Pooh - Notizie e novità del 2017 - Dicembre

Dodi Battaglia: una storia che ha come filo conduttore la musica - Lunedì 11.12.2017

Dodi Battaglia

Lo scorso 02 dicembre è andata in onda su Rete 4 una intervista a Dodi Battaglia all'interno della trasmissione "Grand Tour d'Italia - Sulle orme dell'eccellenza". Interlocutrice Alessia Ventura, la quale ha aperto l'incontro citando il doppio album live inciso dal chitarrista dei Pooh: «E' uscito il tuo disco, il primo live che ripercorre la lunga tournée dello scorso anno che ha un titolo emblematico: "e la storia continua...". Qual è la storia che prosegue attraverso la tua musica, le tue note, la tua chitarra?».
Dodi ha così risposto: «Innanzitutto è una storia che inizia tanto tempo fa, io ho cominciato a suonare che avevo cinque anni per cui è una storia che ha come filo conduttore la musica [...]. Ho ciminciato a suonare a cinque anni, ho continuato a suonare fino a quattordici anni la fisarmonica, poi un giorno mi sono innamorato pazzamente della chiatarra e dai quattordici anni fino adesso ho avuto questa grande, immensa passione per la musica. Ho voluto scegliere questo titolo perché la storia che io ho fatto insieme ai miei amici dei Pooh per tanto tempo, regalando credo delle belle emozioni al mondo, era corretto che io la portassi avanti, per cui sto portando avanti con questo disco, con questo tour e con questa maniera di fare i concerti la mia passione per la musica, la musica dei Pooh e credo che, come diceva il grande Pino Daniele, il vero musicista fa musica finché campa».

Dodi Battaglia

Clicca per ingrandire

Alessia Ventura ha invitato Dodi ad aprire il baule dei ricordi. «Il momento più emozionante» ha raccontato l'artista bolognese,«il primo che mi viene in mente è quello che mi è accaduto più recentemente. C'è stata qualche persona che ha pensato di regalarmi un titolo ufficiale e sono diventato praticamente maestro di musica [...]. Normalmente quando io ero solito andare in giro per strada sentivo  dire "Hei maestro!", poi ho capito che parlavano di me. Sono diventato praticamente diplomato in musica, ho conseguito questa laurea honoris causa al secondo livello di chitarra elettrica ed è stata una cosa devastante [...]. Se sei ragazzino sostenere un esame di laurea non è facile, ma alla mia età, dopo tanti successi, salire su un palco dove il direttore di un conservatorio e vari altri accademici, giornalisti, prefetti hanno avuto delle parole così belle nei miei confronti, per me è stato veramente... Di fatti sono salito sul palco e ho detto: "Ma voi volete darmi una laurea o volete le mie coronarie?" [...]. Scherzando, quando l'ho detto in famiglia i miei figli hanno detto: "Papà era ora che ti laureassi pure tu!". Prima dei nipoti, praticamente [...]».

Dodi Battaglia

Clicca per ingrandire

La conduttrice ha domandato a Battaglia quale sia stato il momento più difficile, ottenendo come risposta: «Sono stati i momenti in cui non ho perso degli amici, ma degli amici, dei compagni di viaggio hanno cambiato itinerario e mi riferisco alla fuoriuscita dal gruppo di Valerio Negrini: accadde poco dopo al momento in cui sono entrato a far parte del gruppo e per me, essendo anche lui di Bologna, era un fratello vero. Mi addolorò perché per me era incomprensibile: io figurati, dai cinque anni volevo fare quello che lui faceva e vederlo andare via dal gruppo non era pensabile, qual era la motivazione? L'altro momento che voglio accomunare assieme è quando appunto Riccardo, pochi anni dopo, lasciò anche lui il gruppo per altre motivazioni e anche lì io dico: "Ma come è possibile? Noi siamo una grande forza assieme, stiamo facendo il mestiere che ci fa vibrare profondamente. Che cosa c'è di più bello di questo?". Non capivo. Poi anche quando Stefano decise di abbandonare il gruppo io sono rimasto stupito, sbalordito, perché quando sei ragazzino può succedere che ti innamori, che vuoi scappare, che vuoi andare in India, vuoi fare qualsiasi cosa che non sia quella che stai facendo, ma a una certa età dai per scontato che vai avanti così. Per cui sono rimasto un po' spiazzato, allora voglio accomunare questi tre momenti».

Dodi Battaglia

Clicca per ingrandire

Alessia Ventura: «C'è un aneddoto che ti è rimasto nel cuore, sempre con i tuoi compagni?».
Dodi ha ripreso la parola: «Il primo che mi viene in mente, il più emozionante. Una volta, quando noi decidemmo di non essere più il complessino che andava in giro con pochi strumenti, comprammo i primi camion, i laser ed eravamo gli unici a fare questa roba, successe che un nostro camion andò a finire giù per una scarpata in Sicilia e ci chiamarono nella notte: "Venite a vedere che questo camion è precipitato giù per un burrone!". Noi ci svegliammo e arrivammo lì all'alba e vedemmo il nostro furgone... una brutta cosa da vedere... brutta... perché tu vedi questo camion che avevamo pagato con le cambiali peraltro, con questa scritta, giù per una scarpata ed è una immagine devastante, è un po' una fine di un sogno. Siamo andati lì uno per uno a tirare fuori da questo camion gli strumenti nostri tutti accartocciati, in quest'alba. Meno male che non si era fatto male l'autista. Però è stata una cosa... sai di quelle cose che ti accomunano e ti segnano».


Il 2017 sembra essere l'anno dei riconoscimenti per Dodi Battaglia: dopo il Diploma Accademico Honoris Causa di secondo livello in "Chitarra elettrica jazz" conseguito lo scorso 24 luglio presso il Conservatorio "Egidio R. Duni" di Matera, la Laurea Magistrale in "Storia della Musica Pop Italiana" con la concessione della lode presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" del 13 novembre, il 05 dicembre si è aggiunto il prestigioso "Casco d’Oro di Autosprint" per i suoi trascorsi come pilota.

Dodi Battaglia

Clicca per ingrandire

Se quest'anno sta per volgere al termine, non così è per le iniziative ed i progetti che Battaglia sta organizzando ed elaborando. Il 2018 si preannuncia già ricco di incontri con il suo pubblico da quel palco che per nessuna ragione vuole abbandonare. Ed è lì che noi fan lo vogliamo...

Autore - Michaela Sangiorgi