintorni.
- Promozione radio = Valentina Spada.
- Promozione Web = Ivan Butera, Eleonora Rubini - Imsocial.
- Concept artwork = Laura Battista.
- Foto = Alessandro Carlozzo.
- Art director = Sandro Cisolla.
- Mastering = Pietro Caramelli - Studio Energy Mastering.
- Grazie a "Lost&Found" di Musile - Venezia, alla libreria "Acqua Alta" e alla "Biblioteca del Colore" della Fornace Orsoni di Venezia, e a Valter Davanzo per averci messo a disposizione le splendide location nelle quali abbiamo realizzato i servizi fotografici.
Formazione
- Red Canzian = basso, voce.
- Chiara Canzian =voce, cori.
- Giancarlo Genise = cori.
- Antonio Nappo = cori.
- Alberto Milani = chitarre, E-Bow.
- Davide Tagliapietra = chitarre.
- Gabriele Cannarozzo = Moog Bass.
- Aldo Tagliapietra = sitar, voce.
- Daniel Bestonzo = pianoforte, tastiere.
- Will Medini = piano, tastiere, programmazione, cori.
- Luca Scarpa = organo Hammond.
- Riccardo “Jeeba“ Gibertini = tromba e trombone.
- Marco Zaghi = sax, flauto.
- Quartetto Archimia = violini, viola, cello.
- Phil Mer = batteria, percussioni, tastiere e programmazioni.
- Punto Rec String Orchestra.
- Orchestra Sinfonica di Budapest.
Brani
- 1. Ognuno ha il suo racconto
- 2. Cosa abbiamo fatto mai
- 3. La notte è un'alba
- 4. Reviens moi
- 5. Meravigliami ancora
- 6. Da sempre
- 7. L'impossibile
- 8. Quello che sai di me
- 9. Per cercare di capir le donne
- 10. Presto, tardi, forse, mai
- 11. Eterni per un attimo
- 12. Tutto si illumina (piano & orchestra version)
- 13. Cantico
Ognuno ha il suo racconto
- Testo: Miki Porru
- Musica: Miki Porru, Red Canzian
- Voce: Red Canzian
Ne ho dipinta di primavera
ne ho incontrata di gente cara
sono contento di me
ne ho percorsi di chilometri
ne ho scampati di pericoli
sopravvissuto son qui
ne ho fatte di soste a pensare
confuso fra gli altri a osservare
Testimone del tempo
Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra
ognuno ha il suo racconto
perché ogni uomo ha un suo preciso istinto
un suo esclusivo canto
C’è chi parla e ogni volta mente
c’è chi guarda e non vede niente
strana persona la gente
ne han dette di balle gli specchi
ne han visti di imbrogli i miei occhi
bruciati dal vento
dal fango e dai campi di rose
imparo da tutte le cose
Testimone del tempo
Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra
ognuno ha il suo racconto
perché ogni uomo ha un suo preciso istinto
un suo esclusivo canto
Ho sbagliato ho pregato e ho pianto
poi ci ho preso ho capito e ho vinto
miracolato d’amore
e sono diventato così
e sono diventato per te
Testimone del tempo
Ma non c’è mai una storia uguale a un’altra
ognuno ha il suo racconto
perché ogni uomo ha un suo preciso istinto
un suo esclusivo canto
Commento e note
MIKI PORRU = Riportare all’unicità di ogni percorso umano non è solo un parlar di sé, ma anche il suo esatto contrario. Ogni vita, infatti, è incredibilmente più straordinaria di quanto appaia, proprio nella sua peculiare unica essenza. Nella canzone si racconta in prima persona di quanto vissuto attraverso il tempo, per poi improvvisamente ricordare che tutti, con il “nostro” personale racconto di vita, abbiamo una storia importante da narrare.
Red Canzian = voce e basso (Fender Jazz '66).
Chiara Canzian = cori.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = tastiere, programmazione e cori.
Phil Mer = batteria.
Missato da Pino Pischetola presso il Pinaxa Studio.
Videoclip
Director: Sandro Cisolla, Alessandro Carlozzo
Assistant director: Alessandro Cavestro
Screenplay: Sandro Cisolla
Production assistant: Emanuele Lombardini
Artist assistant: Alex De Benedictis
Editor: Alessandro Carlozzo
Cosa abbiamo fatto mai
- Testo: Miki Porru
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian
C’erano rose
spighe di campo
c’era un sorriso
ora c’è un pianto
cosa abbiamo fatto mai?
