Lato A e lato B della copertina.
Dati
- Titolo = Roby Facchinetti
 - Data matrici = 06 febbraio 1984
 - Versione = Vinile 33 giri
 - Editore e codice = CGD 20395
 - Matrice lato A = 2C 20395-1L
 - Matrice lato A = 2C 20395-2L
 - Tipo audio = Stereo
 - Tutti i brani sono stati arrangiati da Tony Monn tranne "Due belle persone" e "Din din din" arrangiate da Franco Monald; "Gente di scena" è stato arrangiato da Roby Facchinetti.
 - Registrato e missato al Transparent Studio di Munchen
 - Recording engineers = Frank Von Dem Bottlemberg, Georg Klante
 - Il brano "Due belle persone" è stato registrato al Munchen Arco Studio, eseguito dalla Munchen Philarmonic Orchestra diretta da Franco Monaldi. Recording engineer = Frank Von Dem Bottlemberg
 - La voce è stata registrata negli studi Idea Recording
                  Milano.
Recording engineer = Gianfranco Longo
Assitente studio = Antony Pisanello - Le chitarre di Dodi Battaglia sono state registrate allo
                  studio Greenhouse di Cittadella (PD)
Recording engineer = Renato Cantele - Demos registrati agli Air Studios di Monserrat West Indies
Recording engineer = Jeremy Allom - Mixdown = Tony Monn
 - Transfer effettuato ad Half Speed agli Idea Studios Milano da Marco Inzadi
 - Programmazione keyboard = Erwin Hugo Kiennast
 - Direzione archi in "Cosa rimane" John Thrower
 - Programmazione Fairlight = Shane Dempsey
 - Studio's dog = Dino
 - La chitatta in "Quelli nati un po' in collina" è di Dodi Battaglia
 - Il fretless bass in "Cosa rimane" è di Red Canzian
 - Il sassofono in "L'anno della tigre" è di Frank Loef
 - Collaboratore alla realizzazione = Tony Monn
 - Denigratore artistico Valerio Negrini
 - Art director = Luciano Tallarini
 - Fotografie = Mauro Balletti, Jurgen & Thomas
 - Edizioni Babilonia
 - Progetto e coordinamento First Organization
 - Prodotto e realizzato da Stefano D'Orazio
 - Edizione su musicassetta della CGD, 30 CGD 20395
 
Formazione
- Dodi Battaglia = chitarre
 - Mats Bjorglund = chitarre
 - Curt Cress = batteria
 - Roby Facchinetti = voce, Oberheim, Fairlight, Minimoog, Yamaha DX7, Jupiter 8, Piano Gran Coda Bosendorfec e Steinway
 - Gunter Gebaeur = basso
 - Billy Lang = basso
 
Cosa rimane
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce: Roby Facchinetti
 
Credo che ho fatto buona musica
                raccogliendo nuovi giorni 
                non mi sono mai trovato 
                senza amore e senza fiato. 
                Ho scambiato anelli ed inquietudini 
                indifferente ed emozione 
                perché c'è gente da buttare via 
                e carissime persone.
                Cosa mi rimane da fare 
                cosa mi può meravigliare 
                cosa c'è che io 
                non conosco già 
                magari, dov'è. 
                Nel secondo tempo della vita mia 
                voglio fare conoscenza 
                con l'amico mio che abita 
                la mia testa e la mia stanza. 
                Siam cresciuti insieme come cuccioli 
                nell'Italia in bianco e nero 
                con il sesso fra le nuvole 
                all'arrembaggio nel futuro. 
                E' stato un viaggio senza respiro 
                di mondo ce ne tanto davvero 
                ma c'è un po' di me 
                che non è con me 
                chissà, dov'è. 
                Tra gli appuntamenti da non perdere 
                c'è una porta da sfondare 
                ci nascondevo i pezzi scomodi 
                e buttavo via la chiave. 
                Voglio entrarci dentro a rischiare
                solo nel mio tempo migliore 
                mi rimetterò, ci rimetterò 
                magari, no.
Note sulla canzone
Quelli nati un po' in collina
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce: Roby Facchinetti
 
