Riccardo Fogli: storie di molti altri giorni - Domenica 22.10.2017
Nella giornata di ieri Riccardo Fogli è giunto
all'importante traguardo dei 70 anni di età. Nato a Pontedera il
21 ottobre 1947, dove i fiumi Era ed Arno si uniscono
attraversando il piccolo paesino in provincia di Pisa, con la
famiglia si trasferisce a Piombino dove da giovanissimo inizia a
lavorare alla Piaggio come metalmeccanico, prima della
promulgazione della legge che regola il lavoro minorile. Cambia
impiego divenendo gommista, mentre la musica si rivela essere
per lui molto più di un semplice passatempo.
Dopo le prime lezioni di canto e di basso elettrico e le prime
esperienze con i Jet, a 16 annni è frontman e bassista
degli Slenders, una band che faceva musica rock con
cui, galeotto un buon piazzamento al "Festival degli
Sconosciuti di Ariccia", riescono ad arrivare sul palco
del "Piper Club" di Milano, dove vengono ingaggiati per
un periodo quando già però l'impatto con la dura realtà della
scena musicale italiana aveva cominciato a minare gli entusiasmi
ed i sogni di gloria.
Era il 1966 e proprio lì avviene l'incontro con Valerio Negrini
e Mauro Bertoli, fondatori dei Pooh che in quel
periodo iniziale e con un contratto firmato da pochi mesi
vedevano un po' traballare le basi della formazione. I due
chiesero a Riccardo di unirsi a loro in sostituzione del
bassista Gilberto Faggioli, più o meno contemporaneamente alla
sostituzione del tastierista Bob Gillot in favore del bergamasco
Roby Facchinetti.
La tecnica vocale e strumentale ma non ultimo il "live-act"
del giovane toscano impressionò favorevolmente il duo bolognese
intorno a cui era nato il gruppo dei Jaguars, come si
chiamavano i Pooh prima della firma del contratto con
la casa discografica Vedette. L'entrata di Fogli, che si
lasciava alle spalle i disciolti Slenders, univa nello
stesso "pacchetto" anche le cambiali del furgone degli
Slenders ereditato e la cover di "I looked in the
mirror" di Bob Morrison nella versione italiana "Nel
buio", che finirà nel primo album dei Pooh
"Per Quelli Come
Noi" (1966) di qualche mese dopo.
Dopo l'abbandono di Bertoli arrivano una serie di singoli che
focalizzano l'attenzione sulla figura di Fogli, partendo da "Piccola Katy" a
"In silenzio"
e passando per "Goodbye
Madama Butterfly", "Il
tempio dell'amore", ma anche numerose canzoni
incluse nel secondo album "Memorie"
(1969) o relegate nell'album non autorizzato "Contrasto"
(1968) e negli archivi della Vedette da cui sarebbero uscite
anni dopo.
A lui viene spesso affidata l'interpretazione vocale, confidando
i discografici nella maggior sicurezza nelle sue capacità vocali
dimostrata, cosa che dà anche inizio involontariamente alla sua
carriera solista con un singolo, "Zan Zan", pubblicato
sotto lo pseudonimo di Renzo e Virginia, in duetto con Viola
Valentino.
Vocalmente per i Pooh un equilibrio si creerà con
l'ingresso di Dodi Battaglia nel 1968, trasformando il combo in
un quartetto di potenziali voci soliste e proprio su questa
caratteristica si concentrerà Giancarlo Lucariello, il giovane
produttore napoletano in forza alla CBS italiana che rileverà
dalla Vedette i Pooh, impantanati in un pericoloso
periodo di stasi a causa del disinteresse nei loro riguardi da
parte dell'etichetta di Armando Sciascia.
E' grazie alle sue cure che i Pooh, incamminati verso
una maturità ed una ricerca del suono tesa ad affrancarli dalle
loro origini beat in favore di una propria identità musicale,
vengono lanciati definitivamente come meritavano, partendo dai
loro primi singoli di grande successo, "Tanta
voglia di lei" e "Pensiero",
entrambi contenuti nel loro terzo album "Opera
Prima" (1971), il quale dava un nuovo via alla
carriera del gruppo e contemporaneamente vedeva l'abbandono
della formazione attiva del suo creatore, il batterista Valerio
Negrini, che si sarebbe da allora in poi dedicato esclusivamente
alla scrittura dei testi.
