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Gennaio 2006 - Forever One - Numero 1 - Pagina 24 - "1966 2006 Pooh", di Arturo Bandini

[...] I Pooh compiono quarant'anni e sono ancora ben saldi nel presente. Certo, è tempo di festeggiare, e lo fanno con un doppio album, La grande festa, che raccoglie trentuno successi e due inediti, e una biografia, la Grande storia, edita da Giunti e in libreria da novembre. Ma soprattutto, come piace a loro, con uno spettacolare tour nei palazzetti dello sport che partirà da Roma il 18 marzo per chiudersi il 7 aprile a Milano.
[...] Era l'inverno del 1966 quando, in un cascinale di Bologna, nasceva il "complesso" (così si chiamavano allora i gruppi musicali) più longevo della storia del pop italiano. [...] tempi difficili, con il mondo preoccupato per la guerra in Vietnam ed il terrorismo sudtirolese che uccide, in estate, quattro giovani finanzieri venuti dal Sud. Un episodio grave, che i Pooh non esiteranno a registrare in una delle loro prime canzoni, Brennero 66, subito censurata da Radio Rai[...]. Primo esempio del coraggio di affrontare argomenti scottanti che porteranno con sé per tutta la carriera: si pensi a Pensiero, hit del 1971 che parla di un uomo in carcere ingiustamente, e soprattutto a Pierre (1976) che affronta un tema delicato come l'omosessualità [...].
DODI BATTAGLIA
- Qual è il primo disco che hai comprato?
"Grazie a te" dei Rokes, con l'acquisro del primo giradischi a 16 anni.
- Il primo concerto visto?
Quello dei Pooh in un campo sportivo dove giocavo a pallone nel '66.
- [...] ricordi la tua prima volta sul palco? Come andò?
Fu all'oratorio a 8 anni. Andò benissimo, ma ero "sommerso" da una fisarmonica più grande di me.
- [...] Qual è il vostro segreto?
Avere un sogno ancora più grande di ciò che già abbiamo avuto la fortuna di vivere.
- [...] Qual è il tuo motto?
Why not?
- Un sogno da realizzare?
Un musical dal titolo "Amici per sempre".
RED CANZIAN
- Qual è il primo disco che hai comprato, e quanti anni avevi?
Avevo 13 anni. Era un 45 giri dei Rokes, Ma che colpa abbiamo noi.
- Il primo concerto visto?
Mina-Gaber in teatro a Treviso, nel 1969 o 1970.
- [...] L'artista che avresti voluto vedere ma non hai potuto.
Jimi Hendrix.
- [...] E il primo incontro con gli altri Pooh?
Al Festivalbar ad Asiago nel '71, poi nel '73 sono entravo nel gruppo.
- [...] Qual è il tuo motto?
Tieni duro, dopo la discesa, c'è sempre la salita.
ROBY FACCHINETTI
- Qual è il primo disco che hai comprato e quanti anni avevi?
Un disco di Elvis, avevo 15 anni.
- Il primo concerto che hai visto?
Adriano Celentano.
- [...] Ricordi la tua prima volta sul palco? Come andò?
Malissimo.
- E il primo incontro con gli altri Pooh [...]?
In un locale a Bologna.
STEFANO D'ORAZIO
- [...] Qual è il primo disco che hai comprato e quanti anni avevi?
Stand by me, a 12 anni.
- Il primo concerto che hai visto?
I Jethro Tull.
- [...] Ricordi la tua prima volta sul palco? Come andò?
Mi pagavano e non volevo crederci.
- E il primo incontro con gli altri Pooh? Come vi siete conosciuti?
A Ischia, suonavamo nello stesso locale.

