Pooh - Notizie e novità del 2017 - Novembre

Facchinetti e Fogli: «La musica è la nostra donna» - Mercoledì 22.11.2017

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli a Radio Bruno

Proseguono le interviste radiofoniche di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, in pieno periodo di promozione del primo album che li vede come duo: "Insieme", debuttato il 03 novembre. Il lavoro discografico ha visto raccolte sotto un unico progetto artistico le firme autorali di Roby Facchinetti per l'aspetto compositivo, mentre ai testi figurano i nomi di Stefano D'Orazio, Riccardo Fogli, Andrea Bonomo, il purtroppo scomparso Valerio Negrini, fondatore e paroliere dei Pooh. Vanta inoltre collaborazioni con Danilo Ballo e Marco Barusso come arrangiatori, Valeria Caponnetto Delleani come corista e Stef Burns alle chitarre elettriche.

Non potevamo neanche chiamarla Reunion se non ci fosse stato Riccardo e proprio grazie alla Reunion io e Riccardo ci siamo ritrovati dopo quarantatré anni. Roby Facchinetti

Il 13 novembre Riccardo e Roby sono stati ospiti di Francesco Facchinetti a Radio KissKiss dove, tra l'altro, è stato raccontato degli inizi dell'amicizia tra i due musicisti ed interpreti. «I Pooh debuttarono al Piper di Milano nel giugno del '66» ha spiegato Roby, «dopo due mesi che ne facevo parte. Al Piper abbiamo incontrato questo gruppo di Piombino e il cantante, il frontman bassista di questo gruppo era Riccardo Fogli e proprio lì noi decidemmo di cambiare il nostro bassista».
In merito alla decisione di convocare Fogli per il "Tour Reunion - L'ultima notte insieme", Roby ha spiegato: «Abbiamo richiamato sul palco dopo ben quarantré anni il nostro amico per sempre Riccardo Fogli. La prima chiamata l'ho fatta io. Un anno prima sempre io avevo chiamato il suo manager, dicendogli: "Nell'aria c'è sta roba, ma sai come vanno le cose, mi raccomando non dire nulla a Riccardo fino a quando...". Ma gli ha detto tutto subito. Non potevamo neanche chiamarla Reunion se non ci fosse stato Riccardo e proprio grazie alla Reunion io e Riccardo ci siamo ritrovati dopo quarantatré anni. Con Riccardo abbiamo vissuto i primi sette anni, che sono stati i più intensi, i più duri, ma anche i più belli, perché erano gli anni delle grandi speranze, gli anni in cui sognavamo di fare questo lavoro. Dovevamo in qualche modo riuscire a emergere in mezzo a "milioni" di gruppi».
Riccardo: «La cosa fantastica è che eravamo così amici che dividevamo tutto. Io e lui eravamo un po' ospiti di Bologna, gli altri tre erano bolognesi. Io e questo signore con gli occhi azzurri dividevamo una camera da settecento lire, con cinquanta lire ci mangiavamo solo pane e mortadella».

Abbiamo imparato a fare questo mestiere in un gruppo e nello spirito di gruppo c'è anche questo: il fatto di non crescere mai, di rimanere eterni ragazzi. Roby Facchinetti

Francesco ha domandato a Fogli cosa ha provato quando, il 10 giugno 2016, salì sul palco allestito nello stadio milanese di San Siro, affrontando più di sessantamila persone. Riccardo si è così espresso: «Una emozione fortissima, travolgente, incontenibile, piangevo dentro, cantavo malino e l'ho portata dentro per qualche minuto ma non me ne vergogno, perché era una emozione così forte da non tenere proprio dentro. Mi è successo anche all'ultima data, perché quando abbiamo fatto il 30 di dicembre il mio ragazzo Alessandro [...] mi ha detto: "Papà, devo dirti una cosa: sono proprio molto fiero di te!". Mi ha sciolto!».
Il deejay ha poi osservato come i due artisti siano uniti da un affiatamento che rasenta la goliardia: «Sembrate due amici che non si vedono da quarant'anni, si ritrovano e sono rimasti a diciotto anni».
Roby ha spiegato: «Devo dire che non siamo mai cresciuti sotto questo aspetto, anche perché noi abbiamo imparato a fare questo mestiere in un gruppo e nello spirito di gruppo c'è anche questo: il fatto di non crescere mai, di rimanere eterni ragazzi. Infatti ci stiamo divertendo come dei ragazzini, anzi forse di più».

Uno degli aspetti che ha reso "Insieme" un album molto atteso da parte del pubblico dei Pooh è la presenza di testi di Valerio Negrini. Facchinetti ha spiegato: «Questo è un po' il suo testamento. Con lui noi lavoravamo sempre, lui soprattutto negli ultimi tempi mi chiedeva sempre musiche, brani, perché aveva bisogno di raccontare e di scrivere, aveva forse anche capito che il tempo si stava in qualche modo esaurendo e così è stato. Mi sono trovato con questi brani già fatti che io vivo come un suo vero testamento e questo mi rende molto felice perché è un bel modo per sentirlo ancora in mezzo a noi: per noi, per il nostro pubblico, anche per la sua famiglia. Anche cantando devo dire che non è stato facile».
Riccardo ha aggiunto: «Ci sono stati dei momenti di grande emozione, io vedevo questo signore qua con gli occhi azzurri... quando si incavola, quando si eccita si dilatano, quando esprime emozione sono a mille».
Roby: «E' stato un bellissimo viaggio emozionante anche per questo motivo».

