Pooh - Rassegna Stampa Anni '80 - Anno 1980 - 1° parte

Nota

Cliccando sulle miniature si aprirà l'articolo in un pop-up grafico.

Anno 1980

16 gennaio 1980 - Corrier Boy Music - N. 3 - "Noi, i Pooh", supplemento

16.01.1980 - Corrier Boy Music - N. 3 - Noi, i Pooh    16.01.1980 - Corrier Boy Music - N. 3 - Noi, i Pooh

[...] Con un certo orgoglio ci teniamo a sottolineare che siamo stati il primo complesso italiano a usare elementi spettacolari e coreografici nel corso dei nostri concerti. È iniziato nel 1973 durante la registrazione del nostro album: Parsifal. Ci serviva qualcosa che sottolineasse le nuove sonorità di rock sinfonico della nostra evoluzione artistica; così, usammo due vecchi lanciafiamme a gasolio, che «sparavano» lingue di fuoco alte una decina di metri.
In oltre quindici anni di attività abbiamo venduto più di cinque milioni di dischi [...].
Quando componiamo, ci isoliamo tutti e quattro in una specie di villa-rifugio a Predore sul lago d'Iseo.
Facciamo molti concerti (siamo attivati a farne 400 in un anno!), e recentemente, abbiamo riempito il nostro carnet di tournée in tutto il mondo.
[...] recentemente abbiamo anche registrato un film promozionale sotto la regia di Ivan Falardi.

20 gennaio 1980 - Ciao 2001 - N.3 - Pagina 30 - "Speciale concerti", di Federico Ballanti

20.01.1980 - Ciao 2001 - N.3 - Pag. 30 - Speciale concerti, di Federico Ballanti    20.01.1980 - Ciao 2001 - N.3 - Pag. 30 - Speciale concerti, di Federico Ballanti

[...] Nella selva piuttosto popolata e in continuo movimento di gruppi e gruppetti melodici italiani, dove pare che le cose più importanti della vita siano le ragazze, i gelati al cioccolato e le conquiste del sabato sera, e dove bisogna sempre correre da qualcuno per farsi riaggiustare il cuore infranto, regnano da sempre, maestà incontrastate, i Pooh.
Quasi tre generazioni di adolescenti italiani hanno messo sul piatto, nella rituale festicciola del sabato pomeriggio, un album dei Pooh e questo non è un merito da poco per un complesso vista la estrema facilità con cui nel volubile mondo della musica leggera italiana si nasce e si muore. E se pensiamo che il gruppo è in attività dal 1966, quando nacque in piena era beat, lo stupore aumenta. Il 1980 segna il quattordicesimo anno di vita del complesso, una longevità vantata da pochissime altre band a livello internazionale. C'è da chiedersi,a questo punto, quale sia il segreto di tanto successo [...]. I Pooh hanno via via elaborato una formula-tipo di canzone melodica dal contenuto semplice, diretto ad un pubblico che nella musica leggera cerca e trova lo sfogo personale o il «sogno da sognare». Questa canzone-tipo si è naturalmente adattata ai cambiamenti di gusto, alla maturazione dei musicisti, ma è rimasta invariate nei contenuti. Il professionismo che li contraddistingue li ha sempre mantenuti un palmo sopra gli altri complessi melodici di casa nostra: oggi i Pooh sono arrivati ad un tipo di pop melodico che lascia molto spazio all'inventiva musicale, allineandosi anche alle nuove regole del pop internazionale, che vuole arrangiamenti grandiosi, una buona base ritmica, parti vocali dalle forti tinte. Ed è forse fidando in questa raggiunta maturità che il gruppo, mentre in Italia va a gonfie vele «Viva», sta per mettere sul mercato internazionale un disco composto di tutti i più grandi successi della sua carriera, naturalmente cantati in inglese e arrangiati con un suono più «americano». Sotto la guida del produttore Teddy Randazzo, nome noto in America per il suo lavoro, tra gli altri, con Barbra Streisand, i Pooh si apprestano così ad invadere anche il mercato estero, dove comunque sono già piuttosto noti per le tournée fatte in Europa e in Giappone.