Gennaio 2006 - Stop - Pagina 16 - "E' la nostra "GRANDE FESTA" e facciamo SALTI di gioia!", di Michele Avitabile

Chiamate gli scienziati, allertate la Nasa, avvisate il Cicap, mettete sotto torchio i più potenti cervelloni elettronici del mondo! Ci sono quattro fenomeni paranormali assolutamente da studiare. Si chiamano Pooh, hanno inciso 33 album di successo, girano l'Italia in torunée come quattro presidenti della Repubblica innamorati del loro Paese e il 10 febbraio festeggeranno 40 anni di strabiliante carriera a Ponte di Legno, in Val Camonica, in occasione del primo raduno ufficiale di band che suonano le loro canzoni.
[...] Red, lei ama la pittura. Se dovesse dipingere un quadro che simbolizzi i Pooh, quali colori sceglierebbe?
"Bella impresa! Credo sarebbe un'opera da mille colori e sfumature. Sì, perché siamo quattro leader che hanno a cuore il bene dei Pooh. Per farlo dobbiamo armonizzare le nostre diverse anime e realizzare prodotti capaci di entusiasmare prima noi stessi".
Dody, lei è un abile pilota: che tipo e quale colore sarebbe un'automobile Pooh?
"Beh, sicuramente un quattro ruote motrici turbo diesel che non ti molla mai per strada. Insomma, una macchina solida, che è pronta a durare per altri quarant'anni".
Sbarcano i marziani e vogliono scoprire chi siete: quale disco gli consegnate?
Roby: ""Parsifal", una pietra miliare!". Dodi: ""Alessandra", così capiscono cos'è il romanticismo". Stefano: ""Un posto felice"", importante evoluzione musicale". Red: "Qualsiasi disco, purché non taroccato!".[…].

Gennaio 2006 - Viva Verdi - "I 40 anni dei Pooh - Piccole Katy di tutte le età", di Daniela D'Isa

[...] Se Vasco, dopo una vita spericolata, chiede per il suo futuro una vita normale, i Pooh per quarant'anni - per quanto sia possibile a delle pop star -, una vista normale l'hanno vissuta e cantata per davvero.
[...] quasi per gioco, è nato un concorso: Pooh Official Tribute Band, con tanto di autorevole giuria (gli stessi Pooh, il critico del Corriere della Sera Mario Luzzatto Fegiz, Radio Italia Solo Musica Italiana e Cose di Musica) che assegnerà tra l'altro il 10 febbraio 10.000 euro alla band che sarà giudicata vincitrice tra le 10 finaliste.
L'incontro avviene nello studio romano del quartiere Prati, vicino alla storica sede Rai di via Teulada. Sono solo tre, Dodi è assente giustificato perché nella notte è nata Sofia, la sua secondogenita [...].
Toglietemi una curiosità: ma è mai esistita davvero una Piccola Katy?
Roby - Era il 1968. I ragazzi contestavano e molti fuggivano di casa. A quei tempi suonavamo al Piper. Ogni tanto arrivavano i Carabinieri e portavano via qualche ragazzina che era stata segnalata dai propri genitori come scomparsa. Anche Nicoletta (Strambelli, alias Patty Pravo, ndr) era una di loro. Fu così che io scrissi la musica e Valerio Negrini le parole. E Piccola Katy divenne un successo quasi ineguagliato.
Quanto ha contato per voi essere autori delle vostre canzoni?
Stefano - Moltissimo. La mia prima canzone l'ho scritta nel 1974, si chiamava Eleonora mia madre [...].
Roby - Il mio primo brano l'ho scritto a 11 anni, perché ero innamorato di una mia coetanea e da allora non ho mai smesso [...].
Red - [...] Viviamo dieci mesi all'anno insieme a Milano, dove dal 1999 abbiamo edificato il nostro Palazzo della Muica: 4.000 metri quadrati con uffici operativi ed editoriali, archivi storici, magazzini per strumenti, scenografie, palcoscenici, automezzi per le tournèe, officine per realizzare i progetti live, lo studio di registrazione [...].
Che musica ascoltano i Pooh?
Stefano - Come gruppo i Negramaro, i Negrita. Ma non nascondo che ho nostalgia dei Beatles e del Paul McCarteny di allora.
Red - Ascolto i Maroon 5, Roby Williams, Paul McCartney, ma anche i nostri Vasco, Baglioni, Antonacci, Ramazzotti, Elisa, Pusini [...].
Roby - Come gruppo mi piacciono i Coldplay anche perché si rifanno agli anni Settanta […].

