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Red Canzian ricomincia con il bisogno di vivere e condividere la musica - Seconda parte - Mercoledì 14.03.2018

Red Canzian

Con questo articolo riprende il resoconto dell'intervista tenuta il 27 febbraio da Red Canzian presso gli studi della romana Radio RTR 99 dove, nel corso della trasmissione "Contact", ha parlato del suo nuovo progetto discografico dal titolo "Testimone del Tempo", della partecipazione al Festival di Sanremo e del tour che prenderà il via nei primi giorni di maggio. Con lui Jodie Alivernini e Fabio Martini. La prima parte è disponibile a questo link.

Se riesco ad andare a Sanremo ed è quella cosa che mi dà la dimensione di quel mestiere che io sognavo a 7, 8, 9 anni di fare, perché non dovrei essere emozionato e felice? Red Canzian

Dopo l'ascolto del brano "Cosa abbiamo fatto mai", il cui testo porta la firma di Miki Porru, Red ha spiegato: «Vuole puntare il dito sul fatto che se arriviamo al punto di non ritorno, poi diventano veri problemi e soprattutto che cosa stiamo lasciando a chi verrà dopo di noi? Questo dobbiamo domandarcelo». Poi, riferendosi alla kermesse canora tenuta lo scorso febbraio ed alle emozioni contrastanti che possono assalire chi è gara: «Andando a Sanremo da solo paghi emotivamente di più che in compagnia. Se riesco ad andare a Sanremo ed è quella cosa che mi dà la dimensione di quel mestiere che io sognavo a 7, 8, 9 anni di fare, perché non dovrei essere emozionato e felice? Se io vado sul palco, sorrido e sono felice, mi sto gustando esattamente quello che ho cercato e desiderato. Mi è andata bene, ha funzionato questo training che mi son fatto, per cui ho fatto anche la camminata lenta: ho rivisto la registrazione, sembrava che dovessi andare da un'altra parte!».

Il concerto deve essere di grande rispetto per chi viene e tu sei già fortunato perché puoi condividere le tue emozioni con altra gente. Red Canzian

Rispondendo all'osservazione per cui quando un artista sale sul palco tutto deve funzionare alla perfezione, Canzian ha spiegato: «Per rispetto della gente, perché altrimenti uno sta a casa e ascolta il disco. Il concerto deve essere di grande rispetto per chi viene e tu sei già fortunato perché puoi condividere le tue emozioni con altra gente: quando io cantavo le canzoni d'amore della mia storia con Bea, parlo del '92 quando feci "Stare senza di te" ad esempio, la stagione dopo [...] nei palasport tutti cantavano "Stare senza di te" con me, condividendo un mio momento, una mia storia. Quelle sono emozioni che valgono più di qualsiasi cachet, di qualsiasi cosa, per cui dobbiamo solo ringraziare Dio di fare il mestiere più bello del mondo».

Red ha illustrato lo spettacolo teatrale che porterà in tour a partire dal 03 maggio: «La scaletta è pazzesca, perché il primo tempo racconta la grande storia della musica mondiale. All'inizio c'è un video [...] con il tichettio di orologi sotto e mille orologi, mille ingranaggi che girano. Avviene una sorta di esplosione e gli orologi cominciano a girare al contrario e cominciano a passare velocissime [...] duecento fotografie: da Totò, a Sofia Loren, ai Beatles, a Kennedy, a Che Guevara, tutti quelli che hanno segnato il secolo scorso [...]. Alla fine ci sono sedici fotografie velocissime di me da bambino a oggi e l'ultima foto è quella del dito in bocca della copertina. E lì partiamo col singolo, dopo di che c'è "Meravigliami ancora", dedicata ai fan, dedicata a noi che facciamo questo mestiere perché ci crediamo ancora, ma soprattutto dedicata a chi continua a meravigliarci col suo amore, con la sua partecipazione».

