Pooh - Il cielo è blu sopra le nuvole

Il cielo è blu sopra le nuvole
Lato B

Lato A e lato B della copertina.

Dati

  • Titolo = Il cielo è blu sopra le nuvole
  • Data matrici e di pubblicazione = 15 settembre 1992.
  • Versione = Vinile 33 giri.
  • Editore e codice = CGD 4509-90400-1.
  • Tipo audio = Stereo.
  • Produzione e realizzazione = Pooh.
  • Arrangiamenti = Fio Zanotti.
  • Registrato nei mesi di aprile e maggio 1992.
  • Registrato e mixato da Renato Cantele allo Studio Morning "City".
  • Voci registrate da Giamba Lizzori allo Studio Morning "Garden".
  • Pre-produzione = Zanotti House.
  • Tecnico Programmatore = Rilli.
  • Digital Editing = Antonio Baglio.
  • Transfer = DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania) - Questo disco è stato interamente registrato e mixato in digitale.
  • Cover = Anastasia (Flora Sala).
  • Fotografie = Alberto Callari.
  • Coordinamento = First Organisation.
  • Tour Office = Cose Di Musica.
  • Dischi di platino = n°1 (vendite superiori alle 400.000 copie).
  • Posizione massima nella classifica delle vendite in Italia nel 1992 = 1.
  • Posizione massima nella classifica delle vendite in Europa nel 1992 = 46.

Note sull'album

Rispetto al vinile, nella versione compact disc la foto di gruppo è ribaltata speculare.
È l'ultimo album dei Pooh ad essere stato distribuito in vinile; per riavere tale formato occorrerà attendere la tiratura limitata a 33 giri di "Beat ReGeneration" del 2008.

C'è chi ha decorato la propria stanza prendendo spunto dalla copertina del disco: http://www.flickr.com/photos/16179893@N02/2052528744

Formazione

  • Dodi Battaglia = voce, chitarra.
  • Red Canzian = voce, basso.
  • Stefano D'Orazio = voce, batteria, percussioni.
  • Roby Facchinetti: voce, pianoforte, tastiere.
  • Collaboratori
    Fio Zanotti = fisarmonica nel brano "Maria marea".
    Claudio Pascoli = sax.
    Demo Morselli = fiati.
    I Piccoli Cantori di Milano = cori nel brano "In Italia si può".

Il cielo è blu sopra le nuvole

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Red Canzian

Tu ragazza con gli occhiali stai lavando la vetrina,
piangi lacrime sottili tra la gente che cammina,
sei incinta e innamorata,
ma sua moglie fortunata,
resta quella là.
Tu signora consumata da una vita prepotente,
hai un figlio che ha studiato non lavora ma pretende,
sembra sempre più suo padre
che paura quando suona quel telefono.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole
e non è poi cosi lontano,
dobbiamo arrampicarci e crescere
senza bisogno di nessuno.
Il cielo è blu sopra le nuvole,
oltre il silenzio ed il rumore,
c'è chi ha le macchine e gli aerei
però ha paura di volare,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Tu bambino stai giocando a una guerra senza fine,
la tua vita è in costruzione sopra travi ballerine,
costerà dei sacrifici
ma nessuno ha molti amici
devi volerti bene tu.
Ma il cielo è blu sopra le nuvole,
dietro la rabbia ed il dolore,
la vita è un pugno nello stomaco,
solo per chi se lo fa dare.
E non è poi cosi difficile,
amarsi oggi più di prima,
la brava gente si disintegra,
quando si sente sola e scema,
ma il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.
Il cielo è blu sopra le nuvole.

Note sulla canzone

Editore: Discorso / Babilonia.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio 1992.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve.
Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).

