1978 Tour Boomerang
NOVEMBRE
01 - Sarmato (PC) - Pierrot
09 - Milano - Palalido
10 - San Mauro Mare (FO) - Geo Club
11 - Perugia - Dancing Europa 7
12 - Godo di Russi (RA) - Dancing Piteco Club
14 - La Spezia - Teatro Monteverdi
15 - Genova - Teatro Universale, spettacolo alle 15:00 ed alle 21:00
16 - Siena - Palasport
17 - Varese - Palasport
18 - Udine - Palasport
19 - Migliaro (FE) - Dancing Severi
20 - Chieti - Supercinema
21 - Andria - Teatro Astra
22 - Salerno - Teatro Capitol
23 - Potenza - Teatro Due Torri
24 - Caserta - Teatro Patturelli
25 - Falconara (AN) - Dancing Pirana
28 - Avellino - Teatro Giordano
29 - Benevento - Teatro Massimo
30 - Eboli (SA) - Teatro Rizza
Ospite = Marras
DICEMBRE
01 - Torre del Greco (NA) - Teatro Metropolitan - Spettacolo ore 18:00 / 21:00
03 - Viterbo
04 - Roma - Teatro Olimpico (sera)
05 - Roma - Teatro Olimpico (pomeriggio e sera, ore 17:00 / 21:00)
06 - Sora (FR) - Teatro Capitol (sera)
07 - Napoli - Palasport (sera)
08 - (Dato non disponibile)
09 - Cantù - Palasport (sera)
10 - Piobesi (TO) - (pomeriggio e sera)
11 - Cinisello Balsamo - Palasport (sera)
12 - Piumazzo (MO) - (sera)
13 - Udine - Palasport (sera)
14 - Novara - Palasport (sera)
15 - Reggiolo (RE) - (sera)
Ospite = Marras
Scaletta del concerto
- Rotolando respirando
- In diretta nel vento
- Dammi solo un minuto
- Parlato di Roby Facchinetti
- Pierre
- Parlato di Dodi Battaglia che introduce La leggenda di Mautoa.
- La leggenda di Mautoa
- Riff di batteria di Stefano D'Orazio, subito dopo Red Canzian accompagna per un minuto al basso l'entrata di chitarra Gibson Les Paul di Dodi Battaglia che si produce in un'assolo.
- La gabbia
- Cercami
- Ci penserò domani
- Parlato di Stefano D'Orazio che introduce Il ragazzo del cielo (Lindbergh).
- Il ragazzo del cielo (Lindbergh)
- Parlato di Dodi Battaglia.
- Medley
Pensiero
Tanta volgia di lei
Noi due nel mondo e nell'anima
Infiniti noi
L'anno, il posto, l'ora
Cosa si può dire di te?
Alessandra - Marziano (brano strumentale inedito)
- Uno straniero venuto dal tempo
- Air India
- Classe '58
- La città degli altri
- Pronto, buongiorno è la sveglia
- Medley
Io e te per altri giorni
Che ne fai di te
Quando una lei va via
Nascerò con te - Parlato
- Intermezzo strumentale
- Risveglio
- Alleluja (embrione dello strumentale Viva).
- Parsifal
- Base di Ancora tra un anno e saluti finali.
Scaletta del concerto tenuto a Perugia l'11.11.1978
- Strumentale "Alleluja" (embrione di "Viva").
- Rotolando respirando
- Dammi solo un minuto
- La leggenda di Mautoa
- Parlato: «Il concerto di stasera è uno dei primi di questo nuovo tour teatrale che è iniziato pochi giorni fa a Milano, circa tre giorni fa per la precisione e toccherà tutti i teatri e palasport italiani e quei pochi locali grandi come l'Europa 7 [...]. In questo concerto vi faremo ascoltare oltre a quei brani che negli ultimi due tre anni maggiormente hanno caratterizzato il lavoro dei Pooh, anche alcuni brani del nostro nuovissimo album uscito in questi giorni con il titolo di "Boomerang"».
- Strumentale "Marziano"
- L'uomo delle stelle (probabilmente "Uno straniero venuto dal tempo")
- Pierre
- Strumentale "Kalimba"
- La gabbia
- Il ragazzo del cielo (Lindbergh)
- Ci penserò domani
- Pronto, buongiorno è la sveglia
- Strumentale "Odeon" (contiene tracce di "Terry B." e "Fantastic fly").