Quelli nati un po' in collina 
                e poi rotolati giù 
                ha le gambe da ciclista e ha l'occhio azzurro pallido 
                l'autostrada per il mondo comincia e non finisce mai per noi. 
                Ci si ferma un po' a Milano 
                che è quasi in Inghilterra poi
                gli amori fanno i nodi come i fili dei microfoni
                se non sei un po' speciale 
                la musica è un mestiere che fa male. 
                Quelli al sangue come noi 
                mezzi alpini e messicani del nord 
                studiano la geografia 
                tra balere ballerine ma poi 
                quelli nati un po' in collina 
                fanno benzina che attraversano il Po 
                Roma e Samarcanda per noi 
                ci credi solo quando ci sei. 
                Quelli nati un po' in collina 
                fatti in casa come me 
                caricano a testa bassa e in qualche modo passano 
                io mi fido della vita la musica è un mestiere che aiuta. 
                Quelli nati un po' in collina più di una notte non si sposano
                mai
                metto in frigo un'altra luna 
                per me stesso per chi adesso è con me 
                per chi amavo tempo fa 
                per chi non esce dalla mela perchè? 
                Che mastichi una gomma e non sai 
                la stoffa da campione che hai. 
                Siamo nati un po' in collina 
                ma se rotoliamo giù 
                con il vento e con la piega noi non ci fermiamo più 
                l'autostrada per il mondo comincia e non finisce mai per noi.
Note sulla canzone
La canzone è apparsa in seguito su:
              
- 1984 – Quelli nati un po' in collina / Ti spalmo la crema (degli Skiantos) (singolo per i jukebox, CGD YD 677)
 
Due belle persone
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce: Roby Facchinetti
 
E' interessante il silenzio stasera 
                si vive bene da soli 
                leggo i giornali la mente e' leggera 
                sono momenti speciali.
                Tanti si lasciano senza rispetto
                noi niente affatto m'hai detto 
                i miei giorni con te
                sorridevano bene.
                Siamo sempre due belle persone 
                asciugandoti gli occhi ho risposto 
                ho bisogno di me.
                In questa eta' difficile 
                e' mio diritto spendere 
                la vita a modo mio 
                l'ho guadagnata io 
                quand'ero un po' piu' giovane.
                E' interessante star fuori a pensare 
                senza spiegare dov'ero 
                io forse amavo un po' troppo l'amore 
                e mai nessuno davvero.
                E cosi' certe voglie ti fanno scappare 
                e cambiare le foglie e rifare 
                c'e' il lavoro che toglie il respiro 
                ma un uomo cos'e': 
                un muro da dipingere 
                un animale un albero 
                se fosse mai cosi' 
                lo sai cosa farei 
                davvero io ti lascerei.
                Invece di decidermi 
                a far girare quel telefono 
                per dirti: amore mio 
                ti ho guadagnata io 
                quand'ero un po' piu' giovane.
Note sulla canzone
Note sulla canzone
Durante l'"European Tour 82" i Pooh cominciavano i loro concerti con un brano strumentale intitolato "Oregon" che in seguito Facchinetti avrebbe inserito nel suo disco da solista con il titolo "L'anno della tigre".
Per ascoltare il brano su Youtube: http://youtu.be/o_5nvZwBwlU
Din din din
- Testo: Stefano D'Orazio
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce: Roby Facchinetti, Alessandra Facchinetti
 
Din din din din din din din din din...
                Lasciami provare a calarmi nei tuoi panni,
                e a spostare indietro le lancette di vent'anni,
                per capire come mai non so disegnarti
                il mondo che vorresti a colori, insegui progetti d'allegria,
                mi somigli un po' troppo e sogni
                come oggi ho fatto io stessa musica
                Din din din din...
                Quando scioglierò tutti i nodi al fazzoletto
                  ed il tempo dei perchè sarà chiuso in un cassetto,
                  fare in fretta a dire CIAO, a che resta dei miei sogni,
                  tu l'hai fatto ma dimmi, dimmi,
                  ma che sapore c'è a esser grandi e lontani?
                  Dimmi, è ancora un gioco o no la tua musica? 
                  Din din din din din din...
                Ti regalerei una vita di domeniche,
                se non fosse che la vita già di sabato è finita,
                ma che vada come vada, va vissuta e attraversata,
                e se il cielo è felice, c'è il sole, ma qualche volta no,
                e si vince e si perde, e si parte e non si arriva mai,
                quanta musica din din din din din din din...
Note sulla canzone
Questo brano è stato interpretato insieme alla figlia Alessandra, la stessa a cui nel 1972 venne dedicato l'omonimo album.
Note sulla canzone
Durante il periodo di promozione televisiva del disco questo brano venne rititolato "Holiday in the park" per non fare pubblicità occulta all'omonima catena di alberghi.
C'era una volta
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce: Roby Facchinetti
 
