Pooh - I'll close the door behind me / The suitcase

I'll close the door behind me (Tanta voglia di lei) / The suitcase (Tutto alle tre)
Lato B

Lato A e lato B della copertina.

Dati

  • Titolo = I'll close the door behind me (Tanta voglia di lei) / The suitcase (Tutto alle tre)
  • Pubblicazione = 28 aprile 1972
  • Nazione = Inghilterra
  • Versione = Singolo vinile 45 giri
  • Editore e codice = CBS 7930
  • Edizione anche promozionale CBS 7930.

Formazione

  • Dodi Battaglia = voce, chitarre
  • Roby Facchinetti = voce, tastiere
  • Riccardo Fogli = voce, basso
  • Valerio Negrini = voce, batteria, percussioni

I'll close the door behind me (Tanta voglia di lei)

  • Testo: Valerio Negrini - Robert I. Allen
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Dodi Battaglia

I'm so sorry that I woke you...
Though the best to leave this way
It was not what I intended I swear it
When I came I meant to stay
Blame it all a guilty conscious
that I never knew I had
but I only for about her without me
and it makes me feel so bad
So I'll close the door behind me and I'll go away
she's my girl and I can't help it I love her
and I just can't stay
So I'll close the door behind me
I'll be going home
when she comes around to see me to hold me
she will find me waiting there
and she won't be alone
I can only say I'm sorry...
but I hope that you can see
she will always be there coming between us
and I never would be free
So I'll close the door behind me
and I'll go away
she's my girl and I can't help it I love her
and I just can't stay
So I'll close the door behind me
I'll be going home
when she comes around to see me to hold me
she will find me waiting there
and she won't be alone
I can only say I'm sorry...
but I hope that you can see
she will always be there coming between us
and I never would be free
I can only say that I'm sorry...
but I hope that you can see
she will always be there coming between us
and I never would be free

The suitcase (Tutto alle tre)

  • Testo: Valerio Negrini - Robert I. Allen
  • Musica: Roby Facchinetti
  • Voce: Valerio Negrini

I see your suitcase standing near the doorway
the same one that you had the night you came here
and I remember how i ran down seven flights of stairs to take it
and how I chuckled like a child
so happy that you could make it.
With you around my life became exciting
and every day was like a new adventure
all the things i did before, much more when we were together
I even let myself believe that this could last forever.
But when i opened up the door this evening
I had a premonition of a disaster
there was a silence in the whole apartment
it shook my hands and made my heart beat faster.
I called your name but only heard my echo
and then I saw the note beside the suitcase
a single scribbled line I read in sorrow:
"I'm leaving. I'll pick the suitcase up tomorrow".
I tried to sleep but realized it's hopeless
my mind is filled with questions I can't answer.
Did I make you go away? Was loving too much my undoing?
Was it restlessness in you a wonder lust you kept pursuing?
It's almost dawn, the streets are gray and lonely
our world outside is waiting for the sunlight
but the memory of you that lingers in the room like madness
all it promises is a day that's darkened by despair and sadness.
An hour to go I know before you get here
to make you think that I don't mind you're leaving
to even leave your bag outside the doorway
but if I do who will i be deceiving
I know I have to stay around to see you
what good is bright if I must live without you
if I must beg, I'll even beg to keep you.
Please don't go, I love you so, I need you.
Please don't go, I love you so, I need you.
Please don't go, I love you so, I need you.

Altre edizioni

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Rassegna stampa

06 aprile 1972 - Qui Giovani - N.14 - "I Pooh sono saliti a 'livello mondiale'", di Franco Paoli

06.04.1972 - Qui Giovani - N.14 - I Pooh sono saliti a 'livello mondiale', di Franco Paoli   06.04.1972 - Qui Giovani - N.14 - I Pooh sono saliti a 'livello mondiale', di Franco Paoli   06.04.1972 - Qui Giovani - N.14 - I Pooh sono saliti a 'livello mondiale', di Franco Paoli

Dopo Nicola Di Bari anche i Pooh tentano di portare la canzone italiana a "livelli internazionali". Il complesso è appena tornato da un brevissimo viaggio a Londra (27-28 marzo), dove ha registrato in inglese la canzone "Tanta voglia di lei" che nella nuova versione si intitola "I'll close the door behind me".
[...] I Pooh sono stati invitati in Inghilterra dalla CBS inglese (anche in Italia incidono per la CBS-Sugar) che ha così voluto imitare la consorella americana. Il mese scorso, infatti, il quartetto ha inciso lo stesso brano ma esclusivamente per il mercato nordamericano (Canada e Stati Uniti) [...].
A Londra, nella sala d'incisione della CBS, in Theobald's road, i Pooh hanno rifatto soltanto il missaggio di "I'll close the door behind me", con qualche ritocco all'arrangiamento, curato da Roby Facchinetti (organista e compositore dei Pooh), Giancarlo Lucariello (produttore) e Robert Hallen (autore del testo) [...].
«Dopo che il pubblico italiano ha riscoperto i Pooh grazie a "Tanta voglia di lei" e "Pensiero"», dice Roby, «anche il mercato straniero si è interessato parecchio alle nostre canzoni. In Brasile, per esempio, "Tanta voglia di lei" è stata prima in classifica. Anche in Argentina, Spagna, Portogallo e persino in Israele abbiamo venduto parecchi dischi [...]».
[...] I Pooh artisticamente si rifanno a loro stessi: la loro vena musicale piacerà o meno, sarà più o meno avanguardistica, sarà vecchia quanto volete, ma è autentica. Questo è molto importante [...].