Balliamo balliamo

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti

E balliamo balliamo con gli occhi chiusi,
con le spine dorsali come canne al vento,
tutti a tempo feroci e veloci,
usati come macchine,
sudati come lacrime.
E balliamo balliamo finché c'è fiato,
noi che abbiamo già dato e daremo ancora,
abbassiamo il volume un momento,
il grande Novecento muore,
vediamo come va a finire.
Rapinando la gente o facendo gli eroi,
siamo tutti soldati alla guerra;
i campioni del mondo e i peggiori di noi
siamo tutti col culo per terra.
Balliamo, balliamo con gli occhi aperti,
c'è un sacco di cose che voglio dirti,
ma il tempo non dà tempo al tempo,
gli esami non finiscono mai.
Balliamo, balliamo alla buona sorte,
cerchiamo di vivere a porte aperte,
ognuno è qualcosa o nessuno,
dipende soltanto da noi,
da noi, poi balliamo fin che vuoi.
E balliamo balliamo, scalmanati cuori
anche se il pavimento è dei meno sicuri,
con la febbre del sabato sera,
il grande Novecento muore stanco
e lascia un testamento in bianco.
Se ballando tremasse la casa di Dio
balla forte anche sotto la pioggia,
prima di esser costretti a mangiarci fra noi
troppo stretti sull'ultima spiaggia.
Balliamo, balliamo anche sopra i chiodi
in maniche corte o magari nudi,
spacchiamo la faccia al destino,
anche quando è più grosso di noi.
E balliamo, balliamo col cuore in bocca,
impariamo a nuotare dove non si tocca,
ognuno è qualcosa o nessuno,
dipende soltanto da noi
da noi, poi balliamo fin che vuoi,
da noi, poi balliamo fin che vuoi.

Note sulla canzone

Edizioni: Discorso / Babilonia.

Stare senza di te

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Red Canzian
  • Voce: Red Canzian

Gli amici adesso avranno tante cose da parlare e poi
mi riempiranno di consigli e di rimproveri,
perché adesso sto con te.
Noi due avevamo fino a ieri i nostri amori veri
sembravano per sempre e adesso invece siamo qui
e nessuno capirà che sto con te
e nonostante tutto e tutti io corro da te,
controcorrente,
contro la gente.
C'è la mia vita che sta cambiando itinerario ed io
fino a un momento fa, lo giuro, neanche lo sapevo
e adesso sto con te.
Ci siamo entrati lentamente nella pelle e poi
ci siamo combattuti fino in fondo, fino a farci male
e alla fine hai vinto tu e io sto con te
ed è solamente amore se corro da te,
ci siamo presi,
ci siamo arresi.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
anche se poi qualche parte del cuore
ci scoppia di dolore.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei.
Noi ci vogliamo
e non ne ha colpa nessuno.
Visto da fuori in questa nostra storia io
faccio la parte di chi appende al chiodo l'anima,
perché adesso sto con te.
Ma lo sa Dio quanta fatica ho fatto invece io
a raccontare a lei tutto di un fiato tutto di noi due,
lei che colpe non ne ha, ma io sto con te,
lei che è forte più di me che corro da te,
ma questa vita,
non è una gita.
Stare senza di te, io no,
stare senza di te, non si può,
aspetteremo che torni il sereno
da questo cielo in poi.
Stare senza di te, io mai,
stare senza di te, non potrei,
voglio inventare con queste mie mani
la vita di domani.

Note sulla canzone

Editore: Discorso / Blu Notte.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio 1992.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve.
Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).

Ricominciamo

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Dodi Battaglia
  • Voce: Dodi Battaglia

In questo maremoto della vita
la mia ancora sei tu.
Fammi parlare lasciami sfogare
è un po' che non ti vedo più.
Sono circondato da ogni cosa e non ho niente
e anche tu si sente che non stai meglio di me.
Scappano gli anni come dei ladri,
dammi il tuo cuore fresco che ce l'hai.
Io ti darò una barba nuova e dura
ogni mattina che vorrai.
Tu mi chiedi come sto, amore mio ti spiego
stavo molto meglio quando stavo insieme a te.
Ricominciamo da quando eravamo
più poveri fuori e più artisti di dentro.
Se ricominciamo da quel che eravamo
saremo senz'altro migliori di adesso io e te.
Io ti rivoglio come ti conosco
pane amore e fantasia.
Io ti rivoglio buffa e stravolgente
tutta tua e tutta mia.
Senza missionari quando stiamo litigando
a far progetti e briciole in un letto di allegria.
Ricominciamo da quando eravamo
più soli e più insieme che ci piacevamo.
E ricominciamo da quel che ci manca
tesori che non devi chiudere in banca.
La nostra vita stringe addosso
siamo balene dentro a un fosso
se per miracolo ci amiamo
dimmelo che ricominciamo.
Ricominciamo da quel che eravamo
più pazzi e più sani, più esseri umani.
E ricominciamo dal punto più basso
che quel che è successo tra noi
non succeda mai più.

