I Pooh e la video intervista presso la sede de La Stampa - Domenica 04.11.2012
Nel pomeriggio di sabato 3 novembre i Pooh sono stati ospiti della sede della testata giornalistica La Stampa per una video intervista.
Nel corso di quasi un'ora di chiacchierata i tre cantanti hanno risposto a molte domande ed hanno ovviamente parlato del nuovo album. Roby Facchinetti ha dichiarato che Opera Seconda raccoglie undici brani caratterizzati ognuno da un significato ben preciso: ciascuna canzone racconta un periodo storico ed ha avuto un significato particolare nel percorso musicale dei Pooh. Grazie al lavoro di arrangiamento di Danilo Ballo i Pooh e la Ensemble Simphony Orchestra sono un tutt'uno.
In merito al rapporto dei Pooh con la critica musicale, Dodi Battaglia ha ammesso che hanno sofferto del fatto che parte di essa avesse nei loro confronti un atteggiamento negativo in quanto non aveva capito fino in fondo il perché di ciò che i Pooh facevano. Questo però ha permesso loro di essere nella condizione di produrre LP come Parsifal, in quanto hanno accolto tale situazione come uno stimolo.
Red Canzian ha affermato che rispetto a quando i Pooh hanno cominciato a fare musica sono cambiati socialmente e politicamente i parametri di vita, per cui è impossibile che attualmente si riformi una band che abbia la prospettiva di durare quanto i Pooh stessi, compatti e con gli stessi componenti degli inizi. "E' insito in questa società il personalismo individuale che ti impedisce di accettare le regole di una band".
Alla domanda su come Facchinetti faccia a conservare una voce notevole come la sua, il cantante ha risposto che si basa su regole in ambito di alimentazione, sul riposo, su esercizi. Dodi ha commentato che "Uno più canta, meglio canta", mentre Red "Ho smesso di fumare da 5 anni [...] e sono vegano".
Per quanto riguarda la musica ai "tempi del web", Dodi Battaglia ha affermato di essere contento di avere fatto musica quando essa aveva una grande importanza ed era necessario dare il massimo per fare il musicista. Oggi manca un grande ricambio, mancano le risorse economiche, ma d'altro canto grazie proprio al web c'è la possibilità di avere un enorme know-how, mentre lui ed i suoi colleghi imparavano direttamente dai vinili.
In risposta ad un commento sui costi dei biglietti del "Tour Opera Seconda", Canzian ha risposto che ciò è dovuto al fatto che sono in molti a suonare sul palco. Facchinetti ha aggiunto che un teatro di 800 - 1000 posti ha una gestione diversa rispetto ad uno stadio di 80.000 posti. Battaglia ha fatto un veloce conteggio delle persone coinvolte ad ogni esibizione: 33 musicisti sul palco, 20 persone fisse dell'entourage, più altri che si aggiungono su posto dove suonano. A Milano al teatro degli Arcinboldi sul palco saliranno 55 persone.
Alla domanda su quale formazione sia stata più importante nel suo percorso d'artista, Roby ha risposto che nei primi 5 - 6 anni di militanza nei Pooh tutte le persone che si sono succedute sono servite a trovare la giusta dimensione. Tutte le formazioni sperimentate hano conribuito ad imparare il mestiere di musicista.
Red Canzian ha risposto ad una domanda in merito al rapporto dei Pooh con la fede. "Siamo tre persone che profondamente credono, ognuno a modo suo. [...]. Crediamo che c'è qualcuno al di sopra di noi che ci può aiutare e portare a fare quelle scelte che possono sembrare dei piccoli miracoli. Credo che la fede sia un motore importante per l'uomo e non ci si deve rifugiare solo nel momento in cui si hanno dei problemi [...]. Io credo che fare un sorriso al cielo al mattino, io lo faccio tutte le mattine e ringrazio per quello che ho, sia una maniera per cominciare la giornata in maniera positiva e bella e ti fa star bene per tutta la giornata".
Alla considerazione che il rock progressive in Italia non ha seguito come all'estero, Dodi ha ribattuto che molte band moderne prendono spunto da quel genere ed un esempio recente sono i Muse. Secondo Roby la musica fatta oggi è diversè rispetto a quanto componevano 20 - 30 anni fa: i Pooh con Opera Seconda stanno dando una nuova vita in chiave più moderna ed attuale a brani di anche 35 anni fa. La loro musica ha subito una trasformazione notevole rispetto ai primi anni. Ed insieme ad essa sono cambiati da parte di ascolta il modo di intenderla e di ascoltarla.
Red è a favore del ritorno sul palco da parte dei musicisti. E' dispiaciuto che ci siano colleghi arrivati a 60 anni che abbiano dichiarato di smettere di fare le rockstar, in quanto un artista non smette mai di esserlo, lo è per sempre.
In merito ai talent show, Dodi ha detto che si tratta di una realtà attuale, una maniera di esprimersi. Li trova lunghi e noiosi, troppo settoriali. Non gli piace il meccanismo che muove tutto quanto, perché la persona che partecipa non sa quanto sia reale la possibilità di divenire un grande artista. Il talent show serve più alla televisione che agli artisti.
Alla domanda su quale sia stato il periodo più bello per la musica in Italia, Facchinetti ha risposto tra gli anni '60 e '70. "Il miracolo più straordinario è che i giovani musicisti nel mondo si sono accorti per la prima volta forse da quando esiste l'uomo che i giovani sono sempre stati trattati come tali per cui tu sei giovane, fai quello che diciamo noi che siamo grandi. Loro hanno capito che attraverso la musica potevano comunicare ed essere ascoltati. Questa è la grande cosa che ha fatto la musica".
Red come periodo ha indicato gli anni che vanno dal 1965 al 1975.
Per Dodi da quando la canzone napoletana è diventata melodia italica, quindi nel dopoguerra.
Alla domanda se ci siano stati litigi dovuti alla decisione di Stefano D'Orazio di lasciare il gruppo, Red Canzian ha risposto che non esiste alcun astio e prova è il fatto che Roby Facchinetti ha collaborato alla realizzazione del musical "W Zorro" componendo le musiche.
Sempre Canzian, all'obiezione come mai in Opera Seconda non siano state incluse determinate canzoni piuttosto che altre, ha risposto che è impossibile fare un disco con cui si riesca ad accontentare tutti, perché le canzoni che hanno composto nel corso degli anni sono tante.
Un aneddoto curioso raccontato da Facchinetti: il loro album Tropico del nord fu il primo su CD ad essere commercializzato in Italia e vendette solo 500 copie.
Dodi: "La musica è un territorio che non ha tempo". Ha amaramente constatato che il futuro della musica non è facile. I musicisti sono persone senza fissa dimora, sfruttati da discografici e multinazionali; non c'è nessuna intenzione da parte delle industrie di proteggere la musica. Creatività, vendite, investimenti, novità scemano sempre più di anno in anno.
Red: "Un paese che non ha rispetto della propria cultura e la musica, anche quella popolare come la nostra è comunque una forma di cultura, è un paese che non ha un'anima, che non ha rispetto per la sua storia, per il suo passato".
Alla domanda su quali siano i brani preferiti dei Pooh, uno per ogni decennio, i tre hanno risposto Piccola Katy o Brennero 66 per gli anni '60; Tanta voglia di lei per gli anni '70; Chi fermerà la musica per gli anni '80; Uomini soli per gli anni '90; Stai con me per gli anni 2000. Dodi ha aggiunto Dimmi di sì, del 98.
La domanda finale: qual è il segreto per non litigare?
Dodi: "Tenere duro".
Roby: "La condivisione. Imparare ad ascoltare".
Red: "Separazione tra il personale ed il lavorativo".
La video intervista: http://lastampa.it/2012/11/04/multimedia/spettacoli/i-pooh-bisogna-sempre-avere-tanta-passione-XY9GsJlK2oLoTPuQ0xm5DK/pagina.html
La foto gallery: http://lastampa.it/2012/11/03/multimedia/spettacoli/i-pooh-in-videochat-alla-stampa-g5JnsQNz6tG7zlXBv5FExL/pagina.html
Un frame dell'intervista.