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Da "Voci per Valerio" di Christian Iansante, "Padre a vent'anni" - Lunedi' 24.02.2014

 

Questo brano è tra quelli nascosti in "solchi" meno visitati. Eppure racconta una storia troppo vera per non essere ricordata.
Scritta ai tempi di una Jugoslavia che andava in pezzi e in una Europa post muro rivendicante identità e autonomia, la canzone ha come protagonista un bimbo appena nato che parla al suo giovanissimo papà attraverso il pensiero. Padre che non ha ancora conosciuto e che potrebbe non vedere mai perché il rischio di chi combatte al fronte è quello di poter morire ad ogni istante.
Non potendo utilizzare un neonato vero per ovvie ragioni, ho comunque chiamato un bambino che desse ugualmente l'idea che quelli narrati non fossero i pensieri di un adulto. Tito è in assoluto tra i bambini che vanno per la maggiore nel doppiaggio italiano ed ho fatto appena in tempo: oggi a meno di un anno non avrei più potuto chiamarlo, la sua vocalità è cambiata in quella di un adolescente, a conferma che il tempo non fa pause mai e il passato non ritorna.
Così come non sarà possibile immaginare quel teatro di guerra, in una terra segnata per sempre da un cambiamento, che non troverà mai più quegli assetti, se non attraverso qualche vecchio filmato, o semplicemente una canzone come questa! Davvero bellissima!

Christian Iansante

La canzone

Questa settimana tocca a "Padre a vent'anni", una canzone scritta da Valerio Negrini su musiche di Dodi Battaglia e che è tutt'ora molto cara al chitarrista.
I militari italiani impegnati all'estero sono ormai una costante di tutte le Missioni ONU che vedono il nostro paese partecipare con compiti di polizia e di task force in collaborazione con gli altri paesi coinvolti. Alto il tributo di sangue pagato, purtroppo, dai nostri connazionali in divisa. Valerio riesce a parlarne senza prendere posizioni, semplicemente tramite un bambino che sa del giovane padre impegnato in un lavoro da "eroe".
Sono tanti i giovani che scelgono la vita militare per motivi di sostentamento e per assenza di prospettive lavorative, poi l'orgoglio e lo spirito di corpo prende il sopravvento e si ritrovano a fare comunque il loro dovere, a volte loro malgrado. È una lettera immaginaria molto toccante che un giovane padre, militare in missione di pace in un angolo sperduto della terra, riceve da suo figlio: il bambino capisce che il suo papà non è lì a far la guerra ma a cercare di far prevalere i valori della libertà e della pace, ma vuole solo che il suo papà torni a casa sano e salvo, perchè ha bisogno della sua figura, nonostante la differenza di età sia a volte quasi minima in questi casi e come specificato dal titolo della canzone, data la giovane età del genitore.
Il testo dimostra per l'ennesima volta la potenza espressiva delle immagini descritte da Valerio e le grandi istanze sul perchè della guerra restano le stesse del background culturale dell'autore. Valerio era molto avanti e parlò già a quel tempo di un tema diventato poi di scottante attualità negli anni seguenti.
La canzone, apparsa sull'album "Cento di queste vite" del 2000, non è mai stata ripubblicata su nessun antologia ne album live.

La voce

Tito MartedduTITO MARTEDDU

Tito Marteddu è un doppiatore che, nonostante la giovane età, vanta un nutrito curriculum nel doppiaggio di film, pellicole di animazione, serie televisive, soap opera e cartoons.
Ha dato voce a Christian Thomas Ashdale in "Amabili resti", Charles Henry Wyson in "Il curioso caso di Benjamin Button", Maxwell Perry Cotton in "Elysium", Joseph Pupo in "Sex and the City 2", Sage Ryan in "Piranha 3D", Cooper Timberline in "L'Uomo d'Acciaio", Nathan Gamble in "Il Cavaliere Oscuro".
Nel campo dei telefilm ha doppiato ad esempio Benjamin Petry in "The Lost Room", Alexander O'Loughlin in "Life on Mars", Isaac Hempstead Wright in "Il trono di spade", Preston Bailey in "Dexter", Chandler Riggs in "The Walking Dead", Sidney Johnston in "I pilastri della Terra", Jason Spevach in "Being Human".

Note tecniche

Parole e musica: Valerio Negrini, Dodi Battaglia.
La voce di Tito Marteddu è stata incisa da Franco Mirra presso Fono Roma Film Recording - Roma.
La musica di Fabrizio Cini è stata incisa presso Arca Produzioni Spoltore - Pescara.

Autore - La Redazione