I Pooh a Misano Adriatico tra note e lampi rosa - Venerdi' 06.07.2013
Ieri venerdì 05 luglio ha avuto luogo la tappa romagnola di "Opera Seconda in Tour" a Misano Adriatico.
L'attesa
è cominciata verso le 11:00 del mattino perché, trattandosi di un concerto gratuito, quindi senza posti assegnati, era necessario presentarsi per tempo per assicurarsi la prima fila, a contatto diretto con la transenna. Purtroppo ci siamo resi presto conto che non saremmo stati sotto il palco perché davanti a noi sarebbero state sistemate alcune file di sedie.
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Abbiamo assistito al graduale allestimento del palco ed all'installazione della strumentazione, per avere poi a metà pomeriggio il tanto atteso sound check da parte dei Pooh e della ESO, ossia la Ensemble Simphony Orchestra. Questa la scaletta: "Domani", "Pierre", "In diretta nel vento", "Uomini soli", "Sara nel sole".
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Con l'imbrunire ed il primo fresco è giunto alle 21:30 il momento tanto atteso, quello della salita sul palco del maestro Giacomo Loprieno e della Ensemble Simphony Orchestra. Il concerto ha preso il via con l'introduzione strumentale di "Opera Prima", resa suggestiva dal parlato del doppiatore Christian Iansante. A seguire "Sara nel sole", poi gli interventi dei Pooh.
Dodi Battaglia - «Ciao a tutti, benvenuti. Buona sera, è un piacere avervi qui con noi. Grazie per essere qui, è per noi una grande emozione essere qui, ritornare a suonare su questo palcoscenico dopo tanto tempo con una grande orchestra sinfonica. È per noi una grande emozione, speriamo di condividerla con voi questa sera. Buon divertimento!».
Red Canzian - «Ciao Misano! Non vediamo dove finite, ma vediamo dove cominciate, questo già basta. Siete bellissimi! Ritornare qui in riviera, in riviera romagnola dopo tantissimi anni, quando eravamo piccoli suonavamo tutta l'estate qui, da Cattolica fino su a Ravenna, la facevamo tutta. Sono ricordi bellissimi, troppo lontani ma ancora molto vivi. Vi auguriamo buon divertimento, una serata fantastica. Che Dio vi benedica. Ciao!».
Roby Facchinetti - «Ciao amici! Questa nostra avventura iniziata con l'incisione di "Opera Seconda" è diventata una grandissima tournée teatrale. È iniziata proprio l'altro giorno la tournée estiva. Abbiamo portato degli amici, musicisti straordinari, con noi. Grazie di essere qui e viviamola tutta questa Notte Rosa. Buon divertimento a tutti! Su le mani!».
Il concerto ha preso il suo pieno via con "Canterò per te", "Maria marea", " È bello riaverti", "Ci penserò domani", "Pierre", "Se c'è un posto nel tuo cuore", "Quaderno di donna", "In diretta nel vento", "Il ragazzo del cielo (Lindbergh)".
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Red ha così commentato il brano dedicato al trasvolatore: «Grazie! E questa era "Lindbergh", un brano che parla di questo sognatore che riesce a fare una cosa che gli altri non erano riusciti a fare: partì dalla costa est dell'America vicino a New York e in trentasette ore sorvolò l'Oceano Atlantico e arrivò a Parigi. E lui riuscì a fare questa cosa con un aereo veramente fatto di lamiera e di fil di ferro perché era proprio un prototipo, però c'era dentro tutta la sua fede, la sua speranza e lui è riuscito a fare tutto questo perché si è detto "Se posso sognarlo posso anche farlo" e questa è una cosa bellissima. E noi credo che dobbiamo ovviamente tutelare i nostri sogni, che sono l'unico grande, infinito patrimonio che abbiamo e al quale possiamo attingere ogni volta che abbiamo bisogno di essere rincuorati. Noi, se siamo qui, è proprio perché abbiamo creduto al nostro sogno nonostante le difficoltà, nonostante i problemi arrivati, abbiamo creduto ed abbiamo voluto continuarlo questo sogno, un sogno che è nato quando eravamo bambini, che si è fortificato nel tempo e che continua la sua strada. Adesso vi facciamo ascoltare proprio il brano che ha dato inizio a questo nuovo secondo tempo della nostra vita e si intitola "Dove comincia il sole"!».