IL CONCERTO
Giorno di Natale al Tendastrisce. Primo dei quattro concerti romani dei Pooh. Due immensi TIR bianchi con la scritta Pooh sulle fiancate stazionano nella parte posteriore della piazza erbosa su cui sorge il tendone: sono il simbolo della mastodonticità raggiunta dallo show del gruppo.
Il Tendastrisce è pieno ma non straripa di gente: il pubblico è composto in maggioranza di giovanissimi ma non mancano venticinquenni o trentenni con moglie e figli al seguito, inveterati fans di sempre, ansiosi forse di sentire qualcuno degli hit che in qualche modo ha partecipato della loro adolescenza.
Per primo si presenta sul palco Gino D'Eliso, musicista milanese con tendenze rock: il suo arrivo non è ben accetto al pubblico e se ne rende conto. «So che aprire per i Pooh è quasi un suicidio, ma non vi preoccupate, tre o quattro pezzi e me ne vado». Da solo, una Telecaster a tracolla e le basi guidate dal mixer. D'Eliso attacca con «Signore degli imbecilli», una canzone incisa anche dai Revolver sul loro album d'esordio. Atmosfera piuttosto fredda, si continua con «L'ora del the» e si chiude con «Pino Delirio», un rock'n'roll non molto ben riuscito: nel complesso forse una prova del genere era da evitare.
Al buio, mentre la gente fischia e applaude per l'impazienza, Roby Facchinetti, Dody Battaglia, Red Canzian e Stefano D'Orazio fanno il loro ingresso sul palco: in una esplosione di fari inizia una pomposa e abbastanza noiosa intro, condita da effetti elettronici di ogni tipo. È subito chiaro quale sarà l'andamento del concerto: ed infatti, mentre la band inizia a snocciolare i successi di «Viva» e di «Boomerang» si moltiplica l'uso del laser, dei fumoni, delle luci ad effetto, di fiammate alla Kiss. Lo spettacolo è veramente imponente e quasi distrae dalla musica; uno show, in ogni caso, di levatura internazionale. Red Canzian, che cambia il basso ad ogni canzone, si sbraccia e si dà un gran daffare nel coinvolgere il pubblico nel perfetto stile delle rock-star d'oltre Manica. Più misurato Dody Battaglia, il chitarrista in pantaloni di raso rosso, forse l'elemento più duro, con la sua Stratocaster, nel sound dei Pooh. Indubbiamente negli ultimi tre-quattro anni il suono della band dal vivo ha preso decisi connotati rock, e in questo Red e Dody svolgono un ruolo primario.
L'elemento che invece assicura ai Pooh il tradizionale timbro romantico-epico è il tastierista Facchinetti, che canta la gran parte dei brani: molto buona la sua interpretazione di «In concerto», una ballad sulla vita randagio di un gruppo pop, sulla falsariga di un famoso brano di Jackson Browne in «Runnin' On Empty». Passano poi «L'ultima notte di caccia», «La città degli altri», «Notte a sorpresa», «Tutto adesso» poi Red dà il via alle consuete esibizioni personali con una discreta performance di basso: nel corso dello show tutti i musicisti si prenderanno qualche minuto tutto per loro e il migliore di questo show risulterà quello del chitarrista, ricco di variazioni stilistiche, tonali e timbriche.
Il concerto però, nonostante la bravura dei quattro, comincia a diventare noioso per l'eccessivo ricorrere ad arrangiamenti barocchi, pesanti, e questo aspetto dei Pooh disorienta in parte anche il pubblico: è passata più di un'ora dall'inizio e i quattro annunciano un medley acustico dei loro pezzi più famosi. La gente si scalda appena sente «Quando una lei va via», «Linda», «Cercami», «Noi due nel mondo e nell'anima». Ripresi in mano gli strumenti elettrici i Pooh eseguono il successo del momento, «Io sono vivo» e il concerto si avvia alla conclusione. Il bis è d'obbligo: «Pensiero» fa sbracciare i più scalmanati fans radunati sotto il palco, poi esplode la splendida «Dammi solo un minuto» chiusa da una salva di fumoni e fiammate: un finale caldo, energico che però non riscatta le parti morte dello spettacolo.
I Pooh sono oggi un gruppo pop che guarda anche all'estero: sono senza dubbio degli ottimi musicisti ma rischiano di perdersi in questa eccessiva ricerca di estetismo fine a se stesso, a scapito della freschezza delle esecuzioni. Un concerto buono da un punto di vista spettacolare ma scontato, in fondo, nel lato musicale. Questo tipo di barocchismo romantico ha ormai fatto il suo tempo.

