"Ciao Valerio", quarta parte - Dodi Battaglia ricorda Valerio Negrini - Martedi' 07.01.2014
Prosegue con questo articolo il racconto dell'evento "Ciao Valerio" organizzato per il 03 gennaio al Teatro Donizetti di Bergamo.
Dopo il ricordo di Negrini condiviso da Fogli e di cui abbiamo scritto nell'articolo "Ciao Valerio", terza parte - Riccardo Fogli ricorda Negrini, è stato il turno di Dodi Battaglia di occupare la scena con parole, malinconia e melodia.
Il chitarrista dei Pooh ha raccontato d'essere entrato nel gruppo in una calda giornata d'estate, grazie alla lungimiranza di Negrini: «Io stesso e i miei genitori, chiunque mi sentisse suonare non avrebbe mai potuto immaginare che sarei potuto diventare il chitarrista dei Pooh. Lui vedeva più lontano di noi, lui viveva in un mondo parallelo, lui viveva in un mondo simile a quello che ha raccontato in "In silenzio", viveva nel mondo di "Dove comincia il sole" e la nostra realtà non era il suo mondo. Lui ha visto in me la possibilità di avere un chitarrista dei Pooh, per cui io devo a lui la vita, il lavoro, la mia passione, il proseguimento dei miei sogni».
Alla domanda di Paolo Conticini su come definire il modo di scrivere di Negrini, Battaglia ha risposto descrivendolo come un uomo di grande cultura: «Era una persona molto colta, il modo di scrivere di Valerio era geniale. Però mi piace dire che era veramente un lavativo, come solo i grandi geni possono essere lavativi: perché il grande genio scende in campo solo quando è il caso».
I doppiatori Roberto Pedicini e Chiara Colizzi hanno interpretato "Ci penserò domani", presente in "Voci per Valerio", il lavoro di Christian Iansante contenuto nel "Pooh Box".
Tornato sul palco, Dodi Battaglia ha così introdotto il brano strumentale inedito che di lì a poco avrebbe eseguito con la chitarra elettrica: «Un giorno ero a casa ed ho pensato che mi sarebbe piaciuto scrivere un brano strumentale per Valerio. Sicuramente è una di quelle musiche che sono ispirate. Gli ho dato anche un titolo, si chiama "Vale", perché Valerio...».
Passato alla conduzione il giornalista Fabio Santin, ha intonato con Dodi ed il pubblico la prima parte della canzone "Pronto, buongiorno è la sveglia".
Poco prima di interpretare
"Scusami" il chitarrista ha voluto aggiungere: «Valerio era un grande narratore, ha fatto "Parsifal", ha raccontato i grandi viaggi, però io credo che la maniera in cui lui ha trattato l'universo femminile lo abbiano fatto veramente in pochi».
Continua su "Ciao Valerio", quinta parte - Stefano D'Orazio ricorda Valerio Negrini.
Autore - La Redazione