Lato A e lato B della copertina.
Dati
- Titolo = Tanta voglia di lei / Tutto alle tre
- Data di pubblicazione = Maggio 1971.
- Data matrici = 28 aprile 1971
- Versione = Singolo vinile 45 giri
- Editore e codice = CBS 7216
- Tipo audio = Stereo
- Produttore = Giancarlo Lucariello
- Arrangiamenti = Gianfranco Monaldi
- Foto = R.Petrosino - Imp. Studio Moletti
- Versione juke-box = Tanta voglia di lei / Oye como va (Santana) CBS YD 266
- Disco d'Oro = N°1 per aver superato il 1.200.000 copie vendute.
Note sul singolo
Si tratta del primo singolo inciso per la CBS dopo la fine del contratto con la Vedette e riporta i Pooh ai vertici delle classifiche dopo il successo di In silenzio / Piccola Katy nel 1968.
Formazione
- Dodi Battaglia = voce e chitarre
- Roby Facchinetti = voce e tastiere
- Riccardo Fogli = voce e basso
- Valerio Negrini = voce, batteria e percussioni
TANTA VOGLIA DI LEI
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce solista: Dodi Battaglia
- Timing: 4:21 ca.
Mi dispiace di svegliarti
forse un uomo non sarò
ma ad un tratto so che devo lasciarti
fra un minuto me ne andrò
E non dici una parola
sei più piccola che mai
in silenzio morderai le lenzuola
so che non perdonerai
Mi dispiace, devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà?
Strana amica di una sera
io ringrazierò
la tua pelle sconosciuta e sincera
ma nella mente c'è tanta
tanta voglia di lei
Lei si muove e la sua mano
dolcemente cerca me
e nel sonno sta abbracciando pian piano
il suo uomo che non c'è
Mi dispiace, devo andare
il mio posto e là
il mio amore si potrebbe svegliare
chi la scalderà?
...nella mente c'è tanta
tanta voglia di lei
Chiudo gli occhi un solo istante
la tua porta è chiusa già
ho capito che cos'era importante
il mio posto è solo là...
Note sulla canzone
Editore: Melodi Casa Edtirce
Incisa presso Milano Recording nel gennaio del 1971.
Sound Engineer: Gualtiero Berlenghini.
Ass. Sound Engineer: Franco Santamaria.
Supporti: Nastro magnetico 8 piste / Telefunken.
Mixer: Home Made by R. Cutolo.
Transfer: Milano Recording a cura di Marco Inzadi.
Inizialmente questa canzone si chiamava Meno male, ma il testo non convinceva il gruppo, quindi venne sostituito prima con Tutto il tempo che vorrai e poi da La mia croce è lei, da un'intuizione di Daniele Pace che però non convinse ne i Pooh ne Lucariello. Messo sotto pressione da quest’ultimo, Negrini approntò il testo di Nel mondo tanta voglia di lei, che alla fine divenne la canzone nella stesura definitiva che conosciamo. Per cantare la canzone Lucariello scelse Battaglia al posto di Fogli e il risultato fu così soddisfacente che il brano soppiantò Tutto alle tre che era stata scelta come singolo, relegata al lato B del 45 giri di esordio del gruppo sotto l’egida della CBS.
Il brano, proposto al Cantagiro e al Festival Bar, portò i Pooh al secondo posto, oltre a ricevere il premio come miglior canzone dell'estate, mentre la vendita esorbitante di ventimila copie al giorno li portò al primo posto della Hit Parade radiofonica.
I gestori dei 30 mila juke-box sparsi in Italia dovettero cambiare per tre volte i dischi di Tanta voglia di lei a causa dell'usura derivante dalla continua esecuzione dei vinili.
Il singolo venne pubblicato anche sul mercato anglosassone con il titolo I'll close the door behind me, mentre sui mercati spagnoli e sudamericani apparve come Tantos deseos de ti (ma anche con i titoli Tanto deseos de ella, El verdadero amor e Debes comprenderme.
Una versione della canzone con il titolo Dos amantes venne incisa da José Luis “El Puma” Rodriguez, che in barba ai diritti d’autore si accreditò testo e musica per il mercato messicano, percependone indebitamente i proventi per lungo tempo.
Riccardo Fogli ne ha inciso una sua versione per la prima volta nell'album solista "A metà del viaggio" del 1991, continuando poi a proporre la canzone durante i suoi concerti.
La canzone è stata successivamente pubblicata su:
- 1971 – Opera Prima (LP, MC, CD)
- 1974 - I Pooh 1971-1974 (antologia) (LP, MC, CD)
- 1982 – Palasport (live album) (12” Promo Version)
- 1982 – Palasport (live album) (2 LP, 1 CD, 2 CD, 2 MC)
- 1985 – Anthology (antologia) (4 LP, 4 MC)
- 1987 – Goodbye (live album) (3 LP, 3 MC, 2 CD)
- 1990 – 25 La nostra storia (antologia) (2 LP, 2 MC, 2 CD)
- 1993 - Pooh Book (antologia) (6 CD, 6 MC)
- 1997 – The Best of Pooh (antologia) (2 CD, 2 MC)
- 2001 – Best of the Best (antologia) (CD, MC)
- 2001 – Best of the Best (antologia) (2 CD, 2 MC)
- 2005 – La Grande Festa (antologia) (2 CD)
- 2005 – La Grande Festa - Special Edition (antologia) (2 CD + DVD)
- 2006 – Pooh Live Noi Con Voi (live album) (CD + DVD)
- 2007 – Pooh live noi con voi versione integrale (live album) (2 CD)
- 2011 - Dove comincia il sole - 27 agosto 2011 Castello di Este (live album) (2 CD)
- 2011 - Dove comincia il sole - 27 agosto 2011 Castello di Este Luxury Edition (live album) (2 CD + 2 DVD)
Orchestra Sinfonica della RAI di Milano composta da 12 violini, 4 viole, 4 violoncelli, 2 basso ad arco.