"Le donne ci conoscono" è un altro testo di Valerio e devo dire che qui ha fatto veramente un capolavoro, perché quando lui va a raccontare l'universo femminile devo dire che ha fatto delle cose incredibili. Roby Facchinetti

Riferendosi ai due concerti annunciati per il il 07 aprile al Mediolanum Forum di Assago (Milano) ed il 09 aprile al Pala Lottomatica di Roma (prevendita su www.ticketone.it), Francesco ha chiesto cosa il pubblico dovrà aspettarsi, oltre ai pezzi dell'album.
Roby ha spiegato: «Non vediamo l'ora di portare questo lavoro sul palcoscenico. Noi siamo due musicisti che hanno una storia importante: su quel placo porteremo la nostra storia musicale e non».
Riccardo: «Ci chiedono: "Ma canterete anche le canzoni dei Pooh?". Certo che canteremo le canzoni dei Pooh [...]. Faremo "Noi due nel mondo e nell'anima"...».
Roby: «Cerchiamo di farli un modo anche un po' diverso, di attualizzare un filino soprattutto certi brani. Ci sarà molto da lavorare anche sul repertorio [...]. "Le donne ci conoscono" è un altro testo di Valerio e devo dire che qui ha fatto veramente un capolavoro, perché quando lui va a raccontare l'universo femminile devo dire che ha fatto delle cose incredibili [...]. Questo è un brano che credo ogni uomo vorrebbe in qualche modo dedicare alla propria compagna o moglie e ogni donna vorrebbe sentirsi dire dal proprio compagno queste cose».

"Insieme" racchiude anche un esempio del talento di Fogli come paroliere: sua è "Il ritorno delle rondini". «Sognavo di scrivere un testo su una sua musica», ha spiegato l'artista toscano riferendosi a Facchinetti. «Mi ha fatto sentire una musica bellissima, ho detto: "Posso provare a farci il testo?". Nella notte io ho scritto questo testo, la mattina alle 11:00 l'abbiamo cantato insieme».
Roby: «Riccardo devo dire che ha fatto veramente un bellissimo testo e non a caso questo è uno fra i due, tre brani più gettonati di questo lavoro. Ha fatto un testo veramente perfetto per questa musica e io te ne sono riconoscente. Bravo!».

Il 17 novembre Facchinetti e Fogli sono stati ospiti di Radio Bruno, all'interno della trasmissione "Bruno Mattina" condotta da Antonio Valli e Clarissa Martinelli.
Tra gli episodi rievocati, il discorso è caduto sulla partecipazione dei Pooh come ospiti al Festival di Sanremo del 2016. «Riccardo è entrato nei Pooh grazie alla Reunion con molto disagio» ha spiegato Roby, «in punta di piedi. Io lo vedevo, lo avvertivo questo suo disagio. Sul palco di Sanremo eravamo tutti emozionati, lui ancora di più. Il brano era "Uomini soli" e lui cantò le ultime due, tre righe insieme a me [...]. Lui si è avvicinato e c'era questa emozione palpabile, lui era più che emozionato, allora c'è stato questo bellissimo abbraccio molto spontaneo che ha colpito un po' tutti».
Riccardo: «Ci dicevano tutti: "Che bella la vostra amicizia! Cantate bene insieme". Un giorno il nostro manager Ferdinando Salzano ci prese tutti e due e chi disse: "Hei ragazzi [...] se dovesse venirvi in mente di fare qualcosa insieme sappiate che io ci sono"».
Roby: «Abbiamo risposto subito: "Anche noi!"».

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Anche in questa intervista è stato citato il testo di Valerio Negrini "Le donne ci conoscono", terza traccia dell'album "Insieme". Fogli ha detto del paroliere: «Era un dissacratore, era un genio, un poeta, scriveva sempre vent'anni avanti».
All'osservazione su come la musica sia totalizzante, il cantante toscano ha risposto: «I chilometri, le distanze... Io vedo mia moglie ogni dieci giorni, prendo un treno e vado, abbraccio mia moglie e la mia bambina per due giorni e riscappo».
Roby, a sua volta: «La musica è la nostra donna, è molto esigente, perché la musica ti dà, ma vuole in cambio veramente tantissimo. E' vero che mia moglie è un po' gelosa di questo amore che io posso avere per la musica, infatti quando lei parla con amici e con gente dice: "Lui a casa però suona sempre" [...]. Se non sono a casa sono fuori chiaramente per la musica, c'è questo amore che porta via chiaramente tanto spazio [...]. Per noi la muisca è una droga, ma tanto per minimizzare, molto più di una droga: quando entra dentro ti travolge e porta via tutto. Se la compagna non capisce questo, allora sono guai».

I prossimi incontri dell'instore tour in programma che permetteranno di incontrare di persona Facchinetti e Fogli e di ricevere l'autografo sulla copia dell'album "Insieme", sono:

Venerdì 01 dicembre - ROMA - Feltrinelli - Ore 18:00.
Sabato 02 dicembre - NAPOLI - Centro Commerciale Vulcano Buono - Ore 17:00.

Autore - Michaela Sangiorgi