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Dodi Battaglia: quando la voglia di suonare non ammette pause - Giovedi' 23.02.2017

Dodi Battaglia

RTR 99 Canale Pooh, la web radio nata per iniziativa di Fabio Martini ed interamente dedicata alla produzione discografica dei Pooh, il 21 febbraio ha trasmesso a più riprese una intervista telefonica a Dodi Battaglia.
Il chitarrista originario di Bologna ha da subito parlato dell'ultima esibizione dei Pooh, avvenuta nel capoluogo emiliano-romagnolo lo scorso 30 dicembre: «Mi sento un attimino un po' spiazzato [...]. Non ti nego che ero molto emozionato: meno male che dovevo prestare attenzione, perché abbiamo anche girato delle immagini, eravamo anche in diretta nei cinema. Meno male che c'era questa attenzione, altrimenti probabilmente sarei un po' crollato emozionalmente, però diciamo che il peggio è passato, siamo in una nuova era della nostra vita personale. Io personalmente ho già iniziato abbondantemente la pre-produzione e le prove con questo gruppo [...] di cinque eccellenti musicisti, con me sei, con i quali andrò in tournée questa estate unendo sia i brani che mi vedono protagonista del repertorio dei Pooh, sia i brani che ho fatto nei dischi da solo. Per cui sono propositivo, non mi sono fermato a meditare troppo: secondo me non c'è da meditare».

Ancora prima di cominciare a suonare la chitarra suonavo la fisarmonica; amavo la musica in una maniera passionale e continuerò ad amarla anche se i Pooh hanno deciso di dare uno stop alla loro carriera.

Riferendosi allo scioglimento dei Pooh dopo cinquanta anni di attività, Dodi ha spiegato: «Una decisione dura, magari anche dolorosa che probabilmente andava presa. Adesso bisogna guardare avanti, perché io son solito dire che chi ha fatto una canzone che si chiama "Chi fermerà la musica" non si può permettere di scartarla. Io facevo musica ancora prima di conoscere i Pooh: ancora prima di cominciare a suonare la chitarra suonavo la fisarmonica; amavo la musica in una maniera passionale e continuerò ad amarla anche se i Pooh hanno deciso di dare uno stop alla loro carriera».
Alla domanda di Martini su quanto la scomparsa di Valerio Negrini, avvenuta il 03 gennaio del 2013, abbia influito sulla decisione di sciogliere il gruppo, Battaglia ha risposto: «E' difficile da dire [...]. Non è stata la conditio sine qua non, noi avremmo dovuto fermarci, però chiaramente non ha aiutato. E' stato uno dei fondatori dei Pooh e poi le sue parole sono così dentro la nostra anima e dentro l'anima di chi ama la nostra musica che insomma non posso negare che... insomma se lui fosse con noi... ecco diciamo che se lui fosse stato con noi ci avremmo pensato due volte probabilmente, avremmo avuto magari più stimoli per fare delle cose nuove».

Una domanda che da molto tempo aleggia tra i fan è sull'esistenza o meno di progetti lasciati in sospeso, di materiale che un giorno potrebbe essere utilizzato per produrre un album di inediti. Dodi ha spiegato: «Avevamo iniziato un progetto che proponeva di trasformare il nostro "Parsifal" in un musical, cioè di farlo più ampio, fare una storia più completa. Valerio aveva già iniziato a lavorare per questo. Per quanto invece riguarda il discorso di cose che noi abbiamo fatto che magari abbiamo nel cassetto, qualche testo, qualche provino... non ne abbiamo tantissimi, però io qualche cosa ho e proprio ieri ho sentito uno di questi brani rimasti sulla scrivania del computer: mi sono un po' commosso, mi sono emozionato sentendo quella roba lì. Risale a quattro, cinque anni fa, ma io personalmente, a questo punto è una scelta personale, io ho deciso che quando pubblico delle cose lo faccio non andando a ripescare all'interno dei miei cassetti, dei miei computer delle cose vecchie: voglio dare una immagine di me recente, attuale per cui credo che rimarrà sempre dentro il mio computer. Poi magari i miei figli, quando vorranno e se vorranno, andranno a spulciare all'interno di questi spunti che non sono proprio canzoni, sono magari idee, degli appunti lavorativi».

