Nota
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1973
1973 - La mia bambola - N°24 - Pag.28 - "Tutta musica - I Pooh"
28 luglio 1973 - Corriere Adriatico - "Pooh: con Canzian possibile un nuovo discorso musicale", di Kruger Agostinelli
31 luglio 1973 - Eva Express - Pag. 60 - "Le regine della canzone nei complessi trovano l'amore"
Chi sono oggi i principi azzurri del mondo della canzone? [...] adesso sono, invece, i giovani dei complessi musicali più in voga. E non di rado, per inseguire la loro bella [...] finiscono anche per lasciare la "formazione" che li ha portati al successo.
È il caso, storico ormai, di Riccardo Fogli, ventisettenne, ex bassista dei Pooh che per Patty Pravo ha piantato moglie e complesso. L'ha inseguita e seguita dal settembre dello scorso anno in tutte le sue peregrinazioni per il mondo, ha fatto con lei nuovi progetti di lavoro persino cinematografici, e infine è riuscito a sposarsela, sebbene in Scozia [...].
È ancora il caso, forse, di Red Canzian, ventunenne iscritto alla facoltà di psicologia di Padova, che ha rimpiazzato Fogli nei Pooh e che ha suscitato in Marcella Bella un interesse molto vivo [...].
05 agosto 1973 - TV Sorrisi e Canzoni - N°31 - Pag. 48 - «Una ditta musicale in attivo», di Giorgio Salti
Rintracciare i Pooh in questo periodo è un'impresa; probabilmente è il complesso che ha più serate [...]. Stefano D'Orazio, batterista, racconta: «Sono tre anni che non ci riposiamo un giorno. Finalmente in ottobre andremo in vacanza, un mese intero e ognuno per i fatti suoi. Io me ne andrò in Tunisia, Dodi in Canada, Roby a Parigi e Red non si sa. Va bé che lui, essendo arrivato da poco, non è stanco quanto lo siamo noi».
Per ottobre dovrebbe uscire il nuovo Lp «Parsifal» che prende il nome dall'eroe wagneriano, ma che con costui ha ben poco da dividere. È più umano. «Anche la musica è diversa», avverte con candida innocenza Stefano.
In novembre i quattro andranno in ritiro a Roncobilaccio (località appenninica nota soprattutto perché si trova sull'Autosole) e in un albergo fornito anche di sala prove metteranno a punto il loro programma. I Pooh seguono uno schema molto rigoroso: provano per due mesi, per quattro si esibiscono e raccolgono i frutti del lavoro in sala d'incisione, poi ritornano a provare ed escono con un nuovo repertorio. Da questo schema sono esclusi i concorsi, gare e festival.
[...] Stefano [...]: «Siamo contrari per costituzione, odiamo le gare, non vogliamo dire o sentirci dire "sono più bravo di te". Si si sente obbligati a scrivere una canzone che deve vendere. Noi troviamo il nostro pubblico ugualmente; l'ultimo 45 giri "Io e te per altri giorni" sta andando bene, pur non avendo partecipato a questo o quel festival [...]. Noi ci siamo un po' seccati perché certi gestori di locali, forse per attirare gente quando cantava Riccardo col suo complesso sui manifesti mettevano "Riccardo dei Pooh". Li abbiamo semplicemente avvertiti di non farlo più. Fogli in questa storia non c'entra, lui con noi si è sempre comportato bene [...]».
05 agosto 1973 - TV Sorrisi e Canzoni - N°31 - «Superclassifiche»
10 agosto 1973 - Corriere della Sera - «I «Pooh» a Trieste senza batterista - È finito in carcere»
Al castello di San Giusto doveva esibirsi ieri sera il quartetto dei «Pooh» per la replica di uno «show»; lo spettacolo si è svolto, ma senza il batterista Stefano D'Orazio. Il giovane era stato arrestato nel pomeriggio e rinchiuso nelle carceri sotto l'imputazione di oltraggio a pubblico ufficiale.
L'episodio era accaduto sulle Rive, dove il capitano dei carabinieri Leonardo Betrucci, che era in borghese, stava rimproverando una giovane straniera che aveva attraversato la strada fuori dalle strisce, costringendo l'ufficiale, al volante della sua auto, a compiere una brusca manovra per non investirla. Il D'Orazio, testimone del fatto assieme ai suoi compagni di lavoro e a un gruppo di «fans», aveva ritenuto di intervenire prendendo le difese della ragazza. Il capitano si è allora qualificato, ma il D'Orazio ha continuato a offenderlo.
