Roby Facchinetti presenta a Bologna il nuovo album - Lunedi' 24.03.2014
Nel pomeriggio di una domenica che si alternava tra acquazzoni e sprazzi di Sole, Roby Facchinetti ha presentato a Bologna il suo nuovo album "Ma che vita la mia", terzo lavoro solista realizzato grazie ai testi di Valerio Negrini. Negrini, originario proprio di Bologna, è stato il fondatore e paroliere dei Pooh, l'anima poetica che per quasi cinquant'anni ne ha delineato l'anima poetica, una figura estremamente importante che purtroppo è venuta a mancare il 03 gennaio del 2013 per una complicazione cardiaca.
I fan riunitisi in uno dei negozi Mondadori del capoluogo emiliano-romagnolo hanno accolto con calore Facchinetti, il quale prima di cominciare la sessione di autografi ha voluto tenere un discorso introduttivo. Così ha spiegato come è nata l'idea di un nuovo album solista: «E' da un po' di tempo che ce l'avevo in mente. Poi noi Pooh, come ben sapete, abbiamo pensato che fosse giusto lasciare un po' di tempo per preparare questo nostro cinquantennale perché, come tutte le cose importanti, ha bisogno di tempo, ha bisogno di idee. Non potevamo assolutamente partire, che ne so, con una tournèe, fare magari dei CD di inediti e poi dopo sei mesi festeggiare. Non è così che funzionano le cose. E allora, visto che c'era questa opportunità, ho pensato bene di realizzare questo mio sogno: raccontare Facchinetti fino in fondo, totalmente, senza nessun'altro che in qualche modo partecipasse, perché altrimenti diventava un'altra cosa».
Facchinetti ha proseguito parlando del progetto sviluppato con Negrini: «Per quanto mi riguarda è il terzo album solistico, una "vacanza musicale" che mi sono preso. Nel 2012 con Valerio ho detto "Dai, facciamo questa cosa" e iniziammo a lavorare, Valerio sui testi, io sulle musiche. Poi, pochissimi giorni prima che lui se ne andasse, pensate mi ha consegnato alcune correzioni dell'ultimo brano, che fra l'altro non a caso l'ho messo come ultimo brano cantato. Poi lui se ne è andato il 3 gennaio... Questa cosa l'ho vissuta, questa cosa di Valerio, che lui ha scritto, l'ho vissuta come una sorta di testamento. Ho partecipato a tutta la lavorazione di questo lavoro con amore, con la responsabilità che ho nei confronti di quello che Valerio ha scritto. Per sottolineare ancora di più ciò che lui ha scritto ho utilizzato un suono nelle mie vocalità perché sentivo, come dicevo appunto prima, questa responsabilità di non perdere neanche una virgola, neanche una punteggiatura di quello che aveva scritto. Io credo in qualche modo di essere riuscito».
Roby ha poi illustrato il progetto live che partirà a maggio con una anteprima: «Ho pensato di portare questa cosa anche su un palcoscenico, perché poi l'obiettivo finale è sempre quello. Infatti io a maggio, il 10 maggio, partirò da Bergamo, saranno quattro concerti: Bergamo, Roma, Brescia e Milano. Però è una piccola anticipazione di quella che sarà una torunèe a luglio e agosto. Ci saranno sul palco sei musicisti: oltre a me alle tastiere ci sarà Danilo Ballo che ormai lo conoscete, è anche l'arrangiatore di questo mio lavoro. E un altro tastierista, per cui tre tastiere, un chitarrista, un batterista e due coriste. Per cui i tre maschietti, io e i due maschietti, cantiamo tutti e tre: ci saranno degli impasti vocali anche particolari con le due coriste. Insomma, un grande divertimento».
Roby ha fornito qualche piccola anticipazione su quella che sarà la scaletta dei concerti: «Farò, chiaramente, questo lavoro, alcuni brani di "Fai col cuore" e poi tutte quelle cose fatte con i Pooh, miei brani, i più facchinettiani, con qua e là anche qualche chicca che gli "storici" ogni tanto reclamano, un certo tipo di repertorio, ed io cercherò insomma in qualche modo di fare qualcosa di poco fatto».
Terminato il discorso Roby si è dedicato ai fan intervenuti, non lesinando sorrisi, dediche ed abbracci.
Autore - La Redazione