06 marzo 1980 - Skorpio - N.9 - Pagina 20 - "Sempre insieme amichevolmente", di Simonetta Martellini

06.03.1980 - Skorpio - N.9 - Pag.20 - Sempre insieme amichevolmente - Di Simonetta Martellini    06.03.1980 - Skorpio - N.9 - Pag.20 - Sempre insieme amichevolmente - Di Simonetta Martellini    06.03.1980 - Skorpio - N.9 - Pag.20 - Sempre insieme amichevolmente - Di Simonetta Martellini    06.03.1980 - Skorpio - N.9 - Pag.20 - Sempre insieme amichevolmente - Di Simonetta Martellini    06.03.1980 - Skorpio - N.9 - Pag.20 - Sempre insieme amichevolmente - Di Simonetta Martellini

Un successo che dura da quattordici anni, attraversando indenne mode e gusti, ha sempre del sorprendente [...].
C'è chi li accusa di non fare buona musica, di scegliere soluzioni spettacolari, che risultano di gran lunga inferiori alle loro reali capacità. Ma i fatti sono fatti: «Viva», il loro ultimo album, è ai primi posti delle classifiche di vendita, e questo non è un caso eccezionale [...].
Qual è il pubblico che li segue? Chi comprava i loro dischi quattordici anni fa non li ha dimenticati, ma strada facendo il gruppo ha raccolto altre simpatie, fino ad arrivare al «tifo» scatenato che fanno per loro gli innumerevoli giovanissimi fans. Esistono decine e decine di «club» che riuniscono gli appassionati della loro musica e non si contano le lettere che i nostri ricevono.
[...] vezzeggiativi inglesizzati come Roby e Dody - che tutti, anni fa, ci siamo inventati - sono un po' fuori del tempo, così come risultano forzati gli atteggiamenti da eterni ragazzini, gli abiti sfarzosi e luccicanti, i concerti pieni di luci, fumi ed esplosioni che fanno passare in secondo piano la musica. Musica che, peraltro, meriterebbe di essere ascoltata: i quattro sono ottimi musicisti, affiatati e competenti. Senza contare che negli ultimi anni anche i testi delle canzoni hanno acquistato una dimensione reale, interessante, ricca di spunti originali [...].
Pooh: Un nostro concerto dura circa due ore. E ogni anno facciamo fatica ad eliminare delle canzoni per far posto a quelle del nuovo album. E poi, c'è sempre la persona che si lamenta perché non abbiamo fatto «Pensiero», o «Tanta voglia di lei», o «Alessandra». Per un certo periodo abbiamo anche cercato di chiudere con un collage di tutti i vecchi successi, ma poi abbiamo capito che non è giusto proporre qualcosa che non rispecchi l'attuale momento musicale dei Pooh [...].
Dal '77 i Pooh hanno alternato una tournée italiana con una tournée all'estero: sono stati in Canada, negli Stati Uniti, in Romania, in Bulgaria, in Russia.
Skorpio: Che cosa avete riportato, dal vostro vagabondare per il mondo?
Pooh: Tanto entusiasmo, prima di tutto. E poi idee, nate dall'incontro con mentalità diverse, e strumenti, apparecchiature nuove.
Skorpio: Com'è stata l'accoglienza all'estero?
Pooh: Magnifica, sia per quanto riguarda le vendite dei dischi, sia per l'affluenza del pubblico ai nostri concerti.
Skorpio: Qual è il Paese di cui conservate il migliore ricordo?
Pooh: Senza dubbio il Canada: ci siamo rimasti a lungo ed è stato difficile venire via [...].

14 marzo 1980 - Il Monello - Pagina 3 - "Nonostante gli anni siamo sempre i più... vivi!"