La moglie del D'Orazio, appresa la notizia dell'arresto al castello di San Giusto dove era in allestimento lo spettacolo, colta da malore, è svenuta e ha dovuto essere soccorsa dalla Croce rossa e trasportata all'ospedale per la necessaria rianimazione.
10 agosto 1973 - Testata sconosciuta - "Arrestato uno dei Pooh"
10 agosto 1973 - Testata sconosciuta - "Arrestato il batterista dei «Pooh»"
10 agosto 1973 - Gazzetta del Popolo - Pag.6 - "Arrestato il batterista dei «Pooh»"
11 agosto 1973 - Testata sconosciuta - "Lei non sa chi sono io"
11 agosto 1973 - Corriere della Sera - «Il batterista dei Pooh condannato a quattro mesi»
Il complesso dei «Pooh» tornerà a ricomporsi stasera a Forlì, dopo la disavventura che ha trattenuto per tre giorni in carcere a Trieste il batterista Stefano D'Orazio. Questi, infatti, durante l'esibizione dei «Pooh» al castello di San Giusto è incappato in una denuncia per oltraggio a un capitano dei carabinieri ed ha dovuto attendere in cella il giudizio, non essendogli stata accordata la libertà provvisoria, bensì il procedimento per direttissima.
Il processo si è svolto stamane davanti al pretore Losapio, che infine ha condannato il D'Orazio a quattro mesi di reclusione con i benefici di legge, subordinati al pagamento di una ammenda di 20 mila lire. Celebrato il dibattimento nella tarda mattinata, il batterista ha potuto ottenere subito dopo la scarcerazione [...].
L'incidente che ha portato in carcere il D'Orazio era accaduto mercoledì scorso sulle rive di Trieste: l'ufficiale dei carabinieri, il capitano Leonardo Bertucci, stava transitando in auto (ed in abiti civili) allorché una ragazza jugoslava gli ha attraversato la strada, obbligandolo ad una difficile manovra per evitare l'investimento. L'ufficiale aveva quindi redarguito la ragazza,richiamandola all'osservanza delle regole del traffico. Il D'Orazio e il clan dei «Pooh» stavano pranzando nel posteggio esterno di un ristorante sulle rive. Testimoni alla scena, erano intervenuti in difesa della ragazza; il D'Orazio più vivacemente degli altri, tanto da farsi arrestare per oltraggio.
Davanti al pretore ha respinto l'accusa ed in sua difesa hanno deposto quattro «fans», ma la deposizione del capitano dei carabinieri è stata determinante per la condanna.
11 agosto 1973 - Testata sconosciuta - "A un capitano dei CC lecita la malagrazia"
23 settembre 1973 - Ciao 2001 - N° 38 - Pag. 70 - "Le classifiche - Italia 45 giri"
Nella classifica dedicata ai 45 giri stilata dal periodico "Ciao 2001" del 23 settembre 1973, il singolo "Io e te per altri gioni" si trova al 12° posto.
30 settembre 1973 - TV Sorrisi e Canzoni - N°39 - Pag. 46 - "Ha già mille anni la 'nuova' musica dei Pooh", di Gastone De Luca
I Pooh diventano mistici e un po' filosofici. Per motivi spettacolari o, se preferite, pubblicitari, ma anche per una precisa esigenza umana e di ricerca, per affinare la loro visione degli uomini e delle cose [...].
È l'impressione che si riceve ascoltando i brani del terzo e più recente 33 giri del complesso, dall'emblematico titolo: «Parsifal». Il mitico cavaliere del Graal, alla ricerca di Dio e dell'assoluto, l'eroe di tanti poemi mistici medioevali, è stato preso dai quattro Pooh come esempio universale ed eterno dell'inquietudine universale e dell'inestinguibile sete di verità e di amore che hanno animato da sempre gli uomini migliori ed ispirato gli artisti di tutti i tempi [...].
Dall'album, che comprende, accanto ai nuovi brani, anche «Io e te per altri giorni», è stato tratto il nuovo 45 giri [...]. La canzone, molto bella, si chiama «Infiniti giorni».