L’album successivo, "Alessandra"
(1972), continua a destare l'interesse del grande pubblico
grazie anche al grande successo del singolo "Noi
due nel mondo e nell’anima".
Nel tour invernale che segue, quando tra le alacri prove in
studio e le performance dal vivo del tour teatrale con
l'orchestra al seguito già prendono man mano forma i brani
dell'album successivo "Parsifal",
i rapporti di Riccardo con il gruppo si incrinano
irreparabilmente portando al suo abbandono.
Nello stesso anno, a pochi mesi di distanza dalla
pubblicazione del primo album dei Pooh senza di lui, inizia
ufficialmente la sua carriera solista di Riccardo Fogli con
l'album "Ciao Amore, Come Stai?" (1973),
multi-produzione che vede affiancarsi Sergio Bardotti, Giancarlo
Lucariello e Giampiero Scalamogna per la RCA. L’album, con il
suo debutto come autore di testi, dà anche inizio alla sua
collaborazione con due grandi autori della musica italiana,
Carla Vistarini e Luigi Lopez e ne vengono estratti i singoli "Due
regali" e "Strana donna", i quali aprono
idealmente la strada ad un terzo singolo che rappresenta anche
l'esordio al Festival di Sanremo del 1973 col brano "Complici".
Segue un periodo in cui il sodalizio con Vittorio De Scalzi
dei New Trolls porta alla realizzazione di alcune composizioni
apparse su singoli come "Amico, sei un gigante" oppure
"Guardami", presentata a Un Disco per l’Estate
nel 1975 o recuperate in antologie successive.
Il suo secondo album, "Riccardo Fogli" (1976), include
uno dei suoi più grandi successi, "Mondo", con il quale
participa al Festivalbar e vince il Premio Disco
Verde.
L’album, arrangiato da Danilo Vaona, vede Giancarlo Lucariello
alla produzione dopo la fine del sodalizio di questi con i Pooh
ma segna anche un primo riavvicinamento ai suoi vecchi compagni
di gruppo, con una rivisitazione particolare del primo singolo
dei Pooh da lui cantato, "In silenzio", che
recava come lato B la famosa "Piccola Katy".
Il sodalizio Carla Vistarini-Luigi Lopez firma ancora per
Fogli un altro singolo di successo, "Stella", che
conferma il team oltre che autorale anche produttivo formato da
Giancarlo Lucariello e Danilo Vaona per il terzo album del
cantante, "Il sole, l’aria, la luce, il cielo" (1977),
con altri testi firmati da Fogli che in quell'anno dà inizio
parallelamente ed insieme a Viola Valentino, Luigi Lopez, Carla
Vistarini e Antonio Cicco al super-gruppo Fantasy che
avrebbe pubblicato il suo unico album "Uno" nell'anno
successivo, più o meno contemporaneamente alla pubblicazione
della prima antologia di Fogli "Io ti porto via", con
quattro canzoni inedite tra cui la title-track.
Dello stesso anno è il primo ed unico album-concept di Fogli, "Matteo"
(1978), realizzato da Riccardo Fogli, Marcello Aitani e
Giancarlo Lucariello, un’opera progressive in cui Fogli firma
tutti i testi su musiche di Aitani e che racconta all'inverso la
vita di un uomo, partendo dalla vecchiaia e tornando indietro
con i ricordi fino alla nascita. L’album venne bloccato dalla
casa discografica che lo ritenne non in linea con la carriera
dell'artista, per essere pubblicato ben 21 anni dopo in tiratura
limitata dalla Rivista "Raro!"
L'album successivo "Che ne sai" (1979) oltre al singolo
omonimo contiene altre canzoni che appariranno in altri tre
singoli durante l'anno, rinnovando il successo dell'ex bassista
dei Pooh che sembrerebbe aver lasciato da parte il suo
strumento in favore delle sue notevoli doti vocali, rivelando
duttilità ed eclettismo ancora al giorno d'oggi, rara nella
canzone italiana e che avrà modo di rivelare sempre più come
interprete negli anni successivi. L'album, oltre a segnare
l'inizio della collaborazione con il compositore e arrangiatore
Maurizio Fabrizio, musicista con cui firmerà alcuni dei suoi
successi più importanti insieme a Guido Morra, vede anche due
brani firmati da Fogli con Cristiano Minellono e Roby
Facchinetti, suo storico compagno nei Pooh.