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Poi, proseguendo:«Lì comincia la storia: arriva un bambino [...] vestito come negli anni '50 che va in una grande radio vecchia, comincia a "pistolare" le manopole e sotto senti che cambiano i canali, senti "Grazie dei fior" piuttosto che "Mamma son tanto felice" e a un certo punto il bambino batte le mani per ché sente "Wop-bop-a-loo-mop alop-bom-bom", si gira tutto felice e noi partiamo con questo pezzo. Da lì spiego che il rock era anche romantico e faccio "Love me tender", spiego che a un certo punto tutto cambiò col loro arrivo... Il filmato di Ed Sullivan del '64 che al "The Ed Sullivan Show" di New York dice: "Ladies and gentlemen the Beatles!" e arrivano loro e fanno "She loves you, yeah, yeh, yeah" e faccio quel pezzo. Poi facciamo "Yesterday", facciamo le grandi canzoni d'autore perché non dimentichiamoci che in Italia c'era un certo Luigi Tenco e un certo Paoli che hanno scritto due "robette": "Mi sono innamorato di te" e "Il cielo in una stanza"... averne!
Poi ci fu il periodo delle canzoni di protesta e quindi c'era Bob Dylan che cantava "The answer, my friend, is blowin' in the wind" e allora faccio quella e lì diventa quasi telegiornale perché si vedono i bombardamenti con le bombe al napalm nei villaggi del Vietnam, la bambina che corre nuda perché si sono bruciati i vestiti addosso, scappa piangendo in mezzo ai militari. Però c'era anche il terrorismo in Italia e quindi anche noi avevamo le nostre canzoni di protesta: farò "Brennero '66", sono andato al giornale Alto Adige a farmi dare le prima pagine del 1966 dove denunciava gli attentati terroristici e le proietto perché dietro abbiamo uno schermo che è sedici metri per dieci dove avviene tutto quello che io ti sto dicendo anche in immagine.
C'è stato anche il periodo allegro, veloce: gli hippy, la California, questa maniera di intendere il "flower power": "Fate l'amore, non fate la guerra" [...]. Lì faccio due pezzi tutti psichedelici, "California dreamin'", poi unisco "All you need is love", "Piccola Katy", faccio una cosa anche lì molto psichedelica perché in quel periodo sembrava che le canzoni le avesse scritte tutte un unico autore: era molto bella questa cosa, perché c'era il mood che era lo stesso. Faccio il primo singolo mio dei Capsicum Red, "Ocean": ho ritrovato il video della RAI che era la sigla di "E ti dirò chi sei" con enza Sampò e Giorgio Vecchietti e sono riuscito a farmelo dare; l'ho dovuta rallentare perché era velocissima la versione originale. La facciamo un pochino più rock, un po' più "piattata", per cui l'ho messa a tempo e ci sono io che sembro Chiara, mia figlia, che canto "Ocean". Suoniamo "Ocean", dopo di che "Shine on you crazy diamond" insieme a "Parsifal", quindi Pink Floyd e Pooh che si fondono assieme in un unico momento strumentale Prog per introdurre "Cantico" che è il brano Prog di questo lavoro. E lì si chiude il primo tempo».

Valerio mi manca, ma mi manca come autore... mi manca come persona, perché lui era così puro da essere quasi impossibile lavorarci assieme [...]: se una cosa non gli veniva non è che lui faceva finta o se non gli piaceva non è che faceva finta di dirti che era bella... lui era veramente un uomo straordinario. Red Canzian

Red ha poi illustrato la seconda parte dello spettacolo, il quale avrà una durata totale di circa due ore e mezzo: «Il secondo tempo è tutto in italiano e ci sono alcune canzoni dei Pooh che ho scelto con grande rispetto: tante canzoni che io ho scritto per i Pooh e altre canzoni della mia vita, del mio album. Lo comincerò con "Noi due nel mondo e nell'anima", l'ultima canzone che i Pooh hanno fatto senza di me, prima che io arrivassi ed è un brano che io amo tantissimo, Roby lo sa, glielo dico sempre perché ha una nobiltà di scrittura che mi piace e poi mi viene proprio bene, io lo faccio da anni [...]. A seguire "L'anno, il posto, l'ora", il video è girato dentro la cabina di un aereo che sta precipitando e si vede sotto tutto quello che avviene: i ghiacci azzurri, le nuvole, per cui ti prende un po' l'anima [...]. Poi ho inserito "Se c'è un posto nel tuo cuore". Ho inserito una versione di "Maria marea" pazzesca: la versione che ancora non era stata fatta di "Maria marea" perché era stata fatta un po' spagnoleggiante, un po' con l'orchestra; questa è una versione rock. C'è un punto in cui c'è una pioggia di parole [...] che cadono, di lettere: ti fanno capire che io sto parlando del linguaggio delle canzoni, perché cito una canzone di Valerio, cito il grande Valerio che mi manca, ma mi manca come autore... mi manca come persona, perché lui era così puro da essere quasi impossibile lavorarci assieme [...]: se una cosa non gli veniva non è che lui faceva finta o se non gli piaceva non è che faceva finta di dirti che era bella... lui era veramente un uomo straordinario. Parlo delle parole, della loro importanza e cito una canzone che secondo me è un po' quello che "Mi illumino di immenso" è stato per Ungaretti: lui ha scritto "Ali per guardare, occhi per volare", una canzone che dura un minuto e quaranta dove dentro c'è poesia nel sintetizzare una serie di emozioni; questa la canterà Chiara e la canterà con una serie di venti tramonti filmati che si intervallano l'uno con l'altro dietro, ti porta in un mondo bellissimo. Dopo di che faccio "La notte è un'alba", parlando di parole importanti e cito Ermal che è un altro che ha scritto parole importanti.
Poi entriamo in un mondo veramente molto emozionante con "Per cercare di capir le donne", per poi lanciare "Città di donne". E' tutto molto collegato. "Città di donne" è bellissima: ci sono queste città notturne col volto di Marilyn che appare in trasparenza perché lei è stata LA donna per quelli della mia età».

