"Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto": Rosaria Palumbo spiega cosa avviene dietro le quinte - Giovedi' 02.01.2014
Lo scorso 28 novembre il bassista dei Pooh Red Canzian ha incontrato a Napoli il pubblico in occasione della presentazione del suo libro autobiografico "Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto". L'evento, organizzato da Rosaria Palumbo presso il Teatro Posillipo, è stato introdotto dal giornalista e critico musicale Federico Vacalebre.
Il libro è stato pubblicato nell'aprile del 2012 e da allora ha fornito l'opportunità a Canzian di visitare numerose località italiane ed entrare in contatto diretto con i fan, raccontando loro la propria vita personale ed artistica.
Rosaria è stata così gentile da rispondere alle nostre domande per mettere in luce, in parte, cosa avviene dietro le quinte.
Michaela - Come è nata la tua passione per la musica dei Pooh?
Rosaria - La passione per la musica credo che mi accompagni sin dalla nascita: avevo circa un anno e mi raccontano che già cantavo e ballavo. La musica ho iniziato poi a studiarla a sei anni per proseguire fino in età adulta e specializzandomi nella materia del canto. In merito alla tua domanda, dei Pooh ho avuto modo di vedere un loro concerto all'età di appena dodici anni (tour Viva) e ricordo che rimasi letteralmente folgorata dal perfetto connubio di musica, scene, luci, laser, etc. che in quegli anni pochissimi adoperavano. La passione per la musica e la mia curiosità "innata" di approfondire ciò che amo mi ha poi spinta ad andare più a fondo e a ritroso su ciò che avevo già ascoltato in casa mia grazie a mia madre e successivamente anche mia sorella.
Michaela - Cosa ti ha spinta a decidere di metterti all'opera per organizzare a Napoli la presentazione del libro di Canzian?
Rosaria - Due motivi. Dopo aver vissuto per tantissimi anni a Roma, nel rientrare nella mia città l'ho trovata "spenta" e questo mi ha addolorato e non poco esseno Napoli e, non per campanilismo, oltre ad avermi dato natali e radici profonde, la "culla" di tanta arte e professionalità, dove in tanti sono venuti ad attingere per poi riportare in altri lochi. Il secondo è che leggendo questo libro mi ci sono non solo ritrovata in molti punti ma mi ha dato quella carica per poter credere e soprattutto attuare i miei sogni da troppo rinchiusi in un cassetto. Il ritorno a Napoli è stata una scelta non voluta ma forzata e negli ultimi anni mi ero un po' troppo "arresa" e "scoraggiata". Quindi "Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto - La mia vita, i miei sogni" è stato anche quell'input di coraggio e soprattutto "ricredere" e di non restare in stallo ma di mettere in pratica ciò che ho già fatto in passato a livello "organizzativo" che appartiene ad una branca del mio lavoro nell'ambito dello spettacolo.
Michaela - Quali sono i fattori fondamentali per la riuscita di un simile evento?
Rosaria - Il crederci davvero in un progetto, a prescindere dal nome legato ad esso. Con questo non sminuisco nessuno, anzi, ma se non ci credi, e questo per me è un elemento fondamentale e non solo in merito alla presentazione del libro in questione, il risultato non credo sia sufficientemente soddisfacente. E' dal crederci in prima persona che poi partono tutti gli altri elementi fondamentali per cui lotti e cerchi di risolvere i tanti problemi a cui vai incontro con forza, equilibrio, entusiamo e tanta ma tanta pazienza.
Michaela - Quante persone hai dovuto coinvolgere per organizzare l'incontro?
Rosaria - Coinvolgere in che senso? L'organizzatore ha una scheda tecnica e sa quindi cosa è richiesto. In più sopralluoghi per trovare la location più adatta, pubblicità e promozione. Per quanto mi riguarda una cosa o la faccio bene o preferisco non farla. Mi sono avvalsa della collaborazione di professionisti ed addetti al settore, ma supervisionando tutto in prima persona. Questo fa parte del mio carattere, oltre chiaramente a rappresentare chi ha avuto fiducia in te affidandoti quindi una sua "creatura".
Michaela - A chi occorre rivolgersi per allestire la presentazione, sponsor a parte?
Rosaria - Agli allestitori indicando quali sono le proprie necessità ed esigigenze. Nel caso specifico l'allestimento del palco ad esempio è stato fatto da uno sponsor, il Teatro Palapartenope che ha fornito i pannelli, perché ho voluto che il palco fosse ridotto nel fondale, o sarebbe divenuto troppo dispersivo. I tecnici poi della location del Teatro Posillipo (anch'esso sponsor della manifestazione) sono stati bravissimi e professionali a creare l'ambiente adatto richiesto fornendo loro sia elementi informativi che anche la scheda tecnica. Il camerino invece è stato allestito manualmente (dopo aver perso il conto sia di ore che di sopralluoghi) da Anna Aspide e Rossana Del Giudice seguendo in maniera eccelsa le mie dettagliate indicazioni e chiaramente fornendo loro anche il materiale per farlo.
Michaela - Dal lato umano, quali sono le emozioni che si provano nell'accogliere Red Canzian e seguirlo per tutta la durata dell'evento?
Rosaria - A dire il vero sono arrivata stravolta a questo evento. Napoli è una città davvero molto difficile, più di quanto si possa pensare o magari anche apparire e quindi se non riesci a gestire e soprattutto creare i giusti equilibri è ancora più duro. Quindi più che emozione per me è stato un misto di tensione, stanchezza fisica e mentale, ma tantissima concentrazione ed "accoglienza" soprattutto a livello umano. Qui però devo aggiungere che anche Red è stato molto bravo in questo. Del resto, penso che un professionista si accorga già prima di arrivare in loco se ciò che di base e necessario ha chiesto per la riuscita dell'evento è stato fatto o meno. Questo è stato possibile anche per la stretta collaborazione durata per ben due mesi mezzo, durante i quali siamo stati a strettissimo contatto. Supervisionavo, ma ho sempre fatto supervisionare anche a lui per poi attuare solo dopo i suoi feedback. E devo dire che li ha dati tutti. Quindi ribadisco, credo che Red, dall'alto della sua esperienza professionale, sapesse probabilmente già cosa avrebbe trovato anche se, provenendo anche da esperienze congressuali dove il piccolo particolare e il piccolo dettaglio fanno la differenza, e forse anche un po' del mio innato perfezionismo, sono comunque riuscita a stupirlo con piccole sorprese che mai si sarebbe aspettato. L'evento è stato inoltre patrocinato dal Comune di Napoli, con l'intervento dell'assessore Nino Daniele che ha portato i saluti ed i ringraziamenti istituzionali.
A chiusura dell'articolo vi proponiamo la galleria fotografica che illustra l'evento organizzato da Rosaria, che ringraziamo per la disponibilità e la gentilezza.
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Autore - La Redazione