L’alba e il tramonto
l’acqua e la terra
la neve il fuoco
tutto ci parla
ma non ascoltiamo mai
Piangono le nuvole
non è pioggia ma sono lacrime
cosa mai ci ha spinto fino a qui
senza cuore a distruggere così?
Cosa ne è stato
dell’aria pura
della foresta
di ogni radura
cosa abbiamo fatto mai?
Senza attenzione
senza rispetto
senza bellezza
perdiamo tutto
cosa abbiamo fatto mai?
Piangono le nuvole
non è pioggia ma sono lacrime
cosa mai ci ha spinto fino a qui
senza un’anima a perderci così?
Quale domani lascerai?
In quali cieli sognerai?
E ai tuoi figli adesso chi lo spiegherà
che dove c’era luce ora è oscurità
Piangono le nuvole
non è pioggia ma sono lacrime
cosa mai ci ha spinto fino a qui?
senza cuore a distruggere così
L’alba e il tramonto
l’acqua e la terra
la neve il fuoco
tutto ci parla
Commento e note
MIKI PORRU = È una denuncia aperta nei confronti dell’uomo e dei suoi errori, ed è, al contempo, una stigmatizzazione di un caos universale che sta sconsideratamente compromettendo il pianeta e l’integrità morale dell'umanità.
Red Canzian = Voce e basso (Fender Jazz ’66).
Chiara Canzian = cori.
Alberto Milani = chitarra elettrica.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano e tastiere.
Quartetto Archimia = violini, viola e cello.
Phil Mer = batteria.
Missato da Antonio Nappo presso il Q recording Studio.
La notte è un'alba
- Testo: Ermal Meta
- Musica: Red Canzian, Phil Mersa
- Voce: Red Canzian
Ti avevo fatto una promessa e sono qui
Per consolarti almeno un po’
Ti trovo triste come non sei stato mai
E mi dispiace sia così
Non ti dirò
Nessuna bugia
Ma canterò per te questa poesia
Non c'è niente di più bello e straordinario della vita
Anche se un sorriso costa dieci lacrime
Non c'è un uomo che non abbia perso almeno una partita
Questo non vuol dire che non si può vincere
La notte è un'alba che ha gli occhi chiusi
Se aspetti un po', li riaprirà
Ti avevo fatto una promessa e sono qui
Con gli occhi ancora giovani
E ti regalo una canzone su di noi
Per colorare i lividi
Beh come stai?
Non rispondi mai
Ma in fondo so che non ti arrenderai
Non c'è niente di più bello e delicato della vita
Anche se un sorriso costa dieci lacrime
Non c'è un uomo che non abbia perso almeno una partita
Questo non vuol dire che non si può vincere
La notte è un'alba che ha gli occhi chiusi
Se aspetti un po', li riaprirà
Mi devi fare una promessa giurami
Che proverai a sorridere
Commento e note
ERMAL META = Secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi e poi anni. Ma la nostra vita non è li. La si trova dentro i momenti più significativi e molto spesso questi momenti sono persone. Siamo ciò che lasciamo negli altri. Si può perdere, si deve a volte perdere. La nostra felicità non si misura solo con i momenti felici che abbiamo vissuto, ma anche con tutti quelli in cui eravamo a terra e ci siamo rialzati, aprendo gli occhi come un’alba, sorridendo a un nuovo giorno.
Red Canzian = voce e basso (Fender Jazz Fretless).
Alberto Milani = chitarra elettrica e E-Bow.
Davide Tagliapietra Chitarre.
Will Medini = piano e tastiere.
Quartetto Archimia = violini, viola e cello.
Missato da Renato Cantele presso il Q Recording Studio.
Reviens moi
- Testo: Fabio Ilacqua
- Musica: Busbee, A. James, A. William
- Voce: Red Canzian
Bien plus haut que le jour
dans l'éblouissante clarté de leur premier amour
...e poi incontrarti un giorno
sulla curva di un ricordo
il tempo sai è fiato da spendere
tenere il passo ognuno a modo suo.
La vita addosso un bel vestito in prestito
e il vento non fa sconti mai.
I tuoi sogni e i sogni miei.
Reviens moi
e qui di fronte a me
nello specchio dei tuoi occhi
nascondigli non ho.
Reviens moi
E le parole sai
che non ho mai saputo dirti
Reviens moi.