Dopo l'ascolto del brano "Quello che sai di me", Canzian ha parlato di un altro dei parolieri che hanno collaborato all'album "Testimone del Tempo": «Fabio Ilacqua è un grande autore, è quello che ha lavorato con Gabbani l'anno scorso [...]. Fabio ha scritto questo pezzo che si chiama "Eterni per un attimo": è la storia di noi che abbiamo vissuto quel tempo, però la parte che canto io è un po' più incantata perché ci credo ancora; la seconda parte la canta Aldo Tagliapietra delle Orme che ho voluto chiamare non solo perché è il papà dell'arrangiatore di quasi tutto l'album, ma perché io ero un suo fan: lui è partito qualche anno prima di me, ha qualche anno più di me ed è un musicista così nobile, così per bene, è la voce delle Orme e suona il sitar e io volevo ritrovare quel suono dei Beatles epoca Ravi Shankar».

La musica deve essere soprattutto appagamento per te che la fai: in questa maniera arrivi bene anche al cuore degli altri. Red Canzian

Red ha svelato una caratteristica del suo essere compositore: «Ho una grande facilità di scrittura, questa è una mia fortuna: riesco a scrivere anche due, tre pezzi in un giorno [...]. Faccio fatica a metterle nel cassetto. Faccio fatica perché, se non le ho prese la prima volta, probabilmente c'era qualcosa di "viziato", che non mi arrivava nel modo giusto; oppure magari prendo uno spunto di una canzone, prendo la parte che mi piaceva e la riscrivo, la cambio completamente. Però grazie a Dio non ho difficoltà a scrivere, poi adesso mi sembra che mi vengano ancora più facilmente perché quando le faccio mi dico subito da solo "Mi piace" o "Non mi piace", è tutto più facile, è tutto più veloce». Poi, riferendosi ai Pooh: «Noi a un certo punto ci siamo trovati sommersi da questo grande successo, da quello che rappresentavamo e purtroppo il gioco è finito un pochino, non si giocava più di tanto. Invece secondo me la musica deve essere soprattutto appagamento per te che la fai: in questa maniera arrivi bene anche al cuore degli altri, cioè io mi devo emozionare per quello che faccio, devo stare bene, devo ridere, devo piangere, devo riuscire a sentirmi vivo, altrimenti se mi rompo di ascoltarlo un pezzo dopo tre volte, come può piacere alla gente? Questo disco ti giuro lo sto consumando io ma non per una forma di autofanatismo, no, perché realmente ritengo che ci sia tanta onestà, è un disco "per bene"».
L'incontro si è concluso con l'alscolto del brano "Eterni per un attimo".

 

Il prossimo appuntamenti instore per la presentazione dell'album "Testimone del Tempo"  sarà domenica 25 marzo al Centro Commerciale Emisfero di Silea – TREVISO (ore 16:30).
Occorre attendere il mese di maggio per poter assistere al tour teatrale. Sul palco con Red troveremo: Chiara Canzian (vocalist, armonica e percussioni), Phil Mer (batteria, percussioni, piano e direzione musicale), Daniel Bestonzo (pianoforte, tastiere, fisarmonica), Alberto Milani (chitarre elettriche), Ivan Geronazzo (chitarra elettrica, chitarra acustica e mandola). La tournée verrà prodotta e organizzato da F&P Group, con prevendita su www.ticketone.it:

  • 04 maggio – Gran Teatro Geox di PADOVA
  • 05 maggio – Gran Teatro Morato di BRESCIA
  • 07 maggio – Teatro Nuovo Giovanni da Udine di UDINE
  • 09 maggio – Teatro Creberg di BERGAMO
  • 12 maggio – Teatro Colosseo di TORINO
  • 13 maggio – Teatro Openjobmetis di VARESE
  • 16 maggio – Teatro Augusteo di NAPOLI
  • 18 maggio – Teatro Verdi di FIRENZE
  • 19 maggio – Teatro Lyrick di ASSISI
  • 20 maggio – Auditorium Parco della Musica di ROMA
  • 22 maggio – Teatro Metropolitan di CATANIA
  • 23 maggio – Teatro Golden di PALERMO
  • 25 maggio – Teatro Team di BARI
  • 27 maggio – Teatro degli Arcimboldi di MILANO


Fine seconda e ultima parte.

Autore - Michaela Sangiorgi