- Risveglio
- Cercami
- Strumentale "Alleluja" (embrione di "Viva")
- Pensiero
- Linda
- Nascerò con te
- Parsifal (2° parte)
- Ancora tra un anno (nastro su mixer).
Testimonianza ricevuta da Dario della Sala: «"Uno straniero venuto dal tempo" veniva eseguita dal vivo con un arrangiamento prog e con effetti scenici straordinari. Di tale versione, di gran lunga più ampia rispetto a quella incisa sull’album "Poohlover", c'è traccia audio in Internet.
I Pooh presentarono questa particolare versione live, unitamente all’embrione de "La gabbia"", nel programma "L’altra domenica" condotto da Renzo Arbore».
Manifesti e locandine
Biglietti
Rassegna stampa
1978 - Play Sport & Musica - Pagina 88 - "Pooh in volo", di Daniela Mimmi
[...] Lo spettacolo risponde pienamente alle aspettative. E'
bello come può esserlo una cosa cui ci si dedica anima e corpo
per alcuni mesi, che è costato cento milioni, e che vibra di
tanto entusiasmo. Gli equilibri tra gli effetti scenici, le
musiche, gli arrangiamenti, le musiche, le atmosfere è perfetto.
Diventa un tutt'uno quadi indefinibile che ti conquista subito
emotivamente. E' un volo che segue passo-passo il «ragazzo del
cielo». Quando suonano «Lindberg» due ali fosforescenti si
incendiano di luci dietro la batteria di Stefano, e Lindberg
continua a volare, sopra l'oceano, sopra al mondo intero,
finalmente libero, vicino alla Luna, e il raggio laser si apre a
raggera e gira vorticoso sulle nostre teste fendendo glaciale la
cortina di fumo che si alza dal palco. E sotto tutto questo i
due timpani sinfonici che si alcano cupi sulle tastiere, e ti
danno la sensazione di volare anche tu, insieme al «ragazzo del
cielo» accanto alla luna [...].
«Con questo spettacolo abbiamo intenzione di fare un rientro in
Italia per lo meno trionfale - dice Dody, bolognese [...] -. Ci
è costato cento milioni».
«Solo il laser è costato ventisette milioni, più undici per la
scatola. E abbiamo dovuto mandare a Los Angeles il nostro
tecnico per un mese e mezzo, per imparare a manovrarlo,
accomodarlo, eccetera. Sai che ci vuole un patentino per
azionare il laser? - interviene Stefano -. E poi c'è stato
l'acquisto del camion, di una nuova amplificazione, del carrello
americano (una cinquantina di luci appese a una transenna che
starà davanti al palco n.d.r.) [...]».
15 ottobre 1978 - Corriere Boy - Numero 41 - Pagina 3 - "Pooh", di Fiorella Gentile
[...] Una luce laser da trentotto milioni, due ali fosforescenti, duecento spot, una scritta luminosa, la macchina del fumo e quella del ghiaccio secco e il magnesio: un concerto dei Pooh non è mai soltanto musica, è atmosfera, incanto, alta spettacolarità, un vero show da far invidia agli americani.
16 novembre 1978 - Testata sconosciuta - "Il boomerang dei Pooh"
26 novembre 1978 - Settimana TV - "Quei "laseroni" dei Pooh!", di Fabio Santini
Laser a sfera, 150 riflettori, due camion Tir, 12 persone fra tecnici responsabili del montaggio e smontaggio degli apparati scenici, guardie del corpo che respingono con energia gli attacchi dei fans a caccia di autografi da immortalare su pezzettini di carta [...]. , quando va bene, i 55 mila in un solo giorno».
[...] Stefano [...] - Stasera, quando siamo saliti sul palco, all'inizio eravamo tesi, un po' freddi, poi ci siamo ritrovati e tutto è andato come sempre [...]». Stefano si riferisce al secondo spettacolo al Palalido di Milano.
Coinvolti in un vortice di date e di preparazione degli show, 9 mesi l'anno, i Pooh sono noti nell'ambiente per il loro rigore professionale. «Ci vuole un mese a preparare il nostro spettacolo - aggiunge Dodi - Lo portiamo in giro per nove mesi, ci fermiamo, facciamo l'L.p. e ripartiamo con un nuovo show».