07 febbraio 2006 - STV Alto Adige - "Da 40 anni vanno in onda i Pooh", di Daniela Mimmi

Bolzano. Come sempre i Pooh fanno tutto in grande. E non potevano non festeggiare in grande i loro primi 40 anni di carriera: un doppio cd con 33 successi, "La grande festa", un dvd con spezzoni della loro lunga vita artistica, un libro elegante patinato, "La grande storia", e un nuovo singolo fresco di stampa, "Destini".
[...] Red [...] "Vogliamo festeggiare questa festa con i nostri fans e condividere con loro questo momento. Quindi utilizzeremo molti grandi schermi su cui appariranno i video che i nostri amici ci hanno mandato e nei quali cantano le nostre canzoni". Durante i concerti, elettronicamente gestiti con l'ausilio di sofisticati computer e che durano all'incirca tre ore, cantano e suonano 53 canzoni. Molte di quelle che non suonano mai, o raramente o che non fanno più da decenni. A Red scappa un solo titolo, "Lindberg", forse la loro canzone più bella e forse proprio per quello tra le meno famose. "[...] Ma ormai noi siamo più che amici, praticamente siamo fratelli, quindi prima o poi si arriva alla decisione finale. E come sempre succede tra fratelli anche noi abbiamo avuto le nostre crisi: una molti anni fa, l'ultima una decina di anni fa, quando pensavamo di dividerci. Le abbiamo superate grazie a rispetto, affetto e anche conoscenza che abbiamo uno dell'altro. Da sempre se uno va in crisi, gli altri tre vanno avanti".

11 febbraio 2006 - Giornale di Brescia - N.41 - "I Pooh festeggiati dai loro «fedelissimi»", di Paolo Testini

Il «Pooh Official Tribute Band 2006», ieri sera al Palasport di Pontedilegno, è stato una grande festa che, riunendo davanti a 2.000 spettatori le 10 migliori cover band del celebre gruppo selezionate fra le oltre 100 di tutt'Italia (nessuna bresciana è arrivata qui) ha celebrato alla grande Robi Facchinetti, Stefano D'Orazio, Red Canzian e Dodi Battaglia e il loro 40° di carriera. Hanno vinto i Palasport di Taranto con «Parsifal 1.a parte» e «Non siamo in pericolo». Menzioni speciali ai Poohlover, ai Parsifal e ai Replay. A fine serata, la chicca: i Pooh sono saliti sul palco per suonare alcuni brani del loro repertorio.
In apertura, il Sindaco di Ponte, Mario Bezzi e il presidente di Adamello Ski, Francesco Bosco, hanno premiato i Pooh con il bassorilievo ligneo d'un paesaggio montano [...]. È stato, infine, Robi a parlare dei progetti futuri dei Pooh: «Per ora non abbiamo in programma nuovi dischi, ma le idee sono tante; c'è anche quella di realizzare un musical».
La serata, presentata da Daniele Battaglia e Gisella Donadoni di Radio Italia, ha visto salire sul palco anche il comico di Zelig, Fabrizio Fontana, sommerso dagli applausi mentre interpretava James Tont, e le gemelle Ferrini che hanno presentato il primo singolo «Respirerò», versione moderna del brano dei Pooh «Notte a sorpresa». [...] Elena Santarelli che, insieme coi «quattro orsacchiotti» della canzone italiana, don Antonio Mazzi, Mario Volanti di Radio Italia, Mario Luzzatto Fegiz, e Franco Cusolito di Cose di Musica formava la giuria.