La canzone orginale è in tonalità di RE maggiore.
Accordi: http://wikitesti.com/index.php/Tanta_voglia_di_lei
Commenti sulla canzone
Roby Facchinetti
“Nel periodo in cui siamo passati dalla Vedette alla CBS grazie a Lucariello, sull’onda dell’entusiasmo scrivemmo questo e altri pezzi. Ricordo che lo abbozzai un pomeriggio mentre stavo aspettando di uscire con mia moglie: lei si stava attardando con il trucco. Valerio era arrivato alla stesura finale del testo dopo vari tentativi. La primissima versione si intitolava Meno male, Valerio ne aveva abbozzato il testo scrivendolo su una tovaglietta di carta di una trattoria milanese. Quando Franco Crepax, il direttore generale, ascoltò le nuove canzoni, capì che questo brano aveva tutte le carte in regola per diventare un successo. Però disse che il testo non lo convinceva: voleva che ne scrivesse un altro Daniele Pace, che era uno dei loro autori di punta. Lui lo ascoltò e decise di scrivere qualcosa sulla falsariga di My sweet Lord di George Harrison, che in quel periodo aveva avuto un successo enorme. Come noto, con questa canzone l’ex Beatle rivolge la sua invocazione a Dio. Così Pace ebbe la grande idea di scrivere un testo in cui un uomo si rivolge a Dio dicendogli “Mio Sigonore, la mia croce è lei...”. E questo secondo lui sarebbe dovuto essere anche il titolo del pezzo. Per fortuna abbiamo tenuto duro, sia noi, sia Lucariello, imponendo la nostra volontà, altrimenti non credo che questa canzone sarebbe diventata quel successo che è stato. Ero a casa assieme a Riccardo Fogli quando scoprii che Tanta voglia di lei aveva conquistato il primo posto in Hit Parade. La settimana prima eravamo all’ottavo posto, Lelio Luttazzi annucia il settimo, poi il sesto, poi il quinto posto e dei Pooh nemmeno l’ombra. Poi arrivano il terzo, il secondo: niente. Pensavamo di essere usciti dalla classifica quando partono le note di Tanta voglia di lei: incredibile, avevamo conquistato il primo posto assoluto! Eravamo felici come chi può esserlo quando scopre di aver vinto all’Enalotto. Ci abbracciammo e scoppiammo a piangere. Era la nostra rivincita dopo anni di sacrifici, paure, delusioni, rari momenti di felicità e crisi infinite. Stavamo quasi perdendo la speranza di farcela. Invece in quel momento abbiamo capito che non erano stati inutili tutti i nostri sacrifici”.
Dodi Battaglia
“Non credo che se avessimo pubblicato questo pezzo col testo di Daniele Pace sarebbe diventato il succeso che è stato. Ecco cosa diceva: «Io sono nato in mezzo a un prato / lì mio padre mi trovò / da principio non sono stato fortunato / da principio forse no / ma un bel giorno di novembre il Signore mi parlò / e mi chiese: sei sicuro che ami lei? / Gli risposi non lo so». Poi arrivava l’inciso: «Amo lei mio Signore / la mia croce è lei». Lo cantai, per capire che effetto avrebbe fatto. Mi rendevo conto che le parole di Pace erano assolutamente sbagliate. Neanche il primo testo scritto da Valerio non c’entrava niente. Più o meno diceva: «Meno male che stasera ho parlato un po’ con te / meno male che stasera abbiamo deciso di andare a cena e parlare un po’». Per volere di Lucariello, questo pezzo lo cantai io. Riccardo Fogli non era affatto d’accordo. Giancarlo aveva una visione lungimirante sul futuro dei Pooh e non voleva capire. Non si accontentava di suonare il basso, esigeva un ruolo da frontman. Infatti continuava a dire al nostro produttore: «Dì a Dodi di suonare bene la chitarra e di far fare a me il cantante». Ma Lucariello non gli diede retta, e i fatti gli hanno dato ragione. Qualcuno sostiene che Tanta voglia di lei sarebbe diventato un successo anche se a cantarlo fosse stato il cameriere, ma manca la riprova. Io credo che quella scelta sia stata una grande fortuna, non solo per me, ma per tutti noi”.
Riccardo Fogli
"Questa canzone ha una storia fortissima che è un insegnamento di vita. Valerio fece un testo intelligente, un po' sulla linea di Mogol-Battisti che già erano molto avanti. Tanta voglia di lei non era la fotografia di un amorino, ma una storia d'amore complicata, romanzata, in cui c'era un uomo con due donne. L'uomo, dopo aver avuto un'avventura con l'amante, in piena notte si alzava dal letto e la svegliava per tornare 'pentito' da quella che era, nella sua classifica, il suo primo e più importante amore. Il grande successo di noi Pooh è iniziato con Tanta voglia di lei. Ricordo che era l'agosto 1971 e ci trovavamo a Misano Adriatico, dove risiedeva la zia di Dodi Battaglia, Dea, donna affascinante e dolcissima. Non era la prima volta che, in concomitanza con alcuni nostri concerti in Romagna, lei ci organizzava un soggiorno estivo di una decina di giorni in albergo e ci accompagnava a curare i nostri denti un po' in disordine da un dentista bravissimo e veloce, facendoci ottenere sconti particolari. Proprio in una di quelle giornate stavamo ascoltando la radio nello stabilimento balneare degli zii di Dodi. Da alcuni giorni ci avevano avvertiti che nei 'dischi caldi' era entrata Tanta voglia di lei, ma lì in spiaggia non credemmo alle nostre orecchie: c'eravamo addirittura insediati al primo posto della classifica nazionale dei 45 giri! La nostra gioia esplose in salti, capriole, abbracci, tuffi nella sabbia, anche perchè da Piccola Katy erano ormai trascorsi tre anni in cui avevamo combinato ben poco, se si eccettua il Cantagiro del '69 con Mary Ann. In quell'istante, davanti a una radio a Misano, capimmo che qualcosa sarebbe potuto succedere nella nostra vita."