«A giudicare dai testi dei brani, compresi nell'LP "Parsifal", siamo stati un po' più ottimisti dell'eroe medioevale», ci spiega Stefano [...]. «I motivi psicologici ed esistenziali sono gli stessi, ma i nostri eroi, gli eroi delle nostre canzoni, hanno un punto d'arrivo ben preciso: l'amore. Con l'amore, quello vero e giusto, ogni problema umano può essere risolto. La ricerca dell'assoluto è semplicemente la ricerca dell'amore vero».
- Perché vi siete ispirati proprio a Parsifal [...]?
«Non volevamo fare un disco alla moda, ma sincero; quindi neanche anticonformista. Abbiamo scelto il personaggio di Parsifal perché ci ha affascinati l'alone romantico che avvolge il personaggio. Parsifal è leggenda ma è anche storia: è letteratura ed è vita, quella che combattiamo tutti giorni. I sentimenti umani erano gli stessi nel medioevo come nel 1973. I trovatori cantavano le loro ballate in contrade polverose; noi cantiamo le nostre canzoni attraverso un LP. Cosa cambia nella sostanza? Nulla».
- Un LP romantico, dunque?
«Certo, ma non esageriamo. Le canzoni bisogna ascoltarle. Non intendiamo fare i filosofi ad oltranza cantando e scioglierci in continui pianti. Si tratta soltanto di storie semplici d'amore».
[...] «Contiamo sul risultato di tutto l'album. Questo è il nostro terzo 33 giri ed attendiamo una conferma al successo dei primi due. Tutti i pezzi, quindi, per noi sono validi. Crediamo un po' di più comunque, almeno dal punto di vista commerciale, in "Infiniti noi", che dovrebbe essere la canzone "boom" di tutto il disco. "Infiniti noi" esce anche a 45 giri. Anche "Parsifal", il brano che ha intitolato tutto il disco, è molto bello; forse anche il più importante dal punto di vista musicale e, direi, tecnico: lo abbiamo registrato con una orchestra sinfonica al gran completo. Un pezzo da concerto con tanto di maestri e partitura. Wagner, che è stato uni dei tanti artisti ispirati dal mitico Parsifal, sarebbe contento di noi, o almeno della nostra buona volontà [...]».
30 settembre 1973 - TV Sorrisi e Canzoni - N°39 - Pag. 83 - "Superclassifica"
Nella "Superclassifica" dedicata ai 45 giri, "Io e te per altri giorni" si trovava in 7° posizione, in discesa dalla 5°. Nella classifica dei 33 giri "Alessandra" era al 5° posto, in risalita dall'11° mentre il medesimo album, ma nella classifica dei nastri (musicassette e Stereo 8) era al 4° posto, in risalita dal 6°.
1973 - I Racconti di Sogno - N°95 - Pag.3 - "I cavalieri dell'amore", di Enrico Pavesi
1973 - Grazia - Pag.116 - "Senza festival per la nostra strada", di G. A.
13 ottobre 1973 - Settimana TV - N°41 - Pag. 32 - "Le giornate mozzafiato dei POOH", di Livia Hendel
[...] i Pooh [...], guardati a vista dal produttore Giancarlo Lucariello, si limitano a puntarmi addosso otto occhi, di vario colore, ma tutti ugualmente furbastri [...].
"[...] ti raccontiamo una tipica giornata dei Pooh. Dunque, quando siamo impegnati nelle tournée estive, riusciamo a fare anche quattrocento chilometri al giorno. Quindi la macchina è praticamente la nostra casa, proviamo i nuovi pezzi con le chitarre, sentiamo i nastri di vecchie e nuove incisioni che ci interessano, discutiamo, facciamo progetti per l'avvenire, parliamo di vacanze che non riusciremo mai a fare e, se qualcuno di noi ha un problema, lo risolviamo in macchina. Arrivati a destinazione, scendiamo in un albergo, tutti nello stesso, naturalmente.
"Al pomeriggio andiamo nel locale per le prove, dove i nostri sei tecnici, che ci seguono sempre con un TIR strapieno di strumenti, hanno già approntato tutto. Perché il nostro è un vero e proprio spettacolo, che viene rinnovato ogni sei mesi [...]. Prima dello spettacolo ci ritiriamo in camerino per un po' di relax, è un rito per noi, dovrebbe, perché non accade mai. C'è sempre il proprietario del locale che ci vuole fotografati con la figlia, o l'amico che non vediamo da anni! Durante lo show perdiamo in media un chilo" [...].