E sono volti amati, persi e poi
strade e cortili vuoti
sono discorsi e lettere
e treni da perdere.
E il futuro è un posto che non c’è
un appunto, un segno scritto a margine
è un tempo in cui raccoglierai
i tuoi sogni accanto ai miei.
Reviens moi
e qui di fronte a me
nello specchio dei tuoi occhi
nascondigli io non ho.
Reviens moi
E le parole sai
che non ho mai saputo dirti
Reviens moi
Reviens moi.
Infinite strade un viaggio solo, solo
che ogni uomo fa per sé.
Reviens moi
e ora dove andrai?
in quali facce in quali idee
forse mi riconoscerai.
Reviens moi
l’avresti detto mai?
di quanto in fondo mi somigli.
Reviens moi
Reviens moi
Reviens moi
Commento e note
FABIO ILACQUA = Ogni esistenza è un dipinto: pennellate sovrapposte, accumuli di colore e linee, meditazione e istinto. Cosa siamo? Un assolo sconfinato costretto nello spazio minimo di una tela. Ognuno traccia il racconto dei propri passi chiamandolo ricordo, destino; un racconto per gli occhi di chi guarda e si riconosce in quei volti sconosciuti, in quei cortili vuoti, nelle parole e nei silenzi, fino a che le vite si confondono, sovrapponendosi, perché infinite sono le strade ma il viaggio è il medesimo. Allora uno di fronte all’altro, ci scopriremo a sussurrare “Reviens moi”, torna da me, tu che non mi conosci, torna e raccontami chi sono.
Red Canzian = voce e basso (Fender Jazz ’66).
Chiara Canzian = cori.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano, tastiere e programmazione.
Phil Mer = batteria.
Missato da Renato Cantele presso il Q Recording Studio.
Meravigliami ancora
- Testo: Enrico Ruggeri
- Musica: D. J. Ford
- Voce: Red Canzian
Non siamo stati mai deboli
ma feriti e fragili si,
così vicini alla verità
tra le bugie dette da qui.
Alla ricerca di attimi di libertà
una partenza è un cambio di via
senza pensare al tempo e all'età
e a tutto ciò che lascia una scia
Ma tu meravigliami ancora
e credi ancora in me
Tu vedi quanta vita abbiamo in noi
e quanta voglia c'è
Ed ogni cambiamento che verrà
Io lo vedrò con te
nel tempo per il tempo che sarà
che non avrà un perché
Ed ogni giorno si parte e si va
per dare il meglio e il peggio di noi
tra nuovi volti e vecchie città
ma l'esperienza è il senno di poi
Siamo bambini in difficoltà
che hanno cambiato fisionomia
Il documento d'identità
non è un peso, non è nostalgia
Ma tu meravigliami ancora
e credi ancora in me
Tu vedi quanta vita abbiamo in noi
e quanta voglia c'è
Ed ogni cambiamento che verrà
Io lo vedrò con te
nel tempo per il tempo che sarà
che non avrà un perché... un perchè
C'è ancora un mondo e chiede di noi
Io lascio a te il meglio che ho
per regalarti il mondo che vuoi
Dove sarai anch'io ci sarò
Commento e note
ENRICO RUGGERI = Una meravigliosa poesia che Johnny Hallyday ha cantato con grande trasporto, tra malinconia, revanche, futuro e suggestioni struggenti. Ho cercato di catturarne l'essenza, che è la voglia di vivere ogni giorno della vita fino all'ultimo istante. L'interpretazione di Red ha fatto il resto: adesso che Hallyday non c'è più faccio fatica a sentirla senza commuovermi.
Red Canzian = voce e basso (Fender Precision ‘64).
Chiara Canzian = cori.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano e tastiere.
Luca Scarpa = organo Hammond.
Quartetto Archimia = violini, viola e cello.
Phil Mer = batteria.
Missato da Renato Cantele presso il Q Recording Studio.
