Il fondale del palco era una gigantografia del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo.
- "Coro dei pellegrini", tratto dal "Tannhauser".
- Tutta la set-list viene suonata come un'unica suite.
- Inedito "Immagini della fantasia": si tratta di una improvvisazione di flauti riprodotti alle tastiere, poi divenuto nel 1976 "Storia di una lacrima".