E così, finita la tournée italiana, andranno in giro per la Spagna, l'Europa, e persino l'Unione Sovietica [...].
Dicembre 1978 - Nuovo Sound - N°12 - Pag.58 - "POOH: superstars made in Italy", di Gloria Barberi
[...] Mercoledì 15 novembre, Teatro Universale, Genova, all'incirca le tre e mezzo del pomeriggio [...].
Il palco, dove ancora alcuni ragazzi stanno finendo di sistemare gli strumenti, offre la vista di una imponente batteria 'alata' che darà pretesto a due tipi seduti dietro di me per disquisire sulle 'megalomanie' dei batteristi da Carl Palmer a Taylor dei Queen passando per Stefano D'Orazio 'incriminato' per quelle ali dai colori fluorescenti.
[...] è il momento della musica! La prima ce la offre Marras, cantautore sardo per cui è doveroso spendere qualche parola [...]. Le canzoni presentate sono tratte dal suo ultimo (e unico [...]) album, intitolato 'Fuori campo'. Marras non ama lanciar messaggi né spiegare le proprie canzoni. "Si spiegano da sole - dice - e se voi non capite non è colpa vostra ma mia che mi sono espresso male". Ma il linguaggio usato è chiaro, ironico-amaro come nella già nota 'Serata tragica', con spunti musicali interessanti, un po' al di fuori del 'genere cantautore' soprattutto in 'Pianoforte'.
I Pooh arrivano nel buio più completo, e dalle prime battute è già spettacolo. Fumo candido che viene incontro alla platea sul filo delle luci intermittenti, la scritta luminosa che sorge come un sole da dietro la batteria. Il tutto è molto accattivante, bisogna riconoscerlo, e l'atmosfera è subito creata. Ma a questo punto ci mette lo zampino la sfortuna. Il tempo di una canzone e il polymoog di Roby entra in sciopero: sciopero a 'circuito selvaggio', silenzio totale. Red si scusa, ma è necessaria una pausa per sostituire lo strumento. Una decina di minuti durante i quali, malgrado la 'suspence' il pubblico si comporta molto educatamente, e poi il concerto può riprendere senza intoppi. I laser si accendono a formare cerchi, prismi, imbuti di luce verde con il fumo che crea effetti di nuvole, e i riflettori inventano sul palco giorno, notte, albe e tramonti, con una scelta di colori veramente azzeccata.
[...] Dal vivo, la loro musica vede attenuarsi quell'atmosfera un po' 'aerea' presente in tutti i dischi, in favore della grinta che conferisce maggior spessore alle canzoni. Dal cielo ('Lindbergh' a colloquio con la luna) alla terra ('Pronto buongiorno è la sveglia') in perfetto equilibrio, come in questo light-show che degli effetti speciali fa sì uso ma non abuso, particolare di estrema importanza [...].
[...] Roby [...]. Come ci si sente quanto capitano incidenti come quello di oggi?
"Certo che non è divertente, e poi essendo capitato a me mi sono pure un po' innervosito...".
E Roby mi spiega come però sia inutile prendersela in certi casi, trattandosi di macchine cui non si possono imputare responsabilità. Comunque era la prima volta che succedeva un guasto tale da impedire il proseguimento del concerto [...].
"Abbiamo voluto includere questi spettacoli pomeridiani apposta per dar modo di assistervi a chi la sera non può venire per diverse ragioni" [...].
Che cosa ne pensi del punk?
"Lo considero soprattutto un fatto di costume, perché musicalmente non porta niente di nuovo, infatti il rock eseguito da questi gruppi è di quello più elementare".
Ma se i Pooh nascessero oggi, potrebbero essere punk?
"Perché no?".
Quando avete deciso di utilizzare certe trovate sceniche non avete temuto che qualcuno potesse accusarvi di ricercare l'effettaccio fine a se stesso? [...] Roby crede nello spettacolo come compendio e illustrazione della musica, e non come 'copertura' della stessa, e mi racconta di come sia capitato di doversi esibire anche senza effetti speciali ottenendo identico successo [...].
Dicembre 1978 - Lancio Kolossal - Numero 49 - Pagina 8 - "I Pooh", di Simonetta Martellini
[...] RED: [...] siamo partiti per stare fuori un anno e i giornali ne hanno parlato [...]; il 45 giri «Cercami» è uscito prima dell'estate e al nostro ritorno l'abbiamo trovato già ben avviato; la gente, poi, sapeva che il nostro rientro in Italia avrebbe coinciso con la presentazione di un nuovo spettacolo ed è venuta in massa a vederlo [...].
