Pooh - Notizie e novità del 2016 - Settembre

I quarantacinque anni di un "Pensiero" che ancora vola libero - Mercoledi' 28.09.2016

La copertina del 45 giri

28.09.1971. Questa è la data riportata in calce su di un 45 giri dalla copertina un poco logora. Quarantacinque giri, ma anche quarantacinque anni per un singolo, "Pensiero", che con la forza della sua poetica seppe confermare il successo di un gruppo che, in quel 1971, aveva imperversato nei jukebox italiani con una canzone sul tradimento, quella "Tanta voglia di lei" interpretata da uno schivo chitarrista di Bologna ed al primo posto in classifica da ben otto settimane.
Bolognese era l'origine del gruppo, nato nel 1966 dall'idea e dall'energia creativa di Valerio Negrini, il quale con il tempo aveva saputo raccogliere attorno a sé tutta una serie di ragazzi pieni di speranze, divenuti musicisti ed interpreti di spessore strada facendo.

C'era stata "Tanta voglia di lei" ed il suo successo che aveva lasciato tutti un po' senza fiato e increduli, dicevamo. Valerio, Roby e Riccardo avevano già provato l'ebbrezza del clamore e delle classifiche qualche anno prima con "Piccola Katy" per la Vedette Records, giunto un po' come un fulmine a ciel sereno e forse non pienamente metabolizzato. Per Dodi si trattò di un'esperienza nuova, lui che era il più giovane nei Pooh si era un po' inserito nella scia, con l'euforia di far parte di un gruppo affermato che ti prende quando hai meno di diciott'anni e tutto è ancora un sogno che si dipana giorno per giorno davanti a te. Con gli altri visse le traversie dovute alla mala gestione di tale successo, con una casa discografica incapace di fornire il giusto supporto e l'unica prospettiva possibile quella dello scioglimento del gruppo.
Poi incrociò il cammino dei Pooh un giovane produttore, Giancarlo Lucariello, convinto delle loro potenzialità fin da quando ebbe modo di vederli in un locale romano alla fine degli anni '60 esibirsi con, tra le altre, cover di brani dei Bee Gees. Lucariello credette in quei quattro ragazzi, praticamente suoi coetanei e si batté afinchè certi aspetti, certi baluginii e potenzialità che solo lui riusciva ad intravedere non venissero annullati dalla major che lia vrebbe presi sotto contratto. Avevano inciso "Tutto alle tre" e "Tanta voglia di lei" con profonde frizioni per quel testo che la CBS voleva diverso, tanto da affidarne la riscrittura ad un altro autore, pressioni che Lucariello arginò come un muro impenetrabile, spuntandola e consegnando ai Pooh il loro vero primo e grande successo, ancora a tutt'oggi il loro singolo più venduto.

Proprio quel successo sdoganò definitivamente anche un gruppo di cinque demo che i Pooh e Lucariello avevano presentato a Franco Crepax, a cui si aggiunsero altre tre canzoni che sarebbero andate a formare l'album "Opera Prima", un titolo che esprimeva tutta la voglia di ricominciare con una nuova poetica e rinnovate sonorità.
Uno dei demo in particolare subì una lavorazione travagliata, durante la quale fu sottoposto a numerosi missaggi e sovrapposizioni per arrivare a quella resa sonora desiderata dal produttore e che alla fine si rivelò vincente. La musica era stata composta da Roby nella sua casa di Mozzo, nei pressi Bergamo, in un certo senso il quartier generale del gruppo. Lui e Negrini erano lì alle prese con varie idee (quelle che sarebbero diventate poi i demo di cui sopra). Roby suonava e Valerio si inventava le parole: in mezz'ora il brano fu praticamente pronto. Quando con il suo caratteristico entusiamo Roby lo fece ascoltare al resto del gruppo, a turno provarono a cantare la parte di voce solista e quella che convinse tutti fu l'interpretazione di Riccardo Fogli. I particolari arrangiamenti vocali del brano sono la prova evidente dell'attenzione che Lucariello dedicò a tale aspetto del sound dei Pooh.

Come è noto, "Pensiero" ci racconta di un uomo incarcerato che si proclama innocente il quale spera che quel suo grido silenzioso arrivi, senza peso come un pensiero, fino alla donna amata. Le immagini suggerite dal testo, pur rimaneggiato continuamente per timore che in quegli anni di tensioni sociali arrivasse un messaggio che danneggiasse l'immagine del gruppo a causa dell'imperante perbenismo becero e le continue censure più o meno di stato dilaganti nel nostro paese, mantengono la loro forza. Valerio dimostratò ancora una volta che, pur smorzato e stemperato da ermetisimi improbabili, era uno scrittore sopraffino e che aveva un dono della sintesi invidiabile oltre ad una padronanza ritmico-lessica mai pienamente compresa anche anni dopo. Ci piace pensare, come a tanti fan della prima ora del gruppo che ne conoscono la storia, che cinque anni dopo quello stesso uomo abbia lasciato quella prigione alle sue spalle, ritornando dalla sua amata in "Il primo giorno di libertà", anche se molti hanno visto altri inside jokes in quelle rime.
I musicisti che scorrono queste righe sanno benissimo che "Pensiero" è nella tonalità di FA maggiore, una delle più ostiche da gestire in assenza di certe caratteristiche vocali, ma le particolarità del brano non si fermano qui. Oltre al pregevole arrangiamento d'archi del maestro Gianfranco Monaldi a rappresentare la premessa con cui sarebbe stato affrontato stilisticamente il primo lustro degli anni '70, quello del pop sinfonico, merita una segnalazione il fatto che sia riapparso in un brano pop dopo anni un tempo in 5/4, meno canonico di quanto il beat ed il pop-rock di quel periodo ci aveva abituati.
"Pensiero" fu il primo brano dei Pooh in cui Dodi Battaglia suonò la chitarra acustica a 12 corde, strumento ricevuto in dono dalla casa discografica come gratifica per il successo di "Tanta voglia di lei". Sulla copertina del singolo e dell'album "Opera Prima" apparve Valerio Negrini, a pieno titolo interprete e musicista in qualità di batterista, sostituito però dal romano Stefano D'Orazio poco prima della loro pubblicazione.
"Pensiero" è da sempre uno dei brani d'obbligo nella scaletta live dei Pooh ma pochi sanno che, oltre alla versione originale del 1971 ed a quella del 2015 che ha siglato la reunion per il cinquantennale del gruppo, esiste un remake del brano in studio pubblicato poi su di un 45 giri del 1982 per il mercato tedesco.

 

Non conosciamo il giorno esatto dell'uscita del singolo, ci affidiamo alla data delle matrici per questo nostro piccolo omaggio ad una brano che ha accompagnato le vite molti italiani, siano essi fan o semplicemente ascoltatori della radio. La cassetta contenente il provino originale è ancora custodita da Roby Facchinetti con quell'affetto che sa generare solo un forte legame di amicizia e rispetto per un amico che purtroppo non c'è più.

Autori - Michaela Sangiorgi e Antonio Russo