Dodi Battaglia e Nuovo IMAIE per l'equo compenso - Giovedi' 31.03.2016
Lo scorso 23 aprile presso la sala Nassirya del Senato è stato presentato nel corso di una conferenza stampa l’emendamento della senatrice Elena Fissore, approvato in X Commissione Senato nell’ambito del DDL sulla concorrenza il 15 marzo. Tale emendamento era atteso da molto tempo da parte degli artisti che operano nel settore musicale ed audiovisivo, andando ad equiparare la legislazione italiana a quella europea: la liberalizzazione del mercato dell’intermediazione dei diritti connessi ai diritti d’autore per la categoria musicale va a interrompere la condizione di subordinazione rispetto alla figura del produttore discografico che per legge (art. 73 LDA 633/1941) aveva il potere esclusivo di negoziare e incassare, per sé e per i propri artisti, tutti i compensi pagati dagli utilizzatori (ad esempio reti televisivie e radiofoniche, esercizi pubblici) e dichiara incedibili i loro diritti.
"In un clima di liberalizzazione e di correttezza è giusto che gli artisti abbiano la facoltà di negoziare i loro diritti direttamente." Dodi Battaglia
Dodi Battaglia, storico chitarrista dei Pooh, era presente all'evento in quanto, all'interno di Nuovo IMAIE, è portavoce dell'assemblea dei delegati settore musica. Nelle interviste video rilasciate ha così spiegato: «Finalmente siamo all’alba del riconoscimento dei diritti che da quarant'anni gli interpreti ed esecutori stanno aspettando. Nella musica non ci sono solo i grandi artisti, i grandi autori, ma esistono anche gli interpreti, gli esecutori, quelli che poi materialmente eseguono le loro parti nei dischi. Sono una serie di diritti che è corretto vengano riconosciuti senza intermediazione: fino a oggi questi diritti passavano da una categoria, quella dei produttori, che li ha gestiti per conto di altri. In un clima di liberalizzazione e di correttezza è giusto che gli artisti abbiano la facoltà di negoziare i loro diritti direttamente. La musica viene fatta sì dai grandi interpreti, dai grandi artisti, dai grandi cantanti, ma grazie alla professionalità ed al know-how di tanti strumentisti, musicisti, session man, di quelli che oggi si chiamano music maker, da persone che collaborano al progetto, ed è corretto che i diritti vengano loro corrisposti direttamente senza l’intermediazione di un produttore discografico che ha altri interessi. I giovani hanno dalla parte loro un grande entusiasmo che li porta ad andare avanti, tutti siamo stati così, però spesso questo grande entusiasmo li porta a non essere informati di come devono essere gestiti i loro diritti e magari si ritrovano all’età della pensione a desiderare di aver fatto scelte più consapevoli. Questa norma va in questo senso, in quello di dare più diritti a quello che è il lavoro degli artisti conclamati ma soprattutto dei giovani».
Altri artisti presenti alla conferenza stampa sono stati Moni Ovadia, Cecilia Chailly, Leo Nucci, oltre a Gianluca Chiodaroli (presidente della collecting ITSRIGHT) e Andrea Micciché (presidente della collecting Nuovo IMAIE).
Autore - Michaela Sangiorgi