I cordofoni a pizzico di Red Canzian - Lunedì 09.09.2024
I Pooh negli anni hanno sempre curato con grande attenzione la loro dotazione strumentale, evolutasi di pari passo con il loro stile e spesso legando il suono di uno strumento ad un particolare brano. Tale attrezzatura sovente è uscita dagli studi di incisione per accompagnarli anche nelle trasferte live, assecondando la loro necessità di variare le sonorità offerte al pubblico nel corso di ogni spettacolo. La scorsa primavera Red Canzian, attraverso la sua pagina Facebook, ha pubblicato una serie di post dedicati ai bassi che avrebbe racchiuso all'interno del flycase a lui assegnato per la tournée "Amici X Sempre Estate 2024", conclusasi lo scorso 30 agosto a L'Aquila.
La disamina è cominciata con il basso Gibson Grabber del 1975, entrato per la prima volta in sala d'incisione per la realizzazione dell'album "Poohlover". Si tratta dello strumento cui, nel 1978, Red tolse i tasti ricorrendo all'uso di un cacciavite e tramutandolo in un basso fretless; tale "intervento" gli fu ispirato da Jaco Pastorius, il bassista, compositore e produttore discografico statunitense di jazz, fusion e funk. Fu possibile ascoltare per la prima volta il suo suono caldo e avvolgente in "Ci penserò domani", seconda traccia dell'album "Boomerang". Realizzato con un'unica tavola di legno di circa sessant'anni di età, nel tempo questo basso passivo è stato verniciato di colore nero, poi blu metallizzato, per tornare infine qualche anno fa alla sua colorazione naturale.
Red Canzian con il basso Gibson Grabber del 1975. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 15.05.2024.
Questo basso Hofner a violino risale agli anni Sessanta e deve la sua fama a Sir Paul McCartney, suo più illustre estimatore. Il bassista inglese acquistò nel 1961 presso Steinway Musikhaus ad Amburgo l'Hofner 500/1 Violin Bass mancino: usato molto in ambito live, con esso incise nel 1963 i primi due album dei Beatles, "Please Please Me" e "With the Beatles". Malauguratamente trafugato nel 1972 dal furgone del tecnico del suono Ian Horne durante un concerto tenuto a Londra con i Wings, McCartney ha potuto rientrare in possesso dello strumento nel dicembre del 2023, quando è stato ritrovato nella soffitta di Ron Guest, proprietario del pub Admiral Blake che aveva acquistato il basso per poche sterline.
A giudizio di Red, si tratta di uno strumento con una gamma sonora molto limitata e le dimensioni ridotte della tastiera rendono necessario l'utilizzo di un plettro. Ma il suono è inconfondibile.
Red Canzian con il basso Hofner a violino degli anni Sessanta. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 16.05.2024.
Appena entrato nei Pooh nel 1973 per occupare il posto di bassista rimasto vacanze, nel mese di marzo Red si ritrovò a volare oltre oceano per tenere con i nuovi compagni una serie di concerti in Canada e negli Stati Uniti. A New York il gruppo prese alloggio all'hotel McAlpin, sito sulla 34a strada. Da lì con Dodi andò fino alla 48a strada, luogo in cui risiedevano numerosi negozi di strumenti musicali, come ad esempio il Manny's Music. Canzian acquistò questo basso Rickenbacker prodotto verso la fine degli anni Sessanta, dal suono particolare se si utilizza il plettro. A sua volta, Battaglia acquistò la Gibson Les Paul Junior del 1954 divenuta famosa per l'incisione sella suite "Parsifal".
Red Canzian con il basso Rickenbacker degli anni Sessanta. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 17.05.2024.
Il basso Fender Jazz del 1966 fu acquistato da Red nel 1997 e lo apprezza molto sia per il manico che non stanca la mano, sia per la purezza del suono, tanto da risultate eccellente anche collegandolo al mixer senza ricorrere ad amplificatore e compressori.
Red Canzian con il basso Fender Jazz del 1966. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 21.05.2024.
Il basso Precision è quello preferito da Red quando si tratta di eseguire brani rock e lo ha utilizzato molto in tournée. Nato dalla "fusione" di due strumenti, il suo body apparteneva da un basso probabilmente prodotto nel 1963; il manico con tastiera in palissandro è del 1964 ed è stato acquistato negli Stati Uniti. Oltre ai caratteristici pickup del Precision, Canzian ha fatto installare vicino al ponte un pickup del Fender Jazz per far sì che il suono abbia un maggior numero di frequenze medie.
Red Canzian con il basso Precision. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 24.05.2024.
La collaborazione di Red con l'azienda Laurus va avanti dalla metà degli anni Novanta, quando il laboratorio liuteristico realizzò l'esemplare a cinque corde color legno, attivo. A seguire giunse il basso bianco passivo, inizialmente dotato di una tastiera del medesimo colore poi sostituita con una in palissandro per motivi estetici.
Lo strumento di colore nero è il primo progettato da Canzian: passivo, possiede tre corde con i tasti (Si, Mi, La), mentre due ne sono privi (Re, Sol). Grazie a tale soluzione, l'artista è in grado di cantare ed accompagnare senza doversi preoccupare dell'intonazione usando le corde con i tasti, mentre quando deve eseguire degli assoli ricorre alle corde fretless.
Red Canzian con tre esemplari di basso Laurus. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 25.05.2024.
