"Inca" è il secondo "film" dopo "Ci penserò domani" dei quattro che compongono la compilation recitata dedicata a Negrini.
Solenne ed epica la voce di Michele Kalamera nel racconto dell'Indio che convince il suo popolo a non temere chi "nemico non è"! Quando ascoltavo questo brano nel lontano 1980, appena adolescente, non riuscivo a non vederne le immagini, che scorrevano dinanzi ai miei occhi ad ogni passaggio. E così ecco il protagonista sfidare con toni accesi ed eroici quel bandito di Castiglia che lo ucciderà "nel nome di Dio", il tutto sviluppato all'interno di un insieme di effetti che rendono il prodotto molto simile a quegli sceneggiati RAI degli anni '70 che si ascoltavano alla radio. Molto bravi anche Mannella e Di Naccio nel rendere i personaggi vivi e credibili.
È stato il pezzo più difficile da missare: 34 tracce intrise di suoni, tutte da equilibrare. Il gong e la frase musicale ricordano il brano che fu dell'LP "STOP". Il resto è opera della fantasia generata dai miei sogni e dall'apporto tecnico-artistico del mio amico Milo Moriconi che in questo caso ha anche suonato la base.
Mi sono chiesto più volte come avrebbe commentato il grande Valerio questa mia personale rivisitazione di una sua ingegnosa opera. Peccato però che non lo saprò mai! Di certo, anche un po' inaspettatamente per quanto mi riguarda, è uno di quei pezzi che in molti hanno notato e apprezzato, proprio come esperienza assolutamente originale, se si parte dalla sua origine, ovvero dalla consapevolezza che trattasi non di un racconto tratto da un libro di storie epiche, non dalla riduzione della una sceneggiatura di un film, ma più semplicemente, dal testo di una "normalissima" canzone!

Christian Iansante

"Inca" è uno dei brani più amati dallo zoccolo duro del fandom, si tratta dela canzone che chiudeva l'album "Stop" pubblicato nel 1980. Rappresenterà per molto tempo l'ultimo testo di Valerio Negrini su temi epico-storici o comunque diversi dal classico tema amoroso. Questo aspetto è uno dei lati della scrittura del batterista bolognese più amato da una frangia dei fans dei Pooh, quelli che avrebbero forse voluto che il gruppo battesse piste più congeniali alle loro origini rock.
Il testo narra della fine dell'impero degli Incas per mano dei conquistadores, identificabili in Cortez, Pizarro e De Aguirre e tanti loro sanguinari epigoni minori, attraverso una leggenda che probabilmente colpì molto Negrini, da sempre curioso e culturalmente onnivoro. Si narra che per non sopravvivere al suo impero, l'ultimo re degli Incas disse a Pizarro che la sua natura divina lo avrebbe fatto ritornare dalla morte con il risorgere del sole, anche se lui lo avesse ucciso. Il tragico epilogo ben viene descritto invece nel testo di Valerio...

Il brano, uno dei più impegnativi vocalmente anche per le notevoli doti di Roby Facchinetti, è apparso oltre che sull'album "Stop", anche su un 45 giri pubblicato per il circuito dei juke-box, con "Caro me stesso mio" sul lato B. Una bella versione dal vivo è presente anche sul primo album live del gruppo, "Palasport" del 1982.

MICHELE KALAMERA

Michele Kalamera è un attore e doppiatore.
Nel 1963 Kalamera insieme a Gigi Proietti ha fondato il teatro stabile dell'Aquila. La sua prima prova come doppiatore risale al 1966, quando diede voce a Mark Damon nel film "Dio, come ti amo!". Voce ufficiale di Clint Eastwood (scelto dallo stesso attore). Nel suo curriculum figurano tra gli altri Robert Redford, Steve Martin e Robert Duvall in varie pellicole. Michael Caine nel film "The Prestige"; Christopher Walken, Ben Kingsley, Max von Sydow, Anthony Hopkins, Dennis Farina, Raymond J. Barry, Roger Moore.
Per quanto rigurada le serie televisive, Kalamera ha doppiato Martin Landau nel ruolo del comandante John Koenig in "Spazio 1999", nel telefilm "Missione Impossibile", ma anche nel film "Ed Wood", valso a Landau il premio Oscar. Ha dato voce a George Peppard nel ruolo del Colonnello John "Hannibal" Smith nella serie "A-Team" ed a Jerry Hardin nel ruolo di Gola Profonda in "X-Files". Ha doppiato anche personaggi dei film d'animazione Disney, come ad esempio l'imperatore Zurg in "Buzz Lightyear da Comando Stellare", ed è la voce narrante nei cortometraggi Disney dedicati a Pippo. Inoltre è la voce di Sam l'aquila in Muppets.
Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Premio Voci nell'ombra 2003 per la Miglior Voce Maschile - Sezione Cinema nel ruolo di Terry McCaleb in "Debito di sangue". Il Gran premio internazionale del doppiaggio 2009 come Miglior doppiatore protagonista nel ruolo di Walt Kowalski in "Gran Torino". Vincitore della XIII Targa "Gualtiero De Angelis" al Festival Voci 2009 a Imperia. Premio Voce maschile dell'anno attribuito dalla giuria all'8ª Gran Galà del Doppiaggio - Romics 2009 nel ruolo di Walt Kowalski in "Gran Torino".

FRANCO MANNELLA

Franco Mannella è un attore, doppiatore, regista teatrale e insegnante di recitazione.
Molto attivo sia nel cinema che nell'ambito delle serie tv e di animazione, Mannella ha dato voce a Michael C. Hall in "Six Feet Under", Roger l'alieno in "American Dad", Pedro in "Excel Saga", Ranma in "Cinderella Boy", Elim Garak in "Star Trek - Deep Space Nine", Phlox in "Star Trek - Enterprise", Otto Mann ne "I Simpson", Jean-Claude Van Damme ne "I mercenari 2 - The Expendables".
Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Premio Voci nell'ombra per la Miglior Voce Caratterista del 2006.

GUIDO DI NACCIO

Guido Di Naccio è un attore e doppiatore.
Molto attivo sia nel cinema che nelle serie televisive, Di Naccio ha dato voce ad esempio a Scott Adkins in "I mercenari 2 - The Expendables", James Hetfield in "The Darwin Awards", Jerry O'Connell in "Ugly Betty" e "Samantha chi?", Dan Feuerriegel in "Spartacus - Sangue e sabbia", "Spartacus - La vendetta e Spartacus - La guerra dei dannati", Frank John Hughes e Nashawn Kearse in "I Soprano", Darien Sills in "Person of interest".

Parole e musica: Valerio Negrini, Roby Facchinetti.
La voce di Michele Kalamera è stata incisa da Franco Mirra presso Foono Roma Film Recording - Roma.
Le voci di Franco Mannella e Guido Di Naccio sono state incise da Lelio Gorini presso Foxy John Production - Roma.
La musica di Milo Moriconi è stata incisa presso RSH Comunication - Pomezia (RM).

Autore - La Redazione