Da sempre
- Testo: Ermal Meta
- Musica: Red Canzian, Phil Mersa
- Voce: Red Canzian
Sono sempre io, lo stesso,
Ma un po' più grande
Tu sempre con il cuore
In disordine
Mi regali istanti intensi di libertà
Stagioni sazie ormai di guai e felicità
Con te è diverso ed ogni volta che mi sei accanto
L'universo è tutto in questa stanza con noi
E raccontarlo vorrei
Sei qui da sempre
E ti dico grazie
Tu sola sai farmi star bene
Anche quando tutto il resto esplode
Si torna, si parte, si sbaglia, si mente
Ma per amore insegnami
A non lasciarti andare via
Mai via da me
Solo con te la luce
Fa più rumore
Amore mio vieni da me
Che voglio ballare
Fino a stancarmi
Fino all'ultima nota di vita
E non fermiamoci
Se tutto intorno danza con noi
Con te io lo rifarei
Sei qui da sempre
Perché sei
importante
Risvegli un nuovo giorno in me
Anche quando fuori non c'è il sole
Si torna, si parte, si cambia, si cresce
Ma per amore insegnami
A non lasciarti andare via
Mai via da me da noi
Ciò che vorrei
È il tuo sorriso che nel buio meraviglia sai
Un miracolo, un miracolo tu sei
Sei qui da sempre
E ti dico grazie
Tu sola sai farmi star bene
Anche quando tutto il resto esplode
Si torna, si parte, si sbaglia, si mente
Ma per amore insegnami
A non lasciarti andare via
Mai via da me
Mai via da me
Commento e note
ERMAL META = Cosa significa sempre? Quanto dura un per
sempre?
Ogni risposta è valida, ogni cosa, persino un atomo ha il suo
peso. E lo senti. Condividere è il segreto, con amore è la
regola. Tutto il resto è destinato ad assottigliarsi nel
tempo. Camminarsi accanto, guardare lo stesso orizzonte. Per
quanto ogni volta sia diverso, se a guardarlo con me ci sarai
tu, sarà come guardarsi negli occhi.
Red Canzian = voce e basso (Fender Precision ’64).
Chiara Canzian = cori.
Alberto Milani = chitarra elettrica.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano e tastiere.
Luca Scarpa = organo Hammond.
Phil Mer = batteria.
Missato da Renato Cantele presso il Q Recording Studio.
L'impossibile
- Testo: Miki Porru
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian
Io che ti incontrai
c’era il tuo “per sempre”
a vincere il mio “mai“
tu un fuoco in quello sguardo
mi riportasti a vivere
eh, è proprio vero, amore
che si riconosce al volo
chi ha la tua stessa pelle
chi è dentro di te
non serve un perchè
Noi possiamo l’impossibile
le rose nasceranno
anche in inverno tra di noi
noi possiamo l’impossibile
perché ho le gambe
che mi vanno sempre ovunque vai
Dai chi vuole può
chi non vuole muore
dubbi non ne ho
a noi che ci crediamo ancora
la vita limiti non da
ah, c’è sempre un aeroplano
qui per sconfinare il cielo
qui per non voltarci indietro
ragione non c’è
non serve un perché
Noi possiamo l’impossibile
le rose fioriranno
anche in inverno se ci sei
noi possiamo l’impossibile
perché io guardo coi tuoi occhi
e non mi stanco mai
C’è qualcosa che c’è qualcosa che
non c’era mai non c’era mai
non piangerai mai più non piangerò mai più
se voglio e vuoi, se siamo noi
Più del batticuore
più dell’oro nella luce delle aurore
di più dei sogni ad occhi aperti
la vita limiti non da
Noi possiamo l’impossibile... ripeti ancora!
Noi possiamo l’impossibile
Commento e note
MIKI PORRU = La frase ossimorica “Noi faremo l’impossibile”,
che riassume da sola l’intera coscienza del brano, non è che
uno spot per l’amor puro e idealistico. Sono incredibili le
forze che si possono sprigionare da una relazione amorosa
profonda e perfetta.
Qui lo si afferma, con gioia.
Red Canzian = voce e basso (Fender Jazz ’66).
Chiara Canzian = cori.
Alberto Milani = chitarra elettrica.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano e tastiere.
Luca Scarpa = organo Hammond.
Phil Mer = batteria.
Missato da Renato Cantele presso il Q Recording Studio.