02 luglio 1972 - TV Sorrisi e Canzoni - N°27 - "Scrivono le loro canzoni all'oratorio", di Fabrizio Soletti

02.07.1972 - TV Sorrisi e Canzoni - N°27 - Scrivono le loro canzoni all'oratorio, di Fabrizio Soletti   02.07.1972 - TV Sorrisi e Canzoni - N°27 - Scrivono le loro canzoni all'oratorio, di Fabrizio Soletti

[...] La vacanza, però, i Pooh se la sono presa recentemente. In occasione del lancio in Inghilterra di Tanta voglia di lei hanno trascorso qualche giorno nella capitale britannica [...]. «Una esperienza piacevole, tutto sommato. Peccato però che il lancio di Tanta voglia di lei tentato contemporaneamente anche in America, non abbia dato i risultati sperati. Ma ci riproviamo con Pensiero» [...].

Settembre 1972 - Il Monello - Numero 37 - "I Pooh - Tanta voglia di... successo", di Claudio Lippi. Caricatura di Magistrelli Spadoni.

Settembre 1972 - Il Monello - I Pooh - Tanta voglia di successo, di Claudio Lippi     Settembre 1972 - Il Monello - I Pooh - Tanta voglia di successo, di Claudio Lippi     Settembre 1972 - Il Monello - I Pooh - Tanta voglia di successo, di Claudio Lippi     Settembre 1972 - Il Monello - I Pooh - Tanta voglia di successo, di Claudio Lippi     Settembre 1972 - Il Monello - I Pooh - Tanta voglia di successo, di Claudio Lippi     Settembre 1972 - Il Monello - I Pooh - Tanta voglia di successo, di Claudio Lippi     Settembre 1972 - Il Monello - I Pooh - Tanta voglia di successo, di Claudio Lippi

«I'll close the door behind me» è il titolo di una canzone che sta per essere lanciata in questi giorni sul mercato inglese e, caso abbastanza raro, è la versione di una canzone italiana: «Tanta voglia di lei». L'hanno registrata in inglese i Pooh, che già erano stati gli interpreti della versione italiana, con la quale per tante settimane ha capeggiato la classifica di Hit Prade.
I Pooh hanno realizzato questo disco per la CBS Inglese, in Theobald's Road a Londra. L'autore delle nuove parole è Robert, Hallen, mentre arrangiatore, come al solito, è Roby Facchinetti, organista e compositore dei Pooh. È un fatto molto positivo che le industrie discografiche straniere, per la prima volta nella storia della nostra musica leggera, si interessino ad un complesso italiano. Già in Argentina, Portogallo, Brasile, i Pooh avevano ottenuto un grosso successo con «Tanta voglia di lei», ma non è una cosa nuovissima il fatto che un cantante italiano entri nelle classifiche discografiche di questi paesi, mentre appunto rarissimo è il fatto che siano Stati Uniti ed Inghilterra ad interessarsi di artisti italiani. Molto probabilmente suonando e interpretando brani cosiddetti tradizionali i Pooh si stanno rivelando il complesso italiano più originale del momento e quindi non sono una brutta copia dei complessi inglesi che per primi hanno lanciato un certo tipo di musica, con suoni ed effetti particolari [...].

17 settembre 1972 - Ciao 2001 - N°37 - Pag.72 - "I Pooh - Ora li vuole l'Inghilterra", di Armando Gallo

17.09.1972 - Ciao 2001 - N°37 - Pag.72 - I Pooh - Ora li vuole l'Inghilterra, di Armando Gallo17.09.1972 - Ciao 2001 - N°37 - Pag.72 - I Pooh - Ora li vuole l'Inghilterra, di Armando Gallo   17.09.1972 - Ciao 2001 - N°37 - Pag.72 - I Pooh - Ora li vuole l'Inghilterra, di Armando Gallo