18 marzo 2006 - Il Tempo - "Come sposati ma senza sesso", di Maurizio Iorio

[...] I Pooh celebrano così il quarantesimo anniversario di nozze, già lontane quelle d'argento, vicine (e ci arriveranno) quelle d'oro.
[...] risponde Stefano D'Orazio [...]. «[...] abbiamo ancora un po' di curiosità... anche di vedere l'effetto che fanno le cose nuove che tiriamo fuori dal cassetto... Dopo tanto tempo si sfasciano anche i migliori matrimoni. Infatti, e poi il nostro è un matrimonio senza sesso, forse resiste proprio per questo».
Potreste fare uno scambio di coppie, che so, con la Pfm o i New Trolls...
«È un'idea, come gli amanti. L'alchimia è una, ci divertiamo, se non avessimo avuto il suffragio del successo, forse non saremmo qui a raccontarlo. Trovarsi sempre davanti delle facce nuove, senza perdere le vecchie, è un grande stimolo. E' anche una responsabilità. Certo, sai che devi qualcosa a qualcuno, che si aspettano qualcosa da te».
[...] I Beatles sono durati poco, ma vi hanno influenzato un bel po'...
«Non solo loro. Noi siamo stati completamente contaminati dal beat inglese dell'epoca. Abbiamo cominciato con l'imitarli e poi abbiamo trovato un'identità nostra».
Avete rispolverato anche il moog.
«Abbiamo rispolverato tutto, addirittura il vecchio mellotron, registrato e memorizzato su computer, perché non ce la fa più ad andare in giro [...]».

20 marzo 2006 - La Stampa - "Pooh, da 40 anni cantano una vita niente spericolata", di M. V.

Cinquanta canzoni in scaletta ammazzerebbero un bisonte, ma non i Pooh che con tal programma nella bisaccia hanno cantato indomiti per quasi tre ore sabato scorso, al Palazzetto dell'Eur (momentaneamente Palalottomatica, esaurito in tutti i suoi 9 mila posti) dove ha debuttato il tour che festeggia i 40 anni di carriera. Il loro primo 45 giri, «Vieni fuori», è infatti del 1966, l'anno di «Revolver» dei Beatles, l'anno di «Aftermath», primo disco di canzoni in proprio dei Rolling Stones. Con i quali dunque i Pooh competono oggi in longevità: però su un fronte assai meno trasgressivo, più rassicurante e casalingo, dove il brivido può al massimo arrivare dalle cadute di gusto, e il massimo della malizia sono invece i testi osé dei triangoli amorosi [...].

26 marzo 2006 - La Sicilia - "I Pooh riempiono il Palacatania con 40 anni di grandi successi", di Simona Pulvirenti

Antenati delle moderne e chiassose "boy band" - dai nomi simili tra loro e dalla vita breve - testimoni dei ruggenti Anni '70 di cui resta remota memoria nei vecchi vinili impolverati, lo storico complesso dei Pooh compie oggi 40 anni. «Se il nostro gruppo sopravvive là dove altri sono da parecchio scomparsi - spiega Stefano D'Orazio - è perché ognuno è stato capace di sentirsi protagonista del suo spazio».
[...] l'inossidabile quartetto [...] ha per il suo pubblico organizzato una grande festa di compleanno, iniziata con il primo raduno ufficiale delle Cover Band Pooh [...].
[...] un maxischermo che ha proiettato le immagini di un videoclip realizzato montando le video-canzonidi alcuni tra i 1000 fan che hanno partecipato all'iniziativa "Sul palco con i Pooh". Ad aprire il concerto le napoletane gemelle Ferrini, scoperte durante una puntata dello show "Il treno dei desideri", e diventate le mascotte del complesso.

30 marzo 2006 - Il Gazzettino - Treviso - "I Pooh, un concerto che dura da 40 anni", di Michele Miriade

[...] Red come sarà il concerto?
«Spettacolare, coinvolgente come i primi 40' senza fiato, quindi le canzoni d'amore, la parte strumentale dove ognuno di noi si diverte e si esprime ad alti livelli, quindi i momenti ritmici e divertenti e la parte acustica con un finale in crescendo».
E il palco come si presenterà?
«Su tre livelli, con strumenti che salgono e scendono in base alle canzoni, al momento; e alle spalle un video che racconta con grafica ed immagini il percorso musicale».
Con quale canzone aprite?
«"Rotolando e respirando" dall'album del 1978».
E poi quante in programma?
«Una cinquantina proponendo anche brani non suonati precedentemente; saranno 2 ore e 45 minuti di musica e divertimento» […].