ROBY: Lo spettacolo estivo è stato completamente rinnovato, rispetto a quello che facemmo l'anno scorso. Siamo rimasti talmente soddisfatti, che l'abbiamo mantenuto quasi invariato per la tournée invernale. La cosa più interessante è l'uso che facciamo del raggio laser: il risultato è tutta una serie di effetti nuovi. C'è poi una scenografia particolare: due grandi ali si illuminano; una grande scritta «Pooh» che sale e scende, dei fondali bianchi, un'americana [...]. In gergo, «americana» non è altro che un traliccio in cui viene riunito tutto l'impianto luci.
- Quanto dura l'intero spettacolo?
ROBY: Completo, un'ora e mezzo.
- Perché, qualche volta è... incompleto?
ROBY: Sì, quando l'ambiente non è sufficientemente alto e ampio, siamo costretti ad eliminare una parte della scenografia e, di conseguenza, saltano le canzoni legate a quei particolari effetti.
- Di quanto spazio avete bisogno?
ROBY: Per montare strumenti e scenografia abbiamo bisogno di un palco di quindici metri per sette: capisci bene che non tutti i locali hanno così tanto spazio [...].
- È questo il motivo per cui la tournée invernale, dall'8 dicembre al 6 gennaio, si svolge solamente nei teatri?
ROBY: Sì, siamo sicuri, così, di non dover sacrificare alcuna parte dello spettacolo. Anzi, rispetto a quello estivo, abbiamo aggiunto qualcosa.
- Che cosa?
DODY: Innanzitutto quattro o cinque pezzi del nuovo LP «Boomerang»: siamo arrivati a due ore di spettacolo! [...] Uno dei nostri problemi [...] è che c'è sempre la persona che ci chiede perché non abbiamo fatto «Alessadra», o «Pensiero», o qualche altro pezzo. In tanti annia abbiamo collezionato un buon numero di successi e non possiamo riproporli tutti ogni volta: altrimenti non è più uno spettacolo, ma «Ben Hur»!
- Non potete riunire tutti i pezzi famosi in un «collage»?
DODY: L'abbiamo fatto per tanti anni, ma abbiamo smesso per non ricalcare sempre vecchi schemi. Inoltre ci sembra giusto che il concerto di oggi rispecchi l'attuale momento musicale dei Pooh.
- [...] Qualch episodio...
RED: A Sofia abbiamo suonato per ventiquattromila persone e i biglietti erano stati venduti in due giorni un mese prima. In Romania abbiamo fatto una tournée in un Paese completamente ghiacciato: era tutto bianco, dalle case...
DODY: ...alle mani dei musicisti!
RED: In America, invece, era primavera: bel tempo a New York, a Montreal. A Toronto ci siamo stati una vita [...].
ROBY: Abbiamo comprato un sacco di strumenti nuovi, spendendo tutti i soldi che avevamo guadagnato...
RED: E vendendo anche qualcosa che avevamo portato dall'Italia...
- L'idea di usare il laser per ottenere effetti scenici vi è venuta in America?
RED: No, l'avevamo avuta molto prima.
ROBY: Anche se qui da noi è sembrata un'idea nuova, ci sono molti gruppi, tra cui i Wings di Paul McCartney, che lo usano da più di due anni.
19 dicembre 1978 - Intrepido - N°50 - "Volano come un «Boomerang»", di Ranuccio Bastoni
[...] I Pooh si sono esibiti tempo fa al festival di Venezia dove hanno presentato due brani tratti dal loro album. Nello stesso periodo hanno registrato un concerto dal vivo di oltre 50 minuti contenente sei pezzi nuovi, tratti da «Boomerang» ed alcuni dei successi più significativi della loro carriera. Ma soprattutto a giorni avrà inizio la loro grandiosa «tournée» teatrale.
«Abbiamo speso un capitale per questo giro. Tecnici, luci, attrezzature, impianti scenici. Vogliamo dare al pubblico il meglio. In particolare non ci devono essere cali di qualità dalla registrazione su disco all'esibizione in teatro [...]».
















