Da "Voci per Valerio" di Christian Iansante, "Il tempo, una donna, la citta'" - Giovedi' 27.03.2014
È un capolavoro assoluto che non poteva mancare in questa compilation di ricordi: non avrei potuto mai escludere il testo più "ostico" recitativamente parlando, ma anche più complesso emotivamente. Forse sarà per questa ragione che ho pensato a un attore dalla chiara formazione teatrale come Angelo Maggi e ad una voce eterea come quella di Francesca Fiorentini per rappresentarla.
Registrata a vuoto come il novanta percento di questo lavoro, è stata in seguito un taglia e cuci complesso che solo il mio amico Lelio Gorini poteva affrontare, con la solita pazienza che lo contraddistingue. Ho faticato per trovare i tempi sulla musica che il maestro Del Prato aveva costruito: una base strana e bellissima, che si ispira chiaramente al brano originale, ma ne cambia i connotati. Qui la "musica da film" che pretendevo c'è tutta. Qua e là immagino delle odalische danzanti che, seguendo il ritmo scandito dal suono, trovano e danno un senso al paesaggio descritto nel brano.
All'epoca in cui fu realizzato, Negrini disse al suo amico Roby: «Ho raccontato un mio sogno di qualche notte fa, dove incontravo...mia madre!».
Christian Iansante
La canzone
"Il tempo, una donna, la città" è una delle canzoni dei Pooh più amate dai fans. A riprova di ciò, nell'ambito della votazione in corso sul nostro sito in cui è possibile esprimere le proprie preferenze sulle 50 canzoni che si vorrebbero ascoltare per il tour del cinquantennale (raggiungible tramite il link https://docs.google.com/forms/d/1Era_WHzWSTcZ0irq5nN6qv6RJ92QVSRYSVixf49xPXA/viewform), la canzone è presente fin dal varo di questa iniziativa fra le prime per gradimento.
Il brano è costituito da una suite, composta partendo dalle suggestioni di un testo che Valerio aveva scritto dopo aver sognato la madre, forse mancata mentre il fondatore dei Pooh si trovava in viaggio, da come si può intuire ascoltando. Le immagini oniriche vengono rese in maniera incredibile dalle liriche dell'ex-batterista bolognese, in cui questa figura di donna appare in diversi momenti della sua vita e di certo la grafica dell'album in cui la canzone è apparsa influenza non poco l'ascoltatore che dovesse cercare di immaginare ad occhi chiusi quel che viene narrato non solo in questa canzone, ma in tutto l'album, "Un po' del nostro tempo migliore".
In quest'album il connubio fra Giancarlo Lucariello e i Pooh (chiaramente incluso Negrini) si è espresso, secondo chi scrive, in modo quanto mai superlativo rispetto ai lavori precedenti, presentando delle composizioni potenti sotto l'aspetto evocativo e dei suoni che ben integravano le influenze rock del gruppo con le orchestrazioni del bravissimo Gianfranco Monaldi.
Sconosciuta al grande pubblico che dei Pooh conosce solo i successi da classifica, non manca di soprendere chiunque si trovi ad ascoltarla per la prima volta, forse perchè in questo brano il gruppo esprime quel lato della musica dei Pooh che mai la critica musicale è riuscita a comprendere pienamente.
«Quando lessi per la prima volta il testo scritto da Valerio, gli domandai se era impazzito: per me erano parole assolutamente incomprensibili. Lui mi spiegò che era il racconto di un sogno: la donna di cui si parla è sua madre… Comunque dopo parecchie discussioni quel testo venne accettato, e attorno a quelle liriche surreali è nata una suite di 12 minuti cantata da tre voci che si alternano. Questa è la suite più lunga e complessa che io abbia mai scritto, ci sono ben 9 temi diversi e racchiude tutte le sfaccettature dei Pooh: strumentali, acustiche, corali, vocali, sinfoniche. Per me ogni volta che nasce una canzone è come se si compisse un piccolo miracolo. Tutto parte dall’istintività, poi piano piano si materializza qualcosa. Quando la musica è buona, lo capisci immediatamente, perché provi un’emozione fortissima. Ogni tanto mi domando se non avessi incontrato i Pooh quale itinerario avrei percorso. Anche se uno è un musicista talentuoso, deve avere le giuste opportunità per esprimersi, altrimenti il talento non serve a nulla… Vorrei dire grazie a Dodi, Stefano e Red perché grazie a loro ho potuto vivere esperienze meravigliose e capire quanto la musica sia importante per me. È la mia vita». Roby Facchinetti
Apparsa su "Un po' del nostro tempo migliore" del 1975, la canzone veniva proposta anni fa in concerto per essere poi totalmente accantonata per decenni e spuntare, con grande piacere da parte di tutti i fans, nella setlist del "Dove comincia il sole tour", dove veniva riproposta integralmente dalla formazione "allargata" che vedeva Phil Mer alla batteria, Danilo Ballo alle tastiere e Ludovico Vagnone alle chitarre come musicisti aggiunti sul palco insieme a Roby, Dodi e Red all'indomani della defezione di Stefano D'Orazio. La versione dal vivo presente su tutte le versioni di "Dove comincia il sole - 27 agosto 2011 Castello di Este" del 2011 è appunto relativa a questo tour, mentre esiste una versione suonata nello stesso periodo con la World Rock Symphony Orchestra inclusa come bonus track dell'antologia "Pooh Christmas Collection" pubblicata solo in formato Digital download.
Le voci
ANGELO MAGGI
Angelo Maggi è un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio.
Come attore ha esordito a teatro in "Fa male il teatro" con Vittorio Gassman. Tra le produzioni cinematografiche ha partecipato a "Sapore di mare" di Carlo Vanzina e "Sapore di mare 2 - Un anno dopo" di Bruno Cortini, "Mi faccia causa" di Steno. In televisione ha partecipato a varie fiction Rai e Mediaset tra cui "Il maresciallo Rocca", "Distretto di Polizia", "Il Capitano".
Come doppiatore ha dato voce a Robert Downey Jr. nel ruolo di Tony Stark nella trilogia di "Iron Man", Gary Oldman il "Il cavaliere oscuro" e "Il cavaliere oscuro - Il ritorno", Bruce Willis in "Il sesto senso" e in "Unbreakable", Tom Hanks in "Cast Away" e "Cloud Atlas".
In ambito televisivo Maggi ha doppiato John C. McGinley nel ruolo del dottor Perry Cox nella serie "Scrubs - Medici ai primi ferri", Mark Harmon nel ruolo di Leroy Jethro Gibbs in "NCIS - Unità anticrimine", il personaggio del commissario Clancy Winchester in "I Simpson".
FRANCESCA FIORENTINI
Francesca Fiorentini è un'attrice e doppiatrice.
Ha prestato la propria voce a Salma Hayek in "Chiedi alla polvere", Gwyneth Paltrow in nella serie di "Iron Man" e "The Avengers", Milla Jovovich in "Resident Evil", Daryl Hannah nella serie di "Kill Bill" di Quentin Tarantino, Catherine Zeta-Jones in "Chicago". Altre attrici sono Rosario Dawson, Uma Thurman, Angelina Jolie.
Nel campo delle serie televisive, Fiorentini ha doppiato Debra Messing n "Will & Grace", Charisma Carpenter in "Buffy l'ammazzavampiri" e "Angel", Teri Hatcher in "Desperate Housewives", Cote de Pablo in "NCIS".
Ha vinto il 1° Premio "Ferruccio Amendola" al Gran Galà del Doppiaggio - Romics 2005.
Note tecniche
Parole e musica: Valerio Negrini, Roby Facchinetti.
Le voci di Angelo Maggi e Francesca Fiorentini sono state incise da Lelio Gorini presso Foxy John Production - Roma.
La musica di Giulio Del Prato è stata incisa presso Studio Del Prato - Roma.
Autore - La Redazione