L'esibizione ha ripreso pieno ritmo con "Dove comincia il sole", "Isabel", "L'aquila e il falco".
Dodi Battaglia ha ripresa la parola: «Grazie di essere in tanti qui insieme a noi questa sera, noi siamo in tanti su questo palcoscenico e siamo veramente felici di essere con coloro che noi chiamiamo un bel muro di suono che ci contorna. [...] voglio fare un mio ringraziamento personale e particolare a tutta l'amministrazione che ha voluto fortemente questo concerto, l'ha voluto insieme al suo sindaco, Stefano, che oltre a essere il sindaco, a essere il primo cittadino, è il più grande amico mio perché eravamo ragazzini insieme e ci siamo un po' persi di vista, mentre è stato bello ritrovarsi, pensare al fatto di organizzare questo grande concerto assieme dopo più di quarant'anni da quando eravamo ragazzini assieme; questo è veramente per me fonte di orgoglio, di emozione e di tutte le cose più belle che potete immaginare, per cui grazie. Prima di ringraziare un'altra persona di cui vi racconterò fra un attimo, voglio dire grazie a tutti i nostri tecnici che, alcuni dei quali ormai da tanto tempo, lavorano per noi, ormai sanno forse meglio di noi come vanno fatti i dischi, come vanno fatti i concerti, i palcoscenici, le luci, cose di questo tipo. Allora cito solo due persone a nome di tutti gli altri che sono altrettanto bravi, uno dei quali è Renato Cantele, il nostro tecnico del l'audio ormai da più di vent'anni, fa i dischi e i nostri concerti, un grande applauso a lui che ha voluto fare insieme a noi la nostra musica, grazie a Renato e ai suoi assistenti. L'altro è colui che ha progettato i nostri palcoscenici compreso questo, il sistema di illuminazione, si chiama Fabi Crico e tutti i suoi assistenti, un grande applauso. [...] voglio fare l'angolo dedicato alla famiglia, ci vuole. È qui presente questa sera una mia zia che è il motivo principale, forse l'inizio per cui io ho fatto le mie prime vacanze quand'ero ragazzino a Misano e che è presente qui stasera nonostante fra sedici giorni precisi lei compirà novantun anni, ha voluto essere qui con noi stasera: lei si chiama Aderlina, è una mia zia e fattele un grande applauso perché mi ha promesso che vuole festeggiare insieme a me i cento anni, per cui le ho detto "Curati, stai bene al mare e vieni a vedere il nostro concerto perché voglio festeggiare insieme a te cento anni". Un grande applauso alla mia fantastica zia, via!».
Dopo l'esecuzione di "Uomini soli" è giunto il momento di Roby Facchinetti: «Ragazze! Che cos'è la musica, che cosa ci dà la musica, che cosa ci regala la musica quando va a toccare il più profondo della nostra anima e si accende la fantasia, ci porta lontano e ci fa sognare. I sogni non costano assolutamente nulla. Che cosa sarebbe il mondo senza la musica? Sarebbe sicuramente un mondo diverso per voi che ascoltate musica e per noi che la facciamo, per noi che abbiamo fatto della musica la nostra vita e anche Valerio Negrini aveva dedicato la sua vita per la musica. E questa sera noi vorremmo dedicare un brano, che è la cosa che ci viene meglio, un brano che lui amava molto e il titolo è "Domani"».
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Per accogliere e sottolineare l'esecuzione di "Domani" abbiamo realizzato la scritta ed il ritratto di Valerio Negrini. Grazie a chi ha gridato con noi il suo nome più forte che ha potuto: Silvia ed Emanuela (complici con noi nell'ideare l'iniziativa), Michela, Lorenzo, Elisa e sua madre.
Il muro di suono ha ripreso forma con "Domani", "Parsifal", "Rotolando respirando" (medley), "Eleonora, mia madre" (medley), "Infiniti noi", "L'ultima notte di caccia" (medley), "Viva", "Tanta voglia di lei" (medley), "Dammi solo un minuto" (medley), "Pensiero" (medley), "Chi fermerà la musica", "Piccola Katy" (medley).
Il concerto si è concluso con i fuochi d'artificio dello stesso colore della manifestazione che anima questo fine settimana della riviera adriatica: il rosa.
Ancora una volta un concerto, ancora una volta portiamo a casa un bottino di emozioni, fatica, urla, canti e sorrisi che solo un nuovo appuntamento sotto il palco potrà eguagliare.
Autore - La Redazione