Note sulla canzone

Edizioni: Discorso / Più In Alto.

La mia faccia

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Roby Facchinetti

Se non fossi io, questo io di adesso,
io con la mia faccia,
me lo chiedo spesso sai cosa sarei,
il meccanico che ha l'anima
molto più pulita delle mani
o il furbo che non se le sporca mai.
Se io fossi il Gino che lavora al bar,
io con la mia faccia,
dietro al banco e allo scontrino chi sarei,
un cretino tutto sport e sesso
o l'amico grosso e intelligente
che sa tutto delle donne e della gente.
Io e te, guarda questa faccia mia,
quel che abbiamo ormai nessuno ce lo può portare via.
Io per te, col sudore sul mio viso,
saprei far l'impalcatura per portarti in paradiso.
Se io fossi il mago delle serrature,
quanti tuoi silenzi riuscirei ad aprire
e se tu da altre braccia fossi stata presa,
sarei io con la mia faccia a riportarti a casa.
Se io fossi un prete, ma di quelli giusti,
io con la mia faccia,
di quale Dio in chiesa parlerei
alla gente che i miracoli
se li fa da sola tutti i giorni
aspettando Gesù Cristo che ritorni.
Io e te con la faccia tua e mia,
quel che siamo ormai nessuno ce lo può portare via.
Io per te senza prendere aeroplani,
anche se non ho le ali, volo con le mani.
Se io fossi un inventore mai capito,
a quante macchine il tuo nome avrei già dato
e se tu da altre braccia fossi stata presa
sarei io con la mia faccia a riportarti a casa,
a riportarti a casa,
a riportarti a casa,
a riportarti a casa.

Note sulla canzone

Edizioni: Discorso / Babilonia.

Maria marea

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Red Canzian
  • Voce: Red Canzian, Roby Facchinetti

E Maria guardava fuori e spariva con la mente
sulla scia dei marinai al di là dell'orizzonte.
E Maria guardava dentro nelle tasche ai forestieri
e sognava ad ogni incontro di attaccarsi al vento
al vento per andare via.
E Maria imparò di tutto, anche come avvelenare
con la bocca, con il petto, a graffiare come un gatto.
E Maria lasciò ben poco a quell'uomo che dormiva
una scia di buon profumo in riva al mare e via.
E cosi se ne andò senza idea di dove andare,
prese terra in mille porti, porti da dimenticare.
Maria marea oltremare c'è sempre altro mare
e di più.
Maria marea con le ombre più amare nel cuore
e di più, e di più.
E Maria non incontrò mai cuori buoni e intelligenti,
solo il petto dei cattivi, tatuato coi serpenti.
E Maria, la principessa era rosa troppo rossa
per potersi far toccare da amori senza amore.
E cosi se ne andò con l'idea di dove andare
camminò sulla marea, prese l'onda e l'abbracciò.
Maria marea sotto il mare c'è sempre più mare
e di più. Maria marea affondare è un pò come volare
e di più, e di più.
(Parlato)
Nelle notti di troppa luna
quando il passato balla col presente
sull'isola nella corrente
c'è chi vede Maria ritornare alla sua prima spiaggia.
Maria, la sirena regina selvaggia,
pioggia dolce e pungente sul cuore,
allegra sfortunata e veloce come un pesce volante,
stella che sbaglia cielo e cade,
imbrogliona innocente.
Maria che sognava tutto e niente,
ma è sempre meglio sognare troppo che non sognare
ed è meglio vivere un'ora che non esser mai nati
ed è meglio essere indimenticabili
che dimenticati.

Note sulla canzone

Edizioni: Discorso / Blu Notte.
Ha partecipato Fio Zanotti con la fisarmonica.

