Da "Voci per Valerio" di Christian Iansante, "Fammi fermare il tempo" - Lunedi' 09.12.2013
«In questa età difficile ha due scelte il mio cuore: fermarsi o fidarsi di te!».
È' questa frase, anticipatrice di un futuro ineluttabile, che mi ha convinto a scegliere questo testo, per poi inserirlo in "Parole di Valerio", diventato in seguito "Voci per Valerio"! Quelle voci tutte molto comprese nel ruolo tristemente aulico della commemorazione. Ma questo pezzo ha qualcosa di magico in più. È molto "Negrini". Racconta una storia personale, dedicata a Paola, l'ultima moglie di Valerio, in un tempo in cui le cose della vita prendono una certa piega e cambiano il nostro destino per sempre.
Intenso e molto elegante Fabrizio Temperini nella sua sentita interpretazione. È stato l'unico collega a chiedermi di inviargli il testo qualche giorno prima: «Voglio studiarmelo!», mi ha detto. Infatti, quando è entrato in sala e ha cominciato a provare, io ed il fonico l'abbiamo subito bloccato: «Registriamola» gli abbiamo detto, «Ti sentiamo caldo!». E così e' stato. Praticamente buona la prima. Io ho sempre pensato che la recitazione sia istinto. Se l'emozione arriva subito e colpisce è tempo perso andare a cercare il complicato attraverso l'inutile: meglio tenersi stretto quello che si ha, perché a volte potrebbe non tornare più!
La base, pur ricordando perfettamente la musica del brano composta all'epoca da Canzian, fa da sottofondo al motivo senza mai disturbare, salvo nel finale quando esplode fragorosamente, a ricordarci che "quel cuore" per noi, non si è mai fermato e continuerà per sempre a suonare dentro ognuno di noi che l'abbiamo amato e ascoltato!
Christian Iansante
La canzone
"Fammi fermare il tempo" è una delle tre canzoni firmate da Canzian per l'album "Amici X sempre" del 1996. Mentre le altre due sono state firmate per i testi da Stefano D'Orazio, questa è invece affidata alle parole di Valerio Negrini, che nei versi omaggia il papà dell'amico bassista con la frase "magari un padre camionista con un cuore d'artista". Nonostante le note tensioni interne ai tempi della realizzazione di quest'album, il lavoro rappresenta nel suo insieme uno dei momenti della carriera dei Pooh in cui la maturità raggiunta dal gruppo si è sposata con la loro costante e continua ricerca di sonorità nuove, ravvisabili in tutto il disco anche agli ascoltatori meno attenti, come in questo caso l'assolo di chitarra di Dodi con un effetto "reverse" inedito fino ad allora in un loro album.
«È una fotografia. Parla di uno che si innamora di una ragazza molto più giovane di lui e vorrebbe che il tempo si fermasse per darle la possibilità di raggiungerlo. Musicalmente questo pezzo mi piace molto perchè è una bella ballata e ha un tiro da West Coast. C'è stato un periodo in cui scrivevo molto con la chitarra, adesso scrivo di più col pianoforte. Credo che i miei pezzi per i Pooh scritti con la chitarra abbiano avuto poco successo perchè erano molto "americani", un po' alla R.E.M., quindi un po' troppo distanti dal nostro mondo. Tornando al concetto del tempo che passa, credo che per tutti noi sia difficile accettare fino in fondo l'epoca in cui si vive: oggi ci sembrano meglio gli anni Ottanta o Settanta, nei Sessanta ci sembravano meglio i Cinquanta. Credo dipenda dal fatto che il passato lo conosci, mentre non è possibile avere ricordi del futuro, e anche il presente non sai cosa ti riserva. Comunque io non tornerei indietro, prima di tutto perchè non è possibile, poi perchè sono contento di quello che ho costruito, anche attraverso gli errori e le sofferenze. Tutto sommato sono contento del fardello che porto sulle spalle, è una fonte di esperienza che mi fa stare bene e comincia a darmi delle certezze. Sono più sereno adesso di quando ero giovane, quando avrei avuto la possibilità di essere spensierato e sereno. Adesso ho la certezza che, comunque vada, non mi devo vergognare o pentire di nulla perchè ho dato molto, alla vita e a tutti quelli che mi sono o sono stati vicino. Penso di non avere debiti con nessuno. Ma soprattutto sono un uomo sereno perchè posso vivere con pochissimo ed essere felice. A tavola, per esempio, mi accontento di pochissimo e sto bene. E posso vivere un anno con due paia di jeans. Vado in tour con sei magliette, che ovviamente lavo in continuazione. Non me ne frega niente di possedere cose inutili. Invece amo circondarmi di cose belle, a cominciare da una bella casa per me e per i miei figli. Mi piace che si sia il camino perchè d'inverno lo tengo sempre acceso. Ma se un giorno non dovessi più permettermi queste cose credo che non ne soffrirei. Anzi, più passano gli anni, meno esigenze ho. Ormai mi interessa solo la qualità e dico che se hai tre cose belle e te le godi, è molto meglio che averne cento e lasciarle lì a prendere polvere». Red Canzian
La canzone è apparsa solo sull'album "Amici X sempre" del 1996, come terza traccia.
La voce
FABRIZIO TEMPERINI
Fabrizio Temperini è attore, doppiatore e direttore del doppiaggio.
Ha doppiato vari film che vedono come protagonisya George Clooney, come ad esempio "La sottile linea rossa", così come Daniel Day Lewis in "Il mio piede sinistro".
Attivo nel doppiaggio dei telefilm, ha nuovamente dato voce a George Clooney nella serie "E.R. - Medici in prima linea", a
Mark Keller in "Squadra Speciale Cobra 11", ad Avery Brooks in "Star Trek: Deep Space Nine", a Robert Beltran in "Star Trek: Voyager", a David Boreanaz in "Bones", a
Michael Emerson in "Person of Interest" e "Lost".
Note tecniche
Parole e musica: Valerio Negrini, Red Canzian.
La voce di Fabrizio Temperini è stata incisa da Roberto Martinelli presso Fono Roma Film Recording - Roma.
La musica di Fabrizio Cini è stata incisa presso Arca Produzioni - Pescara.
Autore - La Redazione