C'era una volta... il Pooh Fans Club di Nuovo Sound - Mercoledi' 18.01.2017
A cavallo degli anni 1977/1978 uno dei vari mensili di musica esistenti nel panorama giornalistico italiano creò, sull'onda del successo dei dieci anni di vita del complesso di origine bolognese noto come Pooh, un fans club: il Pooh Fans Club di Nuovo Sound. L'iniziativa nacque dalla passione della giornalista Paola Lucidi ed anche dalla conoscenza diretta di uno dei Pooh, il batterista Stefano D'Orazio.
Tale era il rapporto d'amicizia tra i due che Stefano fu addirittura coinvolto quale giornalista ed aveva una sua personale rubrica nella quale scriveva letteralmente sparando a zero su tutto e tutti, dando la sua personale interpretazione sui fatti che accadevano in Italia e nel mondo in quel periodo... Ad esempio memorabile fu il titolo di uno dei suoi articoli: "Ai bambini buoni la dolce Euchessina! E quelli cattivi....??? Tocca spigne!".
La foto di Stefano nella rubrica fece epoca: era in bermuda e con le pinne, a torso nudo, con un elmetto nazista in testa, un ombrello aperto nella mano sinistra, una fiocina nella destra ed una sigaretta in bocca. Infilata nei pantaloni, una chiave inglese.
Il fans club nacque anche per togliere un po' del lavoro che gravava sulla famiglia D'Orazio, poichè fino a quel momento era dalla casa dei genitori del batterista che i fans ottenevano risposta. Buona parte delle lettere furono dirottate da Via degli Aldobrandini (Ostia) a via dei Serpenti (Roma), sede del giornale.
Le richieste di iscrizione al Club cominciarono a diventare tantissime così, un po' per alleggerire il lavoro un po' per limitare le spese, vennero creati dei distaccamenti regionali e e per ognuno di essi fu nominato un segretario. Ed è qui che entro in gioco io.
Dover gestire le richieste di tante persone presenti in Campania mi fece conoscere tanti amici, alcuni dei quali sono Agostino Iaccarino (nella foto in alto accovacciato sotto Red Canzian), Michele Palumbo e Lello Salvatore. Naturalmente il punto di incontro era il mensile Nuovo Sound attraverso il quale venivano date tutte le informazioni. A noi segretari arrivavano le tessere da distribuire e le anteprime dei dischi in uscita in modo da poter organizzare brevi incontri tra di noi per gli ascolti: casa mia in quegli anni era peggio della stazione centrale di Napoli...
Nell'estate del 1979 arrivò la notizia che da lì a dieci giorni i Pooh avrebbero tenuto un concerto allo stadio San Paolo per festeggiare il loro millesimo concerto. In tutta fretta di mia iniziativa feci realizzare una targa per ricordare quell'avvenimento e, forte dei pass della Trident Agency che avevo in quanto segretario del club, organizzai una intervista e la consegna della targa ricordo.
Da anni collaboravo con Radio Azzurra 88Mhz, una radio libera di Napoli dove conducevo parecchi programmi settimanali. Armato quindi di un registratore Revox a 4 piste, microfoni e cuffie, con l'aiuto di un fonico improvvisato intervistai i Pooh negli spogliatoi dello stadio San Paolo un'ora prima che iniziasse il concerto.
Clicca per ingrandire l'intervista ai Pooh pubblicata su "Nuovo Sound", autunno 1979.
Ciò che voleva fare il club era veramente mirabile: incontri, anteprime, concerti riservati ai soli soci come faceva il CLAB di Claudio Baglioni, ma il giornale non era una realtà così radicata e forte come si riteneva, purtroppo dopo due anni fu costretto a chiudere i battenti per mancanza di fondi. Ma l'idea portata avanti dalla Lucidi continuò ad esistere: Paola iniziò a lavorare per TV Sorrisi e Canzoni ed organizzò la stessa cosa in quella nuova realtà lavorativa. Tutti gli iscritti confluirono nel nuovo club, ma la cosa veniva gestita a livello centrale e non ci fu più bisogno dei segretari.
L'ultimo evento del Pooh Fans Club fu la presentazione con il gruppo dell'album "...Stop": in quella occasione mi presentai sul palco con una magnifica torta alla frutta con il logo Pooh disegnato. L'incontro si tenne al Teatro Tenda Palapartenope di Napoli ed anche in quella occasione i quattro artisti dimostrarono di essere veramente persone alla mano, disponibili verso tutti e pronti a rispondere a tantissime domande (furono presenti circa 2000 persone).
A distanza di anni, da fan, ripenso a ciò che sarebbe potuto divenire il club se ci fosse stata disponibilità di tempo anche da parte degli stessi Pooh. Purtroppo per loro erano iniziati i famosi "anni senza fiato" e davvero non ci fu più modo di organizzare certi eventi. Ma è pur vero che la popolarità del gruppo era arrivata ad un livello tale che organizzare incontri "intimistici" con gruppi di fan regione per regione, sarebbe stato veramente utopistico.
Autore - Filippo Rizzo