05 aprile 2006 - Vivi Milano - Corriere della Sera - "I Pooh in festa"

07 aprile 2006 - Corriere della Sera - Milano - "Porterei i Pooh anche sulla Luna"

Aprile 2006 - 40° Parallelo - "Pooh"

27 maggio 2006 - Nuova Gazzetta di Modena - "I Pooh cantano per 'Rock no War'"

18 giugno 2006 - Famiglia Cristiana - N°25 - Pag. 48 - "La loro canzone d'amore", di Rosanna Biffi

Bambini che danzano [...]. Hanno movimenti ben sincronizzati benché non sentano i suoni: sono sordomuti. Danzano in onore degli ospiti [...] i Pooh[...].
Lo scenario è la missione cattolica, il convento delle Figlie della Provvidenza a Kochchikade, 30 chilometri a nord della capitale Colombo. Ma "Progetto Araliya" è anche il nome dell'operazione che permette a quei bambini di ballare e che presto gli darà una scuola [...]. «Dopo due anni, un'opera che sembrava irrealizzabile è diventata realtà», sottolinea Giorgio Adamessi, presidente della Onlus Rock no War [...].
Per lo Sri Lanka sono occorsi 222.000 euro, per metà raccolti tra gli spettatori che assistevano ai concerti del nostro complesso musicale [...]: l'ultima tranche è stata consegnata alle suore in questa cerimonia di pre-inaugurazione della scuola. Dall'estate, 220 bambini entreranno nelle aule, nelle stanze di logopedia e informatica, nella grande sala polivalente dove imparare danza e teatro, nella cucina che servirà ad apprendere un mestiere [...].
Alla scuola materna non andranno solo sordomuti, ma pure bambini poveri [...].
Nella missione c'è posto anche per 18 mamme [...].
Dalla stima dipende anche il rapporto ormai costante dei Pooh con "Rock no War": insieme hanno già realizzato 12 parchi gioco nella ex Jugoslavia, una scuola professionale in Madagascar per ragazzini usciti dal lebbrosario, corsi di musica e recupero umano per bambini che vivevano nelle discariche di Managua, in Nicaragua.
[...] "Rock no War" sosterrà un progetto della Fondazione Don Gnocchi in Sierra Leone. Si creerà una cooperativa sociale con laboratori di artigianato e spazi di riabilitazione per 30 persone: ex bambini soldato, uomini e donne segnati dalle violenze e dalle mutilazioni subite nella ferocissima guerra civile del decennio 1991-2001. Tutti i proventi di "Cuore azzurro", l'inno per la Nazionale ai Mondiali, arriveranno in Sierra Leone passando per Formigine; e gli spettatori della tournée estiva, che partirà il 7 luglio e in un mese attraverserà l'Italia, sapranno che possono fare qualcosa [...].

21 giugno 2006 - Il Gazzettino - "«L'Italia in finale con l'inno dei Pooh»"

«Avevano scoperto che la nazionale italiana non aveva un inno suo, a differenza delle altre, e così dopo essere stati interpellati abbiamo scritto, composto e inciso "Cuore azzurro" per accompagnate l'Italia mundial». Ad affermare questo è il Pooh trevigiano Red Canzian dalla Croazia, dove sta trascorrendo qualche giorno di vacanza con la famiglia, prima di iniziare il tour estivo della "Grande festa" al via il 7 luglio.
[...] «Siamo stati interpellati dalla Federcalcio e da Radio Italia [...]. Ci ha fatto piacere essere stati chiamati, è un orgoglio che sia stato proposto a noi che da 40 anni facciamo squadra [...]. Così è nato "Cuore azzurro", in tripla versione, quella interpretata da noi quattro, quella con i giocatori e la versione karaoke».
Chi canta meglio?
«Senza dubbio Alessandro Del Piero, è apparso il più preparato e intonato. Poi direi Cannavaro e Gattuso ma anche Toni [...]. Buffon e Gilardino sono abbastanza stonati. D'altro canto loro sono bravi per parare e fare gol [...]».
I ricavi del cd saranno destinati a Rock No War per la Fondazione Don Carlo Gnocchi [...].