POOH: I'll Close The Door Behind Me (CBS): Un complesso italiano e un disco di grande successo là. Inizia un po' lentamente, ma il ritornello è veramente ottimo. Il complesso mi ricorda l'atmosfera dei Bee Gees, e ciò non è assolutamente male». (Peter Jones - Record Mirror).
In questi giorni è uscito in circolazione in Inghilterra il primo disco dei Pooh; si tratta della versione inglese di «Tanta voglia di lei» e quella di Peter Jones è una delle tante recensioni che il disco ha ricevuto presso la stampa specializzata inglese [...]. «È una cosa differente» dicono alla casa discografica inglese. Incaricano subito un paroliere inglese per l'adattamento fedele del testo, mandano a Milano un produttore esecutivo e i Pooh si trovano in sala a incidere «Tanta voglia di lei» in inglese [...].
I Pooh sono venuti a Londra per una settimana approfittando così di concedersi una vacanza e per incontrare il «boss» inglese [...].
[...] Giancarlo Lucariello loro produttore e manager personale. «[...] Era la prima volta che venivamo a Londra e ad eccezione di Clarke, il produttore esecutivo che aveva aiutato Riccardo e Dody nell'incisione in inglese di «Tanta voglia di lei» non conoscevamo nessuno alla CBS inglese».
[...] Roby. «Siamo dei veri dormiglioni, eppure alle nove del mattino eravamo sempre in piedi e pronti a fare qualcosa. Abbiamo fatto i turisti andando a King's Road, Portobello, Westminster, London Tower. Poi nei pomeriggi era la volta degli studi d'incisione, dal distributore inglese dei Moog Synthetizers dove ci siamo sbizzarriti con il Moog grosso. Alla sera, via nei clubs; Marquee, Greyhound, Speackeasy vedendo innumerevoli complessi. Ci sono piaciuti i Vinegar Joe» [...].
«Siamo orgogliosi di "I'll Close The Door Behind Me" [...] perché in un certo senso sta contribuendo all'espandersi della canzone italiana all'estero che fino ad oggi è rimasta a "Sole mio" e "Volare". Avevamo già fatto la versione in spagnolo e in Sud America è andata al primo posto in molte parti». «Quello che ci dà più soddisfazione è che "Tanta voglia di lei" sia stata accettata per il mercato inglese e americano. In America il disco è uscito da un mese; non è successo ancora nulla di eccezionale, ma proprio prima di venire a Londra abbiamo ricevuto un comunicato che la stanno battendo da costa a costa e viene suonata da quasi tutte le stazioni radiofoniche. In un certo senso si è aperto un nuovo mercato, quello mondiale e dopo "Tanta voglia di lei" insisteremo con "Pensiero" che dovremmo incidere in inglese tra 15 giorni e speriamo che al secondo tentativo, se nulla succederà con "I'll Close The Door...", qualcosa si muova. Qui a Londra ci hanno detto che anche se i testi sono in inglese le canzoni rimangono sempre molto italiane, come se avessero una specie di marchio, e questo ci riempie di soddisfazione perché dimostra a tutti che nelle nostre composizioni siamo stati sempre sinceri [...]».
Ho chiesto ai Pooh quale sia la loro reazione alle voci che li definiscono i Camaleonti del '70. «Tutta questa gente credo che non ci abbia ancora visti dal vivo e fino a un certo punto non posso dargli torto» mi ha detto Roby. «In passato sono stati a vedere i vari complessi che erano nelle hit-parade e nel maggiore dei casi sono sempre stati delusi dalle loro povere esibizioni. La differenza con noi è che componiamo, scriviamo, arrangiamo e suoniamo nei nostri dischi. Non suoniamo la versione italiana dei successi stranieri. Spesso nelle nostre incisioni c'è un arrangiamento orchestrale e dal vivo dobbiamo lavorare tremendamente per sostituirlo con i nostri soli strumenti - e ci riusciamo! C'è molta gente che ci preferisce dal vivo che su disco...».
[...] Dody[....]. «Ci sono molte persone in Italia che hanno avuto la possibilità per la radio o attraverso la stampa di far sentire la urgenza del rinnovo della musica italiana per andare a pari passo con quella più avanzata inglese e americana. Molti musicisti hanno risposto al loro appello immediatamente facendo il passo più lungo della gamba: per arrivare allo stesso livello straniero almeno 9 complessi su 10 hanno preso a copiare illudendosi di essere simili, anche migliori delle formazioni che copiano. Pochissime persone si sono rese conto che per arrivare a quel certo livello bisogna arrivarci passo per passo, gradino per gradino, dalle fondamenta; altrimenti arrivi in cima e tutto ti crolla addosso come se tu fossi sopra un castello di carte. Noi abbiamo fatto tutto ciò con il tempo, pazientemente e se abbiamo venduto un milione di dischi durante lo scorso anno significa che una gran maggioranza del pubblico italiano si identifica con le nostre canzoni, che sono moderne altrimenti non sarebbero state accettate dal mercato inglese-americano, portando avanti il livello della musica italiana con ogni disco che abbiamo scritto, suonato e inciso. Ci siamo riusciti e dimmi quanti in Italia possono dire lo stesso».