Pooh - Notizie e novità del 2013 - Gennaio

Roby Facchinetti parla di Valerio Negrini a "L'Arte dell'Incontro" - Martedi' 22.01.2013

Maurizio Fabrizio, uno dei musicisti e compositori più importanti della scena musicale italiana, ha scritto per artisti importanti quali Mia Martini, Patty Pravo, Mina, Marcella Bella, Ornella Vanoni, Mietta, Al Bano, Riccardo Fogli, Eros Ramazzotti, Antonello Venditti, Renato Zero, Luis Miguel e Miguel Bosé ed altri.
Il nome di Maurizio Fabrizio è legato a canzoni di grande successo, destinate a rimanere nel tempo, ed ha così deciso di ripercorrere la sua straordinaria carriera facendolo dal vivo regalando al pubblico momenti di intensa emozione, portando in scena un recital musicale che nasce dalla volontà di condividere con amici e colleghi il suo percorso artistico così unico, ispirandosi a “La vita, amico, è l'arte dell'incontro”, un album di Vinicius de Moraes pubblicato nel 1969 con la collaborazione di Giuseppe Ungaretti e Sergio Endrigo.
"L'arte dell'incontro è un'espressione presa in prestito e che meglio di ogni altra sintetizza il senso della mia musica, frutto sempre di importanti collaborazioni. La voglia di comunicare le ragioni profonde della mia musica, di raccontare ciò che la ispira, ripercorrendo le tappe più significative del mio percorso musicale e di vita, caratterizzano questo spettacolo".
In scena con lui Katia Astarita, con la quale ha inciso di recente l'album" Bella la vita", si avvicendano e duettano artisti come Roby Facchinetti, Al Bano, Michele Zarrillo, Mango, Fabio Concato ed Angelo Branduardi, tutti sul palco del Teatro Sala Umberto di Roma.
Le sue composizioni hanno un forte potere evocativo, riescono a suscitare ricordi, speranze, antichi dolori e lontane sofferenze. Fra i brani della setlist: "Sempre", "Vai Valentina", "Brividi", "E’ la mia vita", "Strano il mio destino", "Almeno tu nell’universo", "I migliori anni della nostra vita", "Un’emozione per sempre", "Acquarello", "Che fantastica storia è la vita", "Bravi ragazzi", "Sarà quel che sarà", "Notturno", "Storie di tutti i giorni". Quest'ultima è il suo primo grande successo, scritta per Riccardo Fogli, e che lo portò alla vittoria a Sanremo nel 1982,conferendo all'autore la chiave d'accesso al mondo della canzone italiana come compositore. Rappresenta la sua svolta definitiva di artista: da compositore di talento ma conosciuto da pochi a musicista apprezzato da tutti. Nata da una sua composizione sinfonica della durata di oltre quindici minuti, è una struttura complessa da cui è stata estrapolata una cellula melodica resa autonoma e compiuta. La laboriosità del processo creativo di questo brano forse l'ha aiutato a scoprire i meccanismi che possono portare una bella idea musicale a diventare una grande canzone. Questo brano rappresenta anche idealmente il collegamento con il mondo dei Pooh, essendo il grande successo di Fogli da solista, che si palesa proprio con la partecipazione di Facchinetti a quest'evento, il quale già anni fa in alcune occasioni aveva duettato con il musicista di origine abruzzese.

Nella serata del 14 gennaio è stato ospite Roberto Facchinetti che, nel corso dell'esibizione, ha avuto modo di parlare di Valerio Negrini, venuto purtroppo a mancare il 03 gennaio. Ecco un estratto del suo discorso, ascoltabile nel filmato riportato più sotto.

"Certe cose quando ti capitano... è molto difficile da accettare perché con Valerio abbiamo vissuto una vita, una vita condivisa, una vita non solo artistica, anche umana, per cui non mi sto ancora abituando a questa grandissima perdita.
Valerio era veramente una persona straordinaria e non gli piaceva molto questo mondo, non si piaceva neanche molto. [...] lui ha suonato per un po' di anni e poi ha deciso di dedicarsi solo alla stesura dei testi. Lui aveva ritagliato un suo mondo attraverso la poesia, attraverso i testi e in questi giorni sto leggendo un po' tutto quello che lui ha fatto, fra l'altro in questo periodo noi stavamo lavorando su una mia cosa personale, un mio progetto, per cui ci si confrontava. Quel giorno lì ci siamo sentiti addirittura tre volte, per cui è ancora più pesante questa cosa.
[...] stavo dicendo che a lui non piaceva questo mondo, lui non si piaceva neanche molto. Però tutto quello che lui ha scritto sono tutte cose belle, ha sempre raccontato un mondo che lui avrebbe voluto. Ha sempre raccontato i grandi sentimenti, ha sempre raccontato il grande amore, ha sempre raccontato la sfera femminile della donna. E parecchie donne mi chiedevano "Ma Valerio come fa a raccontarci così, in questo modo?". Perché lui aveva questa capacità straordinaria di sensibilità. La sua vita era raccontare le cose belle, le cose che fra l'altro andavano nel più profondo.
[...] io devo ringraziare il nostro pubblico che ha dimostrato grande amore, un grande affetto scrivendo delle cose, standoci vicini [...].
Avevo letto una cosa in questi giorni di un giornalista, "I Pooh non hanno fatto molti video", che servono per raccontare meglio, che aiutano a raccontare meglio la storia. E quando noi l'abbiamo realizzato il video c'era qualcosa che non funzionava, è un aspetto che non ha mai funzionato perché quello che scriveva Valerio non c'era bisogno di raccontarlo attraverso le immagini, perché aveva questa capacità di far vivere i personaggi, li toccavi, li vedevi, ti identificavi. Questa era la sua grande forza.
Poi, io lo posso dire, Valerio aveva due grandissime qualità: la prima, la capacità di scrivere di grandi emozioni; poi la sua ironia. Io conosco degli autori italiani che però o sono ironici o naviagano in certi... invece lui aveva questa capacità di essere l'uno e l'altro. Chi lo ha conosciuto personalmente lo ha amato, perché ha conosciuto anche questo aspetto che non tutti hanno avuto la possibiltià di conoscere.
Un'ultima cosa, perché è la più bella, la più significativa, di un'amica che mi ha mandato un sms, uno dei tanti, che diceva, al di là della perdita, del dolore, del dispiacere, "Io non ho conosciuto Valerio, io non ho avuto questa fortuna, ma lui mi conosceva benissimo perché io mi ritrovavo in tutto quello che scriveva".

Roby Facchinetti
Roby Facchinetti mentre parla di Valerio Negrini durante lo spettacolo "L'Arte dell'Incontro".

 

L’ARTE DELL’INCONTRO
spettacolo di teatro-canzone di e con Maurizio Fabrizio con Katia Astarita
e con la partecipazione straordinaria di
ROBY FACCHINETTI e AL BANO (14 gennaio)
MICHELE ZARRILLO (28 Gennaio)
FABIO CONCATO (4 Febbraio)
ANGELO BRANDUARDI (25 Febbraio)
MANGO (11 Marzo)

Musiche eseguite dal vivo da
MAURIZIO FABRIZIO - Chitarra
LUIGI CAPPELLOTTO - Basso
ELLADE BANDINI – Batteria
EMILIANO BEGNI – Pianoforte