Nota
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Anno 2005
31 gennaio 2005 - L'Arena - "La parola ai Pooh"
15 febbraio 2005 - Il Gazzettino - "Lo stile dei Pooh infiamma il Palagalileo", di Raffaella Vittadello
Un quarto d'ora giusto per riprendere fiato, tra il primo e il secondo tempo, ma per il resto quasi tre ore di musica ininterrotta nel concerto di sabato e domenica al Palagalileo. Oltre quaranta canzoni dei Pooh che hanno finito per coinvolgere il pubblico fin nelle ultime file: un pubblico eterogeneo, venuto anche da molto lontano in un posto come il Lido di Venezia considerato scomodo, ma dove i biglietti sono andati immediatamente a ruba. E così lo storico gruppo ha deciso di proporre un'altra data, il 6 aprile, al teatro Toniolo di Mestre [...].
In effetti i pezzi del nuovo album dei Pooh "Ascolta" che hanno inframezzato lo spettacolo sono più da ascoltare e meditare che da cantare a squarciagola come i testi dei vecchi successi, o forse è ancora troppo presto e sono ancora troppo poco conosciuti per essere già diventati "storia", come è avvenuto per altri. Apprezzabile la scenografia, essenziale ma di qualità, con luci che hanno sapientemente illuminato il quartetto e i numerosi strumenti di cui si è servito per dare vita a due serate dalle quali nessuno senza essere stato prima trasformato dalle emozioni di una musica che per i Pooh dura da quasi quarant'anni ed è stata la colonna sonora di tanti avvenimenti della nostra vita.
I Pooh raccontano in fondo la storia di molte persone, come ha sottolineato Red Canzian [...] e la loro capacità nasce anche dal sapere ascoltare se stessi e gli altri senza pregiudizi, condividendo quanto si prova. Un concetto espresso proprio dal titolo del loro ultimo lavoro, che rappresenta il modo di sentire dell'epoca matura del gruppo.
Una maturità psicologica e artistica, oltre che musicale, permessa da un rapporto straordinario di amicizia sincera che lega queste quattro persone [...].
26 febbraio 2005 - Il Messaggero - Ancona - "Pooh, sei ore di perfezione. Ed è standing ovation", di Claudio Curti
Quasi tre ore di musica, scenografie puntuali, gioco di luci al limite della perfezione e ovviamente quattro voci e quattro artisti che riescono, come pochi altri, a solleticare le corde dell'anima e dei ricordi di chi ascolta. E gli spettatori così diventano i veri protagonisti dei testi e delle note dei Pooh. Alzi la mano, infatti, chi almeno per una volta ascoltando una qualsiasi canzone di questo gruppo storico della musica italiana non abbia esclamato: «Ma sembra la mia storia!». Ed è proprio questo forse il segreto dei Pooh: riuscire a tradurre in musica, quasi rendendole tangibili all'ascoltatore, scene quotidiane, problemi sociali ed esistenziali, storie d'amore più o meno semplici [...].
17 aprile 2005 - Il Secolo XIX - "La nuova scommessa dei Pooh un musical destinato a Casanova"
Giacomo Casanova deve averle viste proprio tutte [...].
Ma mai avrebbe potuto immaginare che un giorno, 207 anni dopo il suo trapasso a miglior vita, sicuramente più edificante di quella libertina, sarebbe entrato nei sogni del gruppo italiano più amato e longevo: i Pooh.
[...] Per il momento è poco più di un desiderio, sul quale i quattro sono piuttosto reticenti: «Non si sa mai, Casanova è una di quelle idee che fanno gola». Ma la scommessa è forte, e l'idea che a realizzarla sia un gruppo storico della seduzione in musica, è meno bizzarra di quanto sembri [...].
18 aprile 2005 - Gazzetta del Lunedì - "I Pooh: canzoni e solidarietà"
26 aprile 2005 - La Provincia - Pagina 43 - "Pooh a Como, concerto di una vita"
04 maggio 2005 - La Voce - "Domenica in città la leggenda musicale dei Pooh"