Rinverdire il mio repertorio con questi brani sarebbe elettrizzante e sono convinto che sarebbe così bello anche per il mio, il nostro pubblico.

Il discorso si è poi spostato sui gusti dei fan più preparati ed attenti, quello zoccolo duro che avrebbe preferito fosse portato sul palco dell'ultima tournée un repertorio diverso da quello presentato. «Insieme alla persona che cura il mio calendario abbiamo già fatto un paio di cene, un pourparler», ha spiegato Dodi. «La mia idea, che il mio manager condivide, è di fare un concerto dedicato esclusivamente e soltanto alle canzoni che non sono mai state eseguite dal vivo [...]. A parte il fatto che io mi divertirei da morire, perché non nego che non c'è la noia ogni volta che faccio "Piccola Katy", ma insomma è una cosa che faccio un po' troppo a occhi chiusi. Rinverdire il mio repertorio con questi brani sarebbe elettrizzante e sono convinto che sarebbe così bello anche per il mio, il nostro pubblico... A questa cena ci siamo detti "Pensa che bello fare un manifesto in cui venissero riportati un po' come all'opera i brani, brano per brano, come se questo repertorio facesse parte proprio del manifesto con cui viene reclamizzato lo show" [...]. Non è escluso che io lo faccia e non è escluso che lo faccia in tempi brevi [...]. Il mio manager ha proposto: "Ma perché la prossima stagione teatrale che inizia appunto a ottobre non facciamo una bella cosa così? [...] facciamo un concerto teatrale in cui tu hai la possibilità di raccontare di più quello che è stato il tuo iter musicale con i Pooh e al di fuori dei Pooh". Per cui questa nostra chiacchierata magari da qui a sei mesi si concretizzerà [...]. Al termine di questa serata avevo scritto "Così ti vorrei", "Cara bellissima", "Senza musica e senza parole", "Stella", "Dietro la collina", "Vienna", "Una donna normale", "Cercami", "Sei tua, sei mia", "Classe '58"... vado avanti? "Come si fa", "Mezzanotte per te", "Per noi che partiamo", "Comuni desideri", "Per chi merita di più", "Aria di mezzanotte", "Più in alto... che c'è!...!?...", "Io vicino io lontano", "La donna infinita", "Un caffè da Jennifer". Queste sono le canzoni che io mi sono segnato ma lì, dopo un bicchiere di vino a cena; non mi son messo a vedere bene bene bene i repertori, per cui credo che ci siano veramente gli estremi per fare una cosa bella».

Alla domanda se in futuro ci sarà un nuovo album, Dodi ha risposto: «Un disco elettrico, assolutamente sì. Ho tanti progetti che mi gasano. Pensa che già nel periodo in cui ho fatto il disco con Tommy, volevo fare un disco che si chiamava "Riff": riff chitarristici, cioè dei riff che davano lo spunto a dei brani veri e propri, però che partivano da quelli che sono i riff chitarristici e questa potrebbe essere una chiave di lettura, ma ci sto pensando. Sai qual è il mio problema? Io ogni volta che faccio una cosa voglio che sia una cosa nuova e lo dimostra anche il fatto che ti ho detto prima che non voglio mai andare a ricercare sul computer le cose vecchie. Per cui voglio fare delle cose che mi gratificano, che non ho fatto prima. Sai quante persone mi hanno detto "Ma perché non hai fatto un "D'Assolo" 2, 3, 4?". Però dal momento che ho fatto un po' di carriera e non ho bisogno di fare il pezzo che deve andare in alta rotazione, vorrei fare delle cose che mi gratificano. Per cui non escludo».

 

Non rimane che attendere la comunicazione del calendario degli eventi di cui dodi Battaglia sarà protagonista indiscusso. E' indubbio che in una certa fetta di fan ci sia il desiderio di ascoltare l'altro repertorio dei Pooh, quello fatto dei brani non da classifica ma dotati di testi ed arrangiamenti di indubbio spessore. La scaletta provvisoria stilata dal chitarrista è promettente.

Autore - Michaela Sangiorgi