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"Katy per sempre": tante canzoni per una sola vita  - Lunedì 04.01.2021

Roby Facchinetti - Katy per sempre

Possono le canzoni di una band la cui attività artistica è stata lo specchio per mezzo secolo della storia socioculturale dell'Italia, divenire l'inconsapevole testimonianza della vita di una persona? È questa la domanda alla quale Roby Facchinetti ha dato risposta con il suo romanzo "Katy per sempre", ispirato dalle vicende di una fan dei Pooh. Pubblicato il 22 settembre 2020 dalla casa editrice Sperling & Kupfer, nelle sue 208 pagine la storia di Rita si dipana lungo diciannove capitoli, preceduti da una intensa e toccante dedica alla moglie Giovanna Lorenzi.
Nel corso di una serie di interviste radiofoniche, Facchinetti ha spiegato come è nato e si è sviluppato il libro, originato da un messaggio giunto al termine del concerto di addio tenuto dai Pooh il 31 dicembre del 2016 a conclusione del trionfale "Tour Reunion - L'ultima notte insieme" organizzato per salutare un'ultima volta il pubblico. «Eravamo tutti particolarmente emozionati, particolarmente commossi», ha spiegato Roby. «Ogni sera, quando si saliva sul palco, di fronte avevamo il pubblico che sapeva che era l'ultima volta e si leggeva negli occhi di chiunque la commozione, le lacrime. Questo noi lo abbiamo vissuto fino all'ultimo concerto. Come chiudiamo noi la nostra storia? [...] La riflessione è stata: beh, possiamo finire solo con un enorme, infinito "grazie". Ecco perché è andata "Solo voci". Quello è un grazie di tutto, per tutti, a tutti, rivolto veramente a tutti: alle nostre compagne, al nostro pubblico, alla nostra fortuna, alle nostre stelle che comunque non ci hanno mai abbandonato [...] È stato un grande ringraziamento a tutti, a tutti veramente, soprattutto a quelli che hanno seguito la nostra storia da sempre vicino, ma anche solo per un giorno».

Abbiamo tre modi di ascoltare la musica: possiamo sentirla, ascoltarla o viverla. Roby Facchinetti

Terminato l'ultimo saluto al pubblico dal palco dell'Unipol Arena di Casalecchio di Reno, alle porte di quella Bologna che i Pooh li vide nascere, Roby si trovò ad essere «completamente svuotato, stanco, sfinito, commosso, perché non si poteva non pensare che era l'ultima volta, che era l'ultima fotografia, l'ultima volta sul palco insieme. È stato un concerto dolorosissimo [...], anche perché nel frattempo c'era la diretta con duecento cinema. Sono entrato in camerino, ho chiuso la porta e improvvisamente mi son trovato da solo, nel silenzio assoluto. Mi sono seduto sulla poltrona, ho preso in mano il telefono che era spento, l'ho voluto accendere giusto per distrarmi e improvvisamente ho visto che c'era una infinità di messaggi [...]. Uno di essi iniziava più o meno così: "Questa sera è tutto finito: la vostra storia, la mia vita che era praticamente la vostra storia, eravamo un tutt'uno. So che cosa mi aspetta nel mio domani: non ti preoccupare, nulla di grave. Grazie per tutto quello che mi avete regalato. Questo è stato per me, tu lo sai, perché ti ho raccontato un po' la mia vita. Sai la vostra musica quanto mi ha aiutato nel corso della mia vita, soprattutto nei momenti difficili. Chissà se racconterai la mia storia in un libro, un giorno"».
Si presentò così l'occasione per Roby di concretizzare una idea ben precisa: «Era veramente da tempo che volevo fare un libro in cui parlare di quanto può essere importante la musica nella nostra vita. Ho capito immediatamente quale poteva essere il libro da fare: raccontare in un romanzo la vita di questa persona che scoprì i Pooh quando aveva 16 anni con "Piccola Katy". Anche se lei si chiamava Rita, da quel momento l'hanno chiamata tutti Katy perché come la piccola Katy del brano lei ha voluto fuggire di casa e da quel momento la musica dei Pooh non l'ha mai abbandonata». Ma lo scopo del Facchinetti scrittore non si ferma a questo: «Volevo parlare anche dell'importanza che la musica può avere nella nostra vita. È un romanzo dove tutti si possono riconoscere: tutti quelli che hanno amato la nostra musica, ma anche tutti coloro che la amano, che ne hanno capito l'importanza. Perché abbiamo tre modi di ascoltare la musica: possiamo sentirla, ascoltarla o viverla».