Gli anni '80 portano anche ad una rivisitazione dell'immagine
del personaggio Fogli che, abbandonati già da tempo gli
atteggiamenti dannati e tormentati del "rock hero" degli
anni '60-'70, dopo delle mise più casual approda definitivamente
ad un look più curato nell’abbigliamento, spesso più classico e
in linea con la moda.
"Alla fine di un lavoro" (1980) porta ancora un successo:
"Scene da un amore", firmato ancora con Morra e Fabrizio
che con Riccardo firmano tutto l'album, in un'interazione che dà
veramente ottimi risultati, bissati anche dall'album successivo,
"Campione" (1981), degli stessi autori e che conferma
ancora una volta Giancarlo Lucariello come produttore in linea
con un certo gusto che trova larghi riscontri nel successo di
pubblico ed a dispetto delle mode.
Dall'album viene tratto l'ennesimo grande successo di Riccardo,
"Malinconia", che vince La Vela d’Oro, il Telegatto
e il Disco di Platino e che dà all'artista toscano il "LA"
per ritornare a Sanremo dopo ben 8 anni con "Storie
di tutti i giorni", vincendo il Festival della Canzone
Italiana dimostrando la maestria del produttore Lucariello
nel saper curare quegli elementi vincenti, dal connubio tra
chitarra tipicamente rock e pianoforte classico all’eleganza
dell'interprete.
Il brano, cosa divenuta con gli anni insolita per le canzoni
vincitrici della gara canora italiana per antonomasia, raggiunge
la vetta della Hit Parade, guadagnando anche il Telegatto,
il Premio Radio Corriere TV e il Disco d’Oro,
oltre al riconoscimento agli autori del testo Fogli e Morra del
Premio Bettino Ricasoli per la qualità letteraria del
testo e porta Fogli ad esibirsi l’anno successivo all’Eurovision
Song Contest come rappresentante dell’Italia.
L'antologia "Collezione" (1982) include oltre alla
canzone vincitrice di Sanremo un altro inedito e otto
successi del triennio 1979-1981, caratterizzati per la maggior
parte dalle firme del fortunato trio Fogli-Fabrizio-Morra ed
anticipa l'uscita autunnale di "Compagnia" (1982),
contenente dieci brani di cui la metà totalmente inediti e
l'altra metà reinterpretazioni di Fogli di canzoni altrui.
Vediamo raccolte insieme canzoni scritte da autori che con Fogli
hanno creato delle belle pagine di musica italiana, partendo da
Luigi Lopez e Carla Vistarini con "La voglia di sognare",
scritta per Ornella Vanoni nel 1974, "Per amarti" firmata
da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio per Mia Martini nel 1977, "Nascerò
con te" di Valerio Negrini e Roby Facchinetti, cantata da
lui stesso dieci anni prima nei Pooh, "Tu cosa fai
stasera" cantata qualche tempo prima dallo stesso autore
Dario Baldan Bembo e scitta con Paolo Amerigo Cassella ed infine
"Io voglio vivere", uno dei primi testi di Stefano
D'Orazio scritti per Alice nel 1975 con Renato Brioschi e
Cristiano Minellono. Le canzoni inedite sono la stessa "Compagnia"
di Guido Morra e Maurizio Fabrizio, poi "Come cambia in
fretta il cielo", scritta da Maurizio Piccoli e Maurizio
Fabrizio e "Altri tempi", "Un angelo" e "Donne".
Sulla scia del successo del vincitore di Sanremo la RCA,
precedente casa discografica di Fogli, pubblica un'antologia dal
titolo "Il Primo Riccardo Fogli" (1982) (banale gioco di
parole...) contenente alcuni brani tratti dal primo album del
cantante, altri pubblicati solo su singoli ed altri addirittura
inediti provenienti dagli archivi.
Nel 1983 con "Per Lucia" Riccardo partecipa all’Eurovision
Song Contest a Berlino ma bisognerà aspettare l'anno
successivo per un nuovo album, "Torna a sorridere"
(1984), contenente la canzone omonima presentata al Festivalbar
e che vede il connubio alle penne degli autori Maurizio Fabrizio
e Vincenzo Spampinato, talvolta con Laurex.