14.03.1980 - Il Monello - Pagina 3 - Nonostante gli anni siamo sempre i più... vivi!    14.03.1980 - Il Monello - Pagina 3 - Nonostante gli anni siamo sempre i più... vivi!    14.03.1980 - Il Monello - Pagina 3 - Nonostante gli anni siamo sempre i più... vivi!    14.03.1980 - Il Monello - Pagina 3 - Nonostante gli anni siamo sempre i più... vivi!    14.03.1980 - Il Monello - Pagina 3 - Nonostante gli anni siamo sempre i più... vivi!    14.03.1980 - Il Monello - Pagina 3 - Nonostante gli anni siamo sempre i più... vivi!

Questo è il quattordicesimo anno di vita , per i Pooh. Un'età venerabile per un complesso, e non solo in Italia.
[...] «Non ho mai capito bene se siamo stati noi ad adeguarci istintivamente ai gusti del pubblico, o se è stato invece il pubblico a venirci dietro», dice Roby Facchinetti, il «veterano» del gruppo. «Una cosa è certa: il pubblico e i Pooh non si sono mai persi per strada, nell'arco di questi quattordici anni».
[...] Sono stati i primi a usare i laser in scena, durante i concerti. Con l'aggiunta di duecento riflettori, gli effetti di luce raggiungono così livelli da fantascienza.
[...] Impianti elettrici, apparecchiature elettroniche, elementi scenici, vengono ospitati su due enormi TIR, durante le tournée. I tecnici al loro seguito sono una trentina. La messa in scena di un loro spettacolo costa in media centocinquanta milioni, e il valore complessivo della «premiata ditta Pooh» è sul mezzo miliardo […].

24 marzo 1980 - Nuovo Sound - Pagina 24 - "Pooh Fans Club"

Marzo 1980 - Nuovo Sound - Pooh Fans Club    Marzo 1980 - Nuovo Sound - Pooh Fans Club

Marzo 1980 - Novella 2000

Marzo 1980 - Novella 2000

24 aprile 1980 - TV Sorrisi e Canzoni - "I Pooh miliardari"

24.04.1980 - TV Sorrisi e Canzoni - I Pooh miliardari

Terminata l'incisione dell'ultimo LP in preparazione in questi giorni, i Pooh rinnoveranno il loro contratto discografico. Da diverse parti sono state fatte proposte allettanti. Una nota casa discografica ha offerto 3 miliardi per tre anni e l'impegno dell'incisione di 30 pezzi: in pratica ogni canzone dei Pooh costa 100 milioni. Il quartetto si sta preparando alla tournée estiva: 45 date nei maggiori stadi della penisola.

30 aprile 1980 - Ragazza In - "Il "Pooh fans club""

30.04.1980 - Ragazza In - Il Pooh fans club

07 maggio 1980 - Ragazza In - "Il "Pooh fans club""

07.05.1980 - Ragazza In - Il Pooh fans club

08 giugno 1980 - TV Sorrisi e Canzoni - Pagina 100 - "Volano e Cantano sulle ali del vento", di Gherardo Gentili

08.06.1980 - TV Sorrisi e Canzoni - Volano e Cantano sulle ali del vento, di Gherardo Gentili    08.06.1980 - TV Sorrisi e Canzoni - Volano e Cantano sulle ali del vento, di Gherardo Gentili    08.06.1980 - TV Sorrisi e Canzoni - Volano e Cantano sulle ali del vento, di Gherardo Gentili    08.06.1980 - TV Sorrisi e Canzoni - Volano e Cantano sulle ali del vento, di Gherardo Gentili    08.06.1980 - TV Sorrisi e Canzoni - Volano e Cantano sulle ali del vento, di Gherardo Gentili

