Pooh - Notizie e novità del 2020 - Settembre

Parsifal, il cavaliere che scelse l'amore - Martedì 01.09.2020

1973 - I Pooh posano nel Castello di Vezio

Nel mese di settembre del 1973 veniva pubblicato l'album che sarebbe divenuto l'emblema della svolta stilistica dei Pooh: "Parsifal". Il 33 giri costituiva il risultato del lavoro cominciato con "Opera Prima" sotto l'attenta guida del manager Giancarlo Lucariello: deciso a dare al gruppo una precisa impronta stilistica, l'album del 1971 era stato una sorta di "traghettamento" dei Pooh dall'epoca beat agli anni '70. "Alessandra" era servito per aggiustare il tiro ed affinare ulteriormente le qualità compositive, di scrittura dei testi ed interpretative del gruppo, grazie anche all'indispensabile apporto del Maestro Gianfranco Monaldi e dell'orchestra.
Con la title track del 33 giri "Parsfial" si ebbe il raggiungimento di un obiettivo molto importante: la dimostrazione a pubblico e critica che i Pooh non erano solo quelli della canzone romantica rivolta ai giovani, ma erano capaci di incursioni nel Prog ed in tematiche impegnate. Ci furono un compositore che, facendo tesoro di una serie di brani strumentali composti negli anni precedenti e traendone il meglio, seppe offrire una base sulla quale un paroliere intesse il racconto di un eroe che decide di abbandonare la gloria per seguire l'amore, la cui pura espressione ci viene manifestata dai due assoli di un giovane chitarrista che ebbe l'intelligenza di capire che quello era il momento giusto per offrire il meglio di se stesso.
Come spiegava Stefano D'Orazio al giornalista Gastone De Luca nell'intervista pubblicata su "TV Sorrisi e Canzoni" del 30 settembre 1973: «[...] i nostri eroi, gli eroi delle nostre canzoni, hanno un punto di arrivo ben preciso: l'amore. Con l'amore, quello vero e giusto, ogni problema umano può essere risolto. La ricerca dell'assoluto è semplicemente la ricerca dell'amore vero». Ma quali sono questi eroi?

30.09.1973 - Sorrisi e Canzoni TV - Numero 39 - Ha già mille anni la nuova musica dei Pooh, di Gastone De Luca    30.09.1973 - Sorrisi e Canzoni TV - Numero 39 - Ha già mille anni la nuova musica dei Pooh, di Gastone De Luca    30.09.1973 - Sorrisi e Canzoni TV - Numero 39 - Ha già mille anni la nuova musica dei Pooh, di Gastone De Luca

L'album si apre con "L'anno, il posto, lora", dove un aviatore consapevole della sua prossima fine a causa di un'avaria al velivolo va con la mente ai ricordi di casa, agli affetti che lo attendono, ai piccoli gesti quotidiani della moglie e del figlio. Il suo ultimo pensiero cosciente si traduce nel desiderio che alla moglie non venga annunciata la sua morte, ma che le venga lasciata la speranza di poter vedere suo marito tornare, un giorno.
In "Solo cari ricordi" il protagonista del brano torna nell'appartamento condiviso con un giovane amore intenso e randagio come lui. Forse cerca un motivo per poter rimpiangere qualcosa di quella storia giunta al termine, una qualsiasi scusa per provare nostalgia per la donna che ha saputo bruciare in fretta i loro giorni insieme, per poi andarsene senza voltare le spalle.
"Io e te per altri giorni" racconta la prima alba condivisa da un uomo ed una donna che hanno appena trovato il coraggio di dire addio al loro passato per poter vivere alla luce del giorno il loro amore. Consapevoli del fatto di procurare dolore a chi li ama, sono però decisi a non sprecare nemmeno un giorno in più, è tempo di vivere in pieno il futuro che li attende.
"La locanda" ci trasporta idealmente in una serata trascorsa in osteria insieme agli amici, dove troviamo il protagonista impegnato nel vano tentativo di offuscare con l'alcool il dolore provocato da un amore appena conclusosi. Il clima di euforia, il cameratismo maschile inducono l'uomo a salvare le apparenze, ma all'alba, quando farà il suo rientro a casa, dovrà fare i conti con la realtà.
Dietro l'apparente ermetismo del brano "Lei e lei" troviamo uno dei primi testi coraggiosi di Valerio Negrini. La canzone racconta di un amore saffico, un triangolo affettivo che si viene a creare quando il protagonista del pezzo, convinto di aiutare la compagna a superare le sue insicurezze, si adopera affinché si crei una rivalità femminile con una comune amica. Tale rivalità diventerà però una complicità dalla quale l'uomo deciderà di estraniarsi.

01.11.1973 - Intrepido - Nostro padre è Puccini, di Lello D'Argenzio    01.11.1973 - Intrepido - Nostro padre è Puccini, di Lello D'Argenzio

Tra uomini può nascere una intesa capace di somigliare ad un vero e proprio rapporto di fratellanza: idee ed intenti comuni, il rapporto con l'altro sesso vissuto con la leggerezza tipica della gioventù che si mescola alla goliardia. "Come si fa" ci spiega come un'amicizia fondata su tali basi, apparentemente solide, in realtà si sfasci appena entra in gioco un sentimento importante come quello dell'amore.
"Infiniti noi" è con ogni probabilità la più struggente canzone d'amore dei Pooh, dove l'orchestra sinfonica di 22 elementi, guidata dal Maestro Gianfranco Monaldi, ha saputo sottolineare con grande enfasi le parole del testo, caricandole di intensità e rendendo ancora più partecipe l'ascoltatore. Quelle scritte da Negrini sono le domande che un uomo profondamente innamorato rivolge alla propria donna, tormentata dalle insicurezze e dai dubbi instillati dal mondo esterno.
In "Dialoghi" la banalità di un quotidiano che si ripete sempre uguale a se stesso è figlio di un amore nel quale un uomo anni prima ha deciso di credere, forse attratto più dall'idea di tale sentimento che piuttosto dal comprendere come realmente fosse la persona a cui aveva deciso di legarsi. Un mattino d'estate prende coscienza della sua condizione e si rende conto del tempo sprecato fino ad allora, di aver messo a tacere la propria fantasia, di essersi conformato a quel mondo dal quale voleva distaccarsi grazie proprio a quella donna che ora gli è indifferente.
Prendendo in prestito l'eroe wagneriano, il "Parsifal" dei Pooh non ottiene di essere al cospetto del Graal, ma termina ben prima la sua avventura: abbandona la ricerca del divino per abbandonarsi alla dolce realtà dell'amore per una donna. La parte strumentale trae origine dal primo pezzo che Roby Facchinetti compose in FA maggiore nella seconda metà degli anni Sessanta, quando gli fu consegnato il suo primo organo Hammond L122. Subito inserito nel repertorio live e successivamente divenuto title track dell'album "Contrasto" del 1968, insieme a dei brani composti per un film di Alberto Bevilacqua andarono a completare la suite di "Parsifal", per un totale di sei parti musicali e divenendo così il brano del quale quest'anno celebriamo il quarantasettesimo compleanno.

Io e te per altri giorni / Lettera Da Marienbad  Parsifal  Infiniti noi / Solo Cari Ricordi

"Parsifal" costituisce senza dubbio un passaggio fondamentale nella crescita e nell'evoluzione artistica dei Pooh, grazie anche ai due assoli di Dodi Battaglia, allora appena ventiduenne, eseguiti con la Gibson Les Paul Junior acquistata in un negozio sulla 48esima Strada a New York.
Racchiusi in Long Playing e nei due 45 giri promozionali ("Io e te per altri giorni / Lettera da Marienbad" di maggio 1973 e "Infiniti noi / Solo cari ricordi" di settembre) abbiamo l'amore rappresentato così come qualsiasi uomo può avere occasione di sperimentarlo nel corso della propria vita. Non vi sono solo la gioia e la speranza che tale sentimento sa regalare, ma anche la disillusione ed il senso di frustrazione che la sua perdita può comportare, il sacrificio che esso sa chiedere, l'egoismo di cui può essere vittima.
L'ascolto delle canzoni racchiuse nell'album ci accompagna attraverso vite che potrebbero essere le nostre, a volte letteralmente, a volte metaforicamente: ci ricordano di cosa possiamo essere capaci in nome di quell'amore in cui riponiamo ogni nostra speranza di felicità ed ogni illusione. Ultima, a chiusura della sfilata di quegli eterogenei personaggi, abbiamo la canzone che racchiude il messaggio più importante: per trovare se stessi non serve imbarcarsi in imprese al limite dell'impossibile, viaggiare per terre sconosciute ed esplorare gli anfratti più oscuri del proprio io. L'amore e tutto il meraviglioso mondo che da esso scaturisce si trova nello sguardo della persona che sappiamo essere quell'unica metà meravigliosa in grado di completarci.

Autore - Michaela Sangiorgi