Napoli ringrazia i Pooh con un premio alla carriera - Lunedi' 01.02.2016
«La Città di Napoli ai Pooh con profonda gratitudine, infinito affetto e ammirazione per l'instancabile, unica e fulgida attività artistica constellata da indimenticabili successi che hanno scritto e segnato, per sempre, la storia della musica italiana. In occasione del 50esimo anniversario della loro splendida carriera». Così recita la targa ricevuta dai Pooh alle 12:30 di sabato 30 gennaio dalle mani del sindaco di Napoli Luigi De Magistris nella cornice della sala della Giunta di Palazzo San Giacomo. A Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian, Stefano D’Orazio e Riccardo Fogli è stata inoltre consegnata la medaglia della città.
Nella video intervista rilasciata al IlMattino.it, i Pooh hanno ricordato la loro prima esibizione nella città partenopea: «Il primo concerto a Napoli» ha spiegato Facchinetti, «fu al Piper». Alla domanda se i Pooh riescano a trovare nella musica di oggi quella professionalità che loro stessi hanno dimostrato, Dodi Battaglia ha risposto: «Siamo stati tra i primi ad aver abbracciato una maniera così eclatante di fare i concerti con grandi palcoscenici, grandi impianti di amplificazione: ricordo che prorio qui a Napoli intorno al 1980 facemmo uno dei primi concerti dedicati alle grandi audience. Avendo dato un po' il "La" a questa maniera di fare i concerti, [...] in occasione di questa reunion abbiamo deciso che questo sarà un concerto più grande, più forte, più esaltante, con più tecnologie. Non poteva essere altrimenti, proprio perché abbiamo iniziato questo tipo di percorso. Spesso ci accade anche che molti dei nostri colleghi magari più giovani vengano a dire "Io ho imparato, al di là delle canzoni e della musica dei Pooh, ho imparato da voi ad allestire concerti da vedere, non soltanto la musica come espressione, ma come intrattenimento e divertimento e spettacolo».
Accennando alla partecipazione dei Pooh come ospiti al prossimo Festival di Sanremo, Red Canzian ha spiegato: «"Uomini soli" è la fotografia di un mondo che ci siamo costruiti noi e non è un mondo bellissimo e felice. Valerio Negrini, nella sua genialità, ha inventato questa entità, questo "Dio delle città" che vigila su di noi anche con una certa distrazione, perché lui ha viaggiato più di noi "e problemi non ne hai. /
Ma quaggiù non siamo in cielo, /
e se un uomo perde il filo, / è soltanto un uomo solo", cioé ogni tanto butta giù un occhio con un po' più d'attenzione. E' una canzone di una forza poetica incredibile [...]. Non ha vinto perché era bella soltanto, ma perché era una di quelle canzoni che stanno in piedi a prescindere».
Stefano D'Orazio ha poi spiegato perché fu composta "Napoli per noi", sempre nel 1990:
«L'abbiamo scritta perché avevamo un grosso rispetto, un grosso amore per questa città ed era un periodo quello in cui si sparava a zero su tutto ciò che era "sud", con la esse minuscola. Da sempre c'è il luogo comune per il quale tutto ciò che accade a Napoli sia semplicemente pizza, amore, mandolino e quant'altro, quando invece ci sono valori culturali straordinari, con gente che anche se non sa qual è il bagaglio culturale che si trascina nei secoli ce l'ha dentro nel DNA e prima o poi lo tira fuori. La nostra voglia era di raccontare quella Napoli lì, passando sopra a tutti quelli che erano i luoghi comuni di quel momento e che purtroppo lo sono ancora, anche se fortunatamente qualcosa forse sta cambiando perché ci si sta rendendo conto che questa città ha parecchie cose da insegnare».
In serata i Pooh hanno eseguito il brano "Uomini soli" per il pubblico che gremiva Piazza Dante, accorso per loro e per la manifestazione "La Città del Sorriso", la campagna di lancio del SuperEnalotto del Gruppo Sisal, sponsor del tour che partirà il prossimo giugno con il titolo "Reunion - L'ultima notte insieme".
Autore - Michaela Sangiorgi