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31 luglio 1987 - La Provincia - "In diecimila applaudono il concerto dei «Pooh»"

È pienamente riuscito il concerto dei «Pooh» al «Sinigallia». Uno dei più rinomati complessi italiani ha tenuto avvinta una folla di più di diecimila persone per due ore [...].

03 agosto 1987 - Corriere della Sera - "Da vent'anni sempre Pooh", di R. S.

[...] allo Stadio Comunale di Nettuno, alle 21.30, i Pooh in concerto [...].
La tournée estiva dei Pooh si intitola come il loro triplo album dal vivo: «Goodbye». Il disco è nato dall'idea di raccogliere tutto il materiale registrato dal vivo in occasione del tour organizzato per il ventennale del gruppo. La attuale tournée prevede circa cinquanta date e si svolgerà soprattutto al Sud [...]. Il biglietto del concerto costa 15 mila lire [...].

14 ottobre 1987 - Ciao 2001 - Pagina 74 - "Live in Italy", di Paolo Battigelli

[...] Fedeli alla CGD da (quasi) sempre, Dodi, Red, Roby e Stefano hanno appena concluso un defatigante tour a Crema: ora tocca al nuovo lavoro "Il colore dei pensieri". "Ciao 2001" era presente alla penultima data, in quel di Bergamo, dove i ragazzi, è noto, giocano in casa.
Atmosfera elettrica, anche Canale 5 si è mosso registrando alcuni spezzoni destinati, si dice, alla promozione del nuovo disco. «Pochi giorni di riposo», ci ha confidato Dodi Battaglia, «poi nuovamente 'on the road' ai primi di dicembre». Una macchina perfettamente oliata, quella targata Pooh: dall'impianto luci al PA system, dal palco agli strumenti. D'altronde, oltre venti anni sempre in poleposition nons'improvvisano su due piedi [...].

24 dicembre 1987 - Testata sconosciuta - Pag.11 - "Belli, ricchi ed ecologici: l'eclatante ritorno dei Pooh", di Gigi Avolio

[...] domenica venti dicembre i Pooh tornano ad esibirsi sul palcoscenico del Palazzo dello sport e spettacolo Mario Argento a un anno dalla loro ultima apparizione.
[...] Anche per questa nuova serie di concerti, che prende il nome dal titolo dell'ultimo album «Il colore dei pensieri», i Pooh non hanno voluto deludere il loro pubblico. Si avvarranno di una struttura di tipo teatrale, con un grande scenario di ventiquattro metri di larghezza e undici di profondità.
Numerosi sipari si aprono in diverse situazioni, con cambiamenti di scena ad ogni canzone ed un alternarsi continuo di movimenti che creano una grande spettacolarità. Gli operatori di luce lavorano su di una struttura portante posta a dieci metri di altezza in modio da poter comandare effetti di luce molto particolari. Su questa struttura sospesa sono posti alcuni gruppi di casse in modo da favorire un ascolto perfetto ovviando alle carenze acustiche del Palasport.
Anche in questa tournée i Pooh si avvalgono della preziosa collaborazione di una sezione «fiati»; sulle pedane del palco trovano posto Claudio Pascoli, Amedeo Bianchi e Fernando Brusco che con le note calde dei loro strumenti contribuiscono ad arricchire le sonorità dei brani del complesso.
Ma le novità tecniche non sono terminate. Tutto lo spettacolo è computerizzato e racchiuso in un piccolo Floppy Disc; tutti gli strumenti, fiati compresi sono dotati di un trasmettitore via etere, che eliminando l'ingombro dei cavi, consente una maggiore facilità nei movimenti, e inoltre particolari computers pilotano interessanti sonorità tra tastiere e batteria. Il concerto dura due ore, nelle quali i Pooh eseguono ventidue brani, otto dei quali tratti dall'ultimo long play; all'esterno del Palasport quattro unità fotoelettriche squarciano il cielo con altrettante lame di luce in modo da poter individuare anche a grande distanza il luogo del concerto.
Quella di Napoli è la penultima data di questo tour che si conclude il 22 dicembre al Palaeur di Roma in un «galà» pro Wwf (cui sarà devoluto l'intero incasso), ripreso da Raidue. [...] hanno concertato una serie di iniziative come l'inserimento del marchio WWf nei cartelloni pubblicitari affissi in ogni città, e quello di filmati che riguardano l'ambiente e l fauna durante la trasmissione del concerto romano [...].
Per spostare su e giù per l'Italia tutto l'impianto scenico e tutte le attrezzature di questo grande show lavorano oltre cento persone che vanno dal sound engineer Osiride Gozzi ai tecnici luci e audio, dai diciotto autisti agli addetti al servizio d'ordine fino ad arrivare ai due massaggiatori, al medico e al cuoco macrobiotico. Attrezzature e persone sono caricate su sette Tir, cinque camion, sei furgoni, dieci camper e quindici autovetture [...].