[...] Hanno appena finito di registrare al Castello di Carimate un album che uscirà in settembre. Il Castello sorge su un'altura in Brianza, vicino a Como [...]. Fino a pochi anni fa era una dimora patrizia co sale e saloni, cortili, loggiati e un teatrino privato. Qui, senza alterare quasi nulla, sono state ricavate due modernissime sale di registrazione.
È il terzo album che i Pooh realizzano al Castello [...]. Li ha raggiunti Valerio Negrini [...]. Negrini vive a Bologna, dove da anni è tornato ad abitare [...].
«L'ambiente è importante», dice Red Canzian. «[...] Per anni siamo andati a provare gli spettacoli a Roncobilaccio, sull'Appennino tosco-emiliano. Il nostro quartier generale era in un albergo lungo l'Autostrada del Sole. Provavamo in un locale a piano terra, vicino alla lavanderia. Le donne, tra profumo di bucato e sfrigolio di ferri da stiro, vegliavano su di noi come vestali. Poi ci siamo riuniti nella villa di Roby sul lago di Iseo o a Budrio, in Emilia, in un delizioso teatrino dell'800. Le canzoni del nuovo album le abbiamo decise a Firenze, in una villa sui colli».
[...] «[...] Gli autori scrivono canzoni. Dieci, quindici pezzi ciascuno. Li compongono come vogliono, alla chitarra, al piano, li incidono su cassetta, se li tengono in testa. Quando ci si riunisce, i Pooh produttori ascoltano il materiale e decidono quali canzoni scegliere [...]».
Non si sono mai avute contaminazioni [...]?
«[...] È accaduto per "Lindberg", per "Air India" e, ancora prima, per "L'anno, il posto e l'ora". [...] di 40 o 50 pezzi ascoltati se ne ricavano 14 o 15 che successivamente si riducono a 10. Gli altri non vengono scartati, nulla dei Pooh va perduto. I pezzi possono venir "riciclati" in un'altra occasione. Riciclare per noi vuol dire rivivere, ricreare, secondo l'atmosfera e lo stato d'animo».
Ha un titolo il nuovo album?
«Non ancora. Gli spunti sono tanti e belli. Anzitutto le canzoni uscite adesso in 45 giri: "Canterò per te" e "Stagione di vento"».
E le altre?
«[...] "Caro me stesso mio", una confessione davanti allo specchio.; "Numero uno", una confessione davanti alla propria vanità. "Incas", un pezzo storico-leggendario, di quelli che piacciono tanto a Negrini. "Vienna", una storia d'amore viennese. Le città contano nel disco, siano esse di mare o di provincia. Infine un pezzo molto melodico, alla vecchia maniera, con violini e tutto. Si intitola "Ali per guardare, occhi per volare"».
È cambiato il vostro stile?
«È più asciutto, più ritmico. Andiamo orientandoci verso un "easy rock", dove la parola "easy" non significa facile e "rock" non significa ostico [...]. Roby ha aggiunto alle normali tastiere il Prophet 5: 40 suoni programmati. Dody ha arricchito la sua collezione di chitarre. Red usa il basso senza tastiera. Stefano torna alle vecchie, care batterie degli Anni '60».
Per la tournée che novità ci sono?
«[...] Un banco di missaggio che sembra quello di una sala di registrazione. L'impianto luci completamente computerizzato: 270 riflettori, 30 mila watt. Un nuovo laser 6 volte più potente di quello attuale e a 4 colori: rosso, giallo, verde e blu».
Dove iniziate?
«A Montreux, in Svizzera, il 28 giugno. L'LP "Hurricane" va bene in tutta Europa [...]. Il 3 luglio, debutto allo stadio di Torino. Poi, fino ai primi di settembre, quasi ogni sera un concerto negli stadi di tutta Italia [...]. I Pooh sono una ditta fiorente [...]. Per la tournée prevediamo un miliardo di incasso. Tolte le spese (trasporti, stipendi, affitti, percentuali, pubblicità, benzina, luce) ci rimane in tasca un 15 per cento: 150 milioni da dividere in quattro [...]».