"E, al termine, riceviamo la gente, i ragazzi che vogliono conoscerci, parlare dello spettacolo. [...] dobbiamo dire di avere avuto molto successo quest'estate. Novanta serate, con una presenza media di duemila persone. Mentre cantiamo, alternandoci anche ai vari strumenti, inseriamo delle proiezioni, per unire l'immagine al suono, che chiariscono il discorso musicale che stiamo facendo. Il pubblico [...] è preparato e, per interessarlo sempre meglio, bisogna dare di più. È per questo che non crediamo e di conseguenza non partecipiamo a nessuna manifestazione canora. Sono formule vecchie, sorpassate".
Le vostre incisioni discografiche?
"[...] Abbiamo ultimato da poco un singolo, Infiniti noi, e un L.P., Parsifal, che è senz'altro il migliore della nostra produzione anche se con Alessandra siamo in classifica da nove mesi. Anche le copertine dei dischi sono di nostra produzione, e in questo almeno crediamo di essere l'unico complesso che dà un prodotto finito".
13 ottobre 1973 - Settimana TV - N°41 - "Settimana POP - Primi in Italia"
Nella classifica dei singoli pubblicata sul periodico "Settimana TV" del 13.10.1973, il singolo "Io e te per altri giorni" risulta essere piazzato al 4° posto.
14 ottobre 1973 - Ciao 2001 - N°41 - Pag. 16 - Pagina pubblicitaria
Pagina pubblicitaria dell'album "Parsifal".
18 ottobre 1973 - Qui Giovani - N°42 - Pagina pubblicitaria
Pagina pubblicitaria dell'album "Parsifal".
18 ottobre 1973 - Qui Giovani - N°42 - Pag.64 - "Le classifiche dei dischi"
21 ottobre 1973 - Ciao 2001 - N°42 - Pag.44 - Pagina pubblicitaria
Pagina pubblicitaria dell'album "Parsifal".
21 ottobre 1973 - Ciao 2001 - N°42 - Pag.70 - "Le classifiche"
Nella classifica dedicata agli album italiani "Alessandra" era stabile in 14° posizione. Nella classifica dei 45 giri italiani "Io e te per altri giorni" era la 1° posto, in risalita dal 2°.
28 ottobre 1973 - Bolero Teletutto - Numero 1382 - «I Pooh: hanno riscoperto Wagner a 33 giri», di Velia Veniero
Ottobre 1973 - Testata sconosciuta - «Per un 33 giri hanno scomodato persino Parsifal»
Per il loro nuovo 33 giri i sempre lanciatissimi Pooh hanno scomodato addirittura Parsifal, da loro definito «un eroe predestinato al mito». Per questo, allegato all'album, c'è un volumetto, che farà molto piacere ai fans del celebre quartetto, in cui, ciascuno in una pagina e tutti assieme, i quattro Pooh vengono fotografati vestiti come i cavalieri dell'epoca di Parsifal. In quanto alla musica, inutile aggiungere ulteriori aggettivi già usati da altri, oltre che da noi, nelle precedenti performance del complesso.
31 ottobre 1973 - Gioia - Pag.59 - "Ecco i Pooh", di Enrica Salera
01 novembre 1973 - Intrepido - Numero 44 - Pagina 18 - «Nostro padre è Puccini», di Lello D'Argenzio
11 novembre 1973 - Bella - N°45 - "Le vostre canzoni"
14 novembre 1973 - Corriere della Sera - "Vanno in ritiro come calciatori i quattro del complesso «Pooh»"
22 novembre 1973 - Qui Giovani - N°47 - Pagina pubblicitaria del 45 giri "Infiniti noi / Solo cari ricordi"
22 novembre 1973 - Qui Giovani - N°47 - "Top 45 - Top LP - Nastri"
09 dicembre 1973 - TV Sorrisi e Canzoni - N°49 - Pag.20 - "Il fidanzato a Marcella: lasciamoci senza rancore", di Giorgio Salti
23 dicembre 1973 - Sorrisi e Canzoni TV - Pagina 32 - "Due proposte originali per l'albero"
30 dicembre 1973 - TV Sorrisi e Canzoni - N°52 - Pag.52 - "Battisti, Elton John e Pooh i Campioni del '73'"
30 dicembre 1973 - TV Sorrisi e Canzoni - N°52 - Pag.55 - "Superclassifiche"