Quello che sai di me
- Testo: Vincenzo Incenzo
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian
Quello che sai di me
è un treno che va via
e mille favole a un telefono
da un altro albergo anonimo
per mille notti in fondo al mondo
Quello che sai di me
è una fotografia
che non ha visto gli anni correre
l’amore dare e prendere
il cielo aprirsi in un secondo
Ci sarò ogni attimo
ma poi non va così
perdonami se puoi
Ci sarò per convincerti
che dentro gli occhi miei
c’è quello che tu non mi hai chiesto mai
sulla porta della
vita
quando poi, è più facile andar via
Occhi negli occhi noi
senza bugie tra noi
avere l’umiltà di chiedere
a volte può far piangere
però ci si ritrova sempre
Ci sarò ogni attimo
e non va mai così
ma adesso credi a me
Ci sarò per convincerti
che nelle mani mie
ho ancora le carezze che tu vuoi
E’ che noi cerchiamo un senso
quando poi, è già qui la verità
Quello che so di noi
è il tempo che verrà
Seduti in riva al nostro vivere
le colpe ormai non contano
e tutto è chiaro e trasparente
Ci sarò
Commento e note
VINCENZO INCENZO = Una sera della vita, condividendo lo
stesso cielo, magari a chilometri di distanza, un padre e una
figlia riscoprono nelle loro confessioni la conquista
dell’amore più profondo e una nuova, luminosa partenza.
La notte delle incomprensioni e delle assenze lascia il cielo
al sole della sincerità.
Perché non esiste forza più grande che guardarsi negli occhi,
riconoscere i propri errori e superarli con un abbraccio.
Red Canzian = voce e basso (Laurus Bianco 5 corde).
Chiara Canzian = voce e cori.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano, tastiere e cori.
Luca Scarpa: Organo Hammond.
Riccardo “Jeeba“ Gibertini = tromba e trombone.
Marco Zaghi = sax e flauto.
Phil Mer = batteria.
Missato da Antonio Nappo presso il Q recording Studio.
Per cercare di capir le donne
- Testo: Enrico Ruggeri
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian
Per cercare di capir le donne
Ho fatto tutto quello che si può
Ho camminato nella quotidianità
Con troppa filosofia,
Ed ogni volta io non faccio che sbagliare
E fare danni per amore è il peggio che c’è
Per cercare di capir le donne
Si passa da una strada che non c'è
In strette gallerie di specchi e gelosie
E lei che si chiude in se
Ma noi ci parleremo come sempre addosso
Tra dubbi, convinzioni e sesso.
Giochi ma non vinci mai
E ti domandi perché, e ti domandi chi è
La conosci ma non sai
Che cosa vuole da te, che cosa vuole per sé
E cambiano stagioni, passano le idee
E tu devi navigare in mari di follia,
Prendi più di ciò che dai
Ma non ti accorgi che lei
Nei suoi silenzi non è con te
Ma cercare di capir le donne
E’ più che indispensabile per noi,
E’ un'arma a doppio taglio, una necessità
Per non scivolare giù,
Perché non puoi trovare un'altra via d'uscita,
E’ la partita della vita
Giochi ma non vinci mai
E ti domandi perché, e ti domandi chi è
La conosci ma non sai
Che cosa vuole da te, che cosa vuole per sé
E cambiano stagioni, passano le idee
E tu devi navigare in mari di follia,
Prendi più di ciò che dai
Ma non ti accorgi che lei
Nei suoi silenzi non è con te
Per cercare di capir le donne
Ci vuole cuore e molta fantasia
E quando lei ti parla ascolta perchè
Potrebbe non farlo più
Perché senza una donna non c'è mai domani
Che cosa resta tra le mani senza di lei
Commento e note
ENRICO RUGGERI = La scintilla è partita da Valerio Negrini, uno dei più grandi autori di testi che abbiamo avuto: Red mi ha detto che Valerio aveva intenzione di scrivere un pezzo con questo titolo. Con molto rispetto ho provato a "sostituirlo", cercando di cogliere gli aspetti di amorevole smarrimento che noi uomini manifestiamo nel cercare di risolvere l'enigma attorno al quale ruota gran parte della nostra vita.
Red Canzian = voce e basso (Hofner violin).
Chiara Canzian = cori.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano, tastiere e cori.
Luca Scarpa = organo Hammond.
Riccardo “Jeeba“ Gibertini = tromba e trombone.
Marco Zaghi = sax e flauto.
Phil Mer = batteria.
Missato da Renato Cantele presso il Q Recording Studio.
Presto, tardi, forse, mai
- Testo: Gabriele Cannarozzo
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian
Tardi adesso è tardi,
Sta piovendo
Prendi un taxi o ti fermi qui da me?
Ascoltiamoci un po’
quanta vita fino a domani?
Come sempre cerco le parole
mi conosco e so che non le troverò
Ti preparo un caffè
Tra i miei forse e i tuoi mai
Tu sorridi al resto penso io
Cercami qui
Che ti cerco anche io
In quest’ attimo di eternità
Ferma così
dolce amica mia
stai pensando a quel che penso io?