Partendo dal basso "quasi fretless" di colore nero realizzato con Piero Cazzola della Laurus (nella foto con l'artista), Red ha rimesso mano a tale progetto ottenendo Castò, un quattro corde dove due di esse hanno i tasti e le altre due ne sono completamente prive. Sono stati installati due pickup, dei quali viene utilizzato principalmente quello al ponte. Questo basso passivo possiede un sistema di spoiler che accentuano il sustain del suono, mentre due camere tonali sono state ricavate all’interno del body.
Il nome Castò deriva dal legno utilizzato per la realizzazione del corpo: tale parte è stata ricavata da una tavola di castagno americano stagionata più di quarant'anni.
Red Canzian con il basso Laurus Castò. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 26.05.2024.
Questo basso, molto presente nella produzione musicale dei Pooh degli anni Ottanta, è stato acquistato da Red presso il laboratorio liuteristico di Ken Smith al Village a New York, il quale seguì le sue indicazioni in merito ai legni ed ai pickup da utilizzare per la fabbricazione. Il colore del corpo è il risultato dell'impiego del legno di un albero appartenente alla famiglia delle ebanacee.
Red Canzian con il basso Ken Smith. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 27.05.2024.
Il basso Fender Telecaster del 1970 viene giudicato da Red poco confortevole e pesante per via del suo solid body, dalla resa migliore se suonato con il plettro piuttosto che con le dita. Ma tale pezzo non poteva mancare alla sua dotazione di strumenti e così è riuscito a procurarselo circa dieci anni fa acquistandolo a Scottsdale, in Arizona. Usato in alcune registrazioni per il suo suono particolare, dal vivo è stato impiegato poche volte.
Red Canzian con il basso Fender Telecaster del 1970. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 28.05.2024.
Questa Martin D28 appartiene a Canzian dal 1978 ed è la chitarra con la quale ha composto brani come "Se c'è un posto nel tuo cuore", "Capita quando capita", "L'aquila e il falco", "Reporter". Impiegata anche per incidere, gli fu venduta da Eugenio Finardi per la cifra di 330.000 lire mentre Red si trovava con i Pooh presso il Castello di Carimate per realizzare l'album "Boomerang".
Red Canzian con la chitarra acustica Martin D28. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 30.05.2024.
Il Fender Jaco Pastorius Tribute Fretless Jazz Bass è stato prodotto negli ultimi dieci anni ed è stato impiegato per registrare il brano "Sinfonia d’autunno", pezzo strumentale inserito come videoclip nel DVD incluso all'album solista "L'istinto e le stelle".
Red Canzian con il Fender Jaco Pastorius Tribute Fretless Jazz Bass. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 03.06.2024.
Il basso semi acustico bianco di sinistra è stato realizzato dal liutaio Luca Orati su specifiche di Red. Anche il Flower Jazz Bass del 2014 è di Orati e la decorazione dipinta a mano è ispirata alla copertina dell'album "L'istinto e le stelle".
Red Canzian con l'Orati Flower Jazz Bass del 2014 ed un basso semi acustico sempre di Luca Orati. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 04.06.2024.
Sempre del liutaio Luca Orati è questo Jazz Bass Torino Red, una colorazione utilizzata dalla Fender durante gli anni Sessanta. Dopo tre anni di "riposo" in studio, finalmente il legno ha raggiunto il giusto grado di asciugatura e lo strumento ha accompagnato l'artista trevigiano nel "Tour P∞H Amici X Sempre" del 2023 e nel "Tour P∞H Amici X Sempre Estate 2024".
Red Canzian con l'Orati Jazz Bass Torino Red. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 04.06.2024.
Ecco i bassi acustici di Red: a sinistra un modello Armas, dotato di un ottimo sistema di ripresa del suono. Al centro l'economico ma efficiente Cort. A destra il Guild acquistato nel 1996 da Sam Ash a New York.
I bassi acustici Armas, Cort, Guild. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 05.06.2024.
Questo contrabbasso, soprannominato Stick ma anche Nigno de Oro, fu acquistato da Canzian nel 1989 da un privato, dietro consiglio dell'arrangiatore Emanuele Ruffinengo. È lo strumento che nel 1990 accompagnò l'artista sul palco del Festival di Sanremo, quando i Pooh vinsero la manifestazione canora con il brano "Uomini soli". Dotato di un suono profondo e ben definito, Red vi ha fatto installare i tasti; oltre ai pickup, al ponte è presente un microfono piezoelettrico.
Con lui il bassista ha affrontato molte tournée, impiegandolo nell'esecuzione di brani come "Pierre", "50 primavere" e, appunto, "Uomini soli".
Red Canzian con il contrabbasso Nigno de Oro. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 06.06.2024.
Il basso Music Man Sting Ray risale al 1975 ed è possibile ascoltarne il suono ad esempio nella canzone "Caro me stesso mio". Reduce da una vistosa torsione del manico causa prolungato inutilizzo, Red ha fatto restaurare lo strumento e lo impiega durante le sessioni di prove.
Red Canzian con il basso Music Man Sting Ray del 1975. Clicca per ingrandire.
Fonte della foto: post di Red Canzian del 06.06.2024.
Attraverso questa carrellata di strumenti, Red ci ha permesso di gettare un'occhiata sulla sua storia artistica, sull'evoluzione del suo personale gusto in fatto di bassi e sonorità. La speranza è che torni presto a condividere riflessioni e aneddoti legati al suo personale approccio alla musica ed a quei "legni" così preziosi.
Autore - Michaela Sangiorgi