Confermate le penne ed ancora con la produzione di Lucariello
per "1985", eponimo dell'anno in cui viene pubblicato e
che contiene la canzone presentata al Festival di Sanremo
di quell'anno, "Sulla buona strada", piazzatasi al quarto
posto mentre al Festivalbar dello stesso anno presenta "Dio
come vorrei", che verrà inclusa in successive ristampe
dell'album.
Dopo un anno di silenzio discografico, nell'album "Le
infinite vie del cuore" (1987) Riccardo si riunisce ai
vecchi amici dei Pooh che cantano insieme a lui nel
brano "Giorni cantati", in un album che conferma la guida
di Lucariello con un avvicendamento degli autori precedenti con
alcune nuove firme della canzone italiana come Maurizio Piccoli
e Massimo Del Vecchio.
Dello stesso anno è un'antologia che recupera i principali
singoli dell'artista toscano tra cui anche alcuni inediti su
album, sotto il titolo del suo più grande successo, "Storie
di tutti i giorni" (1987).
"Amore di guerra" (1988) contrassegna la maturità
raggiunta come interprete da Fogli, quasi interamente firmato da
Laurex, Vincenzo Spampinato e Franca Evangelisti e proposti
talvolta in arrangiamenti inediti per la produzione
dell'artista.
Il brano presentato al Festival di Sanremo nel 1989 dà
anche il nome all'ulteriore raccolta "Non finisce così"
(1989), che raccoglie anche alcuni dei brani più significativi
del quadriennio 1985-1989.
Ancora un quarto posto a Sanremo con "Ma quale amore",
contenuta nell'album "(E’ Troppo Importante un Gesto e la
Presenza e la Forza di) Sentirsi uniti" (1990), prodotto
sempre da Giancarlo Lucariello e che vede confermate unite firme
dei precedenti lavori di Fogli come Laurex e Luigi Lopez e nuovi
autori quali Andrea Aldo De Angelis, nonchè l'esordio di Tiziana
Donati, in arte "Tosca", che duetta con Riccardo in "Un
modo per amare".
Il venticinquennale di attività di Fogli, partendo dai suoi
inizi con i Pooh del 1966, viene idealmente festeggiato
con un'antologia dal titolo "A metà del viaggio" (1991)
che unisce a quattro canzoni provenienti dal repertorio dei Pooh
ed una manciata di suoi successi, la title-track ed altri due
inediti tra cui l'intensa "Io ti prego di ascoltare",
firmata da Morra e Fabrizio e presentata al Sanremo di
quell'anno. L'album segna anche la fine della collaborazione con
il produttore Giancarlo Lucariello e in quello stesso anno
Riccardo duetta con Marcella Bella in "Amici", una delle
due canzoni scritte da Roby Facchinetti e Valerio Negrini per
l'album "Sotto il vulcano" della cantante catanese.
La svolta musicale di Fogli inizia idealmente l'anno seguente
già con la partecipazione a Sanremo con "In una notte
così" ed il singolo "Voglio le tue mani",
presentato al Disco per l'Estate ed incluso in "Teatrino
Meccanico" (1992), con il nuovo produttore Maurizio
Fabrizio che comincia a creare quei presupposti che matureranno
nei lavori successivi, pur confermando firme come quelle del
produttore stesso e del collaboratore storico Guido Morra,
nonchè Maurizio Piccoli, Oscar Avogadro, Saverio Grandi, Franco
Fasano, Roberto Pacco e Gianni Togni.
Dopo l'ennesima antologia, "Mondo" (1992), il cambio di
produzione di due anni successivo "Nella Fossa dei Leoni"
(1994) a favore di Mauro Paoluzzi continua il percorso
intrapreso e vede il ritorno alla scrittura di Riccardo, che
firma tra l'altro la canzone "Sigfrido" dedicata al
figlio.
A sorpresa, la canzone "Monica" presentata al Disco
per l'Estate viene inclusa insieme ad un altro inedito in
un insolito album unplugged, "Fogli su Fogli" (1995),
registrato in presa diretta durante delle sessions con la
storica band che accompagna Riccardo in tour e composta da Roby
Facini, Ugo Maria Manfredi, Pietro Cantarelli e Alessandro
Ravasini a cui si uniscono Massimo Luca, Vince Tempera e Claudio
Pascoli, nonchè Giovanni Pezzoli e Andrea Fornili degli Stadio
ed un quartetto d’archi, per la rivisitazione di successi
riarrangiati in chiave acustica.