E sotto un cielo ripido
Ti addormenti piano sul mio letto
Sullo sfondo resta una valigia e un biglietto
Presto è ancora presto
giusto il tempo di sfiorarsi
e poi tornare sconosciuti
ma il telefono suona, ti allontani, chi sta chiamando?
Io che faccio finta di dormire
non vorrei mai vederti andare via
ti accompagno se vuoi
tra i miei forse e i tuoi mai
a inciampare dentro una poesia
Cercami qui
Adesso ascoltami
Nel rumore di questa città
Mi troverai
Nei giorni fragili
Che piangi in macchina e non sai perchè
Cercami qui
Cercami qui
E ritrovarsi ancora tra i miei forse ed i tuoi mai
Commento e note
GABRIELE CANNAROZZO = Giá dalla prima versione del brano, melodia e arrangiamento rendevano chiaro un percorso che assieme a Red abbiamo voluto trasformare in un racconto denso, fatto di luoghi precisi, una sorta di testo-sceneggiatura. Il tempo scorre a due velocitá, una percepita e una più astratta, sognata, senza una precisa direzione. È la relatività di quello che avremo potuto dire, di quello che avremo potuto fare in quell'attimo, eterno, che è già sfuggito.
Red Canzian = voce.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano e tastiere.
Gabriele Cannarozzo = Moog Bass.
Phil Mer = batteria.
Missato da Antonio Nappo presso il Q recording Studio.
Eterni per un attimo
- Testo: Fabio Ilacqua
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian, Aldo Tagliapietra
Gli anni, come sai, non passano
io ancora li vedo
che da una fotografia ci guardano
in bianco e nero.
Anime in rivolta in autostop
sempre pronti a partire.
La libertà era un sogno psichedelico
da non dormire.
E tutto era nuovo, appena nato
un “urlo” nitido
e certi che il vento non calasse mai.
Siamo ancora tutti in piedi lì
con i sogni stretti e certi che così
il tempo non ci cambi mai.
Siamo ancora tutti fermi lì
fiori maledetti e santi eretici
eterni per un attimo
E di un amore che avevo
e che non hai saputo mai.
Ma gli occhi, amico mio, c’ingannano
e quello che vedi
è un frammento, un impressione, un attimo
che non possiedi.
E nelle scarpe un ideale, un’utopia
ma i passi già altrove.
Dove sono Ginsberg, Keruac, Hemingway?
tu dimmi dove.
E infondo era solo un gioco ingenuo
un poco stupido.
Provare a cambiare il mondo intorno a noi.
Siamo ancora tutti in piedi lì
con i sogni stretti e certi che così
il tempo non ci cambi mai.
Siamo ancora tutti fermi lì
fiori maledetti e santi eretici
eterni per un attimo.
E di un dolore che avevo
e che non ti ho mostrato mai.
Siamo ancora tutti in piedi qui
e come allora certi d’essere così
eterni per un attimo.
Cosa è rimasto davvero?
domani mi racconterai.
Commento e note
FABIO ILACQUA = Un giorno s’intuisce che la nostra vita è un intreccio di vite altrui, “Una sola moltitudine”, come direbbe Pessoa. Quel giorno ci si siede con un amico che ci cammina accanto da sempre, a dipanare la trama delle nostre storie, quel groviglio ordinato in cui affiora per prima la giovinezza, gli anni ‘60 riverberanti come un mito, l’urlo della beat generation, il graffio delle chitarre distorte, il sogno psichedelico della libertà, la certezza di poter cambiare il mondo. E quel passato ci osserva in bianco e nero, ancora vivo, contemporaneo. E d’un tratto si tace, come chi sa d’aver sfiorato per un attimo l’immortalità.
Red Canzian = voce e basso (Hofner Violin).
Aldo Tagliapietra = voce e sitar.
Chiara Canzian = cori.
Davide Tagliapietra = chitarre.
Will Medini = piano, tastiere e cori.
Phil Mer = batteria.
Missato da Renato Cantele presso il Q Recording Studio.