50 primavere

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Dodi Battaglia
  • Voce: Stefano D'Orazio

Quel 25 aprile
la guerra era di casa
pioveva forte fuori dalla chiesa.
La fame era nell'aria,
la vita una scommessa
ma il prete continuava la sua messa.
Tu col vestito bianco,
tu con le scarpe nuove,
vi siete detti sì,
davanti a quell'altare.
E insieme per la vita
vi siete incamminati
tra il tempo, le promesse e le speranze.
La guerra che finiva,
i balli americani,
l'Italia da rifare con le mani.
I 10 alla schedina
i figli all'improvviso
la casa troppo stretta
e io che crescevo troppo in fretta.
Ma dimmi come si fa
a stare come voi
insieme per la vita;
che a me, l'amore quando c'è
mi sembra sempre fuoco
e invece dura poco.
Sarà che anime di razza
è un po' che non ne fanno più.
Quel 25 aprile
ritorna tutti gli anni
e tutti gli anni vi ritrova insieme.
Avete visto il mare
e il secolo cambiare
il papa buono e l'uomo sulla luna.
C'è chi vi chiama nonni
e che c'ha già vent'anni,
è il tempo che trascorre ma non passa.
Tu col capelli bianchi,
tu con gli occhiali nuovi,
vi dite ancora sì
davanti al piatto di ogni giorno.
Ma sarà fatalità,
fortuna o che ne so
ma siete ancora insieme.
E sembra amore nato ieri
e invece sono già
cinquanta primavere.
E noi con tutto da imparare
siam qui a improvvisare amore.
Quel 25 aprile
pioveva e gli invitati
dicevano "Che sposi fortunati".

Note sulla canzone

Editore: Discorso / Più in Alto.
Arrangiatore: Fio Zanotti.
Produzione: Pooh.
Incisa: Morning Studios, Milano, nei mesi di aprile / maggio 1992.
Sound Engineer: Renato Cantele.
Ass. Sound Engineer: Giamba Lizzori, Osiride Gozzi.
Supporti: Nastro 32 piste digitale.
Mixer: Neve.
Transfer: DMM - Warner Music Manufacturing Europe - Alsdorf (Germania).

Per incidere questo brano vennero usati una chitarra con le corde di nylon, un contrabbasso ed una tastiera che imitava degli archi.

La donna infinita

  • Testo: Stefano D'Orazio
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti

Mi è scoppiato un amore
che non mi è mai successo,
quelli che ti si stampano addosso.
Ti conosco e ti capita spesso
e ogni volta mi dici lo stesso.
No stavolta, lo giuro
è un discorso diverso,
ci scommetto che dura per sempre.
Siamo grandi, ma ancora non basta,
ogni volta che arriva un amore
perdiamo la testa.
Che cosa sarà che ci fa innamorare
e rende una donna speciale,
chissà come mai da che il mondo cammina,
il sogno di tutta la vita,
è sempre la donna infinita
infinita.
C'è bisogno ogni tanto
di emozioni speciali,
quelle che ti rivoltano dentro,
che ti strappano come un quaderno,
che se muori finisci all'inferno.
C'è bisogno di stare
abbracciati e sudati
a spogliarsi con gli occhi e le mani
tra capelli, bottoni e parole,
rotolarsi in un prato o in un letto
a caccia di tutto.
Che cosa sarà questa voglia improvvisa
che arriva e ci cambia ogni cosa,
chissà come mai in ogni colpo di vita
c'è sempre la donna infinita.
Sa benissimo come prenderci,
si fa scegliere e non lo sai.
Ma è bravissimo a farci credere
che a decidere siamo noi, sempre noi.
Che cosa sarà che ci fa stare male
appena si tratta d'amore
chissà come mai dietro ad ogni conquista
la luna, la borsa o la vita,
c'è sempre la donna infinita,
infinita.

Note sulla canzone

Edizioni: Discorso / Babilonia.