L'anno successivo è ancora sul palco di Sanremo con il
brano scritto da Maurizio Fabrizio e Guido Morra e che da il
titolo all’album "Romanzo" (1996), prodotto da Antonio
Colombi e che riunisce varie firme della canzone italiana, oltre
alla sua stessa per due tracce su dieci.
"Ballando" (1998) è un insolito EP di sette canzoni
prodotto da Fabio Pianigiani e Marco Carmassi, scritto per i
testi dal cantautore Mario Castelnuovo e da Fabio Pianigiani,
preceduto dall'ennesima antologia intitolata senza tanta
fantasia "Greatest Hits" (1997).
Finalmente, nel 1999 la rivista specializzata "Raro!"
pubblica in una tiratura limitata di 1.000 copie la versione
rimasterizzata in CD del concept album "Matteo",
registrato nel 1978, seguito dall'ennesima antologia intitolata
"Il mondo di Riccardo Fogli" (1999).
Registrato a dicembre del 2001 presso il Teatro Putrella di
Lonigiano, il primo album live di Fogli "Storie di Tutti i
Giorni" (2002) contiene ventiquattro canzoni che vanno dai
primi successi con i Pooh ai principali successi della sua
carriera solista, con la band composta da Sandro Ravasini alla
batteria, Ugo Maria Manfredi al basso, Roby Facini alla chitarra
e Luca Savazzi al pianoforte e alle tastiere.
Dopo la solita antologia, tipo di pubblicazioni su cui poco
controllo sembrano avere tanti artisti, dal titolo "Pop
Collection" (2002), arriva la partecipazione al reality
show "Music Farm" e la relativa vittoria precedono la
pubblicazione dell'album "Il Vincitore" (2004),
praticamente un album di cover contenente le migliori
interpretazioni realizzate nel programma di Rai 2, perfetta
testimonianza della grande professionalità e dell'enorme talento
d'interprete dell'artista.
Dopo pochi mesi è la volta di "Storie d’Amore", ennesima
antologia ma stavolta ufficiale contenente dodici brani già noti
e tre inediti.
"Ci saranno giorni migliori" (2005) è il primo album di
materiale completamente inedito dopo molto tempo e raccoglie
insieme canzoni scritte dal cantautore Gatto Panceri, un nuovo
testo di Riccardo firma ed un brano firmato da Dodi Battaglia,
presente anche nell'album alle chitarre e Fio Zanotti; il lavoro
si aggiudica il Premio Speciale ai Venice Music
Awards.
"Riccardo Fogli Libro+Cd" (2008) è invece un cofanetto
contenente un CD con estratti dal suo repertorio ("Piccola
Katy", "Malinconia", "Storie di tutti i giorni",
"Non finisce così", "Quando sei sola") ed un libro
autobiografico con una raccolta di aneddoti della sua vita.
Dopo un'antologia dedicata prettamente a materiale prodotto da
Giancarlo Lucariello e firmato dal duo Fabrizio-Morra, "Riccardo
Fogli Collection" (2011), nel 2015 dopo 42 anni dal suo
abbandono, Fogli rientra nella formazione dei Pooh per
il tour
“Reunion” del 2016, organizzato per celebrare il
cinquantennale del gruppo.
Oltre a suonare in tutte le date del tour, Riccardo incide con i
Pooh nuove versioni a cinque voci di alcuni classici della band
come "Pensiero",
"Noi
due nel mondo e nell’anima", "Chi
fermerà la musica", "Piccola
Katy" e "Pierre", oltre a 4 nuove canzoni
inedite, incluse in "Pooh
50 – L’ultima notte insieme".
All'inizio del 2017 viene pubblicata da Sperling & Kupfer la
sua autobiografia "Un
uomo che ha vissuto – Storie di tutti i miei giorni",
mentre è di questi giorni la pubblicazione del singolo "Strade",
anticipatore dell'album "Insieme" realizzato con Roby
Facchinetti e la cui uscita è fissata per il 03 novembre.
Autore - Antonio Russo