Tutto si illumina (piano & orchestra version)
- Testo: Ivano Fossati
- Musica: Red Canzian
- Voce: Red Canzian
E’ un giorno differente nella vita
E mi manca
Sentire ogni tuo passo nella casa
E fra le cose intuire te
Forse dopotutto è solo che
Qui mi perdo
La vita accende troppe fantasie
Ma credevo solo in noi
Non ci penso più
E salverò me stesso
Io non soffro più
Adesso lo so
È come se tornassi da un pianeta
Che si è perso
Come se viaggiassi in un deserto
E nel deserto l’ombra fossi tu
So che il mio problema esiste in me
Se ti cerco
L’amore ammette poche gelosie
Ma credevo solo in te
Non contarci più
Ora salverò me stesso
Io non gioco più, lo vedi
E adesso che lo so
Non sarò mai più solo qui
Sarà soltanto un’altra vita
Che si rafforzerà di sé
E nessun dio la oscurerà
Nei miei pensieri a certe ore
Si fa più luce all’improvviso
Se passa un lampo dal futuro
Come un chiarore che mi sfreccia davanti e poi
Traccia una linea nel cielo
Tutto si illumina
Chiaro si accelera
Il futuro
Tutto può passare come un’ora
A me basta
Il male con il tempo si cancella
Si dimentica di noi
Scrivo da lontano con l’orgoglio
Di chi resta
Qui va tutto bene, fosse ieri
Saresti ancora insieme a me
Ma non voglio più
E salverò me stesso
Io non gioco più, lo vedi
Adesso lo so
Che non sarò più solo qui
Con la mia idea di questa vita
Che si rafforzerà di sé
E nessun dio la fermerà
Nei miei pensieri a certe ore
Si fa più luce all’improvviso
Se passa un lampo dal futuro
Come un chiarore che mi sfreccia davanti e poi
Traccia una linea nel cielo
Tutto si illumina
E chiaro si accelera
Il futuro
Tutto si illumina
Tutto si accende
Ed è il futuro
Commento e note
IVANO FOSSATI = La musica di Red da un certo punto in poi sembrava già da sola una spirale che si alza nell’aria. Fin dal primo momento mi sono detto che avrei voluto raffigurare quella specie di partenza verso l’alto. Non si librano in volo soltanto le macchine volanti; per fortuna, almeno nelle canzoni, volano facilmente anche i pensieri e i sentimenti. Così ho cercato di vestire la melodia di “Tutto si illumina” con parole che evocassero la speranza e il futuro, già dal titolo. Parole adatte ad arrampicarsi sui passaggi musicali più alti senza perdere leggerezza, anche avendo l’eccezionale vocalità del mio caro amico.
PHIL MER (arrangiatore) = Solitamente un arrangiamento "veste" la canzone, nel caso di "Tutto s'illumina" abbiamo invece pensato di spogliarla di ogni suono superfluo, per lasciar brillare il prezioso testo di Fossati. La canzone è guidata dal pianoforte delicato di Daniel Bestonzo e colorata dall'orchestra scritta in maniera raffinata da Fabio Gurian.
Red Canzian = voce.
Daniel Bestonzo = pianoforte.
Davide Tagliapietra = chitarra acustica.
Punto Rec Strings Orchestra.
Missato da Antonio Nappo presso il Q recording Studio.
Arrangiato e co-prodotto da Phil Mer.
Cantico
- Testo: Renato Zero, Vincenzo Incenzo
- Musica: Red Canzian, Phil Mersa
- Voce: Red Canzian, Chiara Canzian
Torna l’era dei draghi volanti
pioggia acida che viene giù
già scomparsi profeti e santi
io ti amavo e mi amavi anche tu
Come naufraghi senza confine
in un mare di false realtà
mentre un canto di sirene
ci promette la felicità
Sono qui testimone del tempo
nella guerra a chi sale più su
non ci sono più parole
Io sognavo e sognavi anche tu
Uomo, non c’è perdono
per questa eterna notte
di paura e lacrime
fermati
Uomo, nella tua mano
c’è la risposta
a tutta la tua solitudine
credimi
Non ti chiedo dove vai
cosa lasci dietro te
abbracciami semplicemente
e ascoltami
Il tuo sangue è come il mio
e chiunque sia il tuo Dio
inventerò con te
il mondo che non c’è
Nascerà
ancora un albero
un’idea, una poesia
Nascerà
un volo e un brivido
per noi, una preghiera
Risorgi ancora umanità
da questa lunga oscurità
che uccide l’anima
Un vento nuovo di umiltà
di appartenenza, di lealtà
ci salverà
E la Natura non sia più
violata dai suoi figli mai
Non è possibile
Se un po’ di cuore ancora c’è
Fiorisca la semplicità
di vivere
È bellissimo
pensare che ci sia
un’isola
in fondo agli occhi tuoi
dove il mondo risplenda
di quella vita che tu sei
Commento e note
RENATO ZERO, VINCENZO INCENZO = La globalizzazione è il nuovo
mondo mitico, dove altri Dei decidono ormai del destino
dell'uomo, tramutandoli non più in fiori, nubi o stelle, ma in
automi.
