Addio a Orlando Piccinelli, chitarrista quando i Pooh si chiamavano Jaguars - Giovedi' 08.06.2017
Nell'aprile del 2013 eravamo da pochi mesi on line con il nostro sito, pubblicato dopo aver raccolto e rimodulato quanto già presente su "Pensieri nel Blu", l'antesignano del nostro www.ipooh.it e che Michaela aveva portato avanti per anni da sola.
Nel realizzare le schede dei componenti avvicendatisi nei Jaguars, il gruppo che nel 1966 avrebbe cambiato nome in Pooh, avevamo raccolto le scarse informazioni reperibili con le relative foto; dobbiamo ammettere che per molto tempo non riuscimmo a capire se in una foto erano i Jaguars di Bologna, cioè quelli fondati da Valerio, o il gruppo di Roma.
Successivamente, per la precisione in occasione dell'annuncio dell'organizzazione dell'evento "Ciao Valerio" in quel di Bergamo ad un anno dalla scomparsa del fondatore dei Pooh, il co-fondatore del nucleo originale dei Jaguars avrebbe rivendicato foto che giravano in diverse pubblicazioni del settore (e che noi avevamo usato per le predette schede) come proprie, anche se noi per nostra scelta abbiamo sempre citato le fonti a cui attingiamo e, quando specificato, i relativi detentori dei diritti.
Per la natura non ufficiale del nostro sito, non abbiamo mai avuto (almeno non in quella fase) contatti diretti con nessuno dei Pooh, né tanto meno con alcuno dei Jaguars, ma sappiamo che fa parte del gioco. Una sola persona tra gli ex-Jaguars, Orlando Piccinelli, ci contattò per darci modo di correggere le nostre sviste e darci qualche lume in più.
Nato a Montese, in provincia di Modena, il 27 luglio 1943, è stato il primo chitarrista ad unirsi a Valerio Negrini e Mauro Bertoli nel 1963, insieme a Bruno Barraco al basso in quella fase embrionale, quando i Jaguars erano in pratica una di quelle che oggi si chiamano garage band.
Nella metà del 1964 Piccinelli lasciò i Jaguars, cedendo il ruolo di chitarrista ritmico a Barraco che vene così sostituito al basso da Giancarlo Cantelli, il quale si unì al gruppo insieme al cantante Vittorio Costa.
Piccinelli fondò I Sagittari, gruppo beat attivo nel bolognese che successivamente cambiò nome in Gulp a causa dell'omonimia con un gruppo genovese ed a cui nel 1965, dopo aver lasciato i Jaguars, si sarebbe unito per un breve periodo Vittorio Costa, fino al definitivo scioglimento nel 1971.
Abbiamo appreso della scomparsa, avvenuta il 24 maggio scorso in quel di Pianoro, in provincia di Bologna, di questo signore che nell'aprile del 2013 di sua iniziativa fu così gentile con noi, tanto da fornirci la sua foto d'epoca che appare, per sua esplicita concessione, sul nostro sito.
www.ipooh.it è costantemente in progress ed il tempo ci impedisce di poterci dedicare ad esso come vorremmo. Ora abbiamo anche il rammarico di non aver potuto scambiare qualche parola in più con chi, sicuramente senza spocchia e con grande umiltà, avrebbe potuto raccontarci qualcosa in più di quei tempi pioneristici che sono stati le vere fondamenta, la polvere pirica per la voglia di farcela di Valerio Negrini e di chi man mano lo avrebbe affiancato nella costruzione del suo sogno.
Della provincia di Modena era anche Osiride Gozzi, storico fonico dei Pooh scomparso a Mirandola quattro giorni dopo l'ultimo concerto del gruppo del 30 dicembre 2016. Anche con lui e di lui avremmo voluto parlare compiutamente e diffusamente della musica e della storia del gruppo che ci sta a cuore.
Certo è che le radici e la storia dei Pooh, checché tanti se ne disputino le vesti talvolta, sono saldamente ancorate nella terra emiliana e nel cuore di Bologna, da sempre e per sempre.
Autore - Antonio Russo