Pooh - Rassegna Stampa Anni '90 - 1998

Nota

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Anno 1998

10 marzo 1998 - La Sicilia - "Live live"

10.03.1998 - La Sicilia - Live live

20 marzo 1998 - Corriere di Chieri - "Week end con Giorgia e i 'Pooh'", di A. R.

20.03.1998 - Corriere di Chieri - Week end con Giorgia e i 'Pooh' - Di A. R.

È la musica italiana a spadroneggiare sui palcoscenici torinesi: [...] al Palastampa, lunedì 23, son di scena i Pooh [...].
Sono all'incirca una trentina i brani storici, rimissati e rimasterizzati, che Red, Roby, Dodi e Stefano hanno scelto per dar vita al loro ultimo album «The best of Pooh» e che lunedì proporranno live dal palcoscenico del Palastampa. Con questo tour il più famoso gruppo italiano si propone di bissare il successo ottenuto nella passata stagione con gli oltre 50 concerti (tra le date invernali ed estive) della tournée «Amici per sempre», album che valse loro un triplo disco d'oro. I biglietti, in vendita a 40 e 55 mila lire, possono essere acquistati direttamente presso la cassa del Palastampa o, sempre a Torino, da Maschio e Ricordi.

28 marzo 1998 - Corriere della Sera - "Trent'anni di carriera nello «show» dei sempreverdi Pooh", di Sandra Cesarale

28.03.1998 - Corriere della Sera - Trent'anni di carriera nello «show» dei sempreverdi Pooh - Di Sandra Cesarale

Un trionfo. A dispetto dell'acustica e della capienza del Palaeur, ridotta per motivi di sicurezza a seimila persone [...]. Il tour degli intramontabili Pooh, nato dopo le quasi cinquecentomila copie vendute dell'antologico «The Best of...» (che contiene anche due inediti «Brava la vita» e «Non lasciarmi mai più»), si è fermato l'altra sera a Roma per la gioia dei fan che dai venti ai cinquant'anni hanno accolto la band con urla adolescenziali, applausi, cori da stadio, vere e proprie ovazioni.
Trentasette brani che ripercorrono oltre trent'anni di carriera, in quasi tre ore di spettacolo curato in ogni dettaglio: dai giochi di luce proiettati sulle gradinate e sul fondale bianco alle spalle dei musicisti, agli interventi dei quattro cantanti, sempre attenti al rapporto con gli spettatori; dall'imponente scenografia con una passerella triangolare che fende in due la platea, alla scelta delle canzoni in scaletta che alternano ritmi malinconici a quelli più movimentati, pezzi meno noti ad altri che ormai sono un pezzo di storia della canzone italiana.
La maratona sonora gioca tra passato e presente. L'inizio è avveniristico: si aprono delle botole dal palco ed emergono la batteria di Stefano D'Orazio e le tastiere di Roby Facchinetti che entrano in scena con il bassista Red Canzian e il chitarrista Dody Battaglia. E gli «amici per sempre» attaccano con la nuova «Brava la vita»; compaiono le prime timide fiammelle degli accendini al terzo brano in scaletta, «La mia donna» e si prosegue con «Notte a sorpresa», «Canterò per te» (accompagnati dal coro dai seimila con incredibile sincronismo e partecipazione), «Il cielo blu sopra le nuvole» e gli strumentali «Lindberg», «Odissey», «Lo Staniero», «Risveglio», e «Viva», fino a «Pierre», «Ultima notte di caccia», e «Uomini soli» [...]. I quattro si alternano ai microfoni, mentre violoncelli, flauti, e pianoforti prendono il posto degli strumenti convenzionali utilizzati dal gruppo. Per i bis, dopo l'attacco rock di «Vieni fuori» e la riproposta di classici come «Piccola Katy» e «Noi due nel mondo e nell'anima», arriva una seconda ondata acustica con i Pooh che suonano e gli spettatori che intonano «Dammi solo un minuto» fino al gran finale dove in fila si susseguono «Tanto voglia di lei», «Pensiero» e «Chi fermerà la musica».

03 aprile 1998 - La Nazione - "È ancora Pooh-pensiero", di P. Ped

03.04.1998 - La Nazione - È ancora Pooh-pensiero, di P. Ped

[...] Loro il successo se lo sono guadagnati sul campo e sempre sul campo hanno saputo tenerlo vivo, senza troppe smanie di cambiamenti.
[...] Ed è inutile dire che il loro fascino e le loro melodie «pare» proprio che continuino a piacere a una sterminata platea di fan quasi senza età: ragazzi e ex-giovani che hanno abbondantemente passato la quarantina. Red, Stefano, Roby e Dodi: quattro musicisti dal segno inconfondibile che mantengono sempre la loro aria sbarazzina a dispetto dell'età non più verde e che continuano a mandare in deliquio moltitudini di ragazzine.
Ma non solo quelle: tra gli ammiratori che il gruppo annovera personaggi «insospettabili», compresi i cantautori cosiddetti impegnati che un po' controvoglia ammettono di trastullarsi gioiosamente con le loro melodie. E a riprova di ciò il loro ultimo album, che raccoglie il meglio della produzione del gruppo, sta ottenendo un successo di vendite incredibile, specie considerando che per l'appunto si tratta di una collezione de «the best».
Possono apparire lontani anni luce brani come «Pensiero» o «Piccola Katy», eppure brillano ancora centinaia di accendini negli stadi o nei palasport quando il gruppo intona quei brani-simbolo. Ma non per questo i Pooh si sono mai adagiati sugli allori, a dispetto di quei critici che lustri orsono li definivano dei «nazionalpopolari destinarti a sparire come una bolla di sapone».
[...] anche questa ennesima tournée che dopo aver già toccato con successo alcune delle principali città italiane, vede i Pooh impegnati domani sera a Firenze, regalerà emozioni antiche e nuove [...].

14 maggio 1998 - Il Giornale - "I Pooh: Morissette ha copiato da noi", di Cesare G. Romana

14.05.1998 - Il Giornale - I Pooh: Morissette ha copiato da noi, di Cesare G. Romana