Le ragazze normali

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Dodi Battaglia
  • Voce: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti

Le ragazze normali
al mattino si sfregano gli occhi,
poi si pesano e gridano aiuto
e si affogano di cioccolato.
Le ragazze normali
fan l'amore di sabato sera
dopo aver litigato in famiglia
è un mestiere anche fare la figlia.
E non sai mai che cosa pensano,
ci guardano le mani,
fan pensieri erotici
che un uomo non li fa.
Le ragazze più normali
sono delle sorprese,
siamo noi che le vediamo
solo promesse spose.
No, queste ragazze han le idee chiare,
abbiamo molto da imparare,
dalle ragazze normali.
Alle otto di sera
fanno il bagno e si veston da attrici,
alle nove hanno un sacco di amici
e poi vanno a dormire alle dieci.
Lunedì si lavora
e c'è il capo, cravatta ed occhiali,
che ci prova e gli tocca il sedere
tanto sono ragazze normali.
Ma non sai mai
cosa si inventano
per farci innamorare,
quanto aspettano un sorriso
che non sappiamo fare.
Alle ragazze più normali
non gli pieghi il cuore,
se le freghi piangono
poi te la fan pagare.
No, queste ragazze han le idee chiare
abbiamo molto da imparare
dalle ragazze normali
No, queste ragazze han le idee chiare
abbiamo molto da imparare
dalle ragazze normali.
Queste ragazze normali.

Note sulla canzone

Edizioni: Discorso / Più In Alto.

In Italia si puo'

  • Testo: Valerio Negrini
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Red Canzian, Stefano D'Orazio, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia

Siamo i piccoli italiani,
Ferrari e maccheroni
ambarabà cicci coccò,
in Italia si può.
Ma dove vai?
Vieni in Italia che si sta bene.
È una tribù
che già a vent'anni si va in pensione.
Oltre frontiera, o lavori o ti caccian fuori;
in Italia no,
che problema c'è?
In Italia si può.
Ma dove vai?
Questo è il paese dell'abbondanza.
Anche in galera,
anche pagando non c'è una stanza.
Bella straniera
in T.V. qui si fa carriera,
basta stare zitte, basta aver le tette.
In Italia si può fare quello che vuoi,
è l'aereo più pazzo del mondo.
Qui comandano tutti è la banda bassotti,
mangiamo e rubiamo cantando.
Immagina per te e tutti i figli tuoi
un posto più incredibile.
In Italia si può fare quello che vuoi,
e le mamme ci vogliono bene.
In Italia si può.
Ma dove vai?
Vieni in Italia che si respira.
Siamo i migliori
a fare i ricchi senza una lira.
Siam professori della moda e dei terni al lotto
e negli ospedali ci curiamo da soli.
In Italia si può fare quello che vuoi
l'importante è tirare a campare,
qui le torri pendenti non cascano mai
basta stringer la cinghia e tirare.
Immagina per noi e tutti i figli tuoi
un posto più incredibile.
Siamo i piccoli italiani,
cinquantaseimilioni di figli di papà,
sole, pizza e malandrini,
polenta e mandolini,
Ambarabà cicci coccò.
Siamo i piccoli italiani,
cinquantaseimilioni di figli di papà,
sole, pizza e malandrini,
polenta e mandolini,
Ambarabà cicci coccò.

In Italia si può fare quello che vuoi,
siamo alpini e picciotti di cuore,
noi siamo poeti, noi siam marinai,
anche se non sappiamo nuotare.
In Italia si può fare quello che vuoi,
siamo alpini e picciotti di cuore,
noi siamo poeti, noi siam marinai,
anche se non sappiamo nuotare.

Note sulla canzone

Edizioni: Discorso / Babilonia.
Hanno partecipato i "Piccoli Cantori di Milano", Demo Morselli (e i suoi trombini), Claudio Pascoli (sax) e i baritoni "Bruno, Camillo, Fiorenzo & Stefy".

Altre edizioni

  • 1992 - Edizione su musicassetta, CGD, 4509-90400-4. Etichetta azzurra.
  • 1992 - Edizione su CD, CGD, 4509-90400-2. Made in Italy by Pozzoli.
  • 1992 - Edizione su CD, CGD, 4509-90400-2 YS. Made in France
  • 1992 - Edizione su vinile per la Germania, CGD, CGD 4509-90400-1.
  • 1992 - Edizione su CD, CGD, 4509 90400-2. Made in Germany.
  • 2012 - Edizione su CD, collana Legend, Artist First, 8033954531568.

 

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