Dicembre 1987 - Mattissimo - "Il colore del successo", di Paolo Cassiano

Dicembre 1987 - Tutto Musica e Spettacolo - N°12 - "Pooh Fans Club"

[...] Roby, Dody, Red e Stefano hanno tirato le somme del loro impegno a favore del Wwf: «Il tempo delle canzoni consolatorie è finito», hanno detto, «bisogna avere il coraggio di schierarsi» [...].
[...] i Pooh stanno preparando il nuovo disco: mancano ancora alcuni mesi, ma una cosa è certa: la copertina sarà di carta assolutamente riciclata [...].

Dicembre 1987 - Testata sconosciuta - "Fratelli maggiori, locomotive del pop", di Roberto Bonzio

L'antipasto è Riccardo Fogli in tribuna [...]. I Pooh, che hanno collaborato al suo ultimo lp, gli dedicheranno un applauso.
Poco dopo le 21 la locomotiva si mette in moto. I Pooh ringraziano commossi il pubblico del Palatrussardi tutto esaurito (a 20mila a cranio fa un bel colpo d'occhio) e via con un attacco di potenza, ritmica, fiati e tastiere a tutto gas. Per il più popolare complesso italiano è l'ennesimo successo, dopo aver celebrato i quattro lustri di attività. L'ultimo album, «Il colore dei pensieri», aveva già venduto 150mila copie a fine novembre, quando è iniziata la tournée; centinaia di spettatori, dai 15 ai 30 anni e passa, sanno da cima a fondo buona parte dei testi. Un impiego sbalorditivo di tecnologie, luci, scenografie ed effetti che neanche i Pink Floyd, un suono sempre più robusto [...].
[...] Qualche volta sfiora il rock di grinta, con Dodi Battaglia capace di notevoli fraseggi alla chitarra, per rifugiarsi poi precipitosamente nei rassicuranti impasti vocali di sempre. Arrangiamenti elaborati e ritmi apprezzabili ma sempre sui binari della melodia tanto carina.
La Premiata Ditta Pooh tiene banco all'insegna del déjà vu sonoro e concede appena qualche ritocco per aggiornare il catalogo, nei testi fa capolino persino un pizzico di perestroika nel brano «Dall'altra parte», dedicata a un'amica russa. La vera marcia in più sono i fiati di Claudio Pascoli, Fernando Brusco e Amedeo Bianchi, un soffio di sanguigno rithm 'n blues in canzonette un po' troppo per bene. Giusto un assaggio che lascia l'aquolina in bocca, visto che forse solo in «Città di donne» i Pooh si lasciano finalmente andare a un sound più graffiante, in cui non a caso dettano legge proprio gli ottoni [...].
Finale generoso di bis, con carrellata di vecchi successi [...].

21 dicembre 1987 - Corriere della Sera - "Pooh ecologici, Carosone e PFM"

[...] DOMANI - [...] al Palasport, arriva a Roma il tour invernale dei Pooh, che nelle precedenti tappe ha ribadito il successo dei concerti estivi. Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia e Red Canzian potranno contare su un enorme apparato tecnico. Con loro, in scena, anche una sezione fiati formata da Claudio Pascoli, Amedeo Bianchi e Fernando Brusco.
[...] L'incasso dello spettacolo sarà devoluto al Wwf, Fondo mondiale per la natura [...].