Mercoledì 20 marzo Dodi Battaglia ha tenuto presso la sala del Centro Sportivo Polivalente Magna Grecia di Taranto uno stage per chitarristi, un evento organizzato dall’Associazione Artistica Musicale Culturale Notte Tempo.
Tra gli intervenuti vi era Armando Soave, il quale è stato così gentile da scrivere un resoconto dell'evento e lo ha condiviso con tutti noi. Ecco le sue parole.

«Dodi incomincia lo stage di Taranto sostenendo che non ha pretese di didattica, ma solo di fare musica insieme. Ricorda che a cinque anni il padre gli ha regalato una fisarmonica e che avuta a mezzogiorno alle cinque del pomeriggio riusciva già a suonare, e questo lo ha aiutato ad avere un approccio diverso con la chitarra rispetto ad altri chitarristi.
Passa poi al ricordo di Valerio Negrini, (interrotto da un applauso generale) ringraziandolo di aver creduto in lui in prospettiva futura vedendolo suonare a sedici anni in una cantina a Bologna un anno prima di entrare nei Pooh, ad alcune domande su chi scriverà gli eventuali testi inediti ha risposto che non lo sa chi li scriverà perchè è troppo presto, anche su un eventuale ritorno di Stefano solo come paroliere e che lui insieme a Roby e Red eventualmente si occuperanno solo della musica e che un altro che ha creduto in lui in prospettiva è stato il loro manager di allora, che lo spinse ad incominciare a comporre i suoi primi brani.
Suona la parte musicale di dove comincia il sole, sull’addio di Stefano afferma che lui aveva l’idea di finire il cammino Pooh in quattro e che dopo un primo momento ha accettato, non condividendola questa decisione.
Suona il finale di Parsifal ricordando che è stato il suo primo vero Assolo di chitarra, accennando al brano contrasto e L’assolo dell’altra donna. Passa poi a degli accenni di una canzone per te, tofee e va bene, va bene così di Vasco Rossi, su va bene, va bene così, racconta che in studio di registrazione con Lele Melotti (batteria) e Claudio Golinelli (Basso), si doveva registrare il tutto in presa diretta, una volta imparato a memoria la musica, aspettarono Vasco che non si presentò perché aveva fatto tardi la sera prima e non riusciva a stare in piedi, cosi cantò lui per provare e il risultato finale non era adatto per lui.
Ad alcune domande sulla strumentazione, risponde di preferire la Stratocaster e cambiando chitarra il suo suono rimane pressoché identico e non usa tanti effetti. Racconta che quando compone nuovi brani passi spesso dalla chitarra al pianoforte, facendo l’esempio dell’altra donna che con la chitarra si era bloccato alla fine della strofa e non andava avanti, una volta passato al pianoforte è riuscito a finirla.
Ad un'altra domanda risponde che il gruppo Adelmo e i suoi Sorapis formato da lui, Zucchero, Maurizio Randelli, Fio Zanotti, Michele Torpedine e Umbi Maggi nacque durante una vacanza nel periodo di Capodanno, composero e registrarono il disco in una settimana e dopo tre concerti si sciolsero per poi ritrovarsi a San Remo nel 2009 ospiti della figlia di Zucchero.
Passa alla chitarra acustica e dopo aver parlato di Tommy Emmanuel suona Primavera a New York, Treno per il mare un brano scritto per la figlia piccola e canta una parte di Tanta voglia di lei accompagnato da parte dei presenti.
Ad alcune domande rivela che era in programma un musical di Parsifal, ma con la scomparsa di Negrini molto probabilmente non si farà più, e fa delle riflessioni sulla musica futura in quanto non si vede nascere nuovi gruppi come i Pooh, led Zeppelin ecc. o sono premiati cantanti o gruppi scarsi che spariscono velocemente e i veri talenti che arrancano.
Senza L'uscita di Stefano dal gruppo non ci sarebbero stati cd e tour con l'orchestra.
Finisce con il bis di Dove comincia il sole e consegna gli attestati di partecipazione autografandoli al momento».

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