L'uomo, come Narciso, si specchia, e conosce cos'è diventato,
mentre invano la Natura tenta di parlargli ancora. Può
sembrare la fine, ma può diventare la rinascita.
Per accedere a una dimensione più autentica è richiesto di
morire alla dimensione egoistica, e tornare a contemplare la
bellezza dell’universo.
PHIL MER (arrangiatore) = Quando Red mi ha raccontato la sua
idea di concludere l'album con una suite che evocasse gli anni
della musica prog, che aveva vissuto in prima linea, ho
pensato che sarebbe stata un bella sorpresa per tutti i suoi
fan storici e allo stesso tempo una bella sfida per me, che mi
trovavo ad arrangiare “più brani in un unico brano” e a
cercare di legare atmosfere diverse in maniera coerente,
facendo succedere sempre qualcosa di diverso. La composizione
è costituita da più di dieci sezioni e ci sono sette temi
diversi che si sviluppano e ripresentano, in forma cantata o
strumentale: un'architettura complessa con molte stanze su cui
abbiamo lavorato un bel po' assieme prima di arrivare alla
stesura definitiva. La scelta degli strumenti utilizzati
richiama gli anni '70, senza voler essere filologica, e
nell'arco di tutto il brano ogni strumento ha il proprio
momento da protagonista: il pianoforte, i synth analogici, i
cori, la batteria e la chitarra di Alberto Milani, che nella
coda si libera in un solo eroico.
Renato Zero, autore del testo assieme a Vincenzo Incenzo, ci
ha infine proposto di legare maggiormente le varie sezioni di
“Cantico” tramite l'utilizzo dell'orchestra, scritta dal
maestro Renato Serio e che abbiamo registrato a Budapest.
Red Canzian = voce e basso (Fender Jazz Fretless e Jazz
’66).
Chiara Canzian = voce e cori.
Giancarlo Genise = cori.
Antonio Nappo = cori.
Daniel Bestonzo = pianoforte e tastiere.
Alberto Milani = chitarra elettrica e chitarra classica.
Phil Mer = batteria, percussioni, tastiere e programmazioni.
Orchestra Sinfonica di Budapest.
Arrangiato e co-prodotto da Phil Mer.
Commento all'album
DAVIDE TAGLIAPIETRA (arrangiatore) = Quando con Red abbiamo
cominciato a parlare di questo suo nuovo progetto, ho capito che
la sua voglia principale era quella di tornare alle origini,
allo spirito della band, fare un disco tutto suonato “a mano”,
senza l’aiuto dell’elettronica. E quindi chitarre e
amplificatori, pianoforti a coda e verticali, organo Hammond e
così via... Spesso nelle produzioni moderne questo viene un po'
a mancare e si cerca di sopperire al bisogno di suono con
l'aggiunta di molteplici tracce e sovra incisioni, in questo
caso invece i brani sono cresciuti in sala prove con gli
strumenti in mano come si faceva una volta "nei garage", proprio
con quello spirito da band che Red cercava!
E solo quando abbiamo fissato lo scheletro portante dei brani,
le stesure, le parti, le tonalità, il progetto è passato in
studio per essere "raffinato". E in questa fase è stata dedicata
particolare attenzione agli arrangiamenti e alle sfumature dei
suoni di chitarre, tastiere e archi!
La grande esperienza e l'apertura alle novità di Red ha permesso
di lavorare in maniera molto spontanea e fluente, e anche nei
rari casi in cui l'arrangiamento del brano è stato ribaltato
rispetto a quella che era l'idea di partenza, questo processo è
sempre stato rispettoso della natura della canzone, e anzi in
qualche caso ci siamo accorti che è stato proprio d'aiuto per
valorizzarla maggiormente.
Infine la fase di missaggio ha completato il tutto e messo gli
strumenti in un piano di ascolto percettibile in modo da creare
un sound moderno e potente, in grado di rispettare ogni singolo
strumento e ogni singola parte!
Il risultato è un disco di canzoni d'autore, attuale ma con un
DNA rock “verace”!
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Rassegna stampa
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