11 giugno 1980 - Ragazza In - "Pooh 'Fans Club'"

11.06.1980 - Ragazza In - Pooh 'Fans Club'

[...] Il complesso nasce nel 1966 con Valerio Negrini, Mauro Bertoli, Mario Goretti, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli.
Esce il loro primo LP "Per quelli come noi".
1967: Mauro lascia il gruppo (d'ora in poi saranno sempre 4).
1968: Mario viene sostituito da Dodi Battaglia.
1969/1971: escono "Mary Ann" e "Good bye madama Butterfly", ed un secondo LP "Memorie"; Valerio Negrini lascia il gruppo, pur restando l'autore dei testi di tutte le loro canzoni. Al posto di Valerio entra Stefano D'Orazio.
1972: due dischi d'oro.
1973: Riccardo Fogli esce dal complesso e lascia il posto a Red Canzian.
1974: ancora un disco d'oro per due milioni di singoli venduti ed un premio come miglior gruppo dell'anno.
1975: [...] d'ora in poi si produrranno da soli, curando tutte le fasi del loro lavoro.
1976: lavorano ad u nuovo LP, "Poohlover", il primo prodotto esclusivamente da loro stessi. Da Poohlover è tratto il singolo "Linda".
1977: esce l'LP "Rotolando Respirando". Da adesso, quella degli effetti scenografici [...] sarà la caratteristica del complesso.
1978/1979: esce il decimo fortunatissimo album "Boomerang" [...]. "Viva" (l'ultimo LP) corona la lunga e faticosa attività del gruppo [...].

20 giugno 1980 - Il Monello - Numero 25 - Pag. 3 - "I Pooh all'alba sul lago per una canzone"

20.06.1980 - Il Monello - Numero 25   20.06.1980 - Il Monello - Numero 25 - I Pooh all'alba sul lago per una canzone   20.06.1980 - Il Monello - Numero 25 - I Pooh all'alba sul lago per una canzone   20.06.1980 - Il Monello - Numero 25 - I Pooh all'alba sul lago per una canzone

[...] Quasi per un omaggio al lago dove sono nate alcune delle loro più belle composizioni, i Pooh hanno voluto trascorrere tre giorni di fuoco a Predore sul lago d'Iseo, a pochi chilometri da Sarnico. [...] hanno girato un filmato per la televisione interpretando l'ultima loro incisione, «Canterò per te».
«Per tre minuti e mezzo di spettacolo, tanto dura una canzone - dice Dody - abbiamo fatto fuoco e fiamme, mobilitando decine di persone e mezzi imponenti. Per esempio abbiamo portato al centro del lago una enorme chiatta sulla quale abbiamo suonato, a bordo di potenti motoscafi, abbiamo scorrazzato in lungo e in largo sull'acqua, creando figure geometriche fantastiche. Il tutto veniva ripreso da un elicottero che dall'alto ci seguiva passo passo».
[...] le facce assonnate dei quattro Pooh, svegliati alle sei del mattino, dopo una notte trascorsa in sala di registrazione. Stefano che, infreddolito, si nascondeva in un grande scialle colorato prestatogli da una signora del posto; Roby con la coperta scozzese; Red che cercava disperatamente un caffè bollente perché, non aveva ancora fatto colazione.
I quattro si sono cambiati d'abito nelle stive buie della chiatta. Il regista, che era salito sull'elicottero, dopo un quarto d'ora di riprese, preferiva scendere a terra e seguire l'esibizione da una barca, con il radiotelefono. Troppo ardite erano le «picchiate» del pilota.
Dody è giunto all'ultimo momento, in leggero ritardo, perché la sveglia dell'albergo nei pressi di Sarnico, dove aveva dormito, non era stata adeguata all'ora legale [...].
Uno spettacolo nello spettacolo, che la RAI ha anche filmato con una «troupe» e che farà parte di un documentario sui Pooh per illustrare come nasce un loro spettacolo.

25 giugno 1980 - Ragazza In - Numero 27 - "Il 'Pooh fans club'"

25.06.1980 - Ragazza In - N°27 - Il 'Pooh fans club'

[...] le date della prima settimana [...]:
28 giugno: Monthey Losanna (Svizzera).
29 giugno: Stadio di Lecco (Como).
30 giugno: Stadio di Brescia.
1 luglio: Palasport di Bergamo.
2 luglio: campo sportivo di Marene (Cuneo).
3 luglio: stadio di Torino.
4 luglio: Palasport di Rimini.
5 luglio: stadio di Perugia.
6 luglio: Arezzo [...].

Rassegna Stampa Anni '80 - Anno 1980 - 2° parte