C'era una volta il sabato sera
                Gilera Sambuca e via 
                i nonni al bar con la TV 
                Lisa dagli occhi blu 
                il primo uomo sulla luna e poi
                c'erano una volta i sogni 
                Italia-Germania, i primi guadagni miei.
                C'era una volta la prima volta 
                l'erba famosa che fa diventare musicisti e poi. 
                I comunisti, gli americani, Battisti che fa effetto a lei 
                la prima firma sul contratto e poi. 
                Trentasette giorni al sud, poi tutti a casa ed è non è più sola
                
                lei chi andava troppo a scuola 
                Corto Maltese, Maggio francese e via. 
                Via con il tempo 
                gridava e mordeva 
                che non si dormiva mai 
                c'era una volta 
                chitarra per strada 
                più India e più fantasia. 
                Ma la terra insegue il sole ed oggi so una cosa in più 
                quei tempi eran tempi da foto perché.... non c'eri tu. 
                Cambiano le libertà
                le mille lire, le bandiere, niente 
                i colori della gente 
                si sente il duemila e voglio aspettarlo qui. 
                Alla finestra 
                una vita riuscita 
                con quella che dico io 
                c'era una volta 
                la mia adolescenza 
                adesso ci sono io. 
                Che la terra insegue il sole 
                e fermate non ne fa 
                teniamo due posti vicini per noi... poi si vedrà.
Note sulla canzone
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/C%27era_una_volta_-_Pooh
Gente di scena
- Testo: Valerio Negrini
 - Musica: Roby Facchinetti
 - Voce: Roby Facchinetti
 
Dentro un nastro registrato 
                tutto quanto non ci sta
                certe luci e certe ombre 
                van perdute qua e là 
                per suonare, raccontare
                non c'è il tempo che vorrei
                vorrei consegnare il mio cuore 
                senza dire bugie 
                come frutta al sole 
                spettinato com'è?
                Ma noi siamo gente di scena 
                quasi fotografie
                stringo forte insieme 
                fra altre mani le mie.
Note sulla canzone
Note sull'album
Parte interna della copertina apribile

Versione juke-box
Etichetta: CGD YD 677
                Formato: Vinile 45 giri, versione promozionale
                Pubblicazione: 1984
                Tracce: Lato A "Quelli nati un po' in collina" - Lato B "Ti spalmo la crema" degli Skiantos
                Busta: Standard forata.
Altre edizioni dell'album
- 1984 - Edizione su musicassetta, CGD 20395
 - 1989 - Edizione su musicassetta della Warner Music, 9031-77229-4
 - 1989 - Edizione su CD della Warner Music, CGD 9031-77229-2
 - Edizione su vinile per il Giappone, CGD Seven Seas K28P479
 - Edizione su CD per la Germania, CGD 9031-77229-2
 
Rassegna stampa
Giugno 1984 - Tutto Musica e Spettacolo - N°6 - "Pooh Fans Club"
NOTA = Il brano "Holiday Inn" viene erroneamente citato con il titolo "Holiday in the Park".
[...] Parliamo un po' dell'esperienza solista di Roby [...]. Il suo album si intitola semplicemente «Roby Facchinetti» e sta riscuotendo un notevole successo. Uno dei brani, e per la precisione «Holiday in the Park», è stato sigla di apertura della trasmissione «Domenica in...» per tutto il mese di maggio [...].
12 ottobre 1984 - Il Monello - N°41 - Pag. 8 - "Che bravi attori questi orsacchiotti...", di Massimo Cerri
[...]Si dice in giro che Roby non sia stato troppo soddisfatto dalle vendite del suo LP «solo» uscito nella scorsa primavera e che anche «Tropico del Nord» abbia l'anno scorso deluso le vostre attese...
					- Certo, un LP «solo» di un Pooh non venderà mai come uno targato per intero Pooh. Ma io sono stato ugualmente soddisfatto, il mio «solo» s'è assestato sopra la media - dice Roby. E precisano gli «altri» Pooh: È vero, «Tropico del Nord» ha venduto meno delle nostre abituali 400 mila copie. Ma ci stiamo già rifacendo con «Aloha» [...].
 

