Nota
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Anno 1986
29 luglio 1986 - Intrepido Sport - N°30 - Pagina pubblicitaria
20 ottobre 1986 - Testata sconosciuta - "Tanta voglia di loro", di Fabrizio Zampa
A festeggiarli domenica sera al Palauer erano in tredicimila, con candeline, striscioni, razzetti luminosi, bandiere e soprattutto tanto entusiasmo, tanto calore e la sicurezza, portata a casa, di non restare delusi. [...] nel loro concerto romano, che ha aperto la lunga tournée con la quale i quattro musicisti celebrano il ventesimo anno di attività e di successi [...], offrendo al pubblico più di due ore e mezza di musica piacevolissima, suonata e cantata con gran classe e gran professionismo e proposta come sempre in una cornice spettacolare di alto livello.
Un palco enorme dominato da otto colonne luminose, uno splendido impianto luci computerizzato, effetti di vario genere, una «scaletta» sapientemente costruita, suoni e missaggio all'altezza della situazione, una sezione di fiati aggiunta alla formazione-base (Claudio Pascoli, Amedeo Bianchi e Gigi Muccioli [...]), la consueta capacità di stabilire con la platea una comunicazione immediata e reciproca: questi i punti di forza del concerto, nel quale i Pooh hanno proposto una trentina di titoli alternando ai loro hit (La mia donna, Stella del Sud, Asia non Asia, Parsifal, Un posto come te e così via, nonché i successi dei vecchi tempi come Pensiero, Piccola Katy o Tanta voglia di lei, riuniti in una serie di medley) quasi tutti i brani del nuovo album uscito da quindici giorni e già in testa alla hit-parade (come Giorni infiniti, Venti, Non si può rifare il mondo in due, Terry B., Amori e dintorni, C'est difficile mais c'est la vie, L'altra parte del cielo) [...].
Come hanno fatto a restare sulla cresta dell'onda per tanto tempo? «Forse - spiegano i Pooh - alla base c'è soprattutto la stima reciproca che abbiamo l'uno per l'altro. In vent'anni le liti e le discussioni non sono mai mancate, ma questa stima non l'abbiamo mai perduta. E poi ormai ci siamo organizzati: ciascuno ha il suo incarico, le sue responsabilità, il suo ruolo». Dodi Battaglia, chitarrista, è quello che cura la parte musicale: si occupa degli arrangiamenti, dei suoni, dell'aspetto tecnico, ed è «l'anima più calma fra noi quattro». Robi Facchinetti, tastierista, è l'autore dei maggiori successi del gruppo [...]. Stefano D'Orazio, batterista, si occupa dell'organizzazione generale e dei rapporti con la televisione. Red Canzian, bassista, pensa alla stampa, alle pubbliche relazioni, alle copertine degli album e alla realizzazione tecnica dei dischi in studio.
Sono diventati ricchi, i Pooh, in vent'anni? «Non molto. Di soldi ne abbiamo visti passare tanti, ma ne abbiamo anche spesi. Secondo le regole una ditta dovrebbe reinvestire nel lavoro il 50 per cento dei guadagni, noi invece investiamo il 75, anche l'80 per cento. Questo tour, per esempio, costa circa quaranta milioni al giorno di spese, e alla fine andremo pari. [...] la nostra forza è la fedeltà del pubblico, che non abbiamo mai tradito. Un pubblico che, come dimostra un'indagine che abbiamo fatto fare, per il 50 per cento è fra i 15 e i 18 anni [...]».
Dicembre 1986 - Tastiere - Numero 11 - Pagina 6 - "Pooh ad un passo dalla leggenda", di Paolo Battigelli