C'era questa simbiosi fra la sua vita e la nostra musica al punto che la nostra musica le ha salvato veramente la vita. Roby Facchinetti

La Katy della canzone nacque in un periodo storico ben preciso, come spiegato da Roby: «La musica ha rivoluzionato il gap generazionale tra genitori e figli quando i giovani si sono accorti forse per la prima volta che attraverso la musica potevano comunicare. Parlo soprattutto delle band, dai Beatles in poi: hanno fatto musica [...], hanno capito che potevano comunicare e potevano essere ascoltati e da lì le grandi band hanno consegnato alla storia le matrici della nuova musica pop influenzando tutti gli adolescenti, i giovani [...]. Non c'era solo la musica che stava cambiando, ma anche la cultura, anche tutto quel mondo che andava inevitabilmente cambiato, anche questo gap generazionale. Per cui cosa potevano fare i ragazzi per farsi ascoltare? Fuggivano di casa [...] ed era un modo, la chiamavano protesta, una delle azioni che dimostravano questo disappunto. "Piccola Katy" era una poesia che scrisse Valerio che parlava di questa Katy che una notte fugge, poi rientra, poi non ha questo coraggio, non porta fino in fondo questo suo progetto perché ritorna a casa prima che i suoi si sveglino. Quello era il clima che si respirava».
Ognuno dei diciannove capitoli del romanzo dedicato a Rita porta il titolo di una canzone dei Pooh, scelta perché «quel brano in quel momento nella sua vita era la sua vita: raccontava un'esperienza, perché questa è la grande magia della musica», ha spiegato Facchinetti. «Anzi, questa cosa mi ha aiutato moltissimo a scrivere il libro, attraverso le canzoni che rappresentavano la sua vita. Sarebbe stato ancora più impossibile per me scriverlo se non ci fosse stato questo aggancio».
Ma chi è la protagonista del romanzo? Roby la descrive in questi termini: «Katy non vuole stare alle regole, infatti a 16 anni tenta di fuggire di casa. Lei ha avuto una vita molto coraggiosa, perché è una donna molto coraggiosa, molto forte: ha una vita che attraversa in parte gli anni Sessanta, Settanta, Ottanta, gli anni in cui l'Italia fa grandi conquiste, sociali e non, gli anni dove la donna si è imposta perché ha voluto, ha preteso giustamente la sua indipendenza lavorativa e non. E lei vuol essere una donna indipendente, ottenendolo anche a caro prezzo. Non è particolarmente fortunata in amore, ha un marito che la fa soffrire molto. Parecchi brani nostri, scritti da Valerio ma in parte anche da Stefano, sono dei veri spaccati di vita e quei brani raccontavano in quel momento esattamente le sue esperienze, per cui c'era questa simbiosi fra la sua vita e la nostra musica al punto che la nostra musica le ha salvato veramente l'esistenza. Lei è venuta ai nostri concerti, ha incontrato e conosciuto altri amici, oltre ad aver conosciuto me ha conosciuto anche tutti gli altri Pooh. Ha conosciuto Valerio, con lui aveva un rapporto speciale perché in alcuni brani di Valerio lei si riconosceva in modo particolare, ha segnato veramente la sua esistenza».
Il dipanarsi della storia offre inoltre l'opportunità ai fan di porsi idealmente alla prova nel riuscire a cogliere gli accenni ed i rimandi a tutti i brani citati a volte palesemente, altre volte in modo velato. Una occasione anche per andare a riascoltare brani magari lontani nel tempo, ma appartenenti ad un canzoniere ricco e senza eguali.

Roby Facchinetti - Foto di Riccardo Ambrosio.
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Il nostro pubblico è sempre stato veramente straordinario, un pubblico che potrebbe invidiare chiunque, qualsiasi artista, non solo italiano. Roby Facchinetti

Facchinetti spiega così il senso del libro: «Ha un finale a sorpresa che trovo emozionante, quando lo rileggo mi emozioni anch'io: vi stupirà molto, ne sono convinto. Questo libro racconta la storia di Katy, ma può essere la storia di chiunque: [...] è nato di conseguenza alle esperienze che ho avuto. Nella mia vita, durante il mio percorso professionale ho incontrato talmente tante persone che mi hanno detto, mi hanno ripetuto più volte che la musica dei Pooh, la mia musica li ha "salvati": mi facevo raccontare il perché ed allora tutte queste esperienze vere, dirette, mi hanno poi fatto decidere di scrivere questo romanzo che parla sì della vita di un  persona, ma il cuore portante è la musica che fa capire quanto può essere importante nella nostra vita. Il mio desiderio è che arrivi a chi soprattutto non l'ha ancora compreso, non ha questa consapevolezza profonda della magia, dei miracoli che può fare la musica. Chi l'ha capito si ritrova completamente».
Roby ha inoltre parlato dei fan dei Pooh: «Noi abbiamo sempre avuto un pubblico veramente speciale. In cinquant'anni di attività, siamo tornati nella stessa città sai quante volte, conoscendo magari le prime volte coloro che erano inizialmente dei semplici fans, poi nel tempo sono diventati amici. Negli anni abbiamo conosciuto la moglie o il marito, poi il figlio o la figlia e siamo entrati veramente nel cuore di tante, tante persone: questo è, credo, il patrimonio più importante per noi, perché senza il pubblico la nostra storia sarebbe finita dopo pochissimo. E paradossalmente dopo la nostra Reunion, ormai sono passati quattro anni, la nostra storia si sta impreziosendo sempre di più: l'abbiamo visto le volte che hanno trasmesso dei nostri special televisivi facendo dei numeri incredibili, questo a dimostrazione che c'è ancora tanta voglia di noi, tanta voglia di rivederci, forse perché la nostra storia si è conclusa il 30 dicembre del 2016 [...]. Ci fa veramente molto piacere. Il nostro pubblico è sempre stato veramente straordinario, un pubblico che potrebbe invidiare chiunque, qualsiasi artista, non solo italiano».

In occasione di una delle interviste utilizzate come fonte bibliografica per questo articolo, Roby ha affermato: «Siamo parlanti e pensanti, tutto il resto è polvere». In un periodo storico nel quale sembrano sempre più contare esclusivamente il qui e l'ora, personalismi ed assolutismi, affidare alle pagine di un libro le vicissitudini di una persona che ha scandito la propria vita attraverso le canzoni di un gruppo pop sa di favola moderna. Ma una favola non è, in quanto ognuno di noi, fan dei Pooh o di qualsivoglia altro gruppo od artista, almeno una volta nella propria vita è stato colto dalla sensazione di meraviglia che scaturisce quando ci si rende conto che le strofe di una canzone stanno descrivendo un intimo stato d'animo, piuttosto che una esperienza, se non aprire una vera e propria finestra sul proprio passato. Una emozione tanto più netta e segnante se a scrivere quelle storie sono anime che sanno andare oltre il velo delle apparenze, riuscendo a leggere l'uomo nelle sue profondità ed offrendo del mondo ideali fotografie scattate secondo nuove, inusuali prospettive.

Autore - Michaela Sangiorgi