Pooh - Notizie e novità del 2016 - Giugno

Per i Pooh il Telegatto di platino e tanta musica che suona - Lunedi' 20.06.2016

Aldo Vitali consegna il Telegatto platino ai Pooh

Lo scorso 10 giugno, poche ore prima del concerto di debutto allo stadio San Siro di Milano, i Pooh sono stati protagonisti di una conferenza stampa tenuta nel capoluogo lombardo.
Ad aprire l'incontro il produttore e manager Ferdinando Salzano, amministratore delegato presso la F&P Group, il quale ha sottolineato l'entità della scaletta dei brani che sarebbero proposti, per un amontare di cinquanta canzoni sottolineate dagli effetti scenici storici del gruppo, ma proposti con le moderne tecnologie. Salzano ha poi elencato alcune cifre: «San Siro stasera vedrà spettatori paganti 50.408 a sera, per un totale di 100.816 [...], per un incasso lordo di 4.389.732. Direi che è un risultato straordinario. Roma [...] 43.178, per un incasso lordo di 2.374.374. Diciamo che il totale, se sommiamo anche Messina che farà 31.721, supereremo i 176.000 spettatori in quattro date [...], per un incasso lordo di oltre 8 milioni di Euro [...]. L'Arena di Verona arriverà a settembre, è già esaurita, anche lì altri 36 mila spettatori, poi i palasport».

La parola è poi passata al presidente della Sony, Andrea Rosi, che così ha parlato dei Pooh: «Da assitente ufficio stampa nell'83 cominciai a lavorare con loro e i primi anni della mia carriera li ho vissuti insieme a loro e loro mi hanno sempre rispettato e trattato benissimo nonstante io non contassi nulla, quindi a me è rimasto questo grande affetto per loro. Quindi li ho seguiti in tutti questi anni e quando Ferdinando mi raccontò che c'era in ballo questa cosa io ho cominciato a tampinarli e a tampinare Ferdinando. Poi grazie anche all'aiuto di Artist First [...] siamo riusciti a concretizzare questo grande evento discografico che è la registrazione di questa sera. Quindi noi questa sera e domani sera registreremo. Tra l'altro da oggi è in rotazione in radio una canzone nuova che ovviamente è importantissima che si intitola "Ancora una canzone" e non sarà l'unica cosa nuova di questo prodotto. Da domani cominceremo a confezionarlo anche se addirittura siamo già partiti in prenotazione mesi fa proprio per creare l'attesa. Il disco uscirà il 16 di settembre in un multi formato, quindi sia nella versione audio di tre CD, sia nella versione del DVD con il concerto di questa sera, sia una versione da cinque vinili personalizzati con le loro immagini, sia da una mega versione per i fan contenente di tutto e di più, sia una versione con un libro di duecento pagine e un documentario filmato all'interno [...]. Per noi è un evento straordinario e noi ci lavoriamo da tanto».

Il giornalista Leonardo Iannacci di Libero ha domandato ai Pooh come si sentissero nell'attesa di quello che in un certo senso valeva come un primo concerto. Roby Facchinetti ha così risposto: «Abbiamo detto veramente tutto e di più di questo nostro ultimo viaggio musicale [...]. Non riesco a capire se sto vivendo un sogno o questa è realtà. Considerate che tutto è iniziato quattro anni fa, che il nostro desiderio era di arrivare a questo traguardo proprio così, come ci state vedendo», riferendosi a Fogli, Canzian, Battaglia, D'Orazio ed a sé stesso. «Oltre due anni fa abbiamo coinvolto Ferdinando, che ha messo in moto la sua "macchina da guerra" veramente straordinaria e da lì devo dire sono accadute una serie di cose e tutte belle [...]. Non posso altro che ringraziare Ferdinando, tutta la sua organizzazione, RTL che è stata per noi una compagna molto importante, la Sony... Noi abbiamo lavorato, lavoreremo, faremo questo DVD e poi saranno loro a rendere il tutto ancora più importante».

Paolo Giordano di Il Giornale ha domandato come sia stato per Fogli e D'Orazio tornare nel gruppo. Stefano D'Orazio ha risposto: «Sicuramente il fatto di risalire sul palco, nel mio caso dopo cinque anni dove avevo appeso le bacchette al chiodo e la batteria... m'era venuta giù la parete perché la batteria pesa... in qualche modo pensavo di aver detto veramente la parola fine a questo mio straordinario viaggio con i miei amici per sempre. Però a oggi, dopo quello che stiamo vedendo che sta avvenendo [...] devo dire che devo ringraziare i miei colleghi che hanno insistito per coinvolgermi in questo compleanno, in questo anniversario straordinario, perché più passano i giorni più mi sono reso conto e mi sto rendendo conto che questa emozione è veramente impagabile. Ieri sera abbiamo fatto le prove con lo stadio praticamente vuoto dopo piogge e quant'altro, per cui con tutte le preoccupazioni che tutto riuscisse ancora a funzionare o no e devo dire che immaginarmi lo stadio pieno come in effetti sarà stasera [...], una emozione che stasera sento si moltipicherà ancora di più. Per cui è sicuramente un ritorno impegnativo perché dall'inizio ho dovuto in qualche maniera rifare il fiato per fare quello che faccio di solito su quel palco, ma poi è tutto in discesa, come dice Facchinetti "E' come andare in bicicletta", in effetti è vero. Peccato che all'inizio è in salita!».
Riccardo Fogli a sua volta ha detto: «Io sentivo, vivevo i Pooh che ho frequentato per sette anni meravigliosi suonando "Piccola Katy" dalla Russia all'America [...]. Poi quando sono rientrato a tutti gli effetti come quinto Pooh, una canzone al giorno mi dicevano "Dai, partecipa anche a questa! Canta con me in quest'altra! Canta con me! Canta con me!" e quindi mi sono messo a studiare. C'ho i calli alle dita e la domanda è questa: siamo sicuri che è pieno pieno pieno stasera? Dice di sì... Quindi l'emozione è fortissima perché queste canzoni io le sentivo in macchina, per radio e mi chiedevo "Dio, come sarebbe stato bello cantare questa, cantare con Dodi, conoscere a fondo Red, con Facchinetti che è un fratello maggiore, cantavamo fin da ragazzino" [...]. Quindi ho messo a fuoco tutto questo e ne è uscita fuori una emozione da non contenere le lacrime. Adesso, piano piano, non so se le ho finite, però le sto organizzando: ogni tanto butto giù il magone, tengo duro».

Luca Camboni di La Stampa ha spostato il discorso sulla scelta dei brani per la scaletta: cinquanta canzoni da un repertorio di circa quattrocento titoli. Dodi Battaglia ha così commentato: «Abbiamo fatto veramente tale e tanta musica che anche noi quando ci troviamo a fare le prove insieme, poi alla sera magari a cena diciamo "Ammazza che bello sarebbe fare quel brano lì!". Veramente ci faremmo il cuore perché ognuna delle nostre canzoni attraversa un periodo della storia dell'Italia, del mondo, delle nostre storie personali e ognuna di queste canzoni ci riporta al nostro periodo in cui vivevamo magari in altre città con altre persone, per cui è uno spaccato della nostra storia. Sicuramente le canzoni che ci mancheranno sono tante, però abbiamo cercato di fare uno spaccato della nostra maniera di essere: noi siamo delle persone che hanno cominciato ad avere successo con il pop melodico italiano, con la canzone tradizionale italiana, con "Tanta voglia di lei", "Piccola Katy". E poi abbiamo sviluppato la nostra maniera di fare musica fino a fare brani come "Parsifal" [...], fino a diventare addirittura rock, probabilmente con l'inizio della possibilità di fare dei concerti negli stadi. Questo ha sviluppato tante maniere di fare musica dei Pooh e noi abbiamo cercato di concentrarle in questo concerto, non ultimo anche il fatto di proporre alcuni dei nostri brani in una maniera blanda, acustica, confidenziale, cosa che è accaduta quando poi ci siamo resi conto che c'era un'altra maniera di proporsi al pubblico oltre a quello dei grandi spazi degli stadi e dei palazzetti dello sport; siamo voluti ritornare un po' da capo, quasi fossimo di famiglia [...]. Abbiamo voluto, come stavamo dicendo prima, inserire delle novità: il brano che è uscito oggi in rotazione nelle radio è questa novità, poi ci saranno brani vecchi che non abbiamo mai o quasi mai eseguito dal vivo che abbiamo voluto risparmiare per questo tour [...]. L'inserimento di Riccardo ha dato una nuova motivazione: innanzitutto ha dato un impasto sonoro diverso, ma al di là del fatto di cantare i brani in cinque, Riccardo ha rimesso in discussione un po' l'approccio a queste canzoni [...]. Ne verrà sicuramente un disco diverso da quelli che abbiamo fatto, [...] grazie anche all'intervento di Riccardo, artistico e soprattutto umano».

Luca Camboni de La Stampa ha osservato che nella lista dei brani del concerto consegnata ai giornalisti i brani che sarebbero stati interpretati da Fogli erano segnati in Rosso. Riccardo ha commentato: «Ho cercato di non invadere... Io amo "Parsifal", vorrei essere bravo a suonarlo insieme a loro, ma mi sembra che se la debban suonar da soli. Alcune canzoni me le godo stando nel mio camerino lì vicino vicino. Dove c'era la possibilità loro mi hanno invitato a cantar con loro qualche strofa e per me è un regalo grandissimo».

Alla domanda su cosa accadrà l'ultimo giorno del 2016, Red Canzian ha risposto: «Il 31 dicembre innanzitutto ci auguriamo che ci sia un concerto, lo abbiamo chiesto ieri sera a Ferdinando perché è bello chiudere proprio il 31. Abbiamo detto che chiudiamo nel 2016, ma noi fino all'ultimo minuto prima di mezzanotte vogliamo continuare a fare i Pooh, per cui ci sarà sicuramente un evento [...]. Non lo sappiamo dove [...]. Quello che succederà dopo... ognuno di noi si riprenderà la propria vita, farà quelle cose che non ha mai fatto, seguiremo realmente magari i nostri figli, i nostri nipoti, seguiremo le nostre passioni, ci dedicheremo a fare quelle cose che per tanto tempo abbiamo magari soltanto sfiorato». Poi, riferendosi al concerto a San siro: «E' la prima volta. E' un sogno bellissimo, è un evento bellissimo per noi. Noi siamo stati i primi forse a fare i grandi stadi, all'inizio degli anni '80 facemmo il San Paolo con 40 mila persone, erano veramente degli eventi. Andiamo a San Siro per'altro con due esauriti, con una possibilità di fare anche la terza, solo che non saremmo arrivati a Roma in tempo. Credo che questo sia un regalo che il nostro pubblico ci ha fatto a livello stratosferico. Io credo che per la gente noi non siamo soltanto degli artisti, siamo parte della loro vita, della loro famiglia e quindi trattandosi dell'ultima torunée, degli ultimi concerti tutti credo che vogliano essere a condividere con noi quest'ultima emozione: ecco perché questi risultati, noi all'inizio non li pensavamo così straordinari, sinceramente».

In merito alla lunghezza del tour, Dodi Battaglia ha spiegato: «Abbiamo accettato la proposta di Ferdinando per allungare questo tour che avrebbe dovuto essere soltando di due concerti, Milano e Roma.Sinceramente, detto dal profondo del cuore, il fatto di fare due concerti così, due shot sarebbe stato abbastanza scioccante. Il fatto di farne di più dilaziona un po' questa amarezza che rimane».

Angela Calvini di Avvenire ha osservato come i concerti del tour Reunion - L'ultima notte insieme riassumano mezzo secolo di storia d'Italia, domandando quale spaccato ne venga fuori di una nazione che tra non molto non avrà più l'occhio sempre attento dei Pooh a raccontarne le tante tematiche sociali. Stefano D'Orazio ha colto l'occasione per parlare del fondatore del gruppo nonché paroliere: «Noi dobbiamo veramente tantissimo a Valerio Negrini, il grande assente di questo cinquantennale, perché è stato quello che è riuscito in qualche modo a raccontare questa nostra Italia che ci cambiava sotto le sedie ed è riuscito con una strategia che io credo sia geniale, quella di non puntare a raccontare cose a chi già le sa, ma invece a raccontare delle cose con un linguaggio facile a chi magari certe cose non poteva saperle. Un giorno qualcuno nella mia casa discografica mi disse: "Perché raccontate queste cose che ci avete un pubblico di shampiste?". Ho sempre pensato che chiunque faccia qualunque tipo di lavoro ha anche forse l'attenzione di andare a vedere cosa gli succede intorno quando la sera si sciacqua le mani dallo shampoo. Ma è proprio stata questa la sua forza: mettere assieme il nazional popolare, la canzone pop, le canzoni facili, le canzoni di sentimento, d'amore, per poi raccontare invece lì dentro delle altre cose. I nostri album magari erano supportati all'inizio dal pezzo di punta che poteva essere la canzone, quella orecchiabile che in qualche modo la discografia sceglieva come rompighiaccio, ma poi lì dentro c'erano delle storie. Per esempio nel 1976 in epoca non sospetta, quando decidemmo di autogestirci, noi facemmo un album pieno di storie che non avevano assolutamente nulla per l'epoca di facile, di quotidiano. Si parlava di prostituzione, di extracomunitari, si parlava di omosessualità: questa parola non si poteva neanche dire. Questi pezzi in radio non erano mai stati fatti passare proprio per questi argomenti. Si parlava di servizio di leva, si parlava di cose che in qualche maniera interessavano la gente. Siamo stati la colonna sonora grazie anche alle canzoni che in qualche modo parlavano di batticuore, ma abbiamo poi raccontato dell'altro, dagli Inca piuttosto che gli Indiani d'America, piuttosto che la caduta del muro di Berlino o altre cose con un linguaggio musicale sicuramente personale, perché la cosa bella che alla fine mi sento dire dopo tanti anni che faccio questo mestiere è che quando parte una canzone dei Pooh si riconosce. Ecco, se si riconosce la musica dei Pooh, si riconosce il linguaggio dei Pooh, io credo che sia stato veramente questa la chiave che ci ha portato ad avere questi risultati a oggi, perché forse ognuna delle persone che stasera siede qui in questo stadio avrà avuto un momento, la sua canzone, quella che ti senti dire "Sembra proprio che l'abbiate scritta per me". E in tutto questo veramente Valerio Negrini è stato straordinario».

Ferdinando Salzano ha poi dato un importante annuncio: «Sono felice e onorato di poter ufficializzare che Canale 5 seguirà questa avventura di questa sera, un'avventura ovviamente targata F&P e Sony». E' stato poi presentato Roberto Cenci, il regista che si sarebbe occupato delle riprese, il quale a sua volta ha detto: «Il primo concerto che ho fatto firmando ufficialmente la regia è grazie a questi signori qua del 1992 al Forum, per me è un bel ritorno. Spero di essere all'altezza, ringrazio tutti e lo spettacolo è bellissimo. Ci saranno 15 telecamere». La serata verrà trasmessa a settembre.

L'incontro si è concluso con la consegna ai Pooh da parte di Aldo Vitali, direttore del settimanale TV Sorrisi e Canzoni, del Telegatto di platino: «Il Telegatto esiste per occasioni super speciali [...], quindi io consegno al mio gruppo preferito [...] il Telegatto per i cinquant'anni di storia dei Pooh, ma direi soprattutto che sono i cinquant'anni di storia d'Italia!».

 

Nell'occasione l'Associazione dei Produttori Musicali Indipendenti Italiani, ha conferito il Premio PMI 2016 ai Pooh con la seguente motivazione: "Per l’alto contributo alla valorizzazione della cultura musicale italiana nel mondo".
Il premio, ideato per celebrare ogni anno l’artista italiano che più si è distinto nella diffusione della musica e della cultura italiana nel mondo, è stato creato per l’occasione dall’Artista Claudio Nicoli.

Autore - Michaela Sangiorgi