Pooh - Notizie e novità del 2016 - Aprile

Marzullo racconta i Pooh a "Settenote" su RAI 1 - Martedi' 12.04.2016

Valerio Negrini nel 1969

Nella notte di lunedì 11 aprile è andata in onda su RAI 1 una nuova puntata della trasmissione "SETTENOTE - Musica e musiche... e parole", ideata e condotta da Gigi Marzullo. La puntata di ieri, dedicata ai Pooh ed ai loro cinquanta anni di carriera, si è aperta con un medley composto da "Piccola Katy" in versione acustica, interpretata a "Porta a porta" in occasione dei 40 anni del gruppo; Roby Facchinetti in un intenso passaggio da "Uomini soli"; Red Canzian con "Se c'è un posto nel tuo cuore" nella versione di "Opera Seconda" del 2012.
Dopo una introduzione di Gigi Marzullo, ha preso la parola Marco Molendini, giornalista e critico musicale. Tra l'altro ha detto: «Cinquant'anni di storia sono un record, record che hanno raggiunto nella musica grandi gruppi rock, li abbiamo celebrati in questi anni, dai Rolling Stones per esempio su tutti. Ma per i Pooh la vicenda è molto diversa, nel senso che è una storia molto nazionale, è una storia fondamentalmente legata, pur nascendo nel solco del rock, a quella che è la tradizione melodica italiana. E infatti il legame che i Pooh hanno con la tradizione della nostra canzone è piuttosto forte ed è segnata anche dalle vicende che hanno contraddistinto la loro storia: dal Festival di Sanremo al successo ultra popolare di tanti dischi, di tante canzoni, ma poi anche dal modo appunto di proporsi e il modo in cui hanno vestito le loro canzoni, la loro musica».
Al termine dell'intervento è stata la volta di uno dei tre filmati, a mio parere, più interessanti: "Per te qualcosa ancora", presentati da Claudio Lippi in una trsmissione risalente al 1974. Il quartetto, con in organico Red Canzian giunto da poco più di un anno, propongolo il lato A del 45 giri a promozione della prima raccolta dedicata ad un gruppo pop italiano, "I Pooh 1971-1974".

Red Canzian e Stefano D'Orazio nel 1974
Red Canzian al basso e Stefano D'Orazio alla batteria.

Dodi Battaglia nel 1974
Dodi con la chitarra a doppio manico StanTom (Stanzani Tomassone), realizzata a Bologna.

Secondo filmato di una certa rilevanza è quello relativo a brano "Mary Ann" proposto dal palco del Cantagiro del 1969. In formazione sono ancora presenti il fondatore dei Pooh Valerio Negrini, alla batteria, insieme a Riccardo Fogli, al basso e interprete della canzone.

Roby Facchinetti e Dodi Battaglia nel 1969
Roby Facchinetti ed un giovanissimo Dodi Battaglia, all'epoca da meno di un anno nei Pooh.

Riccardo Fogli nel 1969
Riccardo Fogli mentre interpreta "Mary Ann", brano in concorso al Cantagiro del 1969.

Gigi Marzullo ha così spiegato da cosa deriva il nome del gruppo: «In origine si chiamavano Jaguars, "i giaguari", nome in seguiro mutato nel meno aggressivo Pooh ispirato, pensate, al tenero orsacchiotto protagonista dell'omonimo cartone animato. Siamo negli anni '60, tra i primi grandi successi "Piccola Katy", chi non l'ha cantata? Chi non la ricorda? "Tanta voglia di lei", "Noi due nel mondo e nell'anima"».
A seguire il terzo filmato in bianco e nero, "Tanta voglia di lei" risalente al 1971 e con Riccardo Fogli ancora in formazione. A seguire "La casa del sole" cantata da Roby Facchinetti e "Noi due nel mondo e nell'anima" con Dodi Battaglia.

"Quella dei Pooh è poesia in musica, in altre parole, parole incise al ritmo della melodia nella memoria collettiva." Gigi Marzullo

Gigi Marzullo: «Con "Uomini soli" hanno vinto il Festival di Sanremo alla loro prima e unica partecipazione in gara. Con "Dammi solo un minuto", con "Chi fermerà la musica" hanno dominato a lungo le classifiche».
Al termine del medley con i brani sopra citati, la parola è passata nuovamente a Marco Molendini, poi a Marzullo: «33 album e oltre 20 milioni di dischi venduti in cinquant'anni di carriera, con una formazione che ha registrato più di una rivoluzione nei componenti, rimanendo però sempre fedele ai toni del pop ricco di coralità, polifonia e melodia. Quella dei Pooh è poesia in musica, in altre parole, parole incise al ritmo della melodia nella memoria collettiva».
Dopo "Pensiero", "E non serve che sia Natale" e "Pierre" nella versione di "Opera Seconda", Marzullo ha così concluso: «"La donna del mio amico", "Cercando di te", "Dimmi di sì": i Pooh cantano l'amore in tutte le sue declinazioni, raccontano in musica la vita di ogni giorno. Tradizionali, sperimentatori rivoluzionari al tempo stesso: loro è il primo videoclip italiano. Sono i primi ad utilizzare nei concerti impianti audio, luci e palco di propria proprietà».
Ultimi brani proposti: "La donna del mio amico", "Cercando di te", "Dimmi di sì", tutti in versione acustica.

La puntata della trasmissione "SETTENOTE - Musica e musiche... e parole" dedicata ai Pooh è visionabile sul sito RAI cliccando su questo link.

Autore - Michaela Sangiorgi