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Roby Facchinetti a Roma: un fan ci racconta il concerto - Domenica 13.07.2014

Vi proponiamo il resoconto fotografico del concerto di Roby Facchinetti tenuto lo scorso 13 maggio all'Auditorium Conciliazione di Roma, realizzato da Filippo Rizzo che gentilmente ha messo a disposizione le foto ed ha scritto il testo a commento.
Buona lettura.

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La prima parte del concerto, legata alla presentazione del nuovo album, ha presentato la novità della presenza della batteria, qui non campionata.
Sul brano “Il tempo di guardare la luna”, forse perchè tradito dalla emozione, Roby ha dimentica una frase della canzone... e si è fermato. Ma è stato giusto un attimo. Noi dal pubblico abbiamo proseguito la canzone tributando nel contempo un lunghissimo applauso all'artista. Questa cosa mi ha colpito molto. Tutti in sala ci eravamo accorti di quel momento di difficoltà di Roby... e tutti, all'unisono, siamo accorsi in suo aiuto. E devo dire che è stato molto bello, Roby ci ha sentitamente ringraziato.
A fine canzone Roby ha ringraziato anche Roma per la calorosa accoglienza e per la presenza, in teatro, di Stefano D'Orazio, suo figlio Francesco con la Marcuzzi e quell'angioletto biondo di nome Mia, i suoi figli Roberto e Giulia nonché la moglie. Strano che non abbia salutato Lucariello, seduto di fianco a Stefano.
In un secondo stop, prima di eseguire “Il silenzio della colomba”, Roby ha raccontato un aneddoto legato al testo. Questa poesia fu portata da un giornalista in una scuola media superiore... presentata... ed alla fine quasi tutte le ragazze presenti nell'Istituto scoppiarono in un pianto dirotto ringraziando Negrini di averla scritta.
In un successivo stop Roby ha ringraziato la Clay Paki per il nuovissimo e modernissimo impianto luci usato per la prima volta in questo concerto.
Ben presentata e ben cantata in duetto "Saprai": oltre ad avere una splendida voce, la Valeria Caponnetto Delleani è un bellissima donna... ed in concerto si è presentata in tutto il suo splendore.
Sia Ballo che Pozzi sono dei veri maghi alle tastiere, ma ancor più di loro il batterista, il quale ha fatto sentire la sua costante presenza non solo picchiando sui tamburi come un forsennato, ma incitando spesso e volentieri il pubblico ad accompagnare la musica portando il tempo con le mani.
La chitarra era “assente giustificata”, con pochissimi accenni di assolo. Ciò che dalla mia esperienza di fruitore di concerti live è mancato è il basso! Per come la vedo io assente ingiustificato ed anche se il suo compito è quello si suonare solo la prima nota di un accordo non ritengo corretto averlo sostituito con i suoni campionati di una tastiera. Ma, e lo ripeto, è una mia considerazione.
Christian Iansante ha condensato in un unico testo recitato tutti gli argomenti dell album “Ma che vita la mia”: questa performace è da considerarsi come una normale prosecuzione di "Voci per Valerio". E visto che abbiamo parlato del “Poeta”, ci tengo a dire che puntuale è giunta la commozione quando Roby nell'eseguire "Domani" (vi posso assicurare che dalla seconda fila ho visto chiaramente i suoi occhioni blu riempirsi di grosse lacrime). Il brano "Poeta" eseguito con una batteria non campionata è risultato essere assai più coinvolgente e suggestivo della versione presente sull'album: piu rabbia... piu poesia... piu armonia... piu “tempo”. Insomma... migliore del disco.
La grossa novità è stato ascoltare quei brani che i Pooh non sempre eseguono dal vivo: mi riferisco a "Io e te per altri giorni", "Per te qualcosa ancora", "La gabbia". Quando ha attaccato la parte finale di "Parsifal" il primo pensiero è andato all'assolo di chitarra di Dodi. Sarà forse per rispetto all'artista... per accordi preesistenti... ma di fatto l'assolo è stato saltato a pié pari. Sul finire dell'esecuzione di "Parsifal", come mossi da un telecomando azionato all'istante, buona parte del pubblico si è alzata ed è corsa sotto il palco... proprio come succede nei concerti Pooh.
La scaletta del concerto:

  • 1. Il volo di Haziel
  • 2. Vola che non sei sola
  • 3. Il tempo di guardare la luna
  • 4. Bugie
  • 5. Gocce nel mare
  • 6. E per te
  • 7. Poeta
  • Fine prima parte
  • 8. Fai col cuore
  • 9. Vivrò
  • 10. Io e te per altri giorni
  • 11. Ali per guardare, occhi per volare
  • 12. Giorni Infiniti
  • 13. Dall'altra parte
  • 14. Per te qualcosa ancora
  • 15. Il silenzio della colomba
  • 16. La gabbia
  • 17. Figli
  • 18. Due brave persone (dedicata a Stefano D'Orazio presente in sala)
  • 19. Saprai (duetto con Valeria Caponnetto Delleani)
  • 20. Il cielo é blu sopra le nuvole
  • 21. Forse ancora poesia
  • 22. Parsifal (finale 2a parte)
  • Intermezzo con Christian Iansante che interpreta “L'ultimo Valerio”.
  • 23. Un mondo che non c'è
  • Il gruppo di 5 musicisti piu 2 coriste abbandona il palco, per poi rientrare dopo pochi minuti per ilbis.
  • 24. Uomini soli
  • 25. Domani
  • 26. La donna del mio amico
  • 27. Tanta voglia di lei (la prima strofa, il resto cantato dal pubblico)
  • 28. Dammi solo un minuto
  • 29. Pensiero (la prima strofa, il resto cantato dal pubblico)
  • 30. Notte a sorpresa
  • 31. Ma che vita la mia
  • Chiusura del concerto sulla base musicale di “Un mondo che non c'è

 

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Roby alla tastiera    Una scenografia di luci

Roby in un momento del concerto    Roby in un momento del concerto

Roby con Valeria Caponnetto Delleani    Roby con Christian Iansante

Roby al pianoforte    Roby al pianoforte

Roby in un momento del concerto

Autore - La Redazione e Filippo Rizzo