Pooh - Notizie e novità del 2019 - Giugno

Le cose che vorrei - Martedì 25.06.2019

I Pooh

In occasione dell'ultimo incontro ufficiale con i giornalisti tenuto dai Pooh il 29 novembre 2016 e di cui trovate il resoconto nel nostro articolo "Pooh The End - L'ultima conferenza stampa", Andrea Rosi, presidente di Sony Music Italia, aveva sottolineato il fatto che nel 2017 si sarebbe occupato del catalogo dei Pooh che va dal 1983 in poi, aggiungendo rivolto ai cinque artisti: «Vi richiameremo per darci una mano, per scegliere le cose, non è che vi lasciamo discograficamente disoccupati, a tutto questo ci teniamo».
Da tale promessa, a tutt'oggi, salvo i live relativi al "Tour Reunion - L'ultima notte insieme", è scaturito unicamente il cofanetto "Pooh - Trilogia 1987 - 1990" nelle edizioni su CD e vinile, costituito dalla ristampa degli album "Il colore dei pensieri", "Oasi", "Uomini soli", più l'audio del live tenuto in Piazza Duomo a Milano nel 1990.
La domanda che nasce spontanea è la seguente: quanto manca alla scadenza della concessione dei diritti di sfruttamento del canzoniere dei Pooh da parte della Sony?
Noi fans si sperava in un recupero importante e magari in qualche versione deluxe come da anni fanno anche degli artisti più minimi e dimenticati della discografia internazionale. Non parlo ovviamente di veri e propri testori come alternate takes o versioni mono, figuriamoci di demo: per quanto Roby Facchinetti, come da lui dichiarato, sia da sempre un patito della registrazione di spunti sulle musicassette, sicuramente non vedremo mai nulla di quel materiale perché, come alcuni di loro hanno avuto modo di dire in alcune interviste, «Quel che non è stato pubblicato a suo tempo vuol dire che non era all’altezza ed è stato riposto in un cassetto».
Altre iniziative che avrebbero potuto "ingolosire" noi fan sarebbero potute essere le versioni "anniversarie" degli album pubblicandoli in versione doppia con, ad esempio, un disco che include le facciate B o le versioni edit dei singoli, dove non si arrivasse a recuperare quelle canzoni dell’album proposte live nei tour successivi anche perché, come il pubblico dei Pooh ben sa, ci sono tantissime canzoni che non sono mai state suonate dal vivo.

Eppure l’archivio dei Pooh contiene chissà quante centinaia di registrazioni provenienti da "soundboard", cioè registrate dal banco mixer, ad esclusivo uso e consumo degli appartenenti del gruppo e forse dell’entourage per ovvi motivi, ma non potremo mai avere una serie di "live on demand" con la pubblicazione o anche solo il download a pagamento per la successiva stampa privata, come ad esempio fu fatto anni fa dai Pearl Jam, dai Kiss o da Elton John, solo per citare i primi che mi vengono in mente e senza arrivare al lavoro fatto ad esempio dai Dream Theater che, nell’epoca Portnoy, avevano iniziato a recuperare i loro bootleg in circolazione per ripulirli, editarli e pubblicarli presso la casa discografica fondata da Mike Portnoy e John Petrucci, la Ytsejam, per la vendita per corrispondenza.

Accantoniamo questi "sogni mostruosamente proibiti" e parliamo di quel che dovrebbe poter essere fattibile muovendosi su quel che già esiste, editato e pubblicato, ma che man mano diventa di sempre più difficile reperibilità, alimentando il mercato collezionistico e permettendo a rivenditori ed opportunisti di lucrare su prodotti dai quali gli stessi autori non guadagneranno mai più nulla.
Con l’avvento delle piattaforme di music streaming a pagamento (iTunes, Spotify, Deezer, Amazon Music, ecc.) si può recuperare ed ascoltare in un formato audio "liquido", che in molti casi mantiene anche una sufficiente qualità, materiale che difficilmente potremmo altrimenti ascoltare sul nostro smartphone o nella nostra auto, finanche sul nostro hi-fi di casa tramite accrocchi domotici o bluetooth. In alcuni casi artisti indipendenti e anche di culto hanno cominciato a rendere disponibili sulle piattaforme streaming addirittura l’audio dei loro DVD live, avendo prodotto i loro album dal vivo direttamente ed esclusivamente in questo formato e non in CD o vinile.
Pur essendo lontani dalle logiche delle case discografiche, major ed etichette grandi e piccole che hanno negli anni gestito o gestiscono il catalogo dei Pooh, viene da chiedersi come mai siano totalmente assenti dalle piattaforme di digital streaming o non siano mai state neanche considerate le ristampe organiche della produzione in lingua spagnola o catalana, come pure sporadicamente in altre lingue come quella inglese, dei singoli degli anni ‘70 che in alcuni casi documentati, essendo cantati sulle basi originali, presentavano una durata anche maggiore delle versioni italiane.

Per fare un discorso più mirato e volendo essere analitici, ecco cosa non è più reperibile dei nostri e non viene né ristampato né contemplato per la distribuzione in streaming...

Per quelli come noi  Contrasto  Memorie

"Per quelli come noi", "Contrasto" e "Memorie", i primi tre album dei Pooh, sono totalmente assenti dalle piattaforme streaming nella loro versione originale, ma sono disponibili in materia confusa e disordinata su alcune antologie che ne recuperano parzialmente le tracce, talvolta con l’aggiunta di alcuni brani addirittura inediti fino a qualche decennio fa. Resterà sempre il dubbio di quanto del materiale del periodo Vedette (dal 1966 al 1970), passando di mano in mano nei decenni nel formato originale analogico, possa essere andato perso. "Rumors" degli ultimi mesi davano questo materiale come definitivamente acquisiti da una major, ma nulla è dato sapere e quel poco presente sulle piattaforme di musica digitale rimane appannaggio di chi lo ha pubblicato prima della fantomatica acquisizione.

I Pooh 1971-1974  I Pooh 1975-1978  I Pooh 1978-1981  Pooh 1981-1984 e tutto quanto mai apparso su long-playing

Le antologie "I Pooh 1971-1974", "I Pooh 1975-1978", "I Pooh 1978-1981", "Pooh 1981-1984 e tutto quanto mai apparso su long playing" sono state ristampate innumerevoli volte ma mai con la veste grafica originale, molto più elegante delle successive edizioni. Riproposte in "Pooh Anthology" escludendo il secondo disco dell’ultima raccolta, sono tuttavia reperibili sulle piattaforme di streaming, anche se in modo confuso.
La sorte delle antologie del quartetto è diventata ad un certo punto particolare e, se vogliamo, anche contro tendenza rispetto a quel che solitamente accade per gli altri artisti. Di solito sono proprio le antologie ad essere il prodotto commercialmente più visibile ed acquistato per la loro natura di prodotto rivolto all’ascoltatore occasionale, eppure a partire dalla metà degli anni ‘80 le raccolte di successi hanno assunto la fastidiosa veste di "prodotto a scadenza", perché una volta finito fuori catalogo per esaurimento della tiratura non veniva più ristampato. Tale sorte è toccata alla sopra citata "Pooh Anthology", a "Pooh 1981-1984 e tutto quanto mai apparso su long playing" nella sua originale doppia versione, a "Un altro... pensiero - Da Oasi a Opera Prima", a "25 La nostra storia" che pure fu parzialmente recuperato nel famigerato e componibile (perché pubblicato "a puntate") "Pooh Book". Ed ancora a "The Best of Pooh", il recupero dei remake estratti dal "Pooh Book" in "Un minuto prima dell'alba", album che festeggiava anche simbolicamente il riscatto dei diritti delle prime canzoni dei Pooh da parte dei reali autori, Negrini e Facchinetti.

Un altro... pensiero Da Oasi a Opera Prima  25 La nostra storia  Pooh Book  The Best of Pooh

Un minuto prima dell'alba  Best of the Best  La grande festa  Ancora una notte insieme

Volendo concludere sulle antologie dei Pooh assenti dagli scaffali da anni, ci sono da aggiungere anche "Best of the Best", "La grande festa" e "Ancora una notte insieme". Menzioniamo, per dovere di completezza, le due antologie digitali "Pooh Christmas collection" e "Love songs", ma solo per agganciarci al motivo reale del deficit creato da questa assenza: quello delle canzoni inedite presenti in buona parte di queste antologie e che sono quindi assenti anche dalle piattaforme streaming. Per fare le pulci con dovizia di particolari, si tratta di:

  • "Love attack" = Brano pubblicato nella versione giapponese di "Hurricane", scritto da Teddy Randazzo e mai apparso al di fuori del paese del Sol Levante.
  • "Another life" = Versione in inglese di "Se nasco un’altra volta" pubblicato come picture disc in "Pooh Anthology".
  • "Concerto per un’oasi" = Apparso prima come singolo e poi su diverse antologie a partire da “Un altro... pensiero - Da Oasi a Opera Prima" ma tutt'ora assente dalle piattaforme streaming.
  • "Vieni fuori (Keep On Running)", "Quello che non sai (Rag Doll)", "Brennero 66", "Per quelli come noi", "La solita storia", "Nel buio (I Looked In The Mirror)", "In silenzio", "Piccola Katy", "E dopo questa notte", "Buonanotte Penny", "Mary Ann" = Quattro delle dodici canzoni del primo periodo dei Pooh vennero riarrangiate e suonate per essere incluse in "25 La nostra storia"; le restanti videro la luce nel "Pooh Book" tre anni dopo, con il recupero delle quattro precedentemente edite raccolte nel primo dei sei dischi del cofanetto. Successivamente questo disco venne pubblicato come "Un minuto prima dell’alba", pur restando ad oggi assente dalle piattaforme streaming.
  • "Forse Natale" = Recuperato anch’esso sul "Pooh Book" dopo la sua prima edizione su un’antologia natalizia di diversi artisti.
  • "Brava la vita", "Non lasciarmi mai più" = Pubblicati solo sull’antologia "The Best of Pooh".
  • "Portami via", "E arrivi tu", "Figli" = Mentre la terza è stata reincisa in una nuova versione ed inclusa nel successivo "Pinocchio", le prime due sono apparse solo su "Best of the Best".
  • "La grande festa", "Destini" = Inclusi solo in "La grande festa".
  • "Cuore azzurro" = Pubblicato solo sul singolo omonimo che, tra l’altro, portò fortuna alla nostra Nazionale di Calcio quell’anno, cioè il 2006.
  • "Il cielo non finisce mai", "L’amore costa" = Apparsi solo su "Noi con voi".
  • "Ancora una notte insieme" = Apparso solo sull’antologia omonima.


Mi fermo qui con l’elenco, pur essendomi limitato solo alle versioni in studio, per evitare di diventare prolisso. Sarebbe auspicabile un’antologia che recuperasse questi brani, creando il giusto appeal unendo i singoli pubblicati a cavallo tra il 2015 e il 2016, a tour finale già iniziato.

Risultano assenti dalle piattaforme di streaming anche i primi album solisti dei Pooh che poi si sarebbero raccolti sotto la sigla "RDR", cioè "Roby Facchinetti", di Dodi Battaglia "Più in alto che c'è!?", di Red Canzian "Io e Red". Il lavoro di Dodi ha inoltre la particolarità di essere stato pubblicato nella primissima edizione in CD con una bonus track, "Primavera al quinto piano", mai inclusa in nessuna delle successive ristampe. Ma di Dodi manca anche la bonus track dedicata a Lucio Dalla pubblicata sulla riedizione di "D’Assolo" in occasione della scomparsa del suo indimenticabile concittadino.

Il grande delitto per un gruppo che ha fatto dell’attività live la sua vera e preponderante storia è però l'assenza dallo streaming (ed in alcuni casi anche dagli scaffali da anni) degli album live "Goodbye", "Buonanotte ai suonatori" e "Noi con voi", quest’ultimo diventato rarissimo nella versione integrale costituita da due CD. Ma prima di dare la sconcertante notizia finale, va segnalata anche l’assenza della colonna sonora di "Pinocchio - Il grande musical", dando per scontato che sia ininfluente la messe di remix, editing e live version pubblicate come B-side su alcuni singoli.
Manca totalmente, cosa davvero preoccupante, l’album "Dove comincia il sole", da definirsi il vero testamento dei Pooh e di Valerio Negrini, dove il gruppo ha raggiunto quell’equilibrio impensabile dopo l’abbandono di Stefano D’Orazio. Pure mancano i successivi "Dove comincia il sole - 27 agosto 2011 Castello di Este", "Opera Seconda" e il rarissimo e ormai introvabile "Pooh Box", contenente anche "Voci per Valerio", il bello e sentito omaggio di Christian Iansante al fondatore dei Pooh.

Di sicuro avrò dimenticato qualcosa, pur avendo avuto la possibilità di recuperare qualche chicca, in fase di redazione, nella nostra proposta di "Pooh 1966-2016 – La Collezione", pubblicato dalla Mondadori a cavallo tra il 2015 ed il 2016.
La speranza è che magari, chissà, qualcuno possa intuire qualche suggerimento da queste righe, che non devono essere intese come un rimprovero ma anzi più come un "reminder", una sottolineatura delle possibilità che un catalogo importante come quello dei Pooh possa ancora offrire commercialmente.
Anche perché per chi ha amato e continua ad amare i Pooh, ci sarà sempre "Ancora una canzone"...

Autore - Antonio Russo