Pooh
"Il primo testo s'intitola Meno male nato sulla tovaglia di una imprecisata trattoria sanremese, mezzogiorno invernale al mare. L'autore pranzava nei pressi di una pingue signora in ciabatte con in braccio un cane che, coccolato, sapeva dire "mamma" (apparvero in TV dopo pochi mesi). Il secondo testo qualcuno tentò, per moassa aziendale, di affidarlo a un acclamato autore titolato dell'epoca che propose il prezioso titolo La mia croce è lei (Sono nato in mezzo a un prato, lì mio padre mi trovò. Da principio non sono stato fortunato, da principio proprio no! Mi dispiace, oh mio signore, la mia croce è lei (!?!). Poi fu cantata la cosa giusta." (1993)
Valerio Negrini
“Chi c'era in giro nel 'settanta'? Chi non c'era sappia che in quell'anno luminoso non si poteva divorziare, abortire, dire cacca in tivù, pentirsi in tribunale, o tantomeno travestirsi da Spadolini a Carnevale. I nostri concerti si chiamavano serate, io avevo più capelli di mia mamma, i microfoni e le chitarre avevano ancora il filo in cui inciampare. Macchina del tempo. Voilà, siamo nell'anno 'settanta. Come sono buffo e giovane. C'è già del sesso in giro, l'abbiamo dissotterrato nel sess...antotto! Si dice sia tutt'ora peccato mortale, ma peccano sull'erba e sul materasso carabinieri, commercialisti, idrogeologi, frati grigi e musicisti: tombola! Magia del beat, sono finito a nanna con la fanciulla sconosciuta e sincera, le ho voluto benissimo per quanto basta ma il posto del mio cuore ha un altro indirizzo, dietro un'altra porta.
Mi dispiace di sveglarti, dice Pinocchio sgusciando da braccia e lenzuola mentre questa mi guarda come se avessi buttato l'asciugacapelli nella vasca da bagno con lei dentro. Anche se non trattasi di Pippi Calzelunghe ma di pupa libera, consenziente e vaccinata, mi sta cadendo la faccia per terra. Però a quest'ora il vero amore mio sta realizzando che sono ancora in giro. Sob!
Lei si muove e la sua mano dolcemente cerca me: no, che non ci sono; penserà a un incidente stradale o a qualche amico tiratardi? Lei si fida sempre, chissà perchè? Accidenti se mi manca!
Tanta voglia di lei: ho fissato per un po' il soffitto attraverso il buio e mi faceva male la coscienza come un cazzotto in bocca, forse un uomo non sarò! Signorina, mordi le lenzuola o tirami il posacenere ma scusa, abbiamo scherzato! 'Slam' fanno le porte dietro a chi va via in fretta.
Ho capito che cos'era importante, il mio posto è solo là. Violini e finale! Le canzoni sono la nostra vita in pillole, zuccherate, effervescenti, bugiarde. Col tempo possono scadere. Ma mica sempre...".
(Le Guerre Poohike (5) - continua in Pensiero)
Tutto alle tre
- Testo: Valerio Negrini
- Musica: Roby Facchinetti
- Voce solista: Valerio Negrini
- Timing: 3:27 ca.
La tua valigia è lì sul pavimento
ricordo il giorno quando l'hai portata
settimo piano, quante scale eppure quanto ero contento
mentre scendevo quel mattino per aprirti la mia porta
Entrasti come arriva un uragano
successe come quando passa il vento
ma io non ti capivo, non ho mai capito niente
quel mondo che creavi intorno a me sembrava solo strano
Ma ieri sera quando son tornato
c'era un silenzio che gelava il cuore
era un deserto, un luogo abbandonato
più niente intorno, più nessun rumore
ed inciampai nell'ombra di me stesso
in quella casa c'era tutto a posto
sulla valigia chiusa avevi messo due righe:
«Vengo a prenderla alle tre»
È ancora notte ed io mi son svegliato
è strano risvegliarsi di traverso
in questo letto grande, grande, troppo grande, grande come un prato
dove mi sento solo come un cane stupido e disperso
La tua valigia è li sul pavimento
e odio la sua lunga ombra scura
è quasi l'alba, nasce dietro le persiane un mondo di cemento
e questo giorno che ora nasce piano piano, sì, mi fa paura
E quando un uomo scopre sul suo viso
lacrime calde chiare di bambino
tutto l'orgoglio muore all'improvviso
m'alzo ad un tratto, vado al tavolino
e su quel foglio gocce di sudore
gocce di pianto, pochi segni scuri
ogni parola è un grido di dolore
Ti chiedo scusa, torna a casa amore!
Ti chiedo scusa, torna a casa amore...
Note sulla canzone
Editore: Edizioni April Music / EMI Songs Edizioni Musicali.
La canzone venne pubblicata anche in inglese con il titolo The suitcase ed in questa versione apparve su Best of the World 1971, una compilation internazionale della CBS in cui rappresentava l’Italia, mentre per il mercato di lingua spagnola venne pubblicata con il titolo Todo a las tres.
La canzone, che fu relegata a B-side del singolo in favore di Tanta voglia di lei, è stata successivamente pubblicata su:
- 1971 – Opera Prima (LP, MC, CD)
- 1987 – Goodbye (live album) (3 LP, 3 MC, 2 CD)
- 2006 – Pooh live noi con voi (live album) (CD + DVD)
- 2007 – Pooh live noi con voi versione integrale (live album) (2 CD)
La canzone originale è in tonalità di SOL minore, nonostante la partitura originale sia trasposta in tonalità di MI minore.
Altre edizioni del SINGOLO
• Tantos deseos de ti / Todos a las tres |
• I'll close the door behind me / The suitcase |
Rassegna stampa
08 agosto 1971 - TV Sorrisi e Canzoni - N°32 - "45 giri - I Più venduti"
L'08 agosto del 1971 il 45 giri "Tanta voglia di lei" occupava l'11° posto in classifica.
11 agosto 1971 - Ciao 2001 - N°32, Anno III - Pagina pubblicitaria del singolo "Tanta voglia di lei"
12 settembre 1971 - Sorrisi e Canzoni TV - Numero 37 - Pagina 26 - "I campioni della musica morbida", di Fabrizio Soletti
[...] Il via al nuovo corso è stato dato da una serie di circostanze favorevoli: il cambio di casa discografica, l'interessamento di un produttore giovane, Giancarlo Lucariello, una bella canzone, "Tanta voglia di lei", e il lancio reso possibile dalla partecipazione al "Cantagiro". «Il futuro - dicono i Pooh - ce l'abbiamo a disposizione. Sta a noi impiegarlo come si deve». E sognano le grandi passerelle di Sanremo, si godono la nuova popolarità tanto che abbraccerebbero quelli che si avvicinano a chiedere l'autografo. Parlare coi Pooh dei Pooh significa dover "subire" la loro storia. Ci tengono a raccontarla per evidenziare che non sono proprio dei "miracolati" del favore popolare, ma che se lo sono guadagnato mese per mese, da quattro anni in qua [...].
18 settembre 1971 - Sogno - N°38 - "Con i Pooh è finito il mito di Battisti", di Umberto Marchesini
[...] in testa alla Hit Parade non c'è più Lucio Battisti, che per quattordici settimane aveva fatto da mattatore incontrastato con la sua canzone Pensieri e parole, ma quattro simpatici e bravi ragazzi, quelli del complesso dei «Pooh» che hanno sovvertito la classifica portando in testa la loro canzone Tanta voglia di lei [...]. La leggenda del Battisti invincibile è stata sfatata [...]. Approfittiamo per intervistare [...], Valerio, Roby, Dody e Riccardo. Alle nostre domande rispondono in modo «collegiale» e, anche se a parlare a volte è l'uno o l'altro ragazzo, esso esprime sempre il pensiero di tutti [...].
Che effetto vi fa essere finiti in testa alla classifica di Hit Parade detronizzando il «mostro sacro» Lucio Battisti?
È una cosa di cui ancora non ci rendiamo conto. Comunque provate a pensare all'effetto che vi può fare il raggiungere una meta che si insegue da sei anni, per al quale non si dorme neppure la notte. È il successo insomma che ti cala addosso all'improvviso e ti lascia scioccato. È da anni che noi lavoriamo insieme proprio per raggiungere questo risultato e finalmente ce l'abbiamo fatta [...].
Voi prevedevate questo successo a Hit Parade?
Noi crediamo sempre in tutto ciò che facciamo, ma, sinceramente, un successo in questa misura non lo prevedevamo anche se questa nostra canzone Tanta voglia di lei ci piaceva moltissimo [...]. A proposito delle nostre canzoni vogliamo dirvi che si tratta di motivi scritti e musicati da noi. Quando poi giungiamo all'esecuzione non c'è fra noi quattro quello che è in modo definitivo il cantante: provando le canzoni infatti scegliamo fra di noi il più adatto per quel genere di motivo e sarà lui a eseguirlo vocalmente. Ad esempio, per Tanta voglia di lei il cantante è Dody.
In questo momento come vi sentite?
[...] È la svolta decisiva della nostra vita, della nostra carriera artistica, una svolta che è iniziata circa se mesi fa quando abbiamo lasciato la nostra vecchia casa discografica e siamo passati alla CBS. Subito anche qui non avevano un'eccessiva fiducia in noi, ma una volta ascoltati alcuni nostri pezzi ce l'hanno accordata in modo incondizionato e la cosa, a quanto pare, ha funzionato.
[...] quali sono i vostri concreti programmi futuri di lavoro?
Abbiamo già inciso un long-playing intitolato Opera prima, che uscirà alla fine di settembre e che contiene tutti pezzi nuovi comprese le due canzoni del prossimo 45 giri, Pensiero e Un minuto dall'amore, che uscirà invece alla fine d'ottobre anche in edizione inglese. Poi abbiamo registrato due trasmissioni televisive, Speciale tre milioni, nel quale appariremo nella puntata dell'8 ottobre, e Su di giri, che andrà invece in onda domenica 12 settembre alle 22 sul secondo canale. Per finire ci sarà, ma non è ancora stata fissata la data, una nostra tournée in Brasile con il cantante Roberto Carlos, con il quale ne abbiamo compiuto una analoga in Italia, e la nostra probabile partecipazione al «Midem» di Cannes, dove rappresenteremo l'Italia.
E il festival di Sanremo?
Non andremo a Sanremo (e nemmeno a Venezia) [...].
25 settembre 1971 - Settimana TV - N°39 - Pag.38 - "Hanno superato Battisti", di Adolfo Sessa
NOTA: In questo articolo i nomi dei singoli Pooh vengono attribuiti all'artista sbagliato: ad esempio, Valerio Negrini viene appellato Riccardo Fogli.
Lenta, graduale, ma inarrestabile è stata la scalata al successo dei Pooh. [...] la tarda estate premia le doti essenziali di questo giovane gruppo, consacrato dal riconoscimento ufficiale della Hit Parade, nella quale, da alcune settimane, occupano il primo posto con Tanta voglia di lei [...]. La dote di fondo dei Pooh è la costanza. È stato il trionfo della costanza, della fede nelle loro capacità. [...] anche quando, dopo aver assaporato i primi successi, al Cantagiro del 1969, con Piccola Katy, una piccola esplosione, che doveva esaurirsi nel giro di qualche mese, ripiombarono nell'aninimato, ebbero la fermezza di non desistere, di non sciogliersi [...]. Il passaggio ad una nuova casa discografica, la partecipazione al Cantagiro con un pezzo tagliato e cucito su misura, sono stati eventi decisivi [...]. Sono già febbrilmente al lavoro presso la sala di registrazione ed incisione di via Meda [...].
I Pooh sono intenti a controllare il missaggio della loro più recente fatica discografica, un LP, [...] dal significativo titolo "Opera mia".
[...] I Pooh [...], mentre fanno già le "grandi manovre" per Sanremo che vogliono conquistare con una canzone già pronta, A un minuto dall'amore, che piace tanto a Roberto Carlos, stanno già raccogliendo i frutti della notorietà [...]. Sono contesi da impresari e gestori. L'alto cachet dà l'esatta misura della loro quotazione. Anche la TV si è accorta di loro. Sono stati, recentemente, a Su di giri. Parteciperanno a Speciale Tremilioni, il prossimo 8 ottobre [...].
29 settembre 1971 - Ciao 2001 - N°39 - Pag. 13 - "I Pooh - «Tanta voglia.... d’affermazione»", di A. G.
Il complesso dei Pooh è balzato quasi d’improvviso al primo posto delle classifiche italiane con la canzone «Tanta voglia di lei», ma certamente il successo del complesso bolognese non ci è giunto inaspettato. Da tempo il disco gironzolava tra le posizioni alte e il balzo istantaneo è forse stato dato anche dal loro esito positivo al concorso Festivalbar ‘71 [...].
«Abbiamo avuto una buona estate» mi ha detto Roby [...]. «Abbiamo suonato in tutti i posti d’Italia, anche i più impensati. Poi c’è stato il Cantagiro e quindi il Festivalbar che ci ha avvicinato ad un gran numero di pubblico [...]. Il pubblico in genere vuole rispecchiarsi con una canzone, cosa che riesce difficilmente quando si segue un complesso a 5000 watt. Con questo non voglio distruggere i vari complessi “rock”. [...] sembra che la gente voglia distendersi un po’ di più dopo l’ondata di “hard rock” degli ultimi due anni. Forse noi siamo stati un po’ fortunati ad avere il pezzo giusto al momento giusto [...]».
[...] Ho chiesto ai Pooh come si vedano nel mondo musicale italiano e se non pecchino dello scarso tentativo di inserirsi tra i complessi d’avanguardia quelli cioè che seguono il filone “rock”. È ancora Roby che mi risponde.
«Vedi, noi siamo una formazione italiana ed abbiamo sempre cercato di svilupparci nella maniera tradizionale. Questo lo abbiamo deciso dopo le nostre primissime uscite, quando facevamo il repertorio degli Who con il cataclisma finale incidevamo pezzi come “Keep On Running” in italiano, alla gente piacevamo, ma ci siamo resi conto che eravamo solo dei bravi esecutori. Musicisti sì, ma non facevamo altro che prendere il materiale degli altri e trasmetterlo al pubblico italiano che cio apprezzava forse perché non avevano mai visto i veri creatori di quello che suonavamo ogni sera. Così decidemmo di guardarci attorno: vivevamo in un paese con i suoi problemi interni e con la sua tradizione musicale che è quasi più considerata all’estero che in Italia. Facemmo “Brennero 66” affrontando il problema dei disordini e incidenti in Alto Adige, venimmo bocciati dalla RAI perché il pubblico sembrava non ancora preparato alle canzoni di protesta. Poi incidemmo “Piccola Kathy” nel quale descrivevamo il problema delle “Groupies”, quelle ragazzine che seguono i complessi per vari indefiniti motivi. Un problema che vedevamo nascere tra noi giorno per giorno in misura sconcertante. Questo lo considero stare all’avanguardia, perlomeno con la prima consegna dei fatti. Oggi è ridicolo: basta che un complesso faccia lo stile dei Grand Funk o degli Iron Butterfly o degli Zeppelin perché venga considerato d’avanguardia. Dovevamo considerarci tali quando suonavamo come gli Who cinque anni fa? Eravamo solo dei bravi copiatori, mentre ora abbiamo un discorso nostro, scriviamo materiale nostro rispecchiando le nostre impressioni di giovani, uomini e musicisti. Il pubblico l’accetta, quindi pensiamo di essere sulla buona strada».
Con i Pooh abbiamo sentito un acetato del loro prossimo long-playing intitolato “Opera prima” che uscirà ai primi di ottobre. Nell’album c’è anche “Tanta voglia di lei” e i due brani che faranno il prossimo 45 giri, “Pensiero” con nel retro “A un minuto dall’amore”.
«Ho sentito dire che Roberto Carlos voleva presentare con voi questo brano a San Remo, come mai avete deciso di pubblicarlo adesso?». [...].
«Ci abbiamo pensato molto» ha detto Dodi, il chitarrista, «alla fine abbiamo deciso di dire no ad ogni invito per il Festival sanremese. Arrivati a questo punto l’incognita di San Remo non ci serve. Ci può distruggere come ci può ingigantire di più, ma solo commercialmente, mentre noi vogliamo continuare il successo di “Tanta voglia di lei” nello stesso modo come ci siamo arrivati. Creando nuovi motivi, facendo serate ed incontrando il pubblico che ci ha seguiti fino ad ora per quello che siamo. La gara, la polemica che spesso si riduce ad una farsa e tutta l’atmosfera del San Remo credo che non vadano d’accordo con il nostro credo musicale» [...].
24 ottobre 1971 - Alba - N°43 - "Gli ospiti: i Pooh"
Non capita spesso che una formazione italiana conquisti la vetta dei best sellers e resti prima in classifica per parecchie settimane com'è accaduto recentemente ai Pooh con «Tanta voglia di lei», la canzone che ha fatto centro nel corso dell'estate, ed è stata fra le più gettonate e la più acquistata [...].
- Quali sono state le vostre manifestazioni più importanti?
- 1969 Cantagiro, vi prendemmo parte con «Piccola Ketty», un pezzo di nostra composizione. Nel '71 il Festival Pop di Caracalla e poi il Festivalbar con «Tanta voglia di lei». Con lo stesso pezzo abbiamo anche fatto il Cantagiro di quest'anno.
- Televisione?
- «Chissà chi lo sa», «Settevoci», con «Tanta voglia di lei» abbiamo preso parte alla trasmissione TV «Su di giri» presentata da Guardabassi.
- Premi?
- Il Campidoglio del '69.
31 ottobre 1971 - Sorrisi e Canzoni TV - Pag.54 - "La RAI non li vuole ma i complessi battono tutti"
[...] Poi rinacquero i «vecchi» Pooh, che prima in un affollatissimo «Cantagiro», seccessivamente in un più selezionato «Festivalbar» imposero Tanta voglia di lei, una canzone che, macinando posizioni su posizioni, s'è piazzata saldamente in testa alle classifiche [...].
Dicembre 1971 - Teletutto - "I POOH: una 'caravella d'oro' al complesso dell'anno", a cura di Velia Veniero
[...] Oggi i Pooh si sono insediati con le loro canzoni ai primi posti delle classifiche di vendita, addirittura con due motivi: «Tanta voglia di lei» e «Pensiero». Questi ragazzi sono tutti molto giovani; il più vecchio, Valerio Negrini, sposato, è nato 25 anni fa a Bologna ed è il fondatore del complesso. All'inizio suonava la batteria, ora invece si dedica, in seno al complesso, esclusivamente a scrivere i testi delle loro canzoni [...]. A Bari i Pooh hanno ottenuto quest'anno un riconoscimento particolarmente ambito: la «Caravella d'oro», che premia il complesso che durante l'anno è stato il più gettonato nei juke-box d'Italia. Della manifestazione barese vedremo la ripresa televisiva il 9 dicembre sul primo canale alle ore 21.40.
06 aprile 1972 - Qui Giovani - N.14 - "I Pooh sono saliti a 'livello mondiale'", di Franco Paoli
Dopo Nicola Di Bari anche i Pooh tentano di portare la canzone italiana a "livelli internazionali". Il complesso è appena tornato da un brevissimo viaggio a Londra (27-28 marzo), dove ha registrato in inglese la canzone "Tanta voglia di lei" che nella nuova versione si intitola "I'll close the door behind me".
[...] I Pooh sono stati invitati in Inghilterra dalla CBS inglese (anche in Italia incidono per la CBS-Sugar) che ha così voluto imitare la consorella americana. Il mese scorso, infatti, il quartetto ha inciso lo stesso brano ma esclusivamente per il mercato nordamericano (Canada e Stati Uniti) [...].
A Londra, nella sala d'incisione della CBS, in Theobald's road, i Pooh hanno rifatto soltanto il missaggio di "I'll close the door behind me", con qualche ritocco all'arrangiamento, curato da Roby Facchinetti (organista e compositore dei Pooh), Giancarlo Lucariello (produttore) e Robert Hallen (autore del testo) [...].
«Dopo che il pubblico italiano ha riscoperto i Pooh grazie a "Tanta voglia di lei" e "Pensiero"», dice Roby, «anche il mercato straniero si è interessato parecchio alle nostre canzoni. In Brasile, per esempio, "Tanta voglia di lei" è stata prima in classifica. Anche in Argentina, Spagna, Portogallo e persino in Israele abbiamo venduto parecchi dischi [...]».
[...] I Pooh artisticamente si rifanno a loro stessi: la loro vena musicale piacerà o meno, sarà più o meno avanguardistica, sarà vecchia quanto volete, ma è autentica. Questo è molto importante [...].
Quello che qualche tempo fa "Qui Giovani" chiamò il "fenomeno Pooh" (per definire l'incredibile e clamoroso ritorno dei Pooh, dopo tre anni di silenzio) è quindi un fenomeno di coerenza, originalità e chiarezza di idee musicali [...].
02 luglio 1972 - TV Sorrisi e Canzoni - N°27 - "Scrivono le loro canzoni all'oratorio", di Fabrizio Soletti
[...] La vacanza, però, i Pooh se la sono presa recentemente. In occasione del lancio in Inghilterra di Tanta voglia di lei hanno trascorso qualche giorno nella capitale britannica [...]. «Una esperienza piacevole, tutto sommato. Peccato però che il lancio di Tanta voglia di lei tentato contemporaneamente anche in America, non abbia dato i risultati sperati. Ma ci riproviamo con Pensiero» [...].
17 agosto 1972 - Qui Giovani - N°33 - Pag.44 - "È nata la 'Linea Pooh'!"
C'è ancora chi si ostina a ripetere con monotonia che i Pooh sono un complesso vecchio, che suonano all'antica, che non hanno estro, che non sono affatto originali (vedi Maurizio Vandelli). Eppure [...] il quartetto da quasi due anni [...] non sbaglia un disco [...].
La rinascita dei Pooh [...] ebbe inizio nell'estate del 1971 con "Tanta voglia di lei" che rimase fino a settembre prima assoluta. A brevissima scadenza seguì "Pensiero" a cui toccò la stessa... sorte; poi venne l'ottimo album intitolato "Opera prima".
[...] nell'autunno dello scorso anno, i Pooh si concessero una meritata pausa discografica, limitando la loro attività alle serate, a qualche fugace ma efficace apparizione televisiva, alla registrazione in inglese di "Tanta voglia di lei" e alla preparazione del nuovo 45 giri [...].
Settembre 1972 - Il Monello - Numero 37 - "I Pooh - Tanta voglia di... successo", di Claudio Lippi. Caricatura di Magistrelli Spadoni.
«I'll close the door behind me» è il titolo di una canzone che sta per essere lanciata in questi giorni sul mercato inglese e, caso abbastanza raro, è la versione di una canzone italiana: «Tanta voglia di lei». L'hanno registrata in inglese i Pooh, che già erano stati gli interpreti della versione italiana, con la quale per tante settimane ha capeggiato la classifica di Hit Prade.
I Pooh hanno realizzato questo disco per la CBS Inglese, in Theobald's Road a Londra. L'autore delle nuove parole è Robert, Hallen, mentre arrangiatore, come al solito, è Roby Facchinetti, organista e compositore dei Pooh. È un fatto molto positivo che le industrie discografiche straniere, per la prima volta nella storia della nostra musica leggera, si interessino ad un complesso italiano. Già in Argentina, Portogallo, Brasile, i Pooh avevano ottenuto un grosso successo con «Tanta voglia di lei», ma non è una cosa nuovissima il fatto che un cantante italiano entri nelle classifiche discografiche di questi paesi, mentre appunto rarissimo è il fatto che siano Stati Uniti ed Inghilterra ad interessarsi di artisti italiani. Molto probabilmente suonando e interpretando brani cosiddetti tradizionali i Pooh si stanno rivelando il complesso italiano più originale del momento e quindi non sono una brutta copia dei complessi inglesi che per primi hanno lanciato un certo tipo di musica, con suoni ed effetti particolari [...].
Dalla descrizione data dei quattro Pooh, appare chiaro quanto diversi siano i quattro caratteri, ma forse proprio questa enorme differenza permette ai Pooh di essere tanto uniti, non solo ora, nel successo, ma soprattutto quando bisognava lottare e la vita era dura.
[...] I primi momenti felici sono arrivati dunque da poco. «Il primo lo abbiamo vissuto», dice Roby, «quando è giunta la notizia che la nostra canzone dall'ottavo posto della Hit Parade era salita al secondo, in un balzo. Allora ci siamo convinti che ce l'avevamo fatta».
La canzone in questione è appunto «Tanta voglia di lei» a cui seguì «Pensiero» e ultima «Noi due nel mondo, nell'anima». Quest'ultima vede impegnati oltre ai Pooh anche una grande orchestra composta da 52 elementi. Questa grossa formazione potrebbe far pensare che dal vivo il complesso possa perdere, come del resto ormai avviene in molti casi, ma quello che aiuta i Pooh è la vasta gamma di voci e la potenza delle stesse, così che dal vivo tali voci figurano come nel disco, anzi acquistano in presenza e immediatezza.
17 settembre 1972 - Ciao 2001 - N°37 - Pag.72 - "I Pooh - Ora li vuole l'Inghilterra", di Armando Gallo
POOH: I'll Close The Door Behind Me (CBS): Un complesso italiano e un disco di grande successo là. Inizia un po' lentamente, ma il ritornello è veramente ottimo. Il complesso mi ricorda l'atmosfera dei Bee Gees, e ciò non è assolutamente male». (Peter Jones - Record Mirror).
In questi giorni è uscito in circolazione in Inghilterra il primo disco dei Pooh; si tratta della versione inglese di «Tanta voglia di lei» e quella di Peter Jones è una delle tante recensioni che il disco ha ricevuto presso la stampa specializzata inglese [...]. «È una cosa differente» dicono alla casa discografica inglese. Incaricano subito un paroliere inglese per l'adattamento fedele del testo, mandano a Milano un produttore esecutivo e i Pooh si trovano in sala a incidere «Tanta voglia di lei» in inglese [...].
I Pooh sono venuti a Londra per una settimana approfittando così di concedersi una vacanza e per incontrare il «boss» inglese [...].
[...] Giancarlo Lucariello loro produttore e manager personale. «[...] Era la prima volta che venivamo a Londra e ad eccezione di Clarke, il produttore esecutivo che aveva aiutato Riccardo e Dody nell'incisione in inglese di «Tanta voglia di lei» non conoscevamo nessuno alla CBS inglese»[...].
«Siamo orgogliosi di "I'll Close The Door Behind Me" [...] perché in un certo senso sta contribuendo all'espandersi della canzone italiana all'estero che fino ad oggi è rimasta a "Sole mio" e "Volare". Avevamo già fatto la versione in spagnolo e in Sud America è andata al primo posto in molte parti». «Quello che ci dà più soddisfazione è che "Tanta voglia di lei" sia stata accettata per il mercato inglese e americano. In America il disco è uscito da un mese; non è successo ancora nulla di eccezionale, ma proprio prima di venire a Londra abbiamo ricevuto un comunicato che la stanno battendo da costa a costa e viene suonata da quasi tutte le stazioni radiofoniche. In un certo senso si è aperto un nuovo mercato, quello mondiale e dopo "Tanta voglia di lei" insisteremo con "Pensiero" che dovremmo incidere in inglese tra 15 giorni e speriamo che al secondo tentativo, se nulla succederà con "I'll Close The Door...", qualcosa si muova. Qui a Londra ci hanno detto che anche se i testi sono in inglese le canzoni rimangono sempre molto italiane, come se avessero una specie di marchio, e questo ci riempie di soddisfazione perché dimostra a tutti che nelle nostre composizioni siamo stati sempre sinceri [...]».
Ho chiesto ai Pooh quale sia la loro reazione alle voci che li definiscono i Camaleonti del '70. «Tutta questa gente credo che non ci abbia ancora visti dal vivo e fino a un certo punto non posso dargli torto» mi ha detto Roby. «In passato sono stati a vedere i vari complessi che erano nelle hit-parade e nel maggiore dei casi sono sempre stati delusi dalle loro povere esibizioni. La differenza con noi è che componiamo, scriviamo, arrangiamo e suoniamo nei nostri dischi. Non suoniamo la versione italiana dei successi stranieri. Spesso nelle nostre incisioni c'è un arrangiamento orchestrale e dal vivo dobbiamo lavorare tremendamente per sostituirlo con i nostri soli strumenti - e ci riusciamo! C'è molta gente che ci preferisce dal vivo che su disco...».
[...] Dody[....]. «Ci sono molte persone in Italia che hanno avuto la possibilità per la radio o attraverso la stampa di far sentire la urgenza del rinnovo della musica italiana per andare a pari passo con quella più avanzata inglese e americana. Molti musicisti hanno risposto al loro appello immediatamente facendo il passo più lungo della gamba: per arrivare allo stesso livello straniero almeno 9 complessi su 10 hanno preso a copiare illudendosi di essere simili, anche migliori delle formazioni che copiano. Pochissime persone si sono rese conto che per arrivare a quel certo livello bisogna arrivarci passo per passo, gradino per gradino, dalle fondamenta; altrimenti arrivi in cima e tutto ti crolla addosso come se tu fossi sopra un castello di carte. Noi abbiamo fatto tutto ciò con il tempo, pazientemente e se abbiamo venduto un milione di dischi durante lo scorso anno significa che una gran maggioranza del pubblico italiano si identifica con le nostre canzoni, che sono moderne altrimenti non sarebbero state accettate dal mercato inglese-americano, portando avanti il livello della musica italiana con ogni disco che abbiamo scritto, suonato e inciso. Ci siamo riusciti e dimmi quanti in Italia possono dire lo stesso».
12 dicembre 1972 - Testata sconosciuta - "Le canzonette dei Pooh con orchestra sinfonica"
Winny the Pooh è il nome di un orsetto disegnato da Walt Disney, popolarissimo negli Stati Uniti. In Italia ridotto semplidemente a Pooh è popolare, invece, per via di quattro ragazzi, impastati di antico sentimentalismo, che chitarra, basso, tastiere e batteria alla mano hanno da tempo conquistato i favori di un certo pubblico giovanile. Sono un complesso «da classifica», per usare un termine da gergo discografico, gente cioè che scala spesso le classifiche di vendita dei dischi. Tanta voglia di lei, per fare un solo esempio di canzone dei Pooh, dopo aver tenuto banco per mesi in Italia è diventata El verdadero amor in Spagna, in Venezuela, in Argentina e I'll Close The Door Behind Me in Inghilterra, ovunque accolta con grande entusiasmo, appunto dai giovani [...].
21 agosto 1977 - Bolero - N°1581 - Pag.24 - "Fame, folli amori e successo", di Roby dei Pooh
[...] Nel '70, al «Wun Wun» di Roma conoscemmo Giancarlo Lucariello: nel giro di pochi giorni, firmammo il nostro primo contratto con [...] la CBS Sugar [...]. Forse, la presenza accanto a noi di questo «quinto elemento» seppe darci quello stimolo e quella carica che ci servivano per superare la barriera che ci separava dal vero successo: venne così il momento di «Tanta voglia di lei» e «Pensiero» [...].
22 luglio 1981 - Testata sconosciuta - Pag. 13 - "Chi fermerà questi Pooh", di Giorgio Tedeschi
[...] 1971 - Valerio Negrini, passa dal ruolo di esecutore a quello di autore dei testi. Alla batteria si siede allora Stefano D'Orazio. [...] diventa loro produttore Giancarlo Lucariello ed entrano nella scuderia CBS-Sugar oggi CGD. Inizia la scalata nella Hit Parade, di «Tanta voglia di lei». A Pesaro ricevono il premio della popolarità come complesso dell'anno.
1972 - Arriva il primo disco d'oro conquistato in Venezuela per le vendite raggiunte con «Tanta voglia di lei». Altro